Tanti bambini al mare

Tanti bambini al mare Vita segreta delle spiagge adriatiche Tanti bambini al mare (PAI. NOSTRO INVIATO) PINETA DI CERVIA, agosto. Urto notte. Notte di un mese fa ricordate? Raccontando della vita segreta di queste spiagge adriatiche, io mi fermai sull'incanto diuna serenata notturna nella pineta di Cervia. Era il concerto delle ocarine di Budrio che suonavo presso In dolce rotonda dedicala ad Antonio Beltrnmclli. ed a me parve che dal fondo della selva delle conifere marine venisse il suono languido degli zufoli dei fauni, quegli zufoli di canna palustre, con i quali i pastori d'Abruzzo fanno, ora, straordinarie acrobazie del fiato. Ahimè, Mariarosa non c'era Era una notte pura di luglio. Diprima sera poeti, scrittori, giornolisti, con immacolati vestiti bal-neari, avevano gradito una sfarzosa festa in loro onore: una buona fetta dell'Olimpo letterario italiano aveva degnalo dei suoi passi ritmici la pedana da hallo del Grande Albergo Mare e Pineta, sognando che ogni tanto le più vezzose donzelle, -le più opulente signore, li additassero esclamando: <> Cara, vedi quello con la bellissima giacca di seta bianca, quello è il Poeta Sempronio, l'autore di quei versi che assieme declamammo ieri sulla spiaggia e stanotte sulla terrazza del Grandotel. a Cesenatico. Un celebre Poeta, e sentiremo sempre più parlare di lui ». E fra i sogni c'era anche quello di un assedio di ammiratrici, tutte giovani c belle e molto scollate tal mare, ad una festa da ballo, in toletta da sera, scollate, voi mi capite quel che vuol dire!) le quali chiedessero al Poeta Sempronio, oh per favore!, un autografo sulla prima pagina dell'ultimo libro, appositamente acquistato, ntflf/ari soltanto la firma, un segno soltonto. come una carezza alle pagine immortali. Era una notte pura di luglio, ahimè Mariarosa non c'era. Agnese non c'era neppure, non c'era Adriana: platonici sorrìsi della mia povera Musa: invano i miei amici dalle ocarine d'argento per farmi piacere stornellarono sul loro nome, con note filate e strug- aenti- nei- far eomnleta la dentile ^L^^eVaJ^atf2mt^^t^S^ttiMnlII^^TmÌI« o moale Udt Wrt«1.10 moglie lAdu. La quale non cera nemmeno; Barbara invece si,nccnntn a me- ma non diseanava accanto a me. ma non disegnava,perchè diceva che il buio era fitto Ila luce non trapelava dalle foghead ago dei pini), e non ci si re-deva nemmeno n recitare <-Iji ■ <■»*pioggia nel pineto^, iir;c,vi« (i.vsui di moda Quest'anno ira le viiiea-« /«/f /rr «n/i di* fWi-i« r dfigiann intellettuali .ai ceni» enei litorale, che avevano scovato due o tre declamatori assai diligenti e se la facevano dire, lenta sussurrata dolcissima: — Nelle ore di pioggia ? — domandai io ad una di esse. — Oh no! — dii rispose. — Nelle belle giornate di sole. Sentiste come la recita bene, il caro Pippo! ■ Piove... », a me la prima volta l'ho detta alle due del pomeriggio, con un,sole, con un sole!... Era una no'.!' pura di luglio, nella Pineta aulente di Cervia, e ce ne andammo con Barbara — dopo la proclamazione del Premio — verso il richiamo affettuoso diB>mM- N0Stre Visite alle COlonie mariner, Stamattina a Cerna e, siamo n.tornati, non più a seguir serenatedi ocarine fantasmi dì belle ra-ai ocanne. innin.imi ai oeur >u ocarine, gazze, non più guardar rancalocchi di marmo il Poeta solo sull'erma, bensì a fiorare i bambinfanti bambini che godono il mare e benedicono Mussolini che ce lha mandati. L'aspetto più limpido e naia della vita patente e segreta di questespiagge adriatiche, è proprio questo delle colonie marine del Partito Fascista, dalle quali ogni motfina poca dopo l'alba prorompongarruli fiotti dì fanciullezza sanache si schierano accanto a pennoni alzati sull'orlo del mare, e salutano, con'i loro minuscoli masclìctti, ed alla voce, il toccantmomento dell'alzabandiera. Abbiamo visitalo parecchie d La pioggia nel pineto e il sogno dei poeti -- / piccoli ospiti di Mussolini - Una suora e centomila capi di biancheria -■ L'ora incantata quando gli innamorati tacciono e soltanto i bambini sanno ridere vp'utr\zs\èn'dLnnrFilCnddrrcsH,.' Folla di bimbi felici n ; 1 \ \■■sgohppbgslcs Festosi, i più piccoli, tutto il giorno sull'orlo del mare. queste enlonic marine fra Pesaro e Cervia. Abbiamo visto lo spet- taccio di diecine di migliaia di bambini sani, lieti, e felici, oh fe- liei!, i quali con la loro presenza su i lembi di spiaggia più belli, accasali in costruzioni festos'e, ni- tide. eleganti, erano una prova vi- vente della profonda rivoluzione compiuta dal Regime anche in questo settore, anche nella vita balneare. I bagni di mare ai tempi deU" democrazia erano un lusso M rìc"M' "de*S'° può d'"" '1 che "mlM,e b""'bhw nrco salti *" """" di b"!"li> ""' Mti ' b"m- h1 poveri possono andaroii "S sempre: ospiti di Mussolini, ' «„_,♦,■ t,~„tt..n ? „_..-■. 0pìU <"'ttuH con '° v'" sqwsi- : Ua sl//„orm& Per esempio. nrH. vummo alla Colonia della Federa-FascMa Mantovana, visita- ,. , ,., ... ' \mprovvm. i /bambini, cinquecento fra bam-\ """" <•» »"•■>- , azz"rru e bambine in rosa,,*ittvano ««co/tnndo un «emione del cappellano. Fra loro, le quattor-\ „jrj nssi„e)l(j, ,e due cap^]ruppo> In direttrice che si chiama AmeliaAlberini e merita che io ne ricor-di il m-me. Il cappellano raccontava l'uccorata sera di Gesù nell'orto degli ulivi. I bimbi attenti lo ascoltavano. Dalla porta della cappella veniva la luce calda viva delle candele benedette. Tutto, in questa esemplare colonia dei Fasci mantovani, c orga- ni-.znto '"nodo che bambini ab- birnio it trattamento di piccoli elienh di un grande, albergo. Nonper pietà, non per elemosina, il Re.-girne ha ereato questo complesso formidabile di opere balneari peri «flirrt«"^o^^ df,'f/V;?'.''fio««r^'>!c»'««'d.irif'0 ch* *"'''* h<'mb"u <ìrlh Patnu n- :.,rw,„ „„„„„. di rrP,seere sani, di qodere il sole, il mare, la oioia dei " ■•>"<<-• » '"««•» ■'/""" «•» hl0ntu (ll temprarsi in un mese di cure, di alimentazione razionale.di assistenza raffinato. Come nei grandi albergh Le linde camerate con i tettili!- celesti. In una di esse campeggia-e/vano queste parole del Duce: «I- bambini sono la primavera eterna- della vita che si rinnova». - Questa colonia ha anche steriliio unte palesile coperte, locali spe, cialmenle concepiti per il ricovero- delle derrate, per i frigoriferi, pe- i guardaroba. Un refettorio festo- so. vastissimo. e. Bimbi e bimbe vi sono accolt per un mese, dai 6 (e.ere^ioni dai r, itai 12 anni. I b'mbi ti vestono — 'ho detto — fa tute azzurre, le bimbe, in un bel rosa corallino. E subito incominciano la cura baineqre. Io intanto ridi, nell'ufficio dcllaìdirettrice il libro con le liste delle, vivande, ed a caso volli consularne un altro, precedente. Ecco na prova del regime dietetico eceliente che forniamo a questi ambini. La giornata alimentare el bimbo incomincia con «latte, malto e pane», poi a mezzogiorno rfe»u stf*s<1 Sfoltita: , pasta e le- P™»: coniglio in salmi; fruttafre*ca>- Beta* «Riso con verdura di tagione; frittata verde; frutta resca » Ancora t Ecco ver un Anvoiui cllo per un altro giorno: «Latte e ciocco ». . attin . triSLat, ™ tabrtfwfST'taS EJJ&J, con sformato dì sp?nac° essato con siormaco ai spulati, frutta ». E questa lista è eguale per tutti quelli che vivono nella co¬ per tutti quelli cne vivono neiia co-onia: cos{ j„ direttrice ha intesoroapi,amà nel senso più fradicio- nau uella varala Ha voluto auin- ™ Jie non potesse mài! solerenèwanimo dei bambini, così trasparente, il velo d'una golosità insoddisfatta. Nel mezzo del pomeriggio ai bambini viene distribuita una generosa merenda. Due volte alla settimana rfo- po il pranzq della mattina, viene servito ai piccoli il dolce. E da bere, a tavola, hanno una bibita a base di succo di limone: e la dircitrice sj assicur„ sempre che que- stn ilevanria dej bambini abbia ima opvnr1unn dose fIi ghiaccia, e che. essi serviti a tavola dalle ca- mer'iere, ro„ um inappunlabilitàrhp ricord?it ristorante scintillane ™iVsordide refezioni di certi < ospizi di ben , e"e>,ce"'" » deU e,a l»V',scl À * „ Anche la vita balneare delle as- ..,■«,;„„(! i.„ ; ..„„,- i~„„Pri irmeli - V^Tl 1 ' ?i t hfi?J ,,* esse sono quasi sempre belle ragazze (maestre di scuola, giovani fascista le quali per un mese fanno il più dolce e il più pratico ti l'OCinio dell'amore: quello che sibimbi. Eh occupa della cura dei bene accade che talvolta gualca- "« queste bene pgimie si seme «spumante», ed allora con som-dente indulgenza viene ad esseconfessa qualche ora di permessoil servizio ih colonia non perchè abbia la severità di unn clausura ma loro consenta i Uatì svaghebdomadari della mondanità bal¬neare. E vanno a ballare, rrì una '1esse mi ha detto che, tutto sommato, (si chiamava Ada, ed era .molto intelligente e carinai trovava più interessanti i bambini più divertenti che non molti degl'uomini che ogni sera — giacchetta bianca calzoni neri — si esibirono al Lido ed altrove nelle ilun\ze sincopate. Uomini che t non sanno parlare dl niente ». Mio Dio\è vero, anche fra le maestrine snota un ritorno benedetto al gust'dei valori spirituali. Le mamme se li baciano tantoattenne attività della Colonia sono affidate alle suore. Così io conobbi suor Caìidida, guardarobiera, suor Serena, infermiera, e suoFfaiua, dispensiera. Suore giovanilluminate da un sorriso frescolinde suore care ai bambini. SuoCandida accudisce a qualcosa conifi centomila capi di biancheria di oggetti di vestiario: pile di fc'edi lane, sempre da lavare, dn stirare, da rammendare. E suor Sereno con quale tenerezza gentilcura i pinoli ammalati che del resto non le danno molla faticagiacché son sempre tanto pochquando addirittura non mancandiI tallo. Ma .vi,or Flavia, poveretto: la quale dive nutrire le. secentoventi bocche de.ila colonia frbimbi c personale, dosare, le derrate, accertarsi della loro genuintà, della loro freschezza, della loro distribuzione perfetta. Ogni domenica vengono a Cevia coi treni popolari o con jnr;donati dai Fasci di CombattimelHo mantovani, lil Federale di Mantova Pinotti giustamente predil,rje quest'opera>, le mamme, i pap.addirittura gruppi di parenti d'piccoli. Il recinto maestoso delcolonia li neenf/lie. ma essi no'turbano la disciplina della comu nella pineta fragrante... nitrì. Se 7i guardano, i loro rari bambini, si scambiano le impressioni favorevoli sul loro slato di solute (* Quanto ha guadagnato con questo mese di mare, il mio bamboecelto! »), a sera, primo di ripartire per la rillà. le mamme se li baciano tanto: tanto tanto perchè questa dei baei materni, delle carene della mamma, sono l'unica medicina e l'unico ristoro insostituibili. o ualche gioco veloce, qualche spo lento scendeva i! drappo i Poi. all'ora del tramonto, vidi\ V> schieramento solenne dell'ani-', inainabandicra. Le centurie dei\ httìtìbìM e delle bambine, schiera-; le sull'attenti. 1 piccoli trombe!-' (ieri suonavano gli squilli d'argento. Lento scendeva il drappo I tricolqrc mentre il manipolo dei B-.ililln moschettieri presentava le] SHF armi in miniatura. Un volo di: rondini solcava il cielo. E quando il tricolore fu. rnccol- ! 10 'da quelle pure mani infantili.', e ripiegato nello sua custodia, cd\ 1 snono metallico dei comandi ri-\ portò al fianco le ormi dei piccoli moschettieri, allora lieve si alzò ali Signore la fresca preghiera dci\ bambini., eri il rumore del marci parevo che le si accordasse come' una musica arenila. Lontano, le l'eie si gonfiavano ni respiro del cielo, e sul mare infi- \ nito le barche correvano verso l'orizzonte scarlatto. Rade, le prime, stelle: In pace della sera si sten-■ deva sulla pineta. Imma '/inanimo i con Barbara che le ombre stessero per riempire di mistero la Rotonda l Beltramelli come una conca. Ioì cercai con l'orecchio teso un canto.ì un vocio sulla strada, che so. una | eco della mondanità balneare che] rompesse la ineffabile malinconia dell'ora che volge al .disio e ai naviganti intenerisce il core ». Macché, nulla. Negli alberghi queta era l'ora in cui le signore, i signori, vanno a cambiarsi. Le auomobili son ferme, in strada. Le rchestrine tacciono. Le. botteghe] anno calato le serrande. Tuffai più, danno vita al crepuscolo copiette sentimentali di innamorati alneari, io le conosco, che si strinono per mano, e parlano poco, e i tengono più alle ombre che alle uci della sera. Immalinconite anhe loro, le vecchie signore penano all'ennesimo vimedio contro uel tremendo tramonto che è l'inipiente vecchiaia. Tristezza lievemente accorata del tramonto sullo piagge! Eppure i bambini, eccoli, a frote, ridenti, allegri correvano verla refezione, improvvisavano a della palla di gomma colorata... Beati i bambini, questi nostri ambini! Essi che possono ridere eti all'alba come al tramonto del ole! Attilio Crepas Disegni di Barbara (P. W.). Notizie che provengo- 'no dall'Osservatorio astronomico e geofisico di Monte Wilson infor , mano sull'esame scientifico coni-;piuto su alcuni meteoriti metallici,ricolti, dopo una pioggia di atei- : elno'dall'ÒssVrVatorio astrrao^mico ' le e colà DÒrtati rie? essere studia-1 ti nella loro essenza II dottor Ar-ituro S Kone- che ha Droceduto al- 'le analisi di ouesti sideroliti haconstatato cne oltre a? ferro àì ni-[conslauuo cne' Y cui sono scontengo- 'QUEL CHE PIOVE DAL CIELO1 levlgndMetalli rari nei meteoriti e voci dalla Via Lattea New York, 28 agosto. chelio ed al generalmente composti l germanio. I meteoriti non metalici esaminati perchè raccolti in diverse regioni ma nella stessa oc- castone, fianno rivelato una quantità di sodio e di magnesio. I meteoriti metallici invece non contengono nè cromo nè manganese elementi che invece si trovano nele masse dl fe,T0 della *erra-- no'anrh'é''ed'"in"nSevoÌi "auantftà [odei melaili viri, qimli il galli" e. Due professori deiruniveraità di M°"st hanno^eslminato lantrlspa- 'd i^fieX*'WJ^S^g afòr^mo il^ d1 estremo ultia\ ìoieuo aeuo leg.o ne di Schumann». Essi hanno cosi smisurato in 2100 angstroms il va- "lds—sdcpflore delle pellicole "di sodio, in quanto filtri eliminatori della luce visibile ed ultravioletta. Questi ri- sultati saranno, agli effetti scieri-\tifici, di molli vantaggi nell'appU-1 eazior.t. E' stata constatata nuova. di f.uoni menteg ^«traf^^^b*Ìo"da profondità celesti d'una immènsa Sistanza -T) profesSore Carlo Jahsky s va segnalato 'li aver ricevuto de: suoni, come sibili, ripetuti a 'lan intervalli, quasi perfettamente re solari equidistanti, con un radioricevitore accordato su un'onda ri. metri 14,6, I calcoli fatti lasciavano constatare che tali suoni provenivano da qualche stella situata nella Via Lattea. Questi strani suoni sono stati ancora ripetutamente captati dall'apparecchio nel>. stesse condizioni ma non è sta:a finora data, volutamente, alcuna spiegazione scientifica positiva, TEATRI AI Michelotti: Se sogno s avverasse Bixio e Cherubini. A dire I! vero, non si riesce capir bene qual'è questo stia mio di ene gli autori desidererebbero eh s'avverasse. Forse i- quello, amai modèsto invero, che spinge Maria .Donati a rivivere una mazurca '!*; tempi antichi ria fare un fina " del \ primo tempo coreografie'» e. ro.i slealmente grazioso, o forse" '' <•'■ tratta di uno di quei sogni ",»i personali e BCgreti eh i , i a n ¬ ni pubblico si terne di guastarne la recòndita bellezza. A parte a.' st'affare del sogno, lo spcttacoì'/ procede divertente con parecchie scene farsesche (particolarmir.»«• quella dèi nobili spiantai: ir, caccia d'un posto a) banchetto del-<club dei 1-3 >), con alcuni dialoghi satirici in passabili rime (di sii uro effetto .satirico quello della lettera a Marianna), con canzoni vai b:i1 ameni e Interpretate da Giorgia Vali ieri, con danze dl Olery Landì e il balletto e con numeri delle sorelle Eva (assai felice il Bolero i. Maria Donati, Armando l'ineschi e Renalo Mariani si sono, rome al solito, attirati il più delle approvazioni con le loro grottesche erezioni. TI pubblico, assai numeroso e particolarmente elegante ha accolto favorevolmente quadripanzoni e danze, applaudendo solvente e bissando i due finali. Lo spettacolo non pollerebbe nulla se venissero ripuliti di qualche bati tuta alcuni dialoghi, Se il mio soìgno si avverasse... da stasera sI replica.

Luoghi citati: Abruzzo, Budrio, Cervia, Cesenatico, Cevia, Mantova, New York, Pesaro