Musiche e musici d'Italiaal " Festspiel" di Salisburgo

Musiche e musici d'Italiaal " Festspiel" di Salisburgo Musiche e musici d'Italiaal " Festspiel" di Salisburgo tn! umlì Festspwl ha fatto quest anno R1.u„.l.aLlgal aC,COI.™I±a."a ™"u?,a'c(DAL NOSTRO INVIATO) Salisburgo, 28 agosto. italiana e il concorso del pubbli co quasi intieramente tedesco, poiché le condizioni internazionali non favorivano la venuta, degli (stranieri, è stato non mene, rumo jroso di quello constatato negli ulitimi anni. Dal 1920 al '38 il tea-j tro italiano era stato annualmente;^■ rappresentato da una op^ra, o 1 SiZJon Pasquale o il FaUtajf; (sol- dlante nel '31 lo spartito domzet-l|tiano ebbe compagno il Barbiere. • g, r! rd' m, eù l.nrossiniano. Questo e ora riapparso nel rinnovato Festpielhaus Insie- me col Fastaff. Anche ne, concerti orchestrali il contributo italiano è! stato accresciuto. Oltre la Messii i di requiem di Verdi, nello stesso [ teatro, cinque composizioni orchestrali italiane costituivano il programma del primo convegno al; Mozarteum. Opere e sinfonie italiane erano affidate a Tullio Sera-1 fin. Cantanti italiani hanno esegui- to le opere nostre e Partecipato alle Nozze di Figaro, al Don (Jio-,tdAsI cìcjgic; iavanni, al Ratio dal serraglio. E il loro successo è stato sempre caloroso e festoso, accentuato talvolta dalla presenza di autorevoli membri del Governo. Adolfo Hitler, che per il momento politico non è intervenuto quante volte era atteso, ha inviato una corona di alloro con un autografo saluto agli italiani che partecipavano alla rappresentazione ila lui applaudita. tuICccpvacNel Falstaff si sono nuovamen- „Ite riuniti il magnifico Mariano |trtg\ Stabile, Piero Biasini, che va scrujtando la psicologia, in qi'.alche lato | am'oigua, di Ford con una osser- ivazione sempre più convincente 1^|dei trapassi della gelosia, le st-|egnore Somigli, Vasari, Cravcenco, i MI espertissime comari, la signora I n'Oltrabella, che nella difficile vo- itcalità di Nannetta reca una rara | Me squisita precisione, il Del Signo- ' qre e altri apprezzati falstaffiani. j sII Burbiere di Siviglia ha avuto cprotagonista lo Stabile, eccellente panche stavolta per l'accento e pel j sndo, sicché egli si distingue tanto jldai Figaro stentorei, quanto da: cquelli soverchiamente disinvolti, e lraggiunge anche in quest'opera ] tuna ideale virtù interpretativa. ; t*. iCon lui hanno avut0 un grande | ve|succesa0 la signora Margherita,dT;Caro8Ìo. che ha molto, troppo ab-j : n e. a - a', la sua agile e bella sopranili »ìgel.a (quanto sono stupide e inop -; b^ato di vezzi e leziosaggini nel-'SUa agile e bella sopranilità leg- ; t- I portune nella scena della lezione ;«, quelle variazionl di Adam su un j e tema di Mozart!), il Pinza, toni- o truante don Basilio, H Baccaloni,. „V" » k„„„a trarfi,inni i>a 1 che trae da buone tradlzl0nl 1 a", i- Jmenita di don Bartolo e le rinnova ; iUI . _- .. n- _ r. . , sol''"]1'"' Le n?.sge* F[Saro.' '•'«* {° I n-\*" in] rca1 o. Rethv dalla Reining dalla Rohs I - ~ y-' • . 'I o,lcon DUOn gusto, il Fort, delicato i-1tenore. ' o,' ... ' .. n ia] Alle opere mozartiane, von trio : ranni, Le nozze del Serraglio, dirette rispettiva-1 mente dal Krauss, dallo Knap-1pertsbusch, dal Bohm, e cantate, ; per citare soltanto alcuni nomi, 'dalla Rethberg, ben nota come;Donn'Anna, dalla Cerbotari, che Um-|COn ia sua piCCOia, graziosa ed er espressiva voce è per i tedeschi non, a- solo un'amabile Contessa, ma ari-, che un'appassionata Tosca, dalla Cherubino e Ottavio, un POCO ma- - schile e di molto stile, a queste fw • opere mozartiane, elicevo, hannoI cr[partecipato, come gli anni Beota,]m-ÌU Pinza, il Del Signore, il Lazzari, ' se Nessi e, nuovi ospiti, lo Stabile.:"!che ha dato alla persona del Con-| ifp ,,n acolito drammatico tale da , f * l„ln:renderla consistente e ìnteressan-i Ite' e. " Baccaloni. Questi s'è ci- |mentato con molto successo nella| o iparte dì osmino, e mostrato che se ; a }.cantanti teschi cantano in ita-, » liano, e con levitare la traduzio-, ne salvano ciò che tanto impor- ° ■f,r!t0 nella llnfua • a- nelle relazioni della parola col suo- n:P0^anohe qualche ltal!a"° canta si:1" tedesco, e con parità di menti, e- assolve quello stesso compito. ! r- Il Freischiitz e II cavaliere del- tà,;,, ,m.„ completano il repertorio sa-'de iin a ì lisburghese, il quale, rinunciando ane opere di Wagner a favore del- la città e del teatro di Bayreulh, re, vuole, come ha recentemente ri- j .cordato il ministro Gòbbels, riu-r-iSCir lieto e gaio. Ma non perciò do-mo vrebbe eliminare opere che recano ^la miglior letizia, quella filtrata r-: attraverso la passione. Accanto ali si Freischiitz starebbero dunque, co- lejme negli anni scoisi, Fidelio e le n-llfigenie e l'Orfeo di Gluck. Se spe-Jn- cialmente si voglia poi serbare aljn-1teatro di Salzburg il culto dell'arte]l teatro di Salzburg il culto dell'arte]te:meridiona'e tedesca, (e perciò Rie-■ io Strauss è qui di casal le alb- trattive non mancano nelle menoi [note opere di Mozart, di Haydn, | iittiiiiiiiiiiitiriiiiiiitiitiitiiitiiiiiiiticiiitiiiitiiiiiiiiiiiiiiiii tnel Singspiele, .e, continuando la ! usanza graditissima, nella grande messe dell'opera comica italiana settecento e del primo Otto'cento. Anche al Fest spici salisbur- j ;^^ sinfonico itahano dirett0 dal Se n che ^ all'inizio de„ can.iera, è. ze¬ l|arit(i nrnml£,an • ghese converrà rinnovare e, amplia, re il suo repertorio per riehiama! re qui il pubblico d'altre città tedesche e di paesi lontani. Natural' mente si tratterebbe di concertare , ex novo... Notevole interesse destò il con- è zelante nella propaganda dell'arte .nostra e nella conoscenza in Ila compositori valen- , Fu innanzi tutto primizia, la sinfonia ! i [ ; 1 ,e , Corio , -,^ reca no4n la consueta tri£ar. tizione, ma una introduzione, al- d'un melodramma senza, titolo di Alessandro Scarlatti, che il maestro Edgardo Corio ha ritrovato, I com'egli informa, manoscritto e, ìcom'è ora uso, ha « ricostruito per jgrande orchestra*. La partitura, iche si vorrebbe gustare nella sua ; integrità, consta solamente degli archi e del cembalo. La sinfonia o a i i ternante un presto e un' largo, un grave, un allegro, un balletto. Il maestro Serafin diresse poi il Concerto dell'estate di Pizzetti, di cui ciascun tempo fu applaudito, ciò che non è nelle abitudini del pubblico tedesco, e ne mostra il vivace compiacimento. Il preludio alla Cassandra di Vittorio Gnecchi, (l'opera che diede argomento - „ molte poiemiche e a molti scrit o |ti allorchè in una posteriore ope- ra di Riccardo Strauss furono ritrovati temi e motivi di essa, e il grande maestro bavarese affermo o | - e 1^" non averne mal avuto notizia), -|ebDe succeSso pari a quello della , i Messa di ]uli eseguita qualche an- a I no fa proprjo a Salisburgo. Il Not- iturno fantastico e Rondò di Pick- a | Mangiagalli, risultò nuovo e piac- ' que aasal f pi)1j r/; Boma di Re_ . j spighi, destando l'entusiasmo, con- o cluser0 l'udizione fortunatissima e pel maestro Serafin e per l'Orchel j stra filarmonica di Vienna, la quao jle è in ogni taianRe ottima, e spea: c(almente notevole .mi faceva noe lare l'insigne direttore, negli ota ] toni n cm suono sostenuto e can. ; tante| potente e non sfacciato, do- e | vrebb'esser preso a modello da più a,d.una scuola -j E ]a conversazione col maestro -'Serafin divaga^ dàlia efficienza di - S*„ XXnTov^itu! questa orchestra alle nuove istituI zioni italiane, e specialmente a e q„eUe del Teatro Reale dell'Opera. n j Due di esse sono da segnalare, co- - me le mu ure.pnti e fattive nell'ati,. Somento Una è la "cuoia 1 momento, una e la scuoia, ", non di canto, ma di avviamento a ; dei cantanti tarali, costituita con otto borse, a concorso, del Ministero dell'Educazione Nazionale; ravviamento, che comprende la , . t _ _ _, , i. j- j , ° I eruzione musicale, lo studio del s I 7 /-r™.'- -~; ™ " 'I tanti, e tutti insieme studiano le o a-1 repertorio tradizionale, l'arte scep-1 nica, quella del costume e del truce, ; co, l'esperienza teatrale con l'assii, ' stenza alle prove nel teatro, dura e; un anno e può essere rinnovato. e U'aitra è la scuola di ballo, che dal d Governatorato di Roma ha avuto n, ,a concessione d'una sede bella e i-, ad ta t pl.ofessionisti, uominl a e do restano distinti dai dilet- a- rin trailÌ7ÌnnnH p le nnnvp e In e s^^ppo deMa m!m!c^ Musica, canto, scuole, teatri. oI a,]No^TStuSr2h«'1an^B stando i, ' £ °n* "a"^ sf o'nsi a RomI " e.:a Sal!SbUrg0 31 pensi a Roma- -| A. Della Corte a : iiiiimiiiiiiiiiiiiiiiii un imiiim -i ...... . . - [ re brillanti ascensioni a| e ; sulle Dolomiti del Brenta -, -, Trento, 28 agosto. - Tre nuove ascensioni vengono • «*«««ne segnalate dalle Dolomiti - del gruppo di Brenta. Sulla cima a Tosa' la Parete est tlel tomone i, centrale, della lunghezza di tre ! cento metri, è stata scalata da due l- studenti, Paolo Graffer del Guf di a-'Trento, e il principe Eugenio Ruf o to del Guf di Bologna. Le dim- colta superate sono state di quinh, to grado. Lo stesso Graffer assie- - j nie ad una ardita studentessa del -Guf di Trento, Amina Ramponi, -ba scalato la parete sud-ovest del o Campanile Teresa, superando difa «colta di quarto grado, ali Le guide Bruno Detassis e Riz - Costazza, coi due rocciatori lome bardi Eugenio Lomazzi e Bisa De -JGrandi, del C.A.I. di Milano, hanaljno scalato in cinque or2 lo strae]piombante campanile, superando grado ed in alquinto grado, ed im- e]piombante e-■ difficoltà di quarto lcuni tratti di quìnt . oipiegando nell'arrampicata cinque n, | chiodi. iiiiiitiiiiiiiiiriiitiiiiittiiiiiiiiiitiiiiiiiiiitiiiiifiiiiitiiiiitu