Le ultime tragiche ore di Vecla Robinson

Le ultime tragiche ore di Vecla Robinson interi «Iella sala rossa Le ultime tragiche ore di Vecla Robinson Sottoposta alle più atroci ' torture, si rifiuta di svelare i suoi complici, ed è uccisa a rivoltellate Varsavia, 1 gennaio. Secondo notizie qui giunte anche Veda Robinson sarebbe stata uccisa nei sotterranei della Lubiancka. ormai tristemente celebre per le esecuzioni che vi vengono esequite dalla Ghepeù. Impressionanti particolari sono stati narrati sulla sua esecuzione da un maoistrato che faceva parte del tribunale straordinario di Mosca, giunto a Varsavia insieme ad una cantante sua amica, sfuggita miracolosamente agli agenti della polizia sovietica segreta che la ricercavano perchè aveva composto e cantata Una canzone ritenuta oltraggiosa per Stalin. Questo magistrato ha narrato che la Veda Robinson sarebbe stata sottoposta a numerosi interrogatori dalla Ghepeù la quale sperava di riuscire a strapparle i nomi di alcuni alti funzionari sovietici implicati nel complotto che sarebbe dovuto scoppiare il 12 dicembre, giorno delle elezioni. Insistenze, pressioni e minacele riuscirono però inutili. Si tentò anche d'aver ragione della resistenza della donna privandola per vari giorni del cibo e dandole poi abbondantemente da mangiare senza concederle un sorso d'acqua. Ma tanche questa., raffinata tortura non ebbe successo. Veda Robinson' dichiarò che piuttosto che rivelare il nome dei partecipanti al complotto avrebbe serenamente affrontata la morte. Dopo un tentativo estremo eseguito lunedì notte da due funzionari della polizia segreta che la fecero passare a piedi scalzi sopra una lastra di ferro infuocata, la Robinson venne condotta nella «Baia rossa» (il sotterraneo dove, hanno abitualmente luogo le esecuzioni) alla presenza del presidente del 'tribunale segreto il quale le rivolse per l'ultima volta l'invito di parlare avvertendola che, se avesse ancora persistito nel rifiuto di svelare i nomi dei suoi com,plìci, sarebbe stata uccisa. Benché esausta per le privazioni e per le torture subite durante la breve ma tragica prigionia, essa rispose con un filo di vo ce che non aveva nulla da dire, nulla da svelare, e che era pronta a subire la stessa sorte che i carnefici della Russia avevano fatto subire a suo marito. Ad un cenno del presidente del tribunale un agente della Ghepeù scaricò allora la sua rivoltella contro la donna che si abbattè al suolo cadavere. Veda Robinson sì chiamava effettivamente Olga Armano}} ed era vedova di un colonnello dell'esercito rosso morto in un campo di con dentro mento dove era stato inviato per aver deposto durante il processo dei generali in favore del maresciallo Tukacewski. L'uomo che l'aveva accompagnata nel viaggio dal Messico a Mosca e che aveva assunto come lei il nome di Robinson era un *n> gegnere, certo Rokelicow, fuggito anni or sono da Leningrado ove dirigeva un'officina, perchè accusato di sabotaggio. Tra i due che passavano per marito e moglie non vi era altro legame che quello del comune, irriducibile proposito di lottare strenuamente per la liberazione del popolo russo.

Persone citate: Robinson, Stalin, Veda Robinson

Luoghi citati: Leningrado, Messico, Mosca, Russia, Varsavia