"L'esperimento del dottor Selvi,, di Piero Mazzolotti

"L'esperimento del dottor Selvi,, di Piero Mazzolotti AL CARIGNANO "L'esperimento del dottor Selvi,, di Piero Mazzolotti H Elena Ardenghi e la signora Corinna, sua madre, fanno una di quelle coppie femminili che beato chi ne scampa. E chi ci cade, rispettivamente marito e genero, può magari illudersi per qualche tempo, ma quando poi il velo si strappa, son dolori e tristezze per tutta la vita. Non si potrebbe dire, certo, che siano proprio due sciagurate, questo no; ma Elena è la frivolezza in persona, e in quanto a Corinna, calcolo e ipocrisia comandano ogni suo atteggiamento. Orbene, chi ci è caduto è Marco Ardenghi; direttore di una grande società di navigazione, chi n'è scampato, non per suo merito, ed anzi con dolore e rimpianto, è il dottor Selvi, medico di bordo di quella società. Fidanzato di Elena, Selvi, era stato piantato da quella fraschetta semplicemente perchè su quella fraschetta aveva posto gli occhi Ardenghi, ben altro partito. Poveraccio, ne aveva sofferto acerbamente; ma poi, nell'esperienza e nella meditazione, si era andato schiarendo le idee, e aveva maturato un bel carattere d'uomo, distaccato e sereno. Quale lo vediamo ora, che, per puro caso, rientra nella vita di Elena. Poiché Ardenghi, che ignora completamente questa storia sentimentale di Selvi, e lo stima anzi, e lo predilige, essendo venuto a scoprire la condotta leggerina della moglie con il giovane Giorgio Valeri, e sospettando anche ai peggio, ch'essa ne sia l'amante, ricorre per aiuto e assistenza proprio all'amico dottore. Il piano di Ardenghi è questo: fingersi ammalato, assentarsi qualche tempo, preparare la separazione e il divorzio, e regalare cosi la moglie al giovane che n'è innamorato e complice. Il dottor Selvi dovrebbe firmargli il certificato di uh' ipotetica malattia. Selvi accondiscende in parte, ma procede poi con tanto senno e circospezione da salvare un po' tutti. Egli sa ormai, per quella sua meditata esperienza, quali siano i segreti e 1 termini futili e gravi di drammi amorosi come questo, sa che cos' è l'illusione e la delusione, e par che pensi non valga la pena di complicare le cose... E perciò si prende a cuore con il caso di Ardenghi, anche il caso di Giorgio Valeri, che non merita, focoso e romantico ragazzo, un po' avventato, ma buono, di trovarsi sulle braccia quel dolce e amaro fardello di Elena, e anche il caso di Elena e Corinna, di cui potrebbe ora vendicarsi, ma che è tanto più gustoso rimandar libere e perdonate. Giocando dunque sulla finta malattia di Ardenghi, su un possibile duello Ardenghi-Valeri, sull'egoismo delle due donne, egli riesce a far si che si venga a una spiegazione generale, ove verità e simulazione abilmente intrecciate ottengono di rimandare ognuno ai fatti suoi. Selvi riesce cioè, per mezzo di una lettera di Elena a Valeri, a far capire al giovanotto che è giunto il momento di mettere acqua in quel suo amore puro, grande, definitivo, e che se Elena'a un po' di flirt ci è stata, non penserebbe ora neppur per scherzo di compromettere avvenire e milioni; e riesce anche a far credere ad Ardenghi, che non solo Elena non l'ha propriamente tradito, ma che se si è comportata con un po' di leggerezza, 11 suo véro sentire, il suo amor coniugale,- profondo e imperioso, son poi ritornati a galla nel momento difficile. In quanto a lui, Selvi, ora che ha evitato che cuori e vite di uomini fossero arrischiati per avventataggine di una donna, ora che ha potuto rivestire questa donna, almeno agli occhi del marito, di una certa luce ideale, ora se ne va, se ne ritorna ai viaggi, al mare. A qualcosa di più grande, certo, di queste piccole avventure. A questa commedia, mossa - da un'idea certo non banale, anzi umana e cordiale, quella di un tormento e di una delusione che si mutano in saggezza e comprensione, è mancata quella consistenza dei personaggi che trasfigura il gioco scenico, e sia pur abile e variato, in azione veramente comica e drammatica. La commedia è rimasta quindi per dir cosi esteriore: i casi, l'intreccio delle avventure, le sorprese, le arguzie verbali. Ma avremmo desiderato che una fiamma più viva di emozione raccendesse, che i fatti interiori trovassero una determinazione più firecisa, non si sperdessero nella abile tessitura delle invenzioni puramente teatrali. Poiché Mazzolotti cerca di volgersi a un teatro psicologico e pensoso, è lecito chiedergli un più deciso approfondimento delle situazioni morali, che facendogli dimenticare certi congegni della commedia comico-sentimentale, gli permetta di raggiungere ciò che e essenziale. Quale è, la commedia è stata iersera vivacemente applaudita nell'accurata interpretazione della compagnia Benassi-Morelli. Un bel pubblico attento, e molti applausi ad ogni atto. I battimani calorosi hanno evocato alla ribalta più e più volte, con gli attori, 11 Benassi, la Morelli, la Gentilli, il Di Luca, il Sibaldi, il Roveri, anche l'Autore, assai festeggiato. f. b.

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