L'assistenza italiana richiesta dalle filande cinesi nelle provincie occupate di Ernesto Quadrone
L'assistenza italiana richiesta dalle filande cinesi nelle provincie occupate L'assistenza italiana richiesta dalle filande cinesi nelle provincie occupate Sciangai, 9 febbraio. ■ Nell'anno 1868 ai aprì a Sciangai la prima filanda di modello italiano e controllata da italiani. TI prodotto allora scadente, assurse in seguito a grande perfezione. Nel 1906 i cinesi permisero il funzionamento di filande a vapore anche nell'interno. In dieci anni, illudendosi sulla loro capacità i cinesi si emanciparono dai tecnici italiani, con un clamoroso insuccesso. Oggi, mentre telegrafo, i cinesi delle Provincie occupate dai nipponici ritornano all'Italia, chiedendo l'assistenza alle loro filande, poiché soltanto sotto l'egida della nostra bandiera potranno funzionare. La mano d'opera fuggita è disposta soltanto in questo caso a ritornare al lavoro, perchè negli italiani sentono sicurezza e protezione. I giapponesi aderiscono alla richiesta delle filande e dei lavoratori cinesi. Le pratiche sono cominciate con la riapertura immediata di una filanda situata a so chilometri da Hangco, con l'impiego di seicento operaie, che vivono nei dintorni e che al mattino, su piccole imbarcazioni, raggiungono lo stabilimento. Spettacolo emozionante, questa ripresa di vita dovuta al nostro Impero. Altre diecine- di filande attendono la riapertura alla stessa condizione. Vn enorme problema era quello del seme bachi, ma è accertato che grande quantità ai trova al sicuro. Il Comitato internazionale per il problema serico cinese, presieduto dall'italiano Fumagalli, è riuscito a trasportare a Sciangai cinque milioni di cartoni di seme bachi, attraverso una vera odissea. Tali cartoni, in parte nascosti in piccole imbarcazioni sui corèi d'acqua, in parte nel lago Taihu, attraverso il groviglio dei fiumiciattoli e dei rigagnoli, scivolarono per tre mesi verso la foce dello Yangtaè, ove ora si trovano. Normalmente tale viaggio si compiva in quattro ore di ferrovia. Anche tutto il materiale è in salvo. - La nostra vittoria è grandissima nel campo industriale. Un dottore addetto al Comitato internazionale, travestito da misero conr tadino, è riuscito a realizzare il piano del trasporto. Si è ripetuta la storia dei due monaci che nell'anno 552 trasportarono clandestinamente ovuli di seme bachi dalla Cina in Europa, ma questa volta assai più in gra- de. Beco risorgere sotto la bandiera italiana, nelle cinque Provincie occupate dagli Imperiali, settanta filande, mentre tuona, il cannone. E' per noi motivo di immenso orgoglio che, contro l'opinione artificiosamente creata da altre Nazioni per l'adesione dell'Italia al movimento nipponico, proprio all'Impero italiano oggi si chieda protezione industriale da parte dei cinesi di comune accordo coi giapponesi per tale piano ricostruttivo. I cinesi attendono la prossima caduta di Buciao. Nella provincia di Scciuan incombono incogniti moti rivoluzionari. Ernesto Quadrone SilrnsnsamèMtqamapdpnnCcapmgteifnUcnzvknviuètgSiDrsdtcmamaivanipshlusma
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