LA VITTORIA DI RE FARUK

LA VITTORIA DI RE FARUK LA VITTORIA DI RE FARUK Perchè Y Inghilterra non ha potuto intervenire in difesa di Nahas Pascià: il pericolo di una sollevazione di tutto il mondo mussulmano - Gli uomini e il programma del nuovo governo IL CAIRO, gennaio. La crisi egiziana ha avuto una soluzione nazionale. Re Faruk — questo Sovrano popolarissimo perchè nato e cresciuto qui in seno alla nazione, perchè giovane, perchè simpatico e bello (anche queste doti fisiche hanno un grande valore fra i popoli orientali), Sovrano musulmano religlosissi mo e generoso, veduto da vicino, amato, toccato continuamente dal popolo tra il quale ha scelto la sua futura augusta Sposa, gentile giovinetta d'Alessandria — Re Faruk ha dovuto revocare d'autorità e con energiche parole quel Governo Wafdista che, nonostante tutti gli inviti, non voleva,andarsene, quel Gabinetto governato dal copto anglofilo Makram Ebeid Pascià e presieduto formalmente da Nahas Pascià, che, quasi in dispregio alla funzione della Co rona, il Wafd aveva pomposa mente proclamato Leader della nazione. « Ha venduto l'Egitto » Ora che la censura e tolta, 1 giornali svelano 1 retroscena. Nahas crede poter vantare una popolarità maggiore del Re? Nahas non aveva esitato ad Invocare l'intervento britannico per qonservare il potere contro la volontà della Corona, che nella persona di All Maner Pascià, Capo di Gabi netto reale, possiede un uomo vo litivo e fermamente deciso al bene del proprio paese. Ma come potevano gli inglesi venire apertamente in aiuto a Nahas, dal momento, che la leva possente islamica dell'Xzhar s'era mossa in difesa del.Re e apertamente contro il Wafd? E come accettare la lotta dell'opposizione, ora al governo, costituita daT migliori uomini politici d'Egitto? Se l'Inghilterra si fosse schierata apertamente a sostegno del Wafd, sarebbe scoppiata una rivoluzione antiinglese nei nome di Faruk Principe dei Credenti per volontà di Allah, e la guerra santa musulmana avrebbe travolto i pochi battaglioni britànnici dal Nilo all'Eufrate. No,' gli Inglesi agiscono con prudenza e sanno abbandonare anche gli amici, gli., amici fedeli e servili quali sono stati Nahas, Makram e gli altri del Wafd, autori responsabili del trattato cosidetto dell'indipendenza, ma in realtà di protettorato. Bisogna leggere gli infiammati articoli di El Akkad, poeta e scrittore nazionale egiziano, sul Balagh portavoce di Mahmud e organo sino a ieri dell'opposizione, per comprendere a fondo le ragioni d'odio dei patriotti egiziani contro Nahas nelle mani di Makram, strumento degli Inglesi. Nahas — affermano con veemenza tali scritti — ha ven-*| duto 1' Egitto all' Inghilterra, attraverso il famigerato trattato di alleanza, cedendole i porti, gli aerodromi, le strade, le posizioni strategiche, dandole in mano l'esercito. Non solo, ma il trattato ha dato in mano all'Inghilterra anche l'oro dell'Egitto. Le sue rie chezze sono destinate a riempire le tasche dei capitani d'industria inglesi che forniscono obbligatoriamente all'Egitto il materiale militare a prezzi di monopolio; le sue ricchezze vengono impiegate a costruire strade ferrovie caserme aeroporti città militari per le truppe inglesi e in base alle vedute strategiche dello Stato Maggiore imperiale britannico; le sue ricchezze vanno ancora, a finire nelle mani della numerosissima Missione militare inglese incaricata di istruire l'esercito egiziano. Nahas — scrive sempre il Baiagli — non aveva che un'ambizione: conquistare la gloria quale autore del trattato, ponendo la firma accanto a quella di Eden. Il Wafd è finito E il Gabinetto Nahas-Makram s'è dato tutt'anima ad eseguire con eccesso di zelo le richieste degli inglesi in conseguenza alle clausole dell'alleanza. Cosicché in que st' Egitto dichiarato indipendente .si son visti soldati inglesi più di prima, si son visti ufficiali inglesi più di prima in seno all'esercito egiziano, e s'è visto il Governo divenire strumento docile della/ volontà di Londra, non osando esso muovere il minimo passo senza prima aver domandato umilmente permesso ai padroni. Cosi scrive El Akkad, il quale ad un certo punto esamina l'abolizione delle Capitolazioni, il tanto decantato trionfo di Nahas, ed osserva: l'abolizione delle Capitolazioni è nell'interesse sopratutto degli Inglesi 1 quali, avendo estromesso le terze Potenze godenti! privilegi capitolari, vengono ora a trovarsi i « primi e soli » padroni in Egitto. Prima c'era 11 .padrone inglese, c'era Nahas e c'erano 1 terzi incomodi limitanti lo strapotere del padrone. Dopo Montreux sono rimasti il padrone libero dei suoi atti e il servo. L'argomentazione del grande scrittore arabo ci sembra esatta. Questo, di cui abbiam parlato sopra, riguarda soltanto l'aspetto per cosi dire - internazionale delle accuse mosse al Governo Nahas. Altre accuse e ben più gravi formula il Balagh per quanto ri guarda la politica nepotista e affaristica di Nahas, ma specialmente di Mak.-am avvocato degli interessi finanziari inglesi. Infine c'è l'accusa mossa dal Presidente della Camera, dott. Ahmed Maher, membro influente del Wafd alno all'altro ieri: Nahas mirava ad una politica demagogica al fine di guadagnarsi il favore delle masse operaie minacciando di portare un grave sconvolgimento sociale in Nahas s'erigeva » camplosore della democrazia, ma era insofferente delle critiche e praticamente mirava a fare il dittatore, spinto sempre da Makram «dittatore democratico». Comunque sia Nahas ha male governato: contro gli interessi del Paese e della Costituzione, cosi dice il rescritto reale comportante la revoca del Gabinetto. Nahas or mal è tramontato. Egli, che amava farsi chiamare il duce dell'Egitto, piangeva a calde lacrime durante la seduta del gruppo parlamentare wafdista affermando: ma perchè, perchè mi accusano d'aver tradito la patria? Cosa ho fatto di male ? Nahas, in fondo semplice uomo di campagna, sincero quanto credulo, è stato spinto sul precipizio dall'onnipotente Makram, colui che'teme un governo puramente musulmano. Il torto di Nahas è stato quello soprattutto di non aver capito che, firmato il trattato, il Wafd aveva esaurito il suo compito, che. era funzione di lotta antinglese. Il Wafd col trattato ha posto volontariamente la sua firma accanto a quella degli inglesi, per combattere i quali era sorto il giorno in cui Zaglul, dopo la fine della guerra, aveva formato la «Delegazione» del popolo incaricata, appunto di domandare all'Inghilterra, secondo le promesse fatte, l'indipendenza. E da allora il Wafd esisteva in quanto lottante per l'Indipendenza. Ma dal giorno in cui esso ha stipulato l'alleanza con l'avversario, è terminata la sua ragion d'essere. Questo hanno capito i vari patriotti che un po' alla volta si sono allontanati dal Wafd, specialmente per contrasti col segretario di esso, Makram Ebeid. Tale principalmente il caso di Nocrasci pascla. Mohamed Mahmud Cacciato dal potere Nahas, la vera sorpresa è stata la convocazione a Palazzo del capo dell'opposizione, Mohamed Mahmud pascià. Si prevedeva un governo Ahmed Maher o Nocrasci; non un governo Mahmud. Ma Palazzo Reale vedeva bene. Occorreva chiamare al potere un uomo della massima energia per soffocare eventuali disordini. E ciò anche per non dare agli inglesi il- pretesto di intervenire con le loro truppe. Non- per niente davanti alla Reggia una sera i partigiani wafdisti avevano emesso il grido «o Nahas o la rivoluzione ». E Mahmud. è l'uomo dal pugno di ferro. L'ha già dimostrato nel 1928, quando chiamato al potere da Re Fuad, non aveva esitato ad abrogare la Costituzione e a sciogliere il Parlamento. Ma nel '29 il suo progetto di trattato per l'indipendenzà fu respinto da Londra e naturalmente egli, non volendolo modificare a scapito del paese, preferì abbandonare il potere. Del resto la sua energia Mahmud la esprime anche fisicamente. Egli non è egiziano dalla pelle bianca, cioè del Basso Egitto; egli è saldino, nato in Alto Egitto, figlio del più ricco proprietario terriero di quelle regioni, appartenente ad una razza particolarmente apprezzata nella Valle del Nilo per la propria tenacia, volontà di luvoro e rettitudine, quella razza che fornisce la quasi totalità dei soldati all'esercito, mentre gli abitanti del basso Delta considerano grande sventura il servizio militare e cercano tutti i mezzi per evitarlo. Mahmud, ex-allievo di Oxford, conasce inoltre perfettamente gli inglesi con cui, nella sua qualità ora di Capo del Governo, dovrà trattare o forse domani lottare nell'interpretazione dell'esecuzione di quel trattato che più volte egli ha avuto modo di criticare, ma che accetta quale eredità, sebbene sgradita e gravosa, lasciata dal precedente governo. E Mahmud, presidente del Consiglio e Ministro degli Interni, s'è circondato di quindici ministri, di cui quattro senza portafoglio, che sono l'espressione di quanto di più genuino esiste in Egitto nel campo del movimento della riscossa nazionale. Appartengono a tutti gli ambienti, esclusi i wafdisti, 1 dissidenti wafdisti e anche i simpatizzanti wafdisti. Governo perciò in tutto e per tutto antiwafdista. Un forte esercito nutre una grande simpatia. Agli Ester) c'è Abel el Fattah Yehia, pure ex-presidente del Consiglio. Il portafoglio della Guerra è stato assunto dal primo aiutante di campo di Re Faruk, Hussein Rifki pascià, con la massima soddisfazione degli ambienti dell'esercito che cosi trova modo di rinno- vare al Sovrano il suo profondo ,lealismo, E con Faruk, Regnante ' e Capo delle forze militari, sono'popolo ed esercito, uniti in un sol vincolo di fede nazionale. S'è vl-\sto con quale travolgente entu- j siasnio la massa e specialmente gli studenti azharlstl hanno accol- ia 11 Re quando, durante i giorni di crisi, di fronte ad una dimo- strazione di lealismo, s'è af f ac- Ciato parecchie volte al Balcone di'Palazzo Abdln indossando l'alta uniforme di Maresciallo Coman-, dante Supremo dell'esercito. E! quella fu la condanna pubblica di\Nahas. Quai'è il programma ora àél .nuovo Governo ? Innanzi tutto de- dlearai alla riorganizzazione, in? terna, tenendo d'occhio le'mene,dei Wafd agonizzante. Quindi ri-I solvere i problemi urgenti di peli- \ tica internazionale. Ma soprattut- \ to è intenzione del nuovo Governo \ di creare in poco tempo un forte j eserclto — si parla di cinquanta- jnula uomini — in modo da poter [Mohamed Mahmud, che fu già compagino di Zaglul durante l'esilio a Malta, ha voluto nei suo Gabinetto il più vecchio compagno di Zaglul, Abd el Aziz Fahmi pascià, uno dei tre che nel novembre 1919 si sono presentati all' Alto Commissario inglese al Cairo chiedendo l'indipendenza. Fahmi pascià si era da tempo distaccato dal Wafd avvertendo che Nahas tradiva gli ideali del grande Zaglul. Abdel Aziz Fahmi è stato uno dei più forti avversari dell'attuale trattato anglo-egiziano insieme a quel Mohamed Barn kat. oggi ministro dell'Istruzione pubblica, e a Mohamed Hafez Ramadan, pure nell'attuale gabinetto, capo del partito nazionalista Il cui principio è che l'Egitto non può trattare con gli inglesi sinché un sol soldato Inglese rimane su territorio egiziano. Alle Finanze è andato Ismail Sidki pascla, ex-presidente noto per la sua energia dimostrata anche nei con fronti degli inglesi personaggio conosciuto in Italia verso la quale affermare che l'indipendenza dell'Egitto riposa su qualcosa di concreto che non sia dato dalle baionette inglesi. L'Egitto avrà mi esercito forte al di là degli stessi estremi desideri degli Inglési. Ciò che forse 11 preoccupa. E Sidki, alle Finanze, saprà bene trovare il danaro per le necessarie spese. Antonio Levato RE FARUK in Maresciallo Capo uniforme di dell'esercito.' MOHAMMED PASCIÀ' MAH- MUD nuovo capo del"'Governo.