Loatti si conferma campione vincendo il Gran Premio dell' U.C. I. di Giuseppe Ambrosini

Loatti si conferma campione vincendo il Gran Premio dell' U.C. I. Loatti si conferma campione vincendo il Gran Premio dell' U.C. I. Una foratura toglie a Franzil possibilità di buon piazzamento nella corsa ciclocampestre (Dal nostro inviato) Parigi, 7 febbraio. La giornata parigina dei nostri ciclisti su strada e su pista ai è risolta ieri con una vittoria e due sconfitte; bilancio che potrebbe sembrare in passivo e invece acquisisce al ciclismo italiano molto più che una speranza in prossimi, più grandiosi successi. Sapevamo benissimo che in fatto di corse ciclo-campestri non potevavio vantare eccessive pretese . in campo internazionale. Fuori di casa nostra si pratica da tempo e largamente questa specialità! e da uomini di valore: noi. siamo, quantitativamente e qualitativamente, ancora indietro. Ma se Franga, non avesse forato avremmo potuto ottenere una miglior classifica, perchè indubbiamente egli era oggi il nostro miglior ' rappresentante, La gara à stata condotta, sulla salita iniziale, da Mersch, poi da Weber, che ridussero il gruppo di testa a sei uomini, seguito a poche decine di metri da Franzil e Ferrando. Gettatisi in un prato scapparono Vernassen e Qubront: poi quest'ultimo se ne andò da solo sulla salita verso il buco del Diavolo, dove Franzil forò ed abbandonò, mentre Ferrando . co-: deva. Ecco la classifica: 1. Robert Oubron (Francia), in 42', prima-' to battuto; 2. Hartmann (Svizzera), a 51"; 3. Kneepkens (Beigip), a l'28";4. Vermassen (Belgio), a l'56"; 5. Peuziat (Francia), a una ruota; 6. Weber (Svizzera), a mezza macchina; 7. Ott (Svizzera), a una macchina; 8. Vaast (Francia), a una macchina; 9. Mersch o Josy (Lussemburgo), a 2*28"; 10. Luigi. Ferrando (Italia), a 2'31"; 11. Dall'Agnol (Italia), stesso tempo; 12. Pedroll (Svizzera), a 3'35"; 13. Kremer (Lussemburgo); 14. Renoncé (Francia); 15. Klemsch (Lussemburgo); 10. Carlo Ferrando (Italia); 17. Seynaeve (Belgio),-^ S'37". Classifica ■ per nazioni: Francia, punti 14; Svizzera p. 15; Belgio, p. 22; Lussemburgo, p. 34; Italia, p. 35. Ci siamo presi la rivincita nel pomeriggio al Velodromo d'Inverno. Loatti ha vinto da gran signore, il Premio dell'Unione Ciclistica Internazionale, non solo, ma ha dimostrato di valere in questo momento e su questa pista i migliori professionisti del mondo. La , sua vittoria, sul modèsto \campo di dilettanti e di ìndipentdenti, che gli era opposto, èra prevista ed è stata nettissima; non del tutto facile fino alle due prime prove, poiché in entrambe una evidente intesa fra gli avversari lo ha costretto a inseguire chi tentava la sorpresa e poi ad impegnarsi per respingere l'attacco decisivo dell'altro: ma ha trionfato egualmente, con padronanza assoluta e nella finale ha risposto, dopo .avere condotto dai 200, metri, al ritorno di Bar'ateau, con una « punta » che svelava le risorse di cui ancora disponeva e che era di stoffa da grande velocista. Ma, torno a ripetere, questo risultato va misurato sul livello della classe, non certo elevatissima, dei suoi avversàri. In Europa ci sono per lo meno altri sei dilettanti che valgono più di Barateauu ragazzo forse di av venire, e di Chretien, giovane che non. farà mai grandi cose. Il va lore di Loatti e le sue possibilità avvenire invece Bono apparse in vera luce nella prova a cronometro, su 500 metri (due giri di pista), aperta ai partecipanti al grande e al. piccolo Premio del l'U. C. li, cioè anche a quei co lossi che si chiamano Bcherens, Richter,. Oerardin e Van Vliet. Dovete sapere che il primato della distanza su questa pista appartiene;- dà cinque anni a .Michard, con 30" 3/5. Ebbene Loatti ha fatto 30" 4/5 e, per batterlo, Bcherens ha... battio anche Mir chard, con uno spettacoloso 30' e 2/5, ottenuto con non bello' stile ma con la disperata volontà di non farsi battere da un dilettante. Il quale però ha fatto meglio di tutti gli altri, ed è gran cosa. Naturalmente questo successo ha fatto ancora più rammaricare impresari, die vorrebbero Loatti quale numero nuovo nei loro programmi, e concorrenti, che vedono - in lui un pericoloso avversario al ' - Campionato del Mondo per la fermezza con la quale la Federazione, sempre te-\ nendo in considerazione i suoi sacrifici, lo vuol mantenere dilettante fino ad agosto. Ma l'opportuna decisione è stata presa e sarà mantenuta. Loatti continuerà a vincere e a migliorare qui ancora per sette mesi, poi farà il gran salto. Ecco intanto i risultati tecnici Gran Premio dell'Utnione Ciclistica internazionale^ (finale): 1. Scherens, 2. a mezza ruota Van Vliet, 3. ad una ruota Richter. Gara d'onore: 1. Scherens, 1 500 metri In 30" 2/5 • (primato battuto), 2. a pari merito, Van Vliet e Richter, 31" 1/5. Piccolo Premio dell'U. C. I. (finale): 1,' Ojattf, 2. Usialcau, a due macchine, 3. Chretien. Gara d'onore: 1. Loatti, che copre 1 500 metri in 30" .4/5, 2. Barateau, 32" 3/5, 3. Cretlen, 34". -Veliu gara dell'ora per stayers, Bevergnini è partito primo in base ài migliore giro a cronometro ed ha dovuto così respingere una dozzina di attacchi, portatigli a turn'o da Wamb3t, Mvulemann e Krauss. Ne è uscito brillantemente vittorioso per quasi una mezz'ora, poi ha dovuto inevitabilmente cedere a Wambst ed è stato relegato in quarta po- sizione. Si è ripreso dopo xln quarto d'ora ed è risalito fino alle spalle dì Wambst, ma il lungo, disperato e vano tentativo di riprendere il comando lo ha definitivamente annientato. Da questo momento é' quasi scomparso di scena e Wambst, respinta un'ultima puntata . di Meuiemann, ha avuto la meglio. Ecco i risultati: Gran Premio di mezzo fondo dell'IT. C. I. (chilometro lanciaio dietro motociclette): 1. Severgninl, 45", 2. Paillard, 45"4,'5, 3. Meuiemann, 47" 4/5, 4" Wambst, 48" 3/5,'5. Krauss, 4»" 4/5.- Vn'ora dietro motociclette: .1. Wsimbst, che copre nell'ora km. 68,850 ; 2.. Meuiemann, a 30 metri, 3. Krauss, a 425 metri; 4. Severgnini, a 650 mètri, 5. Paillard a 4 girl. . Giuseppe Ambrosini i Loatti si conferma campione vincendo il Gran Premio dell' U.C. I. Loatti si conferma campione vincendo il Gran Premio dell' U.C. I. Una foratura toglie a Franzil possibilità di buon piazzamento nella corsa ciclocampestre (Dal nostro inviato) Parigi, 7 febbraio. La giornata parigina dei nostri ciclisti su strada e su pista ai è risolta ieri con una vittoria e due sconfitte; bilancio che potrebbe sembrare in passivo e invece acquisisce al ciclismo italiano molto più che una speranza in prossimi, più grandiosi successi. Sapevamo benissimo che in fatto di corse ciclo-campestri non potevavio vantare eccessive pretese . in campo internazionale. Fuori di casa nostra si pratica da tempo e largamente questa specialità! e da uomini di valore: noi. siamo, quantitativamente e qualitativamente, ancora indietro. Ma se Franga, non avesse forato avremmo potuto ottenere una miglior classifica, perchè indubbiamente egli era oggi il nostro miglior ' rappresentante, La gara à stata condotta, sulla salita iniziale, da Mersch, poi da Weber, che ridussero il gruppo di testa a sei uomini, seguito a poche decine di metri da Franzil e Ferrando. Gettatisi in un prato scapparono Vernassen e Qubront: poi quest'ultimo se ne andò da solo sulla salita verso il buco del Diavolo, dove Franzil forò ed abbandonò, mentre Ferrando . co-: deva. Ecco la classifica: 1. Robert Oubron (Francia), in 42', prima-' to battuto; 2. Hartmann (Svizzera), a 51"; 3. Kneepkens (Beigip), a l'28";4. Vermassen (Belgio), a l'56"; 5. Peuziat (Francia), a una ruota; 6. Weber (Svizzera), a mezza macchina; 7. Ott (Svizzera), a una macchina; 8. Vaast (Francia), a una macchina; 9. Mersch o Josy (Lussemburgo), a 2*28"; 10. Luigi. Ferrando (Italia), a 2'31"; 11. Dall'Agnol (Italia), stesso tempo; 12. Pedroll (Svizzera), a 3'35"; 13. Kremer (Lussemburgo); 14. Renoncé (Francia); 15. Klemsch (Lussemburgo); 10. Carlo Ferrando (Italia); 17. Seynaeve (Belgio),-^ S'37". Classifica ■ per nazioni: Francia, punti 14; Svizzera p. 15; Belgio, p. 22; Lussemburgo, p. 34; Italia, p. 35. Ci siamo presi la rivincita nel pomeriggio al Velodromo d'Inverno. Loatti ha vinto da gran signore, il Premio dell'Unione Ciclistica Internazionale, non solo, ma ha dimostrato di valere in questo momento e su questa pista i migliori professionisti del mondo. La , sua vittoria, sul modèsto \campo di dilettanti e di ìndipentdenti, che gli era opposto, èra prevista ed è stata nettissima; non del tutto facile fino alle due prime prove, poiché in entrambe una evidente intesa fra gli avversari lo ha costretto a inseguire chi tentava la sorpresa e poi ad impegnarsi per respingere l'attacco decisivo dell'altro: ma ha trionfato egualmente, con padronanza assoluta e nella finale ha risposto, dopo .avere condotto dai 200, metri, al ritorno di Bar'ateau, con una « punta » che svelava le risorse di cui ancora disponeva e che era di stoffa da grande velocista. Ma, torno a ripetere, questo risultato va misurato sul livello della classe, non certo elevatissima, dei suoi avversàri. In Europa ci sono per lo meno altri sei dilettanti che valgono più di Barateauu ragazzo forse di av venire, e di Chretien, giovane che non. farà mai grandi cose. Il va lore di Loatti e le sue possibilità avvenire invece Bono apparse in vera luce nella prova a cronometro, su 500 metri (due giri di pista), aperta ai partecipanti al grande e al. piccolo Premio del l'U. C. li, cioè anche a quei co lossi che si chiamano Bcherens, Richter,. Oerardin e Van Vliet. Dovete sapere che il primato della distanza su questa pista appartiene;- dà cinque anni a .Michard, con 30" 3/5. Ebbene Loatti ha fatto 30" 4/5 e, per batterlo, Bcherens ha... battio anche Mir chard, con uno spettacoloso 30' e 2/5, ottenuto con non bello' stile ma con la disperata volontà di non farsi battere da un dilettante. Il quale però ha fatto meglio di tutti gli altri, ed è gran cosa. Naturalmente questo successo ha fatto ancora più rammaricare impresari, die vorrebbero Loatti quale numero nuovo nei loro programmi, e concorrenti, che vedono - in lui un pericoloso avversario al ' - Campionato del Mondo per la fermezza con la quale la Federazione, sempre te-\ nendo in considerazione i suoi sacrifici, lo vuol mantenere dilettante fino ad agosto. Ma l'opportuna decisione è stata presa e sarà mantenuta. Loatti continuerà a vincere e a migliorare qui ancora per sette mesi, poi farà il gran salto. Ecco intanto i risultati tecnici Gran Premio dell'Utnione Ciclistica internazionale^ (finale): 1. Scherens, 2. a mezza ruota Van Vliet, 3. ad una ruota Richter. Gara d'onore: 1. Scherens, 1 500 metri In 30" 2/5 • (primato battuto), 2. a pari merito, Van Vliet e Richter, 31" 1/5. Piccolo Premio dell'U. C. I. (finale): 1,' Ojattf, 2. Usialcau, a due macchine, 3. Chretien. Gara d'onore: 1. Loatti, che copre 1 500 metri in 30" .4/5, 2. Barateau, 32" 3/5, 3. Cretlen, 34". -Veliu gara dell'ora per stayers, Bevergnini è partito primo in base ài migliore giro a cronometro ed ha dovuto così respingere una dozzina di attacchi, portatigli a turn'o da Wamb3t, Mvulemann e Krauss. Ne è uscito brillantemente vittorioso per quasi una mezz'ora, poi ha dovuto inevitabilmente cedere a Wambst ed è stato relegato in quarta po- sizione. Si è ripreso dopo xln quarto d'ora ed è risalito fino alle spalle dì Wambst, ma il lungo, disperato e vano tentativo di riprendere il comando lo ha definitivamente annientato. Da questo momento é' quasi scomparso di scena e Wambst, respinta un'ultima puntata . di Meuiemann, ha avuto la meglio. Ecco i risultati: Gran Premio di mezzo fondo dell'IT. C. I. (chilometro lanciaio dietro motociclette): 1. Severgninl, 45", 2. Paillard, 45"4,'5, 3. Meuiemann, 47" 4/5, 4" Wambst, 48" 3/5,'5. Krauss, 4»" 4/5.- Vn'ora dietro motociclette: .1. Wsimbst, che copre nell'ora km. 68,850 ; 2.. Meuiemann, a 30 metri, 3. Krauss, a 425 metri; 4. Severgnini, a 650 mètri, 5. Paillard a 4 girl. . Giuseppe Ambrosini i