SITUAZIONE STRATEGICA della Polonia

SITUAZIONE STRATEGICA della Polonia SITUAZIONE STRATEGICA della Polonia Enorme lunghezza di frontiera complicata dal Corridoio «inutile in pace e indifendibile in guerra » La situazione strategica di uno Stato è determinata: — dalla sua posizione e configurazione geografica, — dalle sue condizioni interne, — dalla sua politica estera. La posizione geografica della Polonia, compresa fra la massa russa e la massa germanica ne. ha detc.rmina.to fatalmente la storia e la politica; le sue condizioni interne di un tempo — oligarchia discorde di grandi proprietari terrieri — hanno influenzato decisivamente la sua esistenza politica e l'indirizzo della sua politica estera. Come si presentano tali elementi oggi ? Le condizioni esterne sono molto mutate dal 1919: il potente risolievamento della Germania e la stabilizzazione — bene o male — del regime sovietico hanno reso e renderanno sempre più difficile e sempre meno libera la politica di Varcavia; a queste difficili condizioni al dove aggiungere che l'esagerata estensione della Polonia conseguita a Parigi durante il periodo, necessariamente effimero, dell'annienta.mento delle due forze russa e germanica, rende da una parte più pericolosa ogni mossa polacca, dall'altra più difficile la difesa dello Stato. La configurazione dello Stato, quale è uscito dai trattati parigini e dalla pace di Riga con la Russia presenta, infatti, queste caratteristiche: la Polonia ha una immensa estensione di confini entro 1 quali un nucleo nazionale polacco mantiene il dominio all'ovest su popolazioni germaniche o germanizzate, all'est su popolazioni ucraine o russe le quali costituiscono vere colonie. Questi confini sono tutti aperti, se si eccettua la zona orientale del Poliessie e cioè delle paludi del Pripet, quasi in transitabile, al centro del confine con la Russia e al sud la zona montuosa carpatica che divide lo Stato polacco dalla Slovacchia e dall'Ungheria. Le cifre che indicano la lunghezza di questi aperti confini è di per sè eloquente: Il giudizio di un « amico » Confine con la Germania: 2000 km., di cui 600 con la Prussia orientale, tutto aperto; jd. con Danzica: 120 km, aperto; id. con la U.R.S.S.: 1400 km, di cui 200 in zona paludosa; id. con la Slovacchia: 600 km. montano; id. con l'Ungheria: 350 km., montano; id. con la Lituania; 500 km., aperto; id. con la Romania: 350 km., quasi tutto aperto; id. con la Lettonia: 110 km., aperto; id. marittimo: V0 km. ; in totale 5500 km., cioè quasi il doppio del confini continentali della Francia e due volte e mezzo la lunghezza dei confini terrestri dell'Italia (2000 km.) tutti protetti dal baluardo naturale alpino. Questa enorme lunghezza di confine è complicata dalla esistenza del « corridoio » fra la Pomerania e la Prussia Orientale, cuneo di territorio strappato alla Germania, largo da 150 a 40 km. Assai giustamente il marescial = ilo Weygand ha definito il « corri- doio >: « inutile in pace e indifen-1dibile in guerra». E' inutile in tcmpodi pace perchè i porti del Baltico — e specialmente quelli te-j deschi — saranno sempre aperti. premurosamente al commercio po-lacco, come sono Genova e Marsi-. glia per il commercio svizzero che, nessuno cerca di impedire e tutti cercano invece di attrarre: indi-ifendibile in guerra non solo per- che stretto fra le due masse tede- sche ma perchè il Baltico in tem-|podi guerra è mare chiuso per il diritto secolare della Danimarca di |garantire la sua neutralità chiù-,Sua n !,?■*' e' P<\r P'U' p?'"i^'1„c° èi! sar^ senlPre u°-'fè snin l* t ?,ttate^ca la 1ua- te enti p liberameli-,oovfoio"mvì usci';ne attraverso ii;Tnll ! escluso quindi! «nterp™. " °aS0 ? ,g"el;''alcon la Ueimania possa dal Baiti 1 I 6?lo qumtlle dTSa„taen^Fra parentesi appare qui evidente come sia militarmente inutile alla Polonia — in tempo di guerra ogni « diritto speciale * su Danzi ca. città tedesca, e come invece a |vrebbe perfettamente risposto alle sue esigenze di pace la zona franca, che nel porto aveva offerto di creare il Filhrer tedesco nelle sue generose offerte del gennaio scorso, respinte follemente da Varsavia in seguito ad istigazione inglese. Ma vi ha di più. Comprendendo che ogni * diritto » su Danzica sarebbe stalo alla lunga insostenibile, i Polacchi si fecero dare a Parigi il « corridoio » e fondarono con enormi capitali (francesi) il porto di Gdynia appunto per deviare ivi il loro commercio, contro gli interessi danzichesi. Le frenetiche « rivendicazioni » polacche su Danzica hanno dunque tanto minor ragione di essere, in quanto dimostrerebbero che la creazione di Gdynia e del relativo sistema ferroviario che congiunge questo porto a.ll'Alta Slesia è stata perfettamente inutile. Queste contraddizioni fanno parte della politica polacca, storicamente segnata da ln-1 coerenze e da ambizioni romantiche e smisurate; accessi di febbre seguiti dal più completo abbattimunto. Pilsadsky aveva capito ; Comunque, tale illogico sistemai non poteva reggere — appena tor-!nata la Germania in normali con-|dizioni di forze — che appoggiato'ad un politica di netta e limpida!amicizia verso il Reich. Questo aveva compreso il grande patriota Pilsudski il quale perciò fin dal 1926 aveva cercato di migliorare i rapporti tedesco-polacchi anche poiché considerava che, più di ogni eltro, 11 suo Paese dovesse guardarsi dai Russi, mentre nulla aveva, da guadagnare e tutto da per- dere con un atteggiamento antigermanlco. Egli dichiarava apertamente che la Polonia contava troppi allogeni e che « sarebbe stato forse preferibile rinunciare a certi territori, per fortificare l'unità nazionale ». Queste tendenze, come è noto, trovarono piena comprensione in Germania da parte del nazionalsocialismo e fu iniziata allo- ..... limiti eircoscrmllit. • Sedi cem. corpi arto. -li 0i*isioni fanteria tii Brigate cavalleria I LETT0 N I A / ''PRUSSIA Grodno /£'•.' M >o*SficA ::WI*Sa£' V- . ORIENTALE^, . 0 j % ••./■.■. 4 ^ièài^ \ 22 ':• * Thorn Hi "': •, {" 8 VARSAVIA BresrLlh?3o^J z < oc co UT *vi". ì t¥ Lublino •. l.s'-.*mi v fc?: ■sfa • 14 Vi-:' ui '^%tò^%^2^ * Si?-. i mn ann.. I , v* f _ «.» 1A Quanti sono e dove sono dislocati gli effettivi dell'esercito polacco a ra quella politica di buona amici zia che è stata troncata, anzi, ca- povolta recentemente per opera ] dell'Inghilterra. La conseguenza diretta di questa follia è stata l'accelerarsi dell'intesa russo-tedesca, la quale per la Polonia costituisce letteralmente una funebre squilla. La situazione geografica della Polonia e la sua situazione politica sono dunque, per loro stessa natu- ra, particolarmente difficili: esse pongono un problema estremamen- te arduo all'organizzatore milita-, re; l'esercito dev« avere dunque, per forza di cose, una importanza preponderante in Polonia. | La situazione politico-sociale del Paese rafforza questa conclu- slone. Sorta da tre tronconi strap- pati rispettivamente agli antichi imperi tedesco, russo ed austria- co, con condizioni di vita e situa-,zione economica e sociale assali differenti, portata alla discordia dei partiti dallo storico carattere | delle sue classi dirigenti, molto permeabile ad influenze esterne,: soprattutto occidentali per il fa- scino esercitato da Parigi e da Londra sugli elementi ricchi ed eletti, mentre il popolo è ancorai in condizioni culturali arretrate, I la Polonia non poteva trovare unielemento di forza e di unità che i_ ....... _ nel1 esercito, , 1 Dopo la Costituzione provviso-: ria del gennaio 1919, quella «de-ig Unitiva» del 1921 fatta votare dallj ministero Witos, democratico e! l. frjncofilo, si inspirava alla costi-i mtuzione francese del 1875 per cui;s. n potere veniva affidato al Par- j , lamento, davanti al quale i mini- n stri erano responsabili. Le tenden- dncrslpize individuali e anarchiche dei Po lacchi ebbero da questa costitu zlone un notevole incoraggiaman|to. a caos politico e la corruzione largamente diffusa non ebbero |freno che con „ colpo dj gtato di ,pi]audski nel 1926 QUesfUomo di!PiStato riuscì nel 1935 a far appro- 'vare l'attuale costituzione che m rafforza singolarmente il potere, d,esecutivo. Dopo la morte di Pil- ;smiski i suol eredi e cioè il grup-!s! (, dei colonnelli » ha fatto de- ilcretare che l'Ispettore dell'Eser-ii 1 dell'Eser-iiI cito è « la seconda persona dello d Stato» °' Pocamente, in cnso'ldi guerra è l'Ispettore e cioè l'È- gsercito che dirige la politica del : VPaese. Questa situazione, che ca-jtratterizza tipicamente la Polonia, t|ha in sè qualcosa di anormale. In z1 uno stato bene equilibrato è il po- 'dtei'é politrtx), sintesi della potenza ' se della volontà nazionale, che gui- j da le forze armate: quello è il cer-[lvello, questo il braccio. Agire al tcontrario è stato sempre, nella tstoria, fonte di disastri; nè può j nessere altrimenti. e! n•v • • • • r .• lDivisioni e specialisti a_ ,, . ,, , Quante e quali sono ta 1 forze narmate ? Il territorio polacco è tdiviso in 10 Regioni militari ri- cspendenti ad altrettanti comandi Ndi Corpo. d'Armata che compren- tterà f" Utt° 30 Divlau!nl d'.fan-!ctena ternane (90 reggimenti), e snÌ,rJ'Ka e,-dl cavalleria' P'1' unu;tDivisione di cavalleria su 3 briga- mUrfiPH. Wlment,.,n tUtt0)- drheìlti comprende 1 30 reggi-i Ennm. ,^ nan piu 8 gruppi au- ,S " ffruPPl,dl artiglieria a rampali e un Zf™'1;" Pcsantl cni ri? «rH^u ?ffgimlnt0 c 6 K''Up' sVI sono"taSfl C05»tra1fr«i' .. , dcuri TSrSSÌL^L^^lUtreni coSS aUt°b',nde 6 2 dl P'rE stato organizzato, Infine, un f; Corpo di protezione delle frontie-' i re <KO.P.) comprendente 25 mila !uomm! con ferma speciale: esso |era inizialmente dislocato verso i 'contini russi: recentemente è sta-,n!10 m parte mriato sui confini slo-|svacchi e tedeschi. I mLa popolazione polacca, la qua- sle ha raggiunto i 35 milioni, apre'mlarghe fonti al reclutamento: tut-jqtavia è da notare che gli allogeni, ; Ganche secondo le statistiche polac-j mche, naturalmente tendenziose, co-1 tstituiscono il 31# del totale (U- mtraini 10%, Ebrei S,6Té:, Ruteni,d 3,8%, Russi 3,1%, Tedeschi 2,3%, ecc.). La natalità assai alta non permette che il contingente .annuo sia tutto incorporato: la.forza bilanciata annua, con unalferma di 18 mesi oscilla attorno ai,300 mia uomini con 19 mila! Ufficiali e 35 mi a sottufficiali. Lo:addestramento dei quadri, sia uf-j fidali che sottufficiali è molto cu-! rata: il reclutamento è scelto, il prestigio degli ufficiali elevato. Le,riserie sono abbondanti poiché è facile calcolare che in venti anni sono stati istruiti e concedati ^sono siati istilliti e congedati 3 milioni di uomini circa: la Tolo- nia sarebbe dunque in grado di costituire numerose formazioni di ] riserva, se possedesse il materiale necessario L'armamento e il materiale in servizio hanno per molti anni risentito e risentono ancora — nonostante gli sforzi del Governo — della eterogeneità originaria. L'aviazione dipende dall'esercito: le forze aeree comprendono 6 reggimenti, 2 gruppi di aviazione marittima e 2 battaglioni aereo, stlerl. I tipi da caccia sono buoni come pure alcuni tipi da bombara damento. La Polonia ha cercato | ;n tutti i modi di crearsi una lm e portante industria aeronautica, ma - ln realtà essa dipende ancora lar- gamente dall'estero. La sua aviai zione non è che l'aliquota stretta- mente necessaria per l'ausilio al-,lesercit0, li Insignificante è la Marina, la a quale comprende alcune siluranti e e una mezza dozzina di sommero gibili appoggiati a Gdynia e che : quindi, in caso di ostilità con la Germania, seguirebbero le sorti di questo porto, sbocco del famoso corridoio, i I // patito più debole i L'esercito polacco si presenta , insomma come un buon organismo : militare, bene concepito per una iguerra mobile (alta percentuale ldi cavalleria). Il suo punto debo! le sta non solo nella scarsezza del i materiale di armamento, ma, e ;soprattutto, in un elemento che j oggi è decisivo in guerra, e cioè nella « debolezza del potenziale in dustriale ». La Polonia, infatti, non possiede una industria capace di assicurarle in tempo di guerra i rifornimenti necessari all'esercito (armi, munizioni, materiali vari) ed inoltre non dispone di petrolio in quantità sufficiente. !Peggio ancora^ i centri Industriali (Alta Slesia e Lodz) sono a im mediato contatto con i confini te, deschi, mentre i centri petroliferi (Carpazi) sono immediatamente !sotto il confine slovacco. Nel 1926 il Governo polacco volle iniziare iil trasporto di tutte le industrie iil trasporto di tutte di guerra nel cosidetto « triango'lo di sicurezza, e cioè nella re- gione appoggiata ai Carpazi, fra : Vistola c San. Ma questo traspoijto non è stato compiuto ed inol-j tre. nel frattempo, l'intima allean-| za della Slovacchia col Rcich ren 'de questo triangolo di sicurezza ' singolarmente malsicuro, j Da tutti questi elementi emerge [limpidamente la * situazione stra tegìca» della Polonia, in un even tuale conflitto con la Germania, j nelle condizioni politiche odierne e cioè con la Russia ostilmente ! neutrale, se non apertamente o.^ti le, e con la Romania impegnatasi ad una ncutralità assoluta. La Polonia, fin dal primo gior- no de„e ostimà sarebbe automa. ticament0 bloccata e non potrebbe contare cne sulle sue sole risorse, Nessuno al mondo potrebbe aiu tap,a L'« accerchiatrice è accer!chiata». Solo l'appoggio della Rus sia „ ,.,clla Romania avrebbe potu- ;to alimentare — per quanto in mlsura Hmitata — la resistenza dell'esercito polacco, i lnvece nella situazione attua , , esso è virtualmente perduto ,anto pr0(ligi di valore possa compiere. Ogni tentativo di aprìr si »»a vla con l'offensiva imme diala è reso impossibile dal fatto Uto « ™n»ne ì**'*™ nelle 8UP P^l più Importanti (Prussia O- 'rientale. Slesia) è potentemente fortificato e quindi invalicabile. ' ,n„e prussiano e 230 dal confine| |sieajano, e cioè poche diecine di Vulnerabilità aeree Varsavia dista 120 km. dal con¬ I minuti di volo, e l'aviazione tede sca ha forze offensive assoluta'mente schiaccianti di fronte a jquelle polacche. Una guerra fra ; Germania e Polonia — pur amj mettendo che la Germania man1 tenga due terzi del suo esercito mobilitato (che conta almeno 200 ,divisioni) a contenere le forze an- glo-tfrancest sulla linea di Sigfrido — mostrerebbe l'esercito polacco (circa 50 divisioni mobilitate) con scarsi e limitati rifornimenti, attaccato da forze superiori non solo numericamente ma anche qualitativamente per il migliore e più potente armamento, sottoposto all'azione disi ruttrice di una aeronautica nemica padrona dell'aria, tentare le più svariate o audaci manovre «ma fini- re rapidamente per esaurimento e .per crescente impotenza». E' va- .no pcnsare ac] llna stabilizzazione lfjPi]a ironte noichè auesto è tal mcntc vasto Pche resercito polac ! co non potrebbe guardarlo con :forze adeguate e, comunque, gli j mancherebbe l'immenso materiale! indispensabile per una « guerra di posizione ». La stessa configura-,zione della Polonia, stretta fra la Prussia, la Slesia e la Slovacchia, soggetta cioè ad una continua! ,_■ ^minaccia di avvolgimento strate- minaccia «1 a\volgimento strare gien, indica la forma che le ope-razioni assumerebbero: nonostantei tentativi di manovre per linee interne, il cerchio si andrebbe fa- talmente e rapidamente restringendo. Ed è indubitabile che, dopo le prime sconfitte sì manifesterebbe l'intervento russo a dare il colpo di grazia polche la tentazione per,la Russia sarebbe troppo forte, di riprendersi le provin- Russia iBLrèaport^^ mei 1021. [preferibile — ha detto Filsudski!— rinunciare a certi territori perfortificare lunità nazionale ». Victor ffriti[iifiiiti..:ii>iiiiifiiiiiiiiiiiTiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiàì'àvih» "kti+« "fn'r'qp «a dpitr, MlmiSSS Panico a Downing Streetper ^^^rnÌ8Londra, 28 agosto. Mentre il Consiglio dei Ministri sedeva nella residenza di Cham-berlain, un clamoroso incidente si è verificato tra la folla che sta-zionava in Downing Street. Uno sconosciuto ha scagliato una va- ligia sulla folla urlando: « Viva l'esercito repubblicano irlandese». Dalla valigia sono usciti degli og- £etti scuri che sembravano bom-r*e ma che non hanno esploso. E' JX"* ,U(!J^^n?urUCo in tu? &"f„ VrelSSH mS°e donne sono staio travolte e gettate sul selciato. L'uomo è stato arrestato immediai n mente L'inchiesta della polizia ha sta. bihto che uomo che ha provocato la ?c?na. <*' P?"1"' nnn "a un ter-™™ta Dalla valigia sono uscite delle pai- ra scritto: Pa",a v.alifri-a Sr'n° "s''ite del,e.Ral-Io da tennl!, au CU) ora scritto: ^]a Gran Bretagna deve convo- « la Gran Bretagna care una conferenza Bretagna non deve guerra ». mico deve convo■ e ia Gran entrare in Il petrolio russo e gli accordi con BerlinoBerlino, 28 agosto. --Circa il recente accordo econorusso-tedesco si apprende■"'^'"^'£J r^russe"é'óm- dr"'- u* torniture ru"^ marchi. Le forniture russe com prendono prodotti agricoli e ma-tcrie prime, tra cui sopratutto in petrolio. (Stefani). iiiiriiiiiiiiiiiiiiiiitriiiiiiiiiiriifiiiiiitiitfiiiiififiifiii*)i fornirà a credito alla Russia pro- "otti industriali per 120 milioni di La Fi"an^ in«le»° La registrazione dei pagabili in valuta estera Londra, 28 agosto. Il decreto del tesoro pubblicato stamane, in forza del quale i ti toll 1 cui dividendi sono pagabi't ih valuta estera dovranno essere registrati, è Interpretato negli ambienti della City londinese come il primo passo della mobilitàzione della finanza nazionale in prÌvìsi°ne tU una gWerra- , lf ^Sffltìt -e*IE „°Vano^au'èstero ma si i-itierieche in caso di guerra po- ,trebbe giungere il momento in cui le merle8ime sarebbero vendute a paGa! stranieri od a Dominions al- |0 aCopo di ottenere i fondi in di- je ostilità. Sarebbe stata già. coni- pjlata una lista che elenca le com-pagnie in ordine d'importanza e teostilltà. Sarebbe stata già com-Ljiata una lista che elenca le com- L ,„„i„ , „„ ,.t„„,D „ erpto che prevede la cessione delle mi nicre d'oro soltanto in caso dispe- rato. Sarebbe infatti già un (lisa- stro, secondo i commentatori f>e> g'ni^auri^^e .^rand? 35^anche se la proprietà non passasse a stranieri, bensì ad anglo-sassonidei paesi dell'impero. Ad ogni modo il presente de-scrive un redattore finan- s?,^a "a?ionaIe', Essa permettera all'Inghilterra di contare su un 0^7^0,3™ Vii 'materie "prime essenziali in caso di conflitto armato. niiiriiiia(i>f)if iiitii<iiitriiiiiiiiiifiiiniiiiiiaiiii* 4anza,.rlf'eu1.i.n^estimenti imPer»a1.1' 1 costituiscono una vera ri- serva nazionale. Essa, permetterà

Persone citate: Marsi, Pilsudski, Polacchi, Thorn, Tolo