Nasce il Carnevale di Antonio Antonucci

Nasce il Carnevale Giostra di maschere a Viareggio Nasce il Carnevale Una popolazione mobilitata, un regista, molte idee e molto entusiasmo a e o a i à i e a e n e o an e n n si o a. e (DAL nostro inviato) VIAREGGIO, febbraio. Il carnevale di Viareggio nacque piccolo, tanto tempo fa, come un affare di famiglia, dalla mascherata singola, dalle carrozze fiorite, dall'allegria spontanea della popolazióne. Se oggi gli danno appena 17 anni, è con riferimento al suo primo balzo nella notorietà, alla trasformazione, cioè, da festicciuola interna, a industria turistica attraverso un fenomeno di evoluzione naturale. La sua è un po' la storia di questa spiaggia; goduta, all'inizio, da pochi iniziati, come un segreto, vide accrescersi man. mano l'affluire degli entusiasti in una scala rapida, tanto da fargli perdere la modestia e la tranquillità che la valorizzava ancora .di più. La spiaggia passò rapidamente dalle casupole ai grandi alberghi; il carnevale trovò piccola la maschera e creò il mascherone; dal singolo giunse al gruppo/dalla vettura al carrb, al canone, al carrissimo. Dal cavallo e dalla, pariglia, a tre paia di buoi. Dalla canzone libera al coro, dal suonatore ai complessi bandistici, finché raggiunse il colossale e, con questo, la gloria. Importanza nazionale Ci si avvide allora che esso poteva competere, per valore sostanziale, con i più celebrati carnevali di Nizza, di Monaco e di Colonia. Gli mancava soltanto un'organizzazione solida. D'anno in anno, l'allegra creatura affrontava parti sempre più incerte. Figlia di un comitato locale composto di molti padri, nasceva per lo più all'ultimo momento, dopo una laboriosa eliminazione degli ostacoli che non erano quasi mai di natura seria. Ripicchi, pettegolezzi, antipatie, ambizioni ferite, si coalizzarono per non farlo nascere o per farlo nascere storpio, dimenticando che non era più un. fatto locale da quando aveva affrontato 1 paragoni con l'estero. Da quest'anno ogni inconveniente del genere è. eliminato, perchè l'organizzazione ■ del carnevale di Viareggio è stata presa in mano dal Dopolavoro provinciale che lo dirìge in senso nazionale, con lar ghezza di vedute, e senza speculazioni immediate. Insieme' con, la pubblicità di Viareggio per il bel mare, la sua dolce pineta e il suo clima accogliente, celebra il genio oscuro di quanti, in ombra, preparano la festa nella parte coreografica, nelle canzoni e nei balli E' un po' l'esaltazione della gioiosità italiana nel popolo. A eliminare la parte esageratamente rustica' che scivola verso la volgarità e confonde la naturalez za con la confusione, il carnevale di Viareggio ha quest'anno un regista nella persona del comm. Nando Tamberlani, il quale trova che un simile spettacolo di folla non è menò artistico a organizzare di un'opera drammatica o lirica nella basilica di Massenzio, nell'Arena di Verona o di Pola, nella Piazza San Marco di Venezia, dov'egli ha presentato Shakespeare, Bizet, Catalani, classici greci e latini. A prima vista si può sor- vlsoffgmscnsgmdsps ridere: un regista per il carnevae? Come no? Da quando il popoo, adagio adagio, s'è trasformato da attore in spettatore, la manifestazione va ingentilita. Ne perderà di fascinò ? Ed è poi possibile ordinare il disordine che è ragione essenziale del carnevale? — Basta un nonnulla — mi spiega Tamberlani'. — H concorso di canzonette che, di solito, si risolveva in una gazzarra e finiva a pugni, si è svolto quest'anno in atmosfera serena. Perchè? Ho cominciato con raccogliere i cantori rozzi e allegrotti in una sala con palchetti lucidi, dove, a Sgambettare troppo, le scarpe chiodate portavano a ruzzoloni; invece di fari! cantare' alla rinfusa, ■ li ho fatti uscire da un sipario solenne, di velluto nero, la cui maestà li ha raccolti; dopo ogni singola esecuzione, ho spedito i gruppi a fare pubblicità sulla strada. Tifo carrista La regìa è più difficile nella parte coreografica, venti carri partecipano alla sfilata carnevalesca; sei grandissimi, quattro medi, dieci piccoli; ma ognuno racchiude un mondo segreto di lavoro e di simpatie che non bisogna turbare se non si vuol togliere alla manifestazione il lievito primo. E' il carro che fa il carnevale di Viareggio, il resto è carnevale a Viareggio. E' il carro - che supera il carnevale di Nizza, non soltanto per il volume (il.che è Un'impresa a portata di tutti), ma per l'estrema mobilità della sua struttura, la quale fa si che esso paia arumato. Un complicato servizio d' leve, messo in moto da una trentina di entusiasti, fa muovere teste braccia gambe e- sorrisi al colossi di cartapesta, i quali ritmano con l'allegria delle maschere vive, una settantina circa, componenti l'equipaggio dei carri maggiori. E' il carro che attrae nella sua orbita i gruppi e, attra- verso il tifo particolare, alimenta l'entusiasmo creatore. Pardini? Darliano? Sono i costruttori favoriti. Si scommette e si parteggia per l'uno o per. l'altro. Da parecchi anni, i fratelli Pardini (Michele ed Alfredo) e Antonio Darliano s'inseguono a ruota, prendendosi il primo o il secondo premio. Sono due stelle di assoluta grandezza nella costellazione carnevalesca, e, di nascosto, i carnevaletti minori ne sollecitano l'aiuto per far bella figura. Pardini? Darliano? Sono 1 termini estremi del tifo. Ma il loro successo non è fuori dal tiro nemico. Nè 1 vinti hanno smobilizzato, nè i giovani hanno paura di affrontarli. Nei cantieri si lavora in segreto e la rivela- ggzione può sórgere da un moméno all'altro. Se ne parìa in sordina e la trepidazione aumenta. Michelangelo Marcucci, i fraelli Francesconi, Lippi Guido assalgono i detentori del primato é ognuno dei dieci piccoli carri è una minaccia in potenza. Uno sguardo indiscreto E' dietro presentazione del regista e del vicepresidente del comitato comm. Gentili, che ho potuto ficcare il naso in qualche cantiere. Proprio ficcare il naso, attraverso il tavolame sconnesso della protettura, senza sollevare la diffidenza dei ragazzi di guardia. Ho visto un mastodontico buio spezzato qua e là da lumicini arrampicati per l'intelaiatura a dare 'ultimo ritocco. Poi s'è aperta una porticina bassa e, sotto una pioggia di sguardi indagatori, mi hanno fatto entrare come un congiurato sospetto. Per costruire un carro occorrono, innanzi tutto, un'idea e un partito. E' questo che fornisce la mano d'opera essenziale, composta per 10 più di ragazzi, i quali cominciano con raccogliere la materia prima: giornali vecchi. Chi ne fornisce una certa quantità si assicura il diritto a incollarli uno sull'altro per ridurli a cartapesta ed entra in possesso del segreto informatore, magari a rate. Dopo di che marina qualche ora di scuola, s'impiastriccia viso e vestiti, si prende, qualche scapaccione, insomma è ima persona veramente felice, recluta oggi, soldato domani nella stessa battaglia. Occorrono anche un'area in cui poggiare l'armatura, tavole e lamiere per nascondere l'opera d'arte ai profani e ai nemici, qualche biglietto da mille che il comitato organizzatore anticipa ma, soprattutto, un Infinito entusiasmo. 11 Carnevale di Viareggio è dotato di mezzo milione di premi, diluito però in molteplici rivoletti che lo assottigliano. Il carro migliore ricava da 20 a 25 mila lire e gliene vanno da 12 a 15 di spesa viva; vi lavorano intorno, per oltre due mesi, di giorno e di notte, oltre i ragazzi, una decina di operai. La differenza che passa tra -lo sforzo compiuto e il guadagno realizzato è colmata soltanto dallo slancio generoso che stringe tanti viareggini intorno al loro carnevale e al proprio carro; alla fine, se va bene, una « stordellata » (cena a base di grossi tortellini) per tutti, condita d'allegria e di vino con un brindisi al prossimo anno. Un carro grande raggiunge, compresi i buoi, trenta metri di lunghezza, quattordici-quindicl di larghezza, dodici-quindici d'altezza. Porta con sè da 80 a 100 persone tra macchinisti e comparse. E' Un piccolo mondo di 12-15 tonnellate. Ho visto « Carnevale in fiore » i « Gagà del Cinema », « Gli dèi dell' Olimpo », mascheroni sciolti e ho la testa piena di nasi lustri, di curve abbondanti, di fiori e di grilli. Brividi di tifo? Non sarei solo. Nell'ombra, in agguato, stanno gli americani in attesa che il carnevale finisca per accaparrarsi tutta la produzione e portarsela via. Il segretario federale di Lucca, comm. Cremisini, che fu il propugnatore del passaggio del carnevale al Dopolavoro, ha in progetto di renderlo d'anno in anno più vario e più illustre finché passi dal piano nazionale a quello internazionale. E' la prima delle imprese dirette a valorizzare Viareggio anche Indipendentemente dalla sua sabbia vellutata, utilizzabile soltanto d'estate. Per adesso, accanto alla manifestazione tradizionale dei corsi mascherati, si vedranno un raduno folcloristico di circa 3000 dopolavoristi, con masse corali, gruppi bandistici e di fisarmoniche, una gimkana automobilistica, una gara d'eleganza automobilistica, gare remiere, una gara di tennis, una gara di abilità per camerieri, un tiro al piattello... Insomma, passatempi per tutti i gusti. E affinchè la gioia sia veramente di popolo, il Dopolavoro ha disposto perchè ai poveri siano distribuiti biglietti gratuiti. • Antonio Antonucci j MASCHERE al carnevale di Viareggio: De Sica. • • UNA BAMBOLA gigantesca, altra maschera al Carnevale di Viareggio.