Un'aurora boreale sull'Italia

Un'aurora boreale sull'Italia UN SINGOLARE FENOMENO CELESTE Un'aurora boreale sull'Italia Segnalazioni da tutti i centri della Valle Padana e da numerose città straniere « Si tratterebbe di un' aurora polare eccezionalmente alta e luminosa che si sarebbe riverberata sino al nostro orizzonte Un'aurora boreale di ecceziona-le luminosità è apparsa ieri serasu gran, parte dell'Europa meridionale e centrale: Alta Italia, Mezzogiorno della Francia, Germania, Svizzera e Austria, suscitando ovunque per la sua intensità sorpresa e ammirazione. Il fenomeno segnalato ha particolare importanza per la vastità .e V intensità che lo hanno reso chiaramente visibile in-quasi tutti i centri dell'alta Italia e della Francia meridionale. Il fenomeno in se stesso non è tanto eccezionale come comunemente si crede. Anche in .Italia, nella Spagna, in Francia lo si riscontra, in medio, ogni anno, una o due volte ma esso sfugge sempre all'osservazione comune appunto per la sua grande distanza e per la scarsissima luminosità. Nelle proporzioni segnalate ieri sera la cosidetta « aurora polare »' * Quindi rarissima e non si ricòrdo che a distanza di decenni. Burrasca solare Le ricerche scientifiche non hanno ancora condotto, in materia, a conclusioni definitive. Studiata intensamente nelle zone preartiche e specialmente nella regione scandinavo, l'aurora è conosciuta nelle sue dimensioni, nella frequenza, nella colorazione, in tutto ciò che cade sotto il controllo dei sensi e degli apparati scientifici, ma è ancora Un'incognita per ciò che riguarda le sue origini. Si presenta in forme diverse: archi, strisciè, corone di colore bianco o rosso degradante spesso in alto nel gialliccio e nel verde. Nel cielo di Torino è apparsa come una cortina rossa poco più alta dell'orizzonte, quasi trasparente come il riverbero di un immane incendio lontano. I limiti della luminosità sono compresi, in genere, tra gli ottanta e i trecento chilometri; raramente però Ut cortina boreale è più, bassa di cento chilometri. Il fenomeno è più frequente — come è dimostrato da quest'ultimo caso — durante gli anni di massima intensità delle macchie solari e per questo si accompagna, sovente, a periodi meteorologici eccezionali: freddo particolarmente intenso o al contrario, tempera-, tura molto mite anche in pieno inverno. Burrasche magnetiche accompagnano sempre i fenomeni più brillanti di aurora; ciò ha fatto nascere l'ipotesi che la luminosità sia provocata da particelle elettriche provenienti dal sole e capta' te dall'atmosfera terrestre. Ricerche sperimentali, con la produzione di fenomeni analoghi a quelli che manifesta l'aurora, hanno dato maggior credito alla ipotesi che negli anni 1926 e 1927 veniva in gran parte confermata dal Milne e dall'Abetti. Si tratterebbe,'secondo questi ultimi, di sciami di atomi emessi dalle re gioni perturbate del sole che prò durrebbero, investendo la terra, tempeste magneticlie ed- aurore, Un'ipotesi ancora più recente attribuisce la luce dell'aurora bò^ reale alla ionizzazione prodotta nell'alta atmosfera terrestre dai raggi ultravioletti del sole. Cosa dice il Pino L'Osservatorio del Pino ci ha fornito cortesemente altri chiarimenti sull'insolito fenomeno celeste confermando che, a memoria d'uomo, il fenomeno stesso non era stato rilevato dall'Osservatorio meteorologico torinese e che tutto lascia supporre si tratti di una luminosità « polare » che rarissimamente viene osservata alle nostre latitudini. Si tratterebbe, cioè, di una luce boreale che, per fattori casuali e favorevolissimi; ha avuto estensione ed altezza tanto va ste da rendersi visibile anche da noi. L'Osservatorio del Pino ha esclusa comunque la possibilità che si tratti di un fenomeno di luce zodiacale, perchè, quando esso si è manifestato, il sole era già molto basso, e secondariamente perchè si trattava di luce quasi adagiata sull'eclittica, non dispósta, quindi, secondo la linea zodiacale- Per di più, mentre la luce zodiacale è di colore biancastro, verdognolo o giallognolo, quella osservata ieri sera era decisamente rossa. Inoltre, si trattava di luce nettamente proveniente da nord, il che lascia supporre trattarsi di luce di origine polare. A Torino, il fenomeno e cominciato verso le 19,15, ha raggiunto il massimo fra le 20,30 e le 21,30 con postumi fin verso le ss,30. Alle 2+ il fenomeno era cessato, ma permanevaj in direzione nordnord-ovest, una luminosità diffusa. Esso appariva dal Pino come un grande disco, con centro la basilica di Super § a e dell'estensione di 20-30 gradi a est ed ovest, con altezza fino a 90». In relazione alle ipotesi formulate all'estero, abbiamo chiesto ancora al gentile interlocutore se si potesse parlare di « aurora boreale mobile». Egli ha precisato che si può parlare di «mobile» soltanto nel senso che l'intensità e l'ampiezza del fenomeno hanno subito variazioni; ha escluso, però, nel modo più. assoluto, che si possa pensare ad una traslazione dell'aurora boreale dal polo alle nosfre latitudini. Dove si è vista Salice d'UlzIo, 25 gennaio. Questa sera dalle ore 20,30 alle 21,10 ad occidente, tra il Freìus ed 11 Rocciamelone, su un setare di. 90 gradi, si è verificato uno strano fenomeno celeste. Il cielo si è improvvisamente colorato di un rosso fuoco, attraversato da fasci verticali di luce bianca, simili a quelli di immensi proiettori. Lo strano fenomeno è stata notato con vivissimo interesse da tutta la colonia di sciatori di Salice d'Ùlzio. Como, 25 gennaio. Questa sera uno splendido alone rosso sangue è apparso nel cielo prima sopra Brunate, poi ha piegato verso ponente come un meraviglioso fuoco artificiale. Il fenomeno è durato parecchio tempo. Faenza, 25 gennaio. Questa sera alle ore 20,30 l'oriz. zonte si è acceso di un rosso di fuoco a levante, come se si trattasse di un grande incendio; poi il bagliore si è spostato a ponente sotto forma di una gigantesca raggiera per riprendere poi la forma di'due grandi macchie di fuoco a settentrione. n fenomeno non si verificava da. noi da più di settanta anni. L' osservatore Pendandi dichiara che esso è in relazione all'attività solare manifestatasi in questi ultimi giorni con le note macchie. Bologna, 25 gennaio. Stasera, circa le 20,30, nel cielo di Bologna, in direzione nordest, si è manifestato un chiarore color rosso acceso, che ha coperto in breve gran parte del cielo. Il fenomeno è stato segnalato anche dalle località di provincia. Livorno, 25 gennaio Circa le 20,30 a nord-ovest si è vista una luce rosso sangue che è andata dilatandosi ad arco da nord-ovest a nord, e quest'arco era come sciabolato da raggi rossi più chiari, come se. vi fossero puntati dei proiettori. H fenomeno è durato circa un'ora e mezza ed ha richiamato molta gente per le ' strade a discutere ed a com mentare. . I viaggiatori che con il treno delle 20,40 venivano da Torino, hanno raccontato che già da Chivasso si erano tutti affacciati ai finestrini per osservare. l'Interessante fenomeno, analogo a quello delle aurore boreali. Venezia, 25 gennaio. Questa sera alle ore 21 nel cielo vi è stata l'improvvisa apparizione, in direzione nord-nord-estdi una larga zona luminosa, mobile, di color.carmino, che ha prodotto un effetto meraviglioso tra l'azzurro stellato e appena velato da una leggera nebbia. La visione è durata un quarto d'ora ed è scomparsa lentamente. II comm. Malignani di Udineappassionato di astronomia e me teorologia, il quale lo ha ammi rato, in tutte le sue fasi- dal suo osservatorio, lo hà definito un «ri verbero di aurora boreale, della natura stessa di quello che circa sessant'anni fa fu osservato .Udine ». Trieste, 25 gennaio. Questa sera, sulla regione carsica si è notato un eccezionale fe nomeho celeste. Alle ore 22 infat ti ha avuto inizio, ed è durato circa, una. ventina- di minuti, un grande chiarore rosso. Nel Goriziano e nel Monfalconese si sono viste levarsi verso 11 cielo delle strisele lanceolate, multicolori, dlramantisi a ventaglio, sopra uno sfondo rosso. Sembrava la luce di un grande prolettore. Molti hanno parlato di « aurora boreale » e l'hanno messa in.relazione con le macchie solari riscontrate in que jsti giorni. Ancona, 25 gennaio. Questa sera poco dopo le ore 21, in due periodi di notevole durata, si è prodótta sull'orizzonte e per grande altezza verso il cielo una gigantesca fascia lumlno"i di colore rosso acceso. L'AURORA BOREALE FOTOGRAFATA SULL'ABITATO DI UNA PICCOLA CITTA' DELLA NORVEGIA

Persone citate: Abetti, Malignani, Milne