Il dirigibile russo "V-6" distrutto da un'esplosione
Il dirigibile russo "V-6" distrutto da un'esplosione Il dirigibile russo "V-6" distrutto da un'esplosione L'aeronave cozza contro un monte della penisola di Kola mentre vola in soccorso della spedizione prigioniera dei ghiacci a 800 Km. dal Polo Nord Londra, 8 febbraio. La più grande aeronave dell'Unione Sovietica, partita in soccorso della spedizione russa nell'Artide che, è prigioniera dei ghiacci, si è fracassata contro un'altura montuosa nel. dintorni di Kandalakcha a 877 km. a sud-ovest di Murmansk. Erano a bordo diciannove persone: tredici di queste sono morte e altre tre gravemente ferite. L'ultimo messaggio Il dirigibile aveva percorso un lungo itinerario che era stato seguito attraverso le segnalazioni radio e le osservazioni da terra. La catastrofe è avvenuta dome' nica scorsa, ma se ne ha notizia solo oggi avendo le autorità sovietiche mantenuto il silenzio. Il primo comunicato ufficiale è stato diffuso da Mosca questa mattina: Alle ore 18,56 del 6 febbraio l'aeromobile trasmetteva per radiogramma che U volo procedeva regolare.. Improvvisamente t segnali cessavano e il dirigibile non rispondeva -più ai richiami di numerose radiostazioni terrestri. Le condizioni atmosferiche erano, intanto divenute assai cattive per la caduta della neve e per il crepuscolo sopraggiungente che aveva ridotto a nulla la visibilità. Verso le ore 8 furono ricevute informazioni allarmanti degli abitanti della regione che avevano osservato il volo del dirigibile nella regione della stazione di Beloe More a 19 km. da Kandalakcha. Oli osservatori riferivano di avere inteso anche alcuni fortissimi rumori dopo di che il. rombò dei motori dell'aeronave era cessato mentre questa scompariva dal campo della visibilità. Squadre di soccorso su slitte e sci venivano immediatamente inviate nella regione in cui si supponeva fosse avvenuta una disgrazia. Nello stesso tempo venivano intensificate e condotte senza interruzione le ricerche con segnali radio, ricerche che tuttavia non ottenevano alcun risultato. Tredici morti All'alba di ieri, 7 febbraio, una dèlie squadre di soccorso constatava che il dirigibile « U.R.S.S. V-6 » si era schiacciato al suola a 18 chilometri dalla-stazione di Beloe More. Sul luogo della catastrofe venivano rinvenuti tredici cadaveri, tra cui a stento si potevano identificare i corpi del comandante, del secondo ufficiale, degli ufficiali aggiunti e di altri membri dell'equipaggio. Il dirigibile era al comando del capitano Gudovantzev, e al momento della sciagura si trovava avvolto da una violenta tempesta di vento e di neve. L'aeronave era in volo per soccorrere la missione scientifica polare che attualmen te, cóme è noto, va- alla deriva su massi galleggianti di ghiaccio al largo della Groenlandia e si trova in condizioni allarmanti per l'instabilità dei ghiacci e la scarsezza di viveri. Il dirigibile era stato costruito nel 1934 ed aveva un volume di 19 mila metri cubi. Era lungo 105 metri ed aveva un diametro di diciotto metri. I soccorsi alle vittime sono stati resi estremamente difficili dalle condizioni del tempo. Informazioni ufficiose precisano anzi che i soccorsi non sono arrivati cosi presto come sembrava dai primi comunicati. Date le forti nevicate degli ultimi giorni, non è stato possibile valersi per le ricerche che di slitte trainate da renne e più di 2% ore sono passate tra.la catastrofe e l'arrivo dei soccorritori. Sopra un brano dell'involucro spiccava in bianco la sigla <tC.C.C.P. - B. 6 » corrispondente, in grafia russa, secondo l'alfabeto cirillico, al nominativo « U.R.S.B. - V. 6» dell'aeromobile. L'elenco delle vittime comprende — come s'è accennato — il comandante Gudowantzev, il suo primo aiutante Kulaghin, il terzo aiutante Ritsliand, il primo navigatore e sette altri membri dell'equipaggio. Il capitano.Potckin, quarto aiutante, i meccanici Novikov e Burmakin sono leggermente feriti. Oli ingegneri Ustinovic e Vorovief e il meccanico Matiunin sono sani e salvi. Papanin chiede aiuto Un comunicato ufficiale- conferà ma che il disastro dell'a U.R.8.8. V. 6 » è stato causato dall' urto, dell'aeronave contro la vetta di un monte, dovuto alle tenebre e alla tempesta di neve. Al momento dell'urto l'aeronave è esplosa ed è rimasta completamente distrutta. I funerali delle vittime sono stati fatti a spese dello Stato. Alle famiglie è statò dato un- contributo di 'diecimila rubli per ciascuna, e assegnata una pensione a vita. Intanto si seguono con ansia le notizie sul tentativo del rompighiaccio « Taymir » di salvare i membri della spedizione nell'Arti- > de. Oli ùltimi messaggi marconigraftcì inviati da Papanin dicono che la situazione è immutata sul. piccolo campo di ghiaccio che continua ad essere trasportato verso la costa orientale della Groenlandia. Il « Taymir * radiotelegrafa di trovarsi a 1S°16' di longitudine est e 7S°SV di latitudine nord, e cioè a circa 680 miglia dal campo Papanin. Un forte vènto-contrario ha diminuito notevolmente la velocità del vapore. La nave ausiliaria Murmanez si trova attualmente a sole 310 miglia dal banco su cui si trovano i quattro russi, ma le difficoltà che incontra per proseguire sono enormi.' Oltre queste quattro persone numerose altre si trovano nella zona in condizioni analoghe, ma il loro stato non sembra ancora allarmante. Si apprende ora il testo del messaggio che Papanin ha inviato per radio il 6 febbraio: «fi ghiaccio raggiunge una altissima pressione. Tutto il nostro equipaggiamento è stato collocato sulle slitte. Siamo circondati da piccoli banchi di ghiaccio che sembrano poco stabili. Posizione 73° 19' latitudine nord, 18' longitudine ovest ». Un'inchiesta in corso Si crede che gli esploratori tenteranno.di saltare su un altro banco di ghiaccio, ma, secondo la opinione degli esperti, questa operazione è estremamente pericolosa. Le operazioni di soccorso sono intanto considerevolmente rallentate. Il Governo sovietico ha accettato una offerta del Governo norvegese di inviare soccorsi agli esploratori. Si teme .anzi questa sera che anche la sorte del Taymir sia tutt'altro che tranquillante. Lo stesso rompighiaccio saprebbe da ieri prigioniero dei lastroni gelati e andrebbe alla deriva allontanandosi. dalla zona ■ in cui si trovano le persone da salvare. Le maggiori speranze sono fondate quindi sul Murmanez che oltre ad essere più potente delle altre navi reca a bordo due aeroplani e viveri per sei mesi. L'ultimo messaggio trasmesso per radio da Papanin, il capo della missione che doveva essere salvata dal dirigibile, è di questa mattina, e dice: « Siamo ancora vivi e sani. Il cielo è nuvoloso e soffia una violenta bufera di nordest accompagnata da neve fitta. Siamo pronti a scendere nelle slitte perchè intorno ai nostri blocchi di ghiaccio si vanno accumulando paurosamente altri grossi blocchi che da un momento all'altro potrebbero causare una catastrofe ». La spedizione si trova adesso a ottocento miglia a sud del Polo. Sulle cause della catastrofe del U.R.S.S. V - 6 nessun comunicato ufficiale è stato ancora diffuso. I particolari sono stati diramati dall'Agenzia Tass ma tacciono sul-, le presumibili circostanze che hanno impedito all'equipaggio della aeronave di scorgere ed evitare la vetta collinosa sulla quale il dirigibile si è infranto. Una commissione d'inchiesta è tuttavia partita per la penisola di Kola allo scopo di esaminare i resti dell'aeronave. Il dirigibile era stato costruito in Russia su modelli di un tecnico straniero^ ù a L'AERONAVE DURANTE UN VOLO DI PROVA
Luoghi citati: Artide, Groenlandia, Londra, Mosca, Murmansk, Russia, U.r.s.s., Unione Sovietica
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