Dietro lo schermo

Dietro lo schermo Dietro lo schermo Nuovi importanti film italiani: dal Giuseppe Verdi all'Ettore Fieramosca - Altri accordi internazionali - Un piccolo affare per i poveri produttori americani Cessate le osservazióni serene, \se le recriminazioni eccessive, per]fe contro il nostro cosidetto film « medio », alle parole succedono i fatti, come giustamente registra Film in un editoriale; e questi fatti si riassumono in alcuni annunci di.nuovi film in preparazione, la cui importanza non sfuggirà a nessuno. Pochi mesi ci separano da Venezia; e questa nostra nuova produzione dovrà, sullo schermo del Lido, confermare e rafforzare i successi che in questi ultimi anni'il.fiìm italiano vi ha ottenuti,, preparare un gruppo fondamentale di opere per la ventura stagióne, dimostrare quanto possa un organico impiego delle energie e dei mezzi del nostro cinema. (Dai e ridai, anche i piccoli produttori finiranno poi per metterai al passo). Questo gruppo di nuovi film appartiene senz'altro a quella che si è soliti di chiamare grande produzione, anche agli effetti di una diffusione internazionale. Due grandiosi film storici: il Giuseppe Verdi e l'Ettore Fieramosca. Dèi Verdi già s'è detto come il film « musicale » dovrebbe averne un contributo importante e sotto molti aspetti definitivo, sia per l'allestimento, al quale non sarà lesinato alcun sforzo, sia per il significato, lontano da ogni « romanzatura » più o meno biografica. Il film, allo studio da circa un anno, dovrebbe iniziare la sua lavorazione nel prossimo marzo. Se ne conosce ora la « distribuzione », una sfilata di nomi di personàggi e d'interpreti da togliere il fiato. Vérdi sarà Fosco Giochetti; e Giuseppina Strepponi sarà Gaby Morlay. (Nel'film sarà infatti introdotto anche un gruppo d'interpreti francesi.per determinati personaggi — si fanno i nomi di Simon, Baur e Blanchar per le parti di Bàlzac, Hugo, Dumas figlio; mentre la Morlay sarà certo una intonatissima Strepponi, perché l'attrice non è altri che Gabriella Morlacchi, nata in Sicilia, e perfettamente padrona della lingua italiana). E poi: il.Bareszi sarà interpretato dal Pilotto, il Masaini dal Picaaao, il Solerà dal Bacca, il Meréllì dal Benassì, la Stolz dalla Cebotari, il Piave dal Celano, il Ghislanzoni dal Ferrari, il Morioni dal Bernardi, la madre di Verdi da Maria Jacobini, il Lavigna dal Viotti, il Basily dal Giorda, il Demaldé dai Tambérlani, Donizetti dal Palmarini, Cavour da Zacconi, il Muzio dal Cerlesi, il Governatore di Milano dal Maieroni, il conte Maffei dal Cimara, il conte Vivaldi dal Glori, il Luporini da Febo Mari.. Altre parti saranno affidate alla Satinati, a Ruby Dalma, alla Chellini, al Barnabò, al Baghetii, allo .Zago, al Michéluzzi, allo Zappetti, al Greti, al Polacco, al Duse, al Barretta, e ad altri'ancora. Beniamino Gigli canterà come sa cantare Gigli; Tullio Serafin curerà la parte musicale del film; i costumi saranno di Titina Rota, le . scenografie dell'architetto Fiorini, gli studi quelli di Cinecittà. Il. soggetto, come già ai disse, è di Lucio D'Ambra. L'Ettore Fieramosca sarà certo l'opera di ' maggior impegno di Alessandro Blaaetti. Da quanto tempo questo nostro valoroso, e instancabile regista non si vagheggia il « suo » film ? Di un Fieramosca, sono almeno tre anni, che ne parla; e parlarne, per lui^ significa fissare un appunto, ricercare una fonte, lumeggiarsi un altro elemento, per un'opera salda e vasta che dovrebbe cinemato- arswnvd graficamente sintetizzare tutta un'epoca fondamentale per la.nostra storia. La preparazione effettiva si è iniziata l'anno scorso in questi giorni; e le riprese dovrebbero cominciare al più tardi nell'aprile. La sceneggiatura è stata curata dallo stesso Blasetti, con la collaborazione di Cesare Ludovici; un nuovo gruppo di produzione, con a capo Genesi, darà tutte le garanzie del caso; le architetture e le scenografie saranno di Gastone M-edin, i costumi di Novarese, il commento musicale I del maestro Cicognini; e fra gfijinterpreti principali sono fino ad-oggi sicuri i nomi di Gino Cervi.'.Efisa Cegani, Mario Ferrari, Car-I lo Ninchi, Camillo Pilotto, Franco Coop, Sacripante. Se (jnesfi due film, aiutati e sor¬ vegliati dalla Direzione Generale 1per la Cinematografia, sarebbero 1già sufficienti a impegnare le no-\ \stre migliori energie, si sono nel frattempo definiti o avviati altri accordi, dalla stessa Direzione Generale giustamente voluti, di carattere, nettamente intemazionale, secondo la formula del Tarakanowa (due versioni^ italiana e. francese, con due gruppi di produzione, d'interpreti e di'tecnici), che vedremo prossimamente. Un grande film italo-tedesco, Carnevale di Roma, con Marta Bggerth e Jean Cdgqdl'cisestsesore Kiepura, è allo studio ad opera di un gruppo romano e della «Terra-Film » berlinese. Una Tosca è contemporaneamente studiata da un gruppo romano-viennese-parigino per Una triplice versione: italiana, tedesca e francese; si fanno i nomi di Marta Eggerth, Jean Kiepura, Fosco Giochetti, Edvige Feuillère e Louis Jouvet, per gli interpreti, e quello di Genina per la regìa. Il piccolo segreto di Capri, tratto da un romanzo di Franky, dovrebbe dar vita a un film tuttaltro che... piccolo, in due versioni, l'italiana e la tedesca, nelle quali s'incontrerebbero Lilian Harwey e Vittorio De Bica. Un San Francesco d'Assisi è iniziativa della « Colosseum Film », che già ebbe a produrre II fu Mattia Pascal, e con una formula analoga: due versioni, l'italiana e la francese, con Pierre Blanchar e Bernard Zimmer, uno dei migliori sceneggiatori francesi (si devono a lui i dialogati de La kermesse . eroica). E ancora: una Francesca da Rimini, da D'Annunzio, per la regia di Max Ophula, in- due versioni, l'italiana- e la francese. Questo film è ancora nella sua primissima fase, come pure un altro da un soggetto di Paul Rebóux, Carnevale di Venezia. E ancora: la versione tedesca de II signor Max, che lo stesso Camerini dirigerà a Cinecittà nell'aprile con attori tedeschi; un altro film tedesco sarà girato a rjcana ha deciso di produrre anjche per il cinema didattico: apparecchi di proiezione e repertorio ai film, prodotti in stretto accor I Roma nell'aprile-maggio con Beniamino Gigli; mentre a Tirrenia il gruppo inglese procede nella lavorazione del primo dei sette film concordati con Forzano, e dei quali si dette a suo tempo notizia E' un panorama vasto e variato, con alcune «punte* importantissime; e tutto d'opere d'impegno. Fioritura primaverile. In luglio, le messi. L'industria cinematografica ame¬ do con le autorità scolastiche. La'notizia, è molto semplice; ma nella\concreta realtà lo apparirà un po' meno se si vorrà pensare che delle 1200.000 scuole americane, soltan 1 to. 9.000 sono oggi provviste di un \cinema didattico. Le principali ase editrici di Hollywood hanno ato la più ferma adesione al proramma; per la realizzazione del uale la Fondazione Rockefeller edicherà 75.000 dollari e 50.000 organizzazione Hays. Si è cominiato con un cernita scrupolosa e evera fra tutti i documentàri esitenti, e suscettibili di essere asegnati a filmoteche scolastiche; oltanto quésto immane lavoro di evisione, classificazione e pulitu- ¬ ra dei magazzeni del corto metraggio, è costato circa cinque milioni di dollari. Ma allora, direte, 125.000 offerti dalla Rockefeller e dalla Hays, a che cosa potranno mai servire? Sono una prova di buona volontà, di lodevolissima buona volontà, di solerte buona volontà; il gruppo Hays, sborsati a fondo perduto i suoi 50.000 dollari, (e pare che avrebbe il coraggio di-ripetere l'oblazione ogni anno) ha poi chiesto al presidente Roosevelt la piccola somma di 173 milioni di dollari, ritenuti sufficienti per le apese .da affrontare nel primo biennio. Diàmine, gli affari sono affari. E poiché più d'un produttore, forse scontento di quel centinaio di milióni di dollari all'anno, deve aver obbiettato che non si 'vorrebbe che quel- cinema scolastico... si, insomma,.facesse una concorrenza, non si sa mai, al cinema vero e proprio, quello dei super-capolavori, sollecitamente una clausola è stata imposta perché le proiezioni scolastiche avvengano soltanto nelle aule, e rigorosamente dalle nove del mattino alle tre del pomeriggio. L'affare, però, teoricamente come tutti gli affari, dovrebbe essere propizio alle due parti contraenti: lo Stato e le Case di produzione. Si calcola infatti che ogni scuola, pagando soltanto un. dollaro e mezzo d'affitto settimanale per bobina, e affittandone una media di dieci per settimana, darebbe c'osi il suo contributo a quello delle complessive 200.000 scuole: pari esattamente alla sommerta di 1Q8 milioni di dollari annui, Minime — Tra i vari lavori del Congresso delta Fipresci (Federazione Intemazionale Stampa Cinematografica), che ai terrà a San Remo agli ultimi del.mese, l'istituzione di un premio per il miglior film tecnico-sportivo, e la preparazione ■ del Congresso seguente, che si terrà a Berlino. — Il Centro Sperimentale di Cinematografia (Via Foligno 40, Roma) bandisce un concorso fra laureati e laureandi in ingegneria, fisica e chimica per il miglior studio sull'ottica cinematografica oppure sulle applicazioni cinematografiche del colore. I saggi concorrenti dovranno pervenire al Centro entro il prossimo ottobre.' — L'autore del « soggetto » di un film dovrà essere posto maggiormente in rilievo: è la conclusione di una non breve polemica svoltasi su- giornali e riviste tedeschi. — Dopo un anno e mezzo trascorso a litigare con i dirigenti della sua Casa editrice, James Cagney torna allo schermo con II figliuol prodigo. — Fritz Lang sarà il produttore e il regista di Tu e io, con Sylvia Sidney. — Il nuovo film di. Paula Wessely sarà Lo specchio, diretto da Geza Von Bolvary,con Attila Hòrbiger, Peter Peterson ed Erika Wagner. — Anche la cinematografia rumena sarà riorganizzata su basi nazionaliste, limitando tra l'altro le importazioni di film francesi, inglesi e americani che. saturavano il mercato. Sarebbero allo studio provvidenze del Governo Goga che fonderebbero un Ente nazionale sotto il controllo dello Stato, sullo schema dei nostri Istituti L.U.C.E. ed E.N.I.O. — L' « asso » Guynemer rivivrà in Nel cielo, di J-fervouin. — Se anche non è vera, non importa. Al sapere che era probabile là possibilità di porre enormi inserzioni sui fianchi delle piramidi d'Egitto, Samuel Goldwyn avrebbe telegrafato, al suo rappresentante egiziano: pregovi farci riserbare dieci piramidi. Quell'altro, poveretto, non sapendo che piramidi pigliare, credette di guadagnare un po' di.tempo riapon'dendo un tacitia- a'"0-' piramidi esistenti soltanto seta\te; al che il vecchio Samuele, ere ' e n i dendo le altre tre accaparrate da chissà quale altra «ditta», sempre per cablo s'infuriò: deploro vostra inqualificabile negligenza, mg. Fosco Giachettl, protagonista del « Giuseppe Verdi », di Gallone. Duetto Boyer - Colbert per « Tovarich ».