TENTATIVI FRANCESI di avvelenare l'atmosfera di Concetto Pettinato

TENTATIVI FRANCESI di avvelenare l'atmosfera La situazione internazionale TENTATIVI FRANCESI di avvelenare l'atmosfera Parigi, 12 febbraio. Mancandole l'alimento, la gazzarra franco-inglese sulle decisioni prese da Hitler il 4 febbraio viene lentamente afflosciandosi. Siamo però ancora lontani dalla calma e l'annuncio della visita di Schusschnig a Berchtesgaden ha servito a rianimare in tempo opportuno le fucine languenti. Non ci indugeremo a esporre in che consistano le informazioni francesi sull'avvenimento:, quasi tutti i giornali non pubblicano, del resto, se non quanto distribuisce loro la Agenzia « Havas » che certo non brilla per obiettività. Basti accennare che l'incontro fra i due uomini di Stato viene inquadrato nella situazione germanica attribuendolo al preteso desiderio di Hitler di «stornare l'attenzione mondiale» dalle vicende interne del Reich e di compensare la «perdita di prestigio » subita dal Re girne procurandogli un successo diplomatico, sia pure di calibro modesto. a i a o o a i a i e o e a e ' Superfluo aggiungere, dopo l'accenno in questione, che gli « os. servatoli » parigini persistono nell'affermare che i mutamenti operati negli alti gradi della Reichs wehr immobilizzano le forze tede, sche per sei mesi, dilazione di cui la Francia dovrebbe approfittare per spingere innanzi attivamente il raggruppamento delle sbandate amicizie centro europee e migliorare il proprio armamento aereo. In quanto alla crisi romena l'ottimismo della prima ora perde terreno. Il socialista « Populaire » scopre che per un certo verso il nuovo governo « costituisce un passo innanzi verso una dittatu ra di tipo fascista » e prevede che la sua politica estera, per quanto forse più prudente di prima, ri marra sostanzialmente quale si era delineata nelle ultime setti mane. L'« Humanitè », animata dall'identico convincimento, invita il governo francese a « non allentare la sua vigilanza e a non rinun ciare ai mezzi di pressione sperimentati ' • oontro il governo di Goga ». Quali sono codesti mezzi di pressione? Lo abbiamo detto ieri sera: tutti quelli che può fornire, a un paese la qualità di banchiere e l'abitudine della finanza politica. « La Francia non può ammettere — scrive l'organo comunista — che taluni dei suoi sedicenti amici invochino tali qualità per sollecitare suoi prestiti e non appena ottenuto il danaro cerchino a Roma e a Berlino dei contratti di contro assicurazione. La missione degli alleati della Francia non consiste nel fornire cereali e petrolio ai nemici della Francia». La lotta contro il patriottico sforzo romeno per svincolarsi dalla sudditanza di Parigi e di Praga continuerà, dunque, molto probabilmente col favore delle difficoltà cui re Carol deve far fronte. Si è rinunciato non di meno alla goffa pretesa di fare della caduta di Goga un contraccolpo del 4 febbraio e il primo segno di una supposta crisi dell'influenza tedesca in Europa; ed è già un progresso. Il bersaglio italiano Torna, in compenso, a intensificarsi il tiro sul bersaglio italiano e ne dà il malo esempio l'ufficiosa « Havas » con una insidiosa nota sui nostri pretesi sondaggi finanziari a Londra. Quale lo scopo di questa nota? Da un lato quello solito: dipingere al mondo una Italia eternamente intenta a implorare prestiti alla porta del rie* co Epulone e eternamente respin-ta; dall'altro, ostacolare ogni eventuale ripresa di negoziati fra Londra e Roma. E come si cerca di raggiungere lo scopo? Prima di- tutto facendo osservare all'Inghilterra che ha avuto troppa fretta a convocare Grandi al Foreign Office dopo il 4 febbraio. Il carattere dell'operazione non è o i e e o o i e e e . e » l cosi grave per le democrazie qua le si credeva al primo momento, e se l'indebolimento momentaneo del Reich dovesse confermarsi, Londra avrebbe tutto da guadagnare a rimandare i colloqui con Roma a più tardi; in secondo luogo facendo opposizione all'eventualità che un semplice accordo sulla questione spagnola basti a togliere il veto dei circoli ufficiali inglesi alle operazioni finanziarie che la City è forse troppo impaziente 'di concludere con le ditte italiane e dichiarando che «la questione non potrà venire abbordata se non dopo la. liquidazione totale delle difficoltà anglo-italiane ». Per rendere più pepato l'intruglio messo insieme dai vari uffici stampa dell'antifascismo internazionale, si era lanciata ieri .sera perfino la notizia di ammassamenti ài truppe italiane al Brennero, come ai bei giorni dell'està te 1935. Il fatto che Mussolini ab bla risposto- alla cagnara andandosene tranquillamente a sciare sul Terminillo ha smontato molti energumeni. Di fronte a certe speculazioni intese ad avvelenare sempre peggio l'atmosfera europea, l'impassibilità è di tanto in tanto la reazione più efficace. Ma non illudiamoci: la campagna continuerà e da parte francese con tanta maggior virulenza quanto più Parigi si illude di giudicare momentaneamente ridotta la pressione della potenza militare tedesca è frenata 1' azione dell' asse Berlino-Roma. Il discorso di Hitler del 20 febbraio potrà solo per ora modificare la situazione. Concetto Pettinato cdltpgrmvsnrpmdppIs

Persone citate: Goga, Hitler, Mussolini, Reichs, Terminillo