Scambio negativo di messaggi fra Hitler e Paladier

Scambio negativo di messaggi fra Hitler e Paladier Scambio negativo di messaggi fra Hitler e Paladier La Francia avviata gradualmente alla mobilitazione generale — Ondata di sdegno contro i comunisti Parigi, 28 agosto. Giornata di febbrile attesa, quella di ieri, e d'intensa attività diplomatica e politica. In costante collegamento telefonico col Grande Stato Maggiore, il Presidente del Consiglio non lascia più, per cosi dire, il suo gabinetto del palazzo della via San Domenico, lo stesso che Clémenceau aveva occupato quando assunse il potere nell'ultimo periodo della grande guerra. Metodicamente, Daladier continua la messa in movimento di tutto il dispositivo di sicurezza, avviandolo verso una quasi mobilitazione generale. Armi e diplomazia Egli si è intrattenuto ieri a lungo col generale Gamelin, Capo di Stato Maggiore Generale della Difesa Nazionale, e coll'ammiraglio Darlan, Capo di Stato Maggiore della Marina; indi ha fatto convocare anche l'ex-generalissimo Weygand. Daladier ha pure ricevuto l'Ambasciatore polacco Lukasiewicz ed il Ministro degli Esteri Bonnet, che lo ha messo al **ifi.x ónte degli ultimi sviluppi della situazione, secondo le informazioni pervenute al Quai d'Orsayi dai rappresentanti della Francia! all'estero. Tornato al Quai d'Orsay, ove: egli aveva vegliato fino alle 4 del mattino, il signor Bonnet ha poi i ricevuto gli Ambasciatori di Po-! Ionia, degli Stati Uniti, Bullitt, di Romania, Tataresco, e del Belgio, Letellier. Relativamente alla comunicazione che Hitler aveva fatto ve-1 nerdì all'Ambasciatore di Francia' la Presidenza j signor Coulondre, ;del Consiglio ha comunicato ieri sera le informazioni seguenti: I i * 11 25 agosto, alle ore 17,30, ili ' slSnor Coulondre, Ambasciatore di ^Francia in Germania,.rispondendo rt'.rS^^no^iiii^m»! vutodal signo^CancelliereHitler, £ „ t ambasciatore di ì ^.^^^^ una dichiarazil°nr| £j i Presidente del Consiglio francese. In questa dichiarazione il signor 1 Sjfl" SSft&iSHS?C,fw! Sf, p|'ffl pSlorMfè deplorava che il sangue tedesco e |il sangue francese potessero esselre sparsi in seguito alle misure jche egli potrebbe essere indotto a 'Prendere Per regolare questa situa ^Sg^^ù^Sdi Sadi- ! esarazione, ha fatto subito conse-! j gnare al signor Hitler un messagigio nel quale ricordava^1 profon j^1 signor 'Soùìondre ài questa dido attaccamento della Francia alla pace e nel tempo stesso la sua fedeltà ai suoi impegni pubblicamente contratti con altre Nazioni. Egli ricordava pure che nessun francese aveva mai fatto più di lui per stabilire tra il popolo tedesco e il popolo francese relazioni cordiali e sincera collaborazione pel mantenimento della pace in Europa. Daladier si portava ga¬ rtsrcbpmdfdstigdtlso i ! : i ! 1 ' I i ! a n i i e n rante delle disposizioni manifestate dalla Polonia per il ricorso scambievole al metodo della libera conciliazione. Egli affermava che nessun uomo di cuore potrebbe comprendere che una guerra potesse scoppiare senza che per lo meno un nuovo tentativo diretto di accordo pacifico avesse luogo fra la Germania e la Polonia e si dichiarava pronto a fare tutti i suoi sforzi per favorire tale tentativo. Coulondre è stato ricevuto il 26 agosto alla fine del pomeriggio dal Cancelliere Hitler che ha dichiarato che non poteva accettare le proposte che il signor Daladier aveva suggerito. Questa risposta orale è stata confermata oggi (domenica) con una comunicazione scritta che è stata rimessa al Presidente del Consiglio dal signor Brauer, incaricato d'affari dell'Ambasciata di Germania a Parigi ». Nel momento in cui stanno per decidersi le sorti del mondo e della civiltà, la stampa parigina si occupa con ampiezza dell'Italia « la cui ora — a giudizio di parecchi giornali — è suonata ». Lunghi telegrammi da Roma spiegano o vorrebbero spiegare l'atteggiamento del Governo italiano e lo stato della pubblica opinione. Il corrispondente del « Temps » telefona che lo scambio dei messaggi telefonici fra il Duce e il FUhrer e le conversazioni svoltesi fra il Capo del Governo italiano e l'Ambasciatore di Germaiia a Roma in presenza del conte Ciano, dimostrano che l'Italia non rimane assente dall'intensa azione politico-diplomatica che si svolge da venerdì in qua e continuerà senza dubbio per tutta la giornata. Tutto lascia capire che il Governo fascista è al corrente delle intenzioni di Berlino e che vi è accordo sulle linee direttive delle Potenze dell'Asse; ma, nel tempo stesso, l'impressione generale permane che l'Italia agisce in modo da preservare la pace. Il corrispondente del grande organo ■ufficioso segnala pure che nei circoli politici non si crede che la situazione attuale possa prolungarsi per dei giorni senza gravi pericoli. La tensione di nervi in tutta Europa e le misure d» mobilitazione parziale prese dalla grande maggioranza degli Stati non lo permetterebbero. Tuttavia la pubblica opinione italiana si rende conto che la pausa attuale deve essere considerata come vantaggiosa. Il cannone tace mentre le Cancellerie discutono. E oggi nelle masse persiste ancora la speranza di un esito pacifico di questa grave crisi. « L'ora dell'Italia » Parecchi giornali commentano la visita fatta sabato dal nostro Ambasciatore Guariglia al Ministro degli esteri Bonnet e ne traggono occasione per sperare che la influenza del Duce sul Fuhrer possa essere benefica e decisiva. Vi risparmiamo però i commenti fatti dai giornali a questo riguardo, commenti nei quali si trova tuttora spesso quel tono irritante di sufficienza che basta da solo a indebolire anche le cause che si presentino sostanzialmente buone. I giornali in genere si limitano però a commentare gli sviluppi di una situazione che continua a non permettere di formulare giudizi perentori sull'esito della crisi. La tensione non è meno forte degli ultimi giorni della settimana scorsa ma sussistono possibilità di negoziati e l'intensa attività diplomatica che si constata attualmente in tutte le grandi Capitali, prova che gli sforzi per salvaguardare la pace continuano con instancabile tenacia. n Temps ammonisce di conservare l'intera padronanza delle azioni, di non cedere a nessun nervosismo, di dar prova di calma, sangue freddo e risoluzione di cui il Governo della Repubblica dà l'esempio. « Bisogna soprattutto guardarsi — dice il giornale — dall'annettere alle voci sensazionali che circolano in varie capitali, maggiore importanza di quella ene abbiano in realtà, ed attenersi invece ai soli fatti positivi ». L'organo ufficioso, alludendo poi alla risposta del Presidente polacco Moscicki al messaggio di Roo-