Inquietudini e incertezze gravano sull'Egitto

Inquietudini e incertezze gravano sull'Egitto Inquietudini e incertezze gravano sull'Egitto Febbrili preparativi militari sotto la direzione degli inglesi - Gli arabi per Io svincolo dagli imperialismi democratici - Le proposte russo-tedesche alla Turchia Cairo, 25 agosto. Il governo ha preparato due decreti in caso dì guerra: proclamazione dello stato d'ussedio e nomina di un governatore militare dell'Egitto che. si ritiene sarebbe Ali Maher. Forti crediti sono stati stanziati dal governo in difesa del Paese, che si trova praticamente mobilitato. Si procede pure all'accumulo di riserve di viveri e di rifornimenti di guerra. Il Capo del Governo Ali Maher ha dichiarato ai giornalisti che la situazione è gravissima. «Siamo pronti ad affrontare l'avvenire con ogni decisione, con fede e con forza », egli ha concluso. Le necessarie misure per il rimpatrio degli egiziani dall'estero sono già prese. Continuano a riunirsi ad Alessandria i Consigli di guerra, ai quali partecipano i comandanti della flotta inglese del Mediterraneo, il comandante delle truppe inglesi in Egitto, il comandante dell'aviazione del Medio-Oriente. I giornali sottolineano la importanza che riveste la portecipozione a tali consigli di tre esperti di in Libia dove combat- Essi sono: l'attuale capo dello Sta- frcOmatafoAniente [c'gcainto Maggiore egiziano Aziz el Mas ri, il ministro della difesa Saleh Harb, e il ministro Wakf Rahman Azzam Bey, quest'ultimo noto campione dell'arabismo ed ex-ministro d'Egitto a Gedda, a Bagdad, a Tehran e ad Ankara, dove si trovava sino a quindici giorni fa. Alessandria è una piazza d'armi Il Misri scrive che Alessandria pare diventata una piazza d'armi tanto febbrili sono i preparativi militari. Le truppe inglesi ed egiziane continuano ad affluire verso il deserto occidentale. Secondo voci raccolte in ambienti militari, il Capo di Stato Maggiore si recherà in questi giorni a Marsa Matruh, verso il confine bengasino. Nell'editoriale de/l'Ahram si legge che gli egiziani, dotati di fede incrollabile e di supremo spirito di resistenza, sapranno affrontare la guerra se vi saranno costretti. « Lo faremo con nervi fermi — continua l'artìcolo —; il nostro governo compirà interamente il suo dovere. L'Inghilterra è forte; essa è nostra alleata, e la fedeltà degli impegni assunti verso di essa rimarrà immutata ». Queste espressioni mitrano a controbilanciare un certo tentennamento in seguito alle notizie provenienti da Ankara, secondo le quali Germania e .Russia consi glierebbero la Turchia a rivedere Za propria politica in quanto non è stato ancora firmato il patto con l'Inghilterra. Si annuncia che la diplomazia britannica sta mettendo in opera tutti i mezzi allo scopo di scongiurare il pericolo d'un voltafaccia turco, che rovescierébbe la sicurezza del sistema inglese dal Mediterraneo all'India, Intanto circolano voci secondo le quali i paesi arabi di mezzo, so stenuti da Ibn Saud, aspetterei bero lo svincolo della Turchia dal fronte democratico per proclama re la loro indipendenza dal Tau rus fino al Sinai. Il Misri riceve da Londra che colà l'inquietudine è crescente a tale proposito e che la stampa inglese evita di affrontare la que\stione dell'assistenza alla Turchia. Il corrispondente dell'Ah- ^ram da Istanbul telegrafa che . ., 7 _ , . , ' , . \tutta la Turchia è scombussolata a e a , a a o i pel patto tedesco-sovietico e che ha assistito, stupefatta, al severo colpo portato al prestigio delle Potenze democratiche. Si afferma negli ambienti ufficiali di Ankara che la Turchia avrebbe interesse comune con la Russia a mante nere la pace e la sicurezza nel Mar Nero e non si nasconde che lo sforzo della Turchia di creare un fronte balcanico anti-asse sotto la protezione della Russia, de ve essere del tutto considerato fallito. L'incognita dei mussulmani La successiva notizia dei lunghi colloqui fra il Ministro degli Esteri turco, l'Ambasciatore tedesco von Papen e l'Ambasciatore rus so, e l'annuncio che Ankara non seguirà una politica sgradita alla Russia, hanno valso ad accentuare l'impressione tra gli arabi che la situazione nel vicino Oriente va capovolgendosi a favore delle Potenze dell'Asse. Perfino certi ambienti del Cairo non nascondono l'opinione che l'interesse dell'Egitto e del mondo arabo sarebbe di schierarsi dalla parte del i a P»" forte m quanto, come i oior -|„aH egiziani riconoscono aperta - \ment Ja t „ *(( , i deJ fronte £ accerchiamento han -1 i m o - \ clamino no ricevuto un colpo irreparabile. Alcuni giornali, e specie il Misr El Fattah, in termini violenti osservano che la Francia e l'Inghil terra oggi più che mai abbisogna no dell'amicizia e della collabora srione de^it arabi, ma che questi devono rifiutarla perchè la Francia e l'Inghilterra sono nemiclie degli arabi i cui interessi sono stati traditi e calpestati. Taluni ambienti osservano che il inomento sembra giunto perchè gli arabi insorgano computti contro gli i?n perialismi delle democrazie e prola libertà e l'indipenden ni-a dei p(lei.j arabj del mezzo „ . \ fiutando le interessate soluzioni {monarchiche federalistiche ad uso dell'imperialismo britannico, Gli ambienti ufficiali egiziani sono costretti necessariamente a ria/fermare la fedeltà all'alleanza .1 con l'Inghilterra, ma guardando a addentro a certe opinioni si riporta l'impressione di non doversi forse escludere possibili sorprese nel caso inevitabile di una guer- l|ra< anche perchè l'Egitto sa che o perderebbe il prestigio e la posi - «ione di prima potenza islamica e e \ araba se si facesse precedere da a\paesi vicini nell'azione per la lial: .. *.\oerta e v,mnpendenza dei popoli ^^. ^ J£» WJ Pche [l'Egitto comincia ad avvertire di VciebvsscsglomripzcTtpelbclsdcsQAntpUdkpPv fronte ai tentennamenti della Turchia e alle ripercussioni nel vicino Oriente, costituisce ora l'ultimo motivo dì inquietudine di questi ambienti inglesi. Il sistema britannico dal Cairo ad Ankara sta forse perdendo il puntello turco. Ad assicurarsi in modo assoluto [che il puntello egiziano resista, 'gli inglesi stanno ora lavorando con tutte le loro forze, a costo anche d'intervenire nella politica interna. Antonio Lovato

Persone citate: Ali Maher, Antonio Lovato, Aziz, Fattah, Ibn Saud, Maher, Saleh Harb, Wakf Rahman Azzam Bey