Ecco la parola che sostituisce quella di "corridoio polacco,,

Ecco la parola che sostituisce quella di "corridoio polacco,, WEICHSELLAND 21 Ecco la parola che sostituisce quella di "corridoio polacco,, Ammassarsi di armi e di armati polacchi sulla frontiera danzichese e prussiana Danzici, 28 agosto. T polacchi che sempre hanno dimostrato irritazione contro l'impiego del termine « corridoio polacco » nel quale pareva loro di ravvisare un'allusione alla precarietà e alla provvisorietà di questo loro possedimento, possono essere finalmente soddisfatti: il termine « corridoio polacco » è sparito da tutte le carte, da tutti gli atlanti esposti nelle vetrine dei negozi dì Danzica. Ma il nuovo termine che sostituisce quello aborrito di corridoio ignora assolutamente tutti i diritti che il Diktat di Versailles ha attribuito alla Polonia su questo territorio denominato ormai Weichselland, cioè « provincia della Vistola-» nelle carte esposte nei negozi danzichesi. Stillicidio di incidenti L'Alto Commissario societario Burkard rimane ancora a Danzica e, accanto a qualche elemento ufficiale polacco, rimangono i segni distintivi della Repubblica di Varsavia sui vagoni ferroviari e sui furgoni postali che assicurano tuttora il traffico col territorio del corridoio e che ancora circolano in città. Tuttavia la soluzione finale è ormai prossima e non fa più dubbio per nessuno: Danzica e il corridoio saranno uniti immancabilmente alla patria. Ma come si compirà il trapasso? Guerra o pace? Benché l'allarme corso attraverso la città ieri si sia ormai dissipato, a vedere sfilare ancora oggi truppe e autoblindate che ormai inalberano apertamente i colori del Reich, a visitare gli avamposti verso Zoppot dove oltre il triplice ordine delle trincee e oltre i cavalli di Frisia si intravede il concentramento delle truppe polacche a cui Varsavia ha affidato il compito di riaffermare con le armi i suoi diritti su Danzica, c'è veramente da sentirsi invasi dal dubbio circa la possibilità di una soluzione pacifica. Lo stillicidio di incidenti continua con ritmo sempre più frequente (ancora oggi si è avuta qualche sparatoria rimasta fortunatamente innocua) e la tensione è salita a un grado ancor maggiore, sicché sembra ormai da attendersi che i fucili abbiano a sparare da soli e il fuoco abbia a crepitare sul fronte al momento della decisione. « I polacchi non cederanno il campo senza sparare », ci dice un collega americano che è stato oggi a Gdynia. « In ogni caso io mi considero già corrispondente di guerra», aggiunge un suo compa gno rappresentante della più gran de Agenzia di informazioni degli Stati Uniti. Un insuccesso glianza severa delle truppe polacche, numerosi rifugiati continuano ad arrivare sia sul territorio di Danzica sia nella Prussia orientale. Le notizie delle violenze di cui sono oggetto le popolazioni tedesche del Corridoio e dell'Alta I Slesia formano ormai il principale* argomento delle edizioni straordi-1 norie del Danziger Vorposten e!delle Danziger Neuestnachrichten | one si susseguono a getto conti- j nuo. La popolazione calmissima e paziente fino ad ora sembra in prò- cinto di mutare atteggiamento eìe là qualche preoccu- ldinota qua ponte segno di esasperazione. Degli elementi minoritari polacchi di Danzica, che. stupidamente si sono lasciati andare a parole di provocazione, hanno fatto la dura esperienza del mutato spirito degli animi danzichesi. Non ostante la sospensione di qualsiasi spedizione di generi alimentari dall'interland polacco, la situazione nella città dal punto di vista alimentare non appare per ora preoccupante dato che. praticamente, nel campo degli approvvigionamenti il territo rio danzichese fa ormai corpo con la Prussia Orientale grazie alle provvidenze decise all'uopo dalle autorità tedesche. Lotta su tre fronti? Nella sua ultima edizione di stanotte il Danziger Vorposten precisa come l'ammassamento deitruppe polacche riveli l'intenzione del Governo di Varsavia di condurre la lotta contro il. Reich su tre fronti, e cioè contro la Prussia Occidentale lungo la linea Koniz-Nakel al confine della Pomerania, contro la Prussia Orientale in direzione di Marienwerder - Riesenburg - Eylau, e infine sul fronte dell'Alta Slesia. Il giornale afferma che l'ammassamento delle truppe polacclie ammonta ormai a due milioni e mezzo di uomini. D'altro, parte la Polonia, malgrado la sua sfavorevole situazione strategica, in quest'iti timo settore, non avrebbe rinun ciato all'idea di un colpo di mano su Danzica ammassando un apposito corpo di spedizione al vertice del Corridoio in direzione della Città Libera. Guitjo Tonella La Turchia inquieta Solo un'aggressione diretta potrebbe farla uscire dalla neutralità? Ankara, 28 agosto. I membri del Governo turco rientrano tutti gradatamente nella capitale. E' rientrato pure il Ministro delle Finanze reduce dalla Francia ove si trovava a scopo di cura. Sono giunti anche gli ambasciatori di Turchia a Londra e a Berlino. Pure le missioni diplomatiche estere stanno rientrando ad Ankara. Ieri sera, nella sede estiva dell'Ambasciata tedesca di Therapia, von Papen ha ricevuto la colonia tedesca per celebrare l'annuale della battaglia di Tannen- berg. L'Ambasciatore ha preso lajparola per ricordare l'avvenimento e per auspicare nuove fortune alla Germania. Malgrado le indiscrezioni dei giornali stranieri, specialmente inglesi, consta che il Governo turco non ha deciso ancora nessuna linea di condotta di fronte alla situazione internazionale. Taluni giornali pubblicano articoli favorevoli alle democrazie, ma si tratta di preferenze e di opinioni personali, mentre la stampa ufficiosa procede con molta cautela. Tuttavia, la nota comune di tutta la stampa è l'affermazione che gli impegni della Turchia coi francoinglesi, del resto non ancora consacrati in un trattato debitamente firmato, riguardano l'eventualità iiiini un miimiimmiiiiimiiiiiiimiiin La grande orchestra situtta Italia, ha esordito magnifica esecuzione, di una difesa contro una aggressione nel Mediterraneo o nei Balcani. Questa ultima ipotesi riguarda specialmente la Bulgaria. Però, finora, il Governo non ha detto una parola sola in nessun senso e l'organo ufficioso « Ulus » non ha scritto nulla che possa in terpretarsi come opinione delle sfere dirigenti. Naturalmente, do po l'accordo tedesco-sovietico, ri fioriscono le correnti favorevoli al la neutralità della Turchia in caso di conflitto. Finora, però, le varie correnti non rivelano la tendenza a concretizzarsi in un'azione di stato e rimangono nel campo delle opinioni personali. I Ministri presenti ad Ankara si sono riuniti ieri sera; per stasera è annunciato un importante Consiglio dei Ministri. (Stefani) La neutralità jugoslava Macek pel rafforzamento dei rapporti con l'Italia Belgrado, 28 agosto. L'intensa attività della diplomazia italiana viene seguita con la massima attenzione dai circoli politici e dalla stampa jugoslava. Il nuovo gabinetto ha tenuto stamane la sua prima riunione, ma nessun comunicato ufficiale è stato diramato. La riunione aveva infatti un carattere consultivo sui metodi di lavoro del nuovo governo. Il Parlamento e il Senato sono stati disciolti oggi e, data la situazione internazionale, non si prevede quando potranno essere indette le elezioni. Anche i regolamenti sulla stampa e sulle riunioni politiche sono stati aboliti. Si ritiene che Macek, nuovo vice-presidente del Consiglio, abbia approvato la politica estera finora condotta dalla Jugoslavia e chesia convinto, come ebbe a dichiarare altre volte, specialmente del l'utilità di rafforzare i rapporti po litici ed economici con l'Italia. La attività diplomatica dell'Italia per la pace trova piena comprensione negli ambienti ufficiosi dove è va lutato esattamente l'errore com messo dalla Polonia nel non avere voluto accondiscendere a conversazioni dirette con la Germania. La Jugoslavia ha dichiarato di voler mantenere in caso di conflitto una stretta neutralità e rimanere perfettamente calma occupata a definire la sua situazione interna. Provvedimenti militari di proporzioni piuttosto vaste verranno presi prossimamente a titolo di precauzione. jdal^ Mjnistro_ ^eiU^Ejsteri^Arlta Colloquio Auriti-Arila per rafforzare l'amicizia italo-giapponese Tokio, 28 agosto. Quest'oggi i corrispondenti dei giornali londinesi hanno telegrafato a Londra, col suggerimento di mettere la notizia in grande evidenza, che l'Ambasciatore di Italia a Tokio, Auriti. si è recato Ministro degli Estt per comunicargli l'assicurazione che il Governo italiano non ha mutato il suo atteggiamento verso il Giappone in seguito alla conclusione del patto di non aggressione tedesco-russo e per dichiarargli che l'Italia sinceramente desidera il mantenimento di rapporti d'amicizia col Giappone Il colloquio ha avuto luogo poco dopo che il Gabinetto nipponico aveva rassegnato le dimissioni nelle mani dell'Imperatore. Le assicurazioni dote dall'Italia sono state accolte con grandisFjmo favore dagli ambienti nippcN nici. Arita infatti, a detta del cor- rtti'd? eS?aSòtóWdenU>co desiderio che l'amicizia italonipponica rimanga intatta, anzi diventi sempre più intima. Gli altri colleghi stranieri — e ci sembra interessante raccogliere su questo argomento le impressioni di chi si trova un po' al di fuori dell'atmosfera di beata euforia in cui vivono, malgrado tutte le difficoltà del momento, i danzichesi sicurissimi dell'unione della loro città al Reich — gli altri giornalisti stranieri, un olandese, qualche baltico e qualche scandinavo, sono in genere di diverso avviso degli americani, non sembrando loro possibile che una questione la cui giusta soluzione è ormai tanto eindente per chi non sia vittima di un partito preso antitedesco, possa dar luogo a «n conflitto armato. E a mio avviso è sintomatico che tale sia anche l'opinione di un collega ceko, l'unico giornalista del Protettorato di Boemia, e di Moravia che sia presente a Danzica in questo momento. Sarà da questo collega che avremo interessanti dettagli circa l'insuccesso a cui si sono urtale le autorità polacche nel loro tentativo di formare una legione ceka con elementi fuorusciti al momento dell'annessione della Boemia e della Moravia al Reich. Olire il 60 per cento di questi elementi hanno piantato in asso i loro troppo zelanti arruolatori trovando rifugio oltre il confine sul territorio del Reich, preferendo la incognita del ritorno alla certezza di lasciare la pelle per la causa polacca perduta in anticipo. Altre notizie che giungono direttamente dalla Polonia attraverso voci di profughi confermano esse pure l'ammassamento di truppe e la febbrile preparazione militare e denunciano le gravi difficoltà in cui già si sta dibattendo il paese sia per la rarefazione di talune derrate (spiegabile questa con l'immediata speculazione delineatasi a opera dell'elemento ebraico strapotente in Polonia) sia per disordini e conflitti scoppiati tra elementi appartenenti alle diverse naziorilità, e ciò particolarmente in Alta Slesia e nelle regioni abitate da ucraini. I/opera di repressione prosegue rigorosa e i campi di concentra mento rigurgitano di migliaia e migliaio ài prigionieri. Dato il carattere assolutamente primitivo delle installazioni sanitarie di questi campi di concentramento, sono scoppiate delle gravi epidemie di dissenteria che, specialmente nella legione di h.*nci nella Polonia occidentale, mietono una quantità di vittime fra i prigionieri tedeschi, frattanto,, malgrado la sorte- una serie di concerti in alazzo Ducale con una Principe di Piemonte nfonica reale bulgara, che darà ieri a Venezia nel cortile del P alla quale assisteva S, A, Ri il

Persone citate: Auriti, Danziger, Frisia, Moravia, Tannen, Tonella