Un punto in fuori gioco un pareggio "in-extremis,,

Un punto in fuori gioco un pareggio "in-extremis,, Un punto in fuori gioco un pareggio "in-extremis,, Olmi-TORINO 1-1 (l-O} a e a , i i e i e l Cerbi (N.) al 93' del 1.0 tempo Callea (T.(, al 44' della ripresa MORINO: Cassetti; Brunella, Fenili!-, Ellena, Callea, Neri; Bo, Baldi, Faluinbo, Citterio, Ferrerò. NAPOLI: Sentimenti ; Fenoglto. Castello; itiucardi, Buscaglia, iricoli; Miani, Prato, Cerbi, Rocco, Venduto. 1 ■ ARBITRO: Dattilo, di Roma. Napoli. 10 gennaio. Cinquanta secondi prima che l'arbitro mettesse fine all'Incontro il Torino perdeva per un punto a zero — Gallea mandava in rete il pallone del pareggio. Da un quarto d'ora in campo azzurro si viveva di palpiti. Il Torino, che fino allora aveva lasciato agli avversari l'Iniziativa del giuoco, limitandosi a una sagace difesa, si era, di colpo, eretto a dominatore: undici maglie azzurre difendevano accanitamente l'esiguo vantaggio di un punto e dieci ma. glie rosse erano rabbiosamente proiettate alla conquista del pareggio, tempestando sotto la rete di Sentimenti. Bruciante finale Degno della gara, questo finale infiammato. Malgrado l'avversità del tempo, infatti, la partita si mantenne sempre su un elevato tono tecnico, pur disputandosi su un terreno cosparso di pozzanghere e con la palla resa Desante dall'acqua. Il Napoli si era allineato al gran completo: ricostituito 11 terzetto difensivo con il ritorno di Castello e Fenoglio, aveva potuto {potenziare l'attacco con l'innesto di Prato, elemento Srezioso per l'ordine del reparto, fon cosi il Torino, al quale recenti Incidenti di giuoco avevano sottratto due elementi di valore: 11 portiere Maina e l'attaccante Boscaglia, Si vide subito dalle Srime battute che il Napoli era eciso a tutto : la squadra infatti, al fischio di inizio, partiva all'assalto della rete di Cassetti, mantenendovisi quasi costantemente, sorrettavi da una mediana in grande giornata. Quale reazione del Torino di fronte a questa indomita volontà di vittoria? La sola che potesse consentire un risultato apprezzabile: quella cioè di tener «li occhi bene aperti e di controllare, mossa per mossa, l'avversario. In questa tattica 11 Torino rivelò la sua tempra, che può definirsi esemplare. Il Napoli dunque potè sbizzarrirsi all'attacco, ma non si vide mai dominatore. Tanto è vero che Cassetti non fu mai chiamato al lavoro in critiche situazioni. Ciò per l'eccellente lavoro dei suoi terzini, e di Brunella in spedai modo, che dava spet. tacolo di potenza e di precisione. Occorse una ventina di minuti per battere questa ferrea difesa; e in circostanze tutt'altro che regolari. Al 23' minuto difatti, l'uomo più pericoloso del quintetto napoletano, Venditto, portatosi con abile fuga sul fondo del campo, faceva spiovere la palla dinanzi alla rete del Torino, offrendo a Gerbl, appostatosi oltre 1 terzini, l'occasione di battere Cassetti con un preciso colpo di testa. Punto viziato dal fuori giuoco del centro avanti, rilevato do uno dei guardlalinea ma non avvertito dall'arbitro ohe sanzionava il goal. Goal irregolare Errore evidente, al quale Dattilo cercava di rimediare nella ripresa con un arbitraggio più severo nd riguardi del Napoli, ciò ohe gli fruttava, al termine dell'incontro, sonore riprovazioni da parte delia folla. Su quel punto 11 Napoli non si addormentava; anzi tentava ancora il successo, facendo invero assegnamento più sull'iniziativa personale dei suoi singoli attaccanti che su un vero e proprio giuoco di assieme, quale sarebbe occorso per avere ragione desìi avversari. H Torino, pur mantenendosi prudentemente in assetto difensivo, tentava di tanto in tan. to la sorte con attacchi chiari e semplici, i quali non avevano fortuna, un poco perchè la mediana granata appariva poco sollecita al rincalzo, un poco per la salda efficienza del difensori azzurri. Tuttavia, Pal.umbo, proprio sul finire dd primo tempo, doveva mpppaunnslazmsuigtvpclq3mssltsrToAmF1b mordersi le mani per avere sciupato l'occasione più elementare per raggiungere il pareggio: a pochi passi da Sentimenti, che amia&{pd.va ancora nel tango per un tulio fulmineo, su una cannonata di Bo, il centro avanti granata sbagliava in pieno il iacuissimo e indifeso bersaglio. Su questo tono si giungeva alla mezz'ora della ripresa, all'inizio della quale Bo era passato a mezzo sinistro e Citterio si era spostato all'alo. A questo punto una punizione contro il Napoli iproteste degli azzurri) capovolgeva la partita. Il Torino si portava nell'area azzurra e insidiava, con attacchi dedsi e tiri a ripetizione, la rete del Napoli, specie per virtù del piccolo Bo e dell'astuto Baldi, il migliore del quintetto torinese. Riusciva nel 3Uo intento, come si è detto, a meno di un minuto dalla fine, a seguito di una prolungata mischia: Gallea raccoglieva la palla respinta dal palq (autore del tiro, Bo) e trovava il corridoio esatto per spedirla in fondo alla rete,

Luoghi citati: Napoli, Prato, Roma, Torino