DIETRO LO SCHERMO

DIETRO LO SCHERMODIETRO LO SCHERMO Imbonimenti » Un accordo per il « Giuseppe Verdi » - Nuovi film italiani « L'ultima di Mary Pickford Cavalcata olandese Una buona notizia per... l'utente. Il cinema pubblicitario verrà disciplinato. Un'apposita commissione vigilerà a che i filmetti che tanto vi hanno deliziato in virtù di questa o quella «crema» per calzature, di questo o di quel « sacco » per abiti e pellicce, rispondano a un minimo di dignità; e nelle sale di prima visione sarà vietato l'uso di diapositive. Lo spettacolocinematografico, per mille e ima ragioni che tutti sanno, si è dimostrato. U più agile, il più avvincente; perchè mettergli al collo quella pietra di sbadigli e d'idiozie che sono, per lo più, i pubblicitari ditirambici spezzoni? A teatro, lo spettatore che veda prolungarsi un intervallo più del necessario, l'accetta con bonomìa, direbbe un maligno che ciò appartiene alla tradizione. Ma dinanzi a uno schermo, dove si attende al massimo due o tre minuti, perchè poi infliggerne altri dieci o dodici, e di una attesa tanto più irritata in quanto ancora vi caccia dinanzi agli occhi e dentro le orecchie cose chebene o male, dovete pur vedere e sentire? Se io fossi una buona massaia, a certi irritati sbadigli procuratimi da quella tal «crema» o da quel « sacco », giurerei di non scordarmi quei nomi; e, a costo di avere scarpe sempre opache, e vestì tutte tarlate, di creme e sacchi di quelle marche non comprerei nemmeno l'ombra. Esempi di film- pubblicitari decorosi, è magari interessanti, non sono mancati. Erano tali perchè non affidati a improvvisatori, perchè non eseguiti lesinando il centesimo; ma perchè impostati su di un soggetto, fina sceneggiatura e su di un'esecuzione adeguati: insomma Va b c del cinema^ ( Questo a b c-dovrebbe riuscire particolarmente utile a giovani registi, giovani sceneggiatori, giovani operatori, giovani interpreti. Anche nel poco si può far bene. Vedano il Centro Sperimentale e i varii Cine-Guf di non trascurare quelle che potrebbero essere tanto modeste quanto pausibili occasioni). Ma se lo schermo, con la sua potenziale efficacia ossessiva, è logico che si presenti come il quadro ideale per presentare, dimostrare, convincere, il cinema pubblicitario ha però qualcosa da apprendere, una volta tanto, dalla pubblicità radiofonica. Molte « ditte » hanno ormai rinunciato a far decantare i loro prodotti al microfono; ed hanpo preso la lodevole abitudine di offrire all'ascoltatore un vero e proprio programma. (Alcuni ottimi, altri pessimi, d'accordo; ma è il principio che conta). Perchè, sullo schermo, non dovrebbe poter avvenire altrettanto t Un corto metraggio musicale, o documentario, o a vicenda: che possa esistere in sè, che sia autonomo, e rientri nell'espressione cinematografica: o-musicale, o documentaria, o comica, o drammatica: insomma, un « complemento » di spettacolo, dove le varie ditte potrebbero scendere in gara con la bontà del breve spettacolo e, alla fine, co.i soltanto il loro biglietto di visita. Si sono avute, alla radio, audizioni pregevolissime, anche se non troppo frequenti, offerte da questa o quel gruppo industriale o commerciale; è ancora la formula più signorile, e quindi discreta, e quindi efficace. Senza contare che allora, per quei dieci minuti di proiezione, si saranno potuti impiagare giovani registi, giovani sceneggiatori, giovani attori e via dicendo, con ben diversi assunti e con ben diverso risalto. ". *** ■ Un'intesa tra la « Grandi Film storici » e l'e Itala Film » di Berlino è stata conclusa in questi giorni. In séguito a tale accordo fra le due produttrici vi sarà una stretta collaborazione per il film Giuseppe Verdi: nel quale potranno cosi apparire Beniamino Gigli e una delle migliori cantanti tedesche, che sullo schermo sarà, la Stolz. Questo accordò già preventivamente garantisce fin d'ora la vendita del film anche per la Germania, l'Austria, l'Ungheria, la Cecoslovacchia, la Polonia, la Rumania, la Grecia, la Bulgaria, la Jugoslavia, la Svizzera, l'Olanda, gli Stati Bàltici e Scandinavi. Si dice che nel grandioso film musicale, alla preparazione del quale da tempo si dedica Carmine Gallone, appariranno anche le figure di Victor Hugo, Balzac, Dumas figlio e Margherita Gauthier; e dovrebbero essere interpretate, sia pure per brevi apparizioni, da rinomati attori francesi. Si delinea intanto il programma della « Film storici»: per.il 1938, Giuseppe Verdi; per il 1939, Cristoforo Colombo; per il 1940, Michelangelo. Si iniziano in questi giorni Hanno rapito un uomo, della JuventusFilm, diretto, da Gennaro Righelli, soggetto di Alessandro De Stefani e di Aldo De Benedetti, con Vittorio De Sica e Maria Denis; Crispino e la comare, della Scia-Film, regia di Sorelli, con Ugo Ceseri, Silvana Jachino, e con tre elementi del Centro Sperimentale, Foa, Toso e Gottardi; e L'argine, tratto dall'omonimo dramma di Rino Alessi, regia di Corrado D'Errico, con Gino Cervi, Luisa Fenda, Bella Starace Sainati e Rubi Dalma. — Il Circolo degli Artisti di Torino ha creato tra i suoi soci una sezione cinematografica per la produzione di film' a passo ridotto; il primo sarà Torino, di Luigi Sacchetti e di Onorato Isacco. Bionda e dolce-Mary, questa non ce la doveva fare. O eternamente giovane Mary Pickford, non le poteva bastare di essere stata la fidanzata del mondo, che così per qualche anno le chiamarono in tutto un emisfero; non le bastava di aver appartenuto alla dinastia dei Fairbanks; non le bastava di aver adunato milioni a palate, e d'averli poi indefessamente accresciuti con la notissima e legittima abilità di donna d'affari; non le bastava di essersi messa anche a produrre film in suo nome, donandocene dei veramente bruttissimi? Ora sì mette a fare anche la criticona. E' stata assunta dai giornali d e l gruppo Hearst; e ha esordito con la critica d i Hollywood Hotel, con Dick Powell. Scriverà le sue critiche con l'animo della donna che non fa più film, o con quello della donna che fa ancora degli affari? Era così soave, quando la ^idi a bordo del Rex, alcuni anni fa-, da Gibilterra a Genova'. Qualcuno ebbe poi a confidarmi che, durante la traversata, se n'era rimasta nella sua cabina, per eludere la curiosità dei passeggeri; e aveva trascorso aveva trascorso, l'ex-fidanzata del mondo, tutto quél tempo a intrecciare fettucce di carta colorata, Un giocarello allora molto in voga, tra i bimbi americani. Perchè, oggi, sostituire alle fettucce colorate le critiche dei film? Perchè, o ex- fidanzata eccetera, costringerci a dimenticare i tuoi passati incanti, e a collocarti nel ruolino di marcia dei nuovi colleghi? *. - * - - "* * # Come si riprende un balletto di Fred Asta ire. (Ai suoi inizi, dopo il provino di rito, un direttore di produzione detta il seguente tacitiano «rapporto»: un po' calvo, non molta personalità, una bella vóce, sa anche un po' danzare. Con quell'« un po' danzare » la sua Casa editrice incasserà poi 7 milioni di dollari in tre anni; e oggi Fred si costringe a un allenamento quotidianp di sette-otto ore). E' in questi allenamenti'che il danzatore si studia e si prepara per un balletto del suo prossimo film. Quando ne è padrone, vi inizia la sua compagna, la ormai inseparabile Ginger; ' e quando il « numero » è pronto, se ne provvede alla laboriosa e di solito triplice ripresa. L'isocronla dovuta a decine e decine di prove permette di scln dere in tre tappe le varie riprese. La prima, muta, deve dare l'immagine: e i due danzatori sono in ciò aiutati da un grande specchio dove essi possono osservarsi (lo specchio è naturalmente disposto in modo non soltanto da non entrare nel « campo » dell'obbiettivo, ma anche da non dare al quadro dannosi riflessi). Una seconda ripresa serve per l'isocronla con l'orchestra, alla registrazione delle musiche; una terza, infine, a registrare il rumore del ritmo dei passi; e in certi casi l'orchestra suona in un altro ambiente, lontano; e un minuscolo microfono, molto discreto, molto;., sottovoce, se gue le piroette di Fred e compagna, ricorda loro la tessitura musicale, sia pure in una discretissima sordina. Le tre riprese, vengo no poi riunite, « mixate », stampate. Semplicissimo. Minime. — Una rivista cinematografica universttaria è stata diretta da W. Keighley, con la coV.aborazione di Busby Berkeley, Invito alla danza; molti goliardi delle università americane hanno risposto all' invito dei produttori, prestandosi come più che volonterose comparse. — 11 Congresso della Federazione Internazionale del Film si terrà quest'anno a San Remo, dal SS al 87 febbraio. — Biancaneve e i sette nani, il « lungo metraggio » di Disney, presentato l'altra settimana in America, ha ottenuto un caloroso successo — Il governo olandese sovvenzionerà la produzione di un film che celebrerà il quarantesimo anno di regno della regina Guglielmina. La vicenda, imperniata su tre generazioni, darà vita a una Cavalcata olandese. — Hans Albers sarà Casanova, regia di Cari Hartl. — Leo Lapaire, al quale si deve ; il pregevole La maschera eterna, ha iniziato in questi giorni, negli studi nuovissimi sorti nei dintorni di Basilea, La donna e la morte, prò tagonista sua moglie, Katharine Merker, stimata attrice d'un teatro di Vienna. — Il tribunale civile di Praga ha sentenziato in fondata l'accusa di plagio lanciata dallo scrittore Arnhold Hahn contro la Tobis-Sascha di Vienna per il film Mascherata. — La pucciniana Fanciulla del West diventerà un film, nel quale Robert Z. Léonard dirigerà le voci di Jean nette MacDonald e di Nelson Ed dy. — Il fallimento della Bavaria Film di Monaco, una delle questioni residuate per il riordina mento del cinema tedesco, è stato risolto con un concordato. Dipanato il dissidio con la Columbia, Frank Capra torna all'ovile: per La vita di Chopin, con Charles Boyer. — Heifetz, il celebre violinista, ha firmato un contratto con Samuel Goldwyn. — Di Darò un milione ti film ideato da Zavattini e'diretto da Camerini, era stato comprato il soggetto da una Casa editrice americana; ora la nitova versione, diretta da Jack Ford e interpretata da Loretta Young e da Warner Baxter, si è iniziata in guesti giorni a Hollywood. ta. g- i e Jeanne Madden, della Warner. Ultimi dell'ottocento, ne « La mazurka di papa » di .Bianco)!. Marika Ròkk in « Gasparone », dell'Ufa. Il'tenente Revello, In «Pietro Micca », di Vergano.