TANNENBERG

TANNENBERG 1914 TANNENBERG Neanche nelle più sfolgoranti operazioni napoleoniche si era .flicfsi un nrmntn hntt/tv/i n /-_ J- . J^,_J„J.l— ___L^VISIO UH Ormala Oattere a tOndO e aeCISlVamente in pOChl I • •I !•/• • (siorni due armate avversane ciascuna di forza sunenorer ; • ' — Il fulmine di Tannenberg apri la serie delle vittorie tedesche sulla fronte orientale. Grandiose ne fu-rono le conseguenze materiali e più importanti e durevoli quelle morali poiché ne venne rafforzato il pre-stiglo, già assai elevato, dell'eser- cito germanico: neanche nelle piùi tsfolgoranti operazioni napoleoni che crasi vista una armata batte re a fondo e decisivamente in pochi giorni due armate avversarie ciascuna di forza superiore. Perciò Tannenberg ha fatto nascere numerose leggende, riferentesi — come già era avvenuto per Marengo e per Sédan — alla presunta facoltà di previsione del generale in capo, oppure alla famosa « organizzazione ». Chi studia a fondo queste ammirabili operazioni constata invece che il risultato non fu dovuto nè al « genio » ermetico di un uomo nè alla « organizzazione > della presunta perfetta macchina, ma fMdntfbvzèptvr—dderivò dalla eccellente formazione | ^dei capi tedeschi, energici, attivi, pieni di iniziativa e di coraggio ed alle gesta davvero magnifiche delle truppe prussiane che si batterono in quelle giornate; non bisogna poi dimenticare gli evidenti errori dell'avversario russo, pur valoroso ed esperto. « Una nuova missione... » Il 22 agosto 1914, alle 9 di mattina, il generale Ludendorff. reduce dalla incredibile impresa di Liegi ove era penetrato solo con una brigata di fanteria attraverso la linea intatta dei forti, rientrava al comando della sua 2.a Armata sulla strada da Namur a Wavre quando gli pervenne un messaggio del Capo di S. M., gen. von Moltke, che gli annunciava la sua nomina a capo di S. M. della 8.a Armala in Prussia Orientale. « Una nuova e difficile missione vi è affidata — scriveva il gen. von Moltke — ancor più ardua della presa di Liegi... Non conosco alcuno in cui abbia cosi assoluta fiducia come in voi. Forse voi salverete ancora la situazione all'Est. Non me ne vogliate se vi sottraggo ad un posto ove l'azione decisiva dnXplsRtesrmcdedqesdqlncdtsm, "in -f«Dio vuole, è imminente. Do- Lvete fare questo sacrificio alla! . . sAlle 18 Ludendorff era al coman. ; do Supremo a Coblenza ove veni- |mva ricevuto da von Moltke ed ove tgli veniva comunicato che il gcn.inv. Hindenburg, richiamato dal con- fgedo, sostituiva 11 gen. v. Prltt- pwitz come comandante della 8.a |rArmata. Il 23 alle 3 del mattino, alla stazione di Hannover, Hindenburg, che Ludendorff non aveva mai conosciuto precedentemente, saliva nel suo treno. Si costituiva cosi quella coppia famosa che doveva più tardi sostenere tutto il peso della guerra. Alle 14 i due pppgenerali giungevano a Marienburg ove assumevano il comando della «™te«r w«rÌ tW!t" e 11 800 capo di S. M., Waldersee. tmpres- Lstonati dalla resistenza trovata nel, combattimento dl Gumbinnen e dal,timore ai essere presi tra le duelarmate russe avanzanti - avevano j deciso di riportare dietro la Visto-1 la, abbandonando la Prussia Orien-1 tale. Tale decisione aveva appunto motivato l'esonero dl entrambi da parte del Comando Supremo. La situazione appariva critica: la 8.a Armata, composta della l.a Div. di Cavalleria, dei Corpi lei dl riserva (Koenigsberg), del XX Corpo (Allenstein) e del XVII (Danzica) oltre alla 3.a Divisione di Riserva, pure della Prussia Onentale, non aveva, in complesso, che 160 mila uomini da oppone alle due Armate russe che 11 15 agosto avevano iniziato l'InvaBione della Prussia: l'Armata del Narew di 250 mila uomini al comando del gen. Samsonov che avanzava da j Ostrolenka in direzione di Alien-istein, e l'Armata dèi Niemcn di;200 mila uomini, comandata dal gen. Rennenkampf, che avanzavalverso Koenigsberg con cui si era- j no appunto misurati a Gumbinnen i Corpi I, I Ris., e XVII, 3.a Div. Ris, e la l.a Div. di Cavalleria. Il 24 agosto, al momento in cui il nuovo Coniando dl Armata giunge a Deutsch Eyiau, il gruppo suddetto, secondo gli ordini ricevuti da Prittwltz, ha rotto il combattimento a Gumbinnen e indietreggia Idavanti all'armata di Rennen kampf. H XX Corpo, non ancora impegnato e schierato davanti a • Samsonov, sta per essere attaccato dall'Armata russa del Navew. Ma ,già è stato dato ordine che il I j Corpo, trasportato indietro per fer j rovia, sia sbarcato a destra del XX le la 3.a Div. Ris. a sinistra, e, an1 cora più a destra, siano raccolte tutte le forze mobili delle piazze- forti di Thorn, Kulm, Graudenz e Marlcnbuig. Ecco dunque l'8.a Armata tedesca divisa !n due gruppi, ciascuno dei quali fronteggia una Armata avversaria di gran lunga più forte. L'idea direttrice di Hindenburg e di Ludendorff è di far convergere il maggior numero di forze contro l'Armata Samsonov che è la più pericolosa: liquidarla e riprendere poi la lotta interrotta tanto inopportunamente da Prittvitz contro Renankampf. Sarebbe riuscito questo progetto? « L'idea direttrice della battaglia — scrive nelle sue memorie Ludendorff — si formò a poco a poco ^ Parti,co.lari duranU il periodo dal 24 al 26 agosto. Tutto stava nel poter ritirare il I C. Ris. e XVII C. davanti a Rennenkampf per riunirli l'Armata e portare urr colpi sivo all'Armata del Narew. Se Rennenkampf avesse saputo sfruttare il suo successo di Gumbinnen e fosse avanzato rapidamente, ciò sarebbe stato impossibile >. « ... La nostra inferiorità numerica — scrive Hindenburg — non mi dette pensiero. Chi, nei cai nenamhdsasll altri Comi deVortare un- colpo deci-icoli di guerra, non tiene conto che jdelle forze visibili, commette un errore. E' il valore morale del soldato che determina il successo. Su questo io basai la mia fiducia... a. V « organizzazione » L'esercito germanico mobilitato era costituito allora sopra una base puramente regionale: i soldati dell'8.a Armata difendevano dunque letteralmente i loro focolari e le loro famiglie. Bisogna immaginarne lo stato d'animo mentre compievano le gravissime marcie di spostamento, ritraendosi davanti all'invasione russa, mentre le strade erano ingombre dalla immensa folla delle loro famiglie, fuggenti disperatamente davanti L&Vventevoli atrocità, commes^ selvaggia cavaUeria co. sacca. Altro che «organizzazione»! Gia nel pomeriggio del 23 e al mattino del 24. elementi importantl deii'Armata Samsonov avevano ntaccato la 37.a Divisione che formava l'ala sinistra del XX Corpo (gen. v. Scho!tz). Erano stati reapinti durarnente, ma poiché la posizione della 37.a Divisione non pra buona, v. Scholtz, dopo respinto l'attacco, la fece retrocedere sopra una posizione più favorevole. Questo movimento ebbe le più felici conseguenze poiché fece credere ai Russi che i Tedeschi si ritiravano su tutta la fronte: perciò n gen. samsonov diramò l'ordine dl * inseguimento » a tutta la sua armata. Tale ordine venne, con la LcUta leggerezza russa, lanciato radloStn chiaro e. naturalmen£ intercettato dalle stazioni tede- .scne na esso si deduceva che l'ar- ra a destra dei Corpi d'Armata ma^a samsonov, composta da si n o., I, XXin, XV. XIII e VI e da due|Div. di Cavalleria, 6.a e 15.a (en-; trambe su;la sinistra) doveva a-1vanzare decisamente, protetta a [destra dal VI C. — che doveva ;guardarla dalle provenienze dalla |piccola fortezza dl Lotzen — e aisinistra dal I che doveva compiere Ila stessa funzione di copertura nel riguardi di Thorn. Poiché Rennenkampf non simuoveva che assai lentamente in parte questa lentezza, che ap- parve inesplicabile, era d'ovata al- le gravissime perdite subite a Gumbinnen, di cui i Tedeschi non avevano notizia — Ludendorff de- Cise di tentare 11 giuoco e dette or- dine dapprima al I C Ris poi an-che al XVII di marciare verso il sud contro l'ala destra di Samso-lnov. Di fronte a Rennenkampf non j I va dappertutto. venne lasciata che la I Divisionedi Cavalleria con 2 sole Brigate... come è prescritto, la Divisione si lamentava di aver i cavalli fuoriuso e bisognosi di riposo, ma que-sto non le fu concesso ed essa fece bravamente la sua parte, stendendosi su tutta la fronte dell'armata Rennenkampf e mostrandosi attl- L'attacco decisivo avrebbe dovuto aver luogo il 2fi matfiiio. Alla destra tedesca era il I Corpo (gen. .Francois) alla cjì dipendenza era sttto posto il distaccamento del gen. v. Muhlmann comprcn- i dente la Brigata mista di Land-| wehr tratta dalle fortezze, al centro il XX Corpo cui era stata aggiunta la 3.a Divisione di Ris. (gè- :j nerale v. Morgen): questo Corpo mera stato disteso largamente: a si- anistra di esso era annunciata in sarrivo, inviata dal Comando Supie- ' lmo, la Divisione Landwehr del-1 fh£°^?? inB«!I;« Ìader Goltz (che trovavasl in osser-!Cvazione sul confine danese). La ,regione di Allenstein sulla quale:si dirigeva il grosso dei Russi era completamente scoperta, più ad est |il gruppo orientale dell'Armata marciava rapidamente su Seeburg (I. C. R., gen. von Below) e su Lautern (XVII C, gen. v. Macken- ,, sen) con l'ordine di distruggere il [ VI Corpo russo. | L'azione decisiva Vnenberg perchè, con la sconfitta idei I Corpo russo, si rese possibile : l'accerchiamento completo dei tre 'Pomi centrali Ma il 26 mattino nieen v Francois non attaccò af-'15' ,V * rangola non attacco ai fatto usdau, limitandosi ad avan-;zare lentamente, dopo essersi assi- curato che il XX, che si temeva fosse attaccato a fondo, non cor-j reva pericolo. Il gen. v. Francois aveva veduto assai chiaramente quanto era avvenuto a Gumbinnen al XVH Corpo il quale, slanciando- si all'attacco, in seguito ad un or- dlne prematuro, senza preparazlo- ne sufficiente di artiglieria, era sta- to respinto con gravi perdite. Per- ' ciò egli non voleva effettuare l'at-|tacco di Urdau — che giudicava:decisivo — senza tutta la sua ar- tiglieria e questa, in seguito a con-;frattempi ferroviari, non era an-1 cora tutta giunta e non poteva : giungere che la sera. La indipen denza di carattere del generali tedeschi e l'abitudine di modificare gli ordini ricevuti adattandoli alla situazione —■ qualità accuratamente coltivate in tempo di pace — qui dettero eccellenti risultati polche, nonostante il malumore del Comando dell'Armata, 11 v. Francois ... bc distrutto, mantenne la decisio-persistette nel suo atteggiamen- to e, come si vedrà, con pie- na ragione. I II XX Corpo, a causa di enntrat- tempi che impedirono a;. Russi di svolgere '1 grande attacco che a- vevano preparato, non fu attacca- to che all'ala destra (41.a Divisiu- ne) e respinse l'avversario a sud di MUhlen. Al gruppo orientale il; I C. Ris , cui era stata unita la 6.a Brigata di Landwehr tolta dal-1 la fortezza di Lotzen, urlò a sud di Lautein il VI Corpo russo e, nonostante la stanchezza estrema'delle truppe, dovuta alle marcie forzate, lo respinse verso il sud. Il 27 agosto fu il giorno decisi- vo. Il Comandajite russo Samso- nov giunto la vigilia a Neidenburg,-persistendo nell'idea di non aver dl fronte che forze poco importanti in ritirata, che il suo centro avreb- - ne di avanzare anche dopo aver sa- puto della sconfitta del suo VI Cor-'|po a Lautern. j; Il mattino del 27. dunque, essen- 1 dogli giunta finalmente tutta la [sua artiglieria 11 gen. v. Frangois, ; attaccò a fondo Usdau dopo un | formidabile bombardamento che i produsse perdite enormi ai russi: Idei I Corpo. La fanteria tedesca! • avanzò immediatamente e trovò |quindi scarsa resistenza; Immedla- tamente fu dato ordine di sfrutta-\lre " successo a fondo e di avanza- lre 311 Neidenburg. Contemporanea- ] mente il XX Corpo si difendeva da attacchi violentissimi portati dai I Corpi russi XXIII e XV ed il grup- po orientale Inseguiva il VI C. rus- i so in ritirata. Il centro russo — -iXIII C. — raggiungeva Allenstein liSenza trovare nemico. -' Un episodio avvenuto nella gl'or- n jnata mostra quali siano le petipe- eizie della guerra. Il Comando di. [armata tedesco, depo aver assisti- i ho al fortunato attacco del I C. su i'Urdau, rientrava nel pomeriggio -|ai suoi quartieri di Lobau quandoincontro del convogli del I Corpo in ritirata: fu telefonato al postodì tappa di Montowo e si ebbe inrisposta che il I Ccrpo era battìi-to e il XX disfatto e che quindi tutti cercavano di salvarsi. Questenotizie erano state portate da uncomandante di battaglione dlstac-e a - a . ! cato il quale, in seguito ad un equi- lavoco, aveva perduta la testa. No- tenostante la inverosimiglianza del- dol'allarme, occorse, per chiarire l'errore, più di un ora che non fu ' cocerto piacevole per 11 gcn. Luden-;ridorff. i raIl 28 agosto il I Corpo continuò l'inseguimento su Soldati e su Neidenburg. Al c'entro, il Comando ordinò di passare all'attacco di .Hohenstein il quale, per un segui-Izi^to di circostanze e per la reazione [b russa, non avvenne affatto come!cMdI russa, non avvenne affatto come (previsto: a sinistra la 41.a D. ven- ™ duramente «spina mentre a ; destra, per l'iniziativa del coman- .dante la 3.a Div. di Ris. (gen. v. rpotrkso Morgenn) — iniziativa dapprima I è sconfessata dal Comando — l'at-|ta i tacco riuscì pienamente. [r| u xv Corpo russo chiese alutoj all'Vin e l'intervento di questo i p:m'se in difficoltà la Divisione del-!fjl'Holstein del gen. von der Goltzltla quale era sbarcata la vigilia a umB.esselien ma, a causa di uno scon | tro ferroviario, mancava di 5 battaglioni e di una parte dell'artiglieria, che giunsero più tardi. Ma il XIII Corpo russo non potè spingersi a fondo, essendo preso alle spalle dal I C. R. tedesco. Il XVII Corpo, a marcie forzate, giungeva a Ortelsbuig sbarrando la zona dei cvn3ssra laghi e delle foreste, il I Corpo tendeva a dargli la mano spingen do distaccamenti su Willenberg. 1{ 29 racccrchiamento venne ' completato; migliaia di prigionie;ri cominciarono ad affluire. La se- tvcdi ra Ludendorff aveva già dato gli ' Izióne avverti che il I Corpo russo, I [battuto 11 27, si era ricostituito; !con nuove forze e avanzava da Mlawà su Neidenburg alle spalledel I C. tedesco. La notizia era ve- ! gra ma l'enerelco een v Francois'parò con yX& sole forze lamine ordini per ritirare una parte delle i mtruppe ed avviarle contro Renncn-: kampf quando un nuovo incidente1 sopravvenne. Il 30 mattina l'avia-1 I èia e respinrv questo supremo at- |tacco dei russi, del resto, già sco-l ' [raggiati j II gen Samronov Quando vide ' ^ . . _ I i perduta ogni speranza, si suicidò: > !fu sepolto senza essere identifica- lto non lungi da Willemberg. Glil ulteriori sforzi compiuti disperata- j mente dai russi per uscire ria] cer-' chio che fatalmente si rinchiudeva, caratterizzarono la. giornata ni 30: questi sforzi furono vani. Ill31 Hindenburg telegrafava al Ka- ser: «Il cerchio si è chiuso ieri sulla maggior parte dell'armata russa... Il I e il VI Corpo, sfuggiti j all'accerchiamento, sono In ritira-1 ta completa dopo aver subito gravissime perdite... >. Era stata data una delle più decisive battaglie della storia: essa, come scrive giustamente Ludendorff, « resta un titolo di gloria per ' i comandanti e per le truppe Co I esecuzione si colorirono a mano a ; mano durante quattro giorni, non ostante gli equivoci, i contrattempi e gli attrici caratteristici della ! guerra. A tutto provvide la fermez 'za del Comando, l'iniziativa felicei elei generali, .'energia e lo spirito i me abbiamo cercato di mostrare : brevemente, essa non fu concepita 1 per ispirazione celeste, tutta d'un 1 pezzo, ma il suo disegno e la sua di sacrificio delle truppe. l I gloriosi Corpi d'Armata non' dormirono sugli allori: già il 30 eì il 31 essi partivano per un nuovo |I _.. • ■* ,. > schieramento, por battere l'arma- ta di Rennenkampf e scacciarla perìlsempre dal territorio nazionale. j Questo risultato venne conseguito ' con la battaglia di Ins'.erburg o deiLaghi Masuri in cui, approfittando della prevalenza morale conse- lguita a Tannenberg, sedici divisio-i ni tedesche, con movimenti di ec- sezionale audacia, strapparono una seconda vittoria a ventiquattro Di-1 j visioni dello Czar, 1 Victor ■Russi Tedeschi

Luoghi citati: Danzica, Hannover, Prussia, Prussia Onentale