L'appello del Papa al mondo

L'appello del Papa al mondo L'appello del Papa al mondo cato; esso ne precede altri che verranno indubbiamente e a breve scadenza, poiché l'atto primo della liberazione di Danzica si produrrà dall'interno. I polacchi stanno accumulando truppe intorno alla Città. Vogliono tentare un oolpo di testa? Sarebbe l'irreparabile di cui porterebbero intera la responsabilità. LONDRA - » discorso di Chamberlain ha deluso completamente; è un discorso puramente negativo. Lo stesso accenno ad una tregua non è uno spiraglio di pace poiché esso non é accompagnato da alcuna proposta costruttiva. Tutto sembra abbandonato alle decisioni della Polonia, la quale vorrà esigere la cambiale in bianco integralmente ove non sia saggiamente illuminata dal suo garante. Vi è un punto delle dichiarazioni del Premier che riteniamo doveroso e sacrosanto controbattere, e cioè quando egli afferma che l'Inghilterra intervenendo nel conflitto polacco difende la legge morale del mondo e Interpreta Il volere di tutta l'umanità. S mlli affermazioni sono arbitrarie e pretenziose: le ideologie cosidette democratiche sono in spaventosa decadenza; anche numericamente allo schieramento democratico di tre grandi Potenze (Francia, Inghilterra e Stati Uniti) si contrappongono ben cinque grandi Potenze (Italia, Germania, Giappone, Spagna e Russia) che non condividono affatto il preteso sistema morale e ideale del s gnor Chamberlain. LPARIGI - Gli ambienti francesi sono i più sbalorditi per la portata del Patto di Mosca sul cui valore si erano voluti illudere sino all'ultimo momento, Stalin e i comunisti sono attaccati oon violenza. Assisteremo tra breve allo scioglimento del Partito comunista? Intanto procedono gli ordini di mobilitazione e si parla dell'evacuazione di Parigi dalla popolazione civile. Daladier sta formando un governo di concentrazione nazionale. Diplomaticamente l'attività di Parigi è insignificante; tutti i colloqui e tutte le iniziative sono al servizio di una scelta già prestabilita, la guerra. WASHINGTON - » Presidente Roosevelt ha rivolto un messaggio al Re Imperatore. Rinviando qualsiasi commento in proposito non possiamo fare a meno di constatare che il Presidente degli Stati Uniti non ha trovato altra via che quella di rivolgersi all'Italia Fascista. sfiPmgmndis{j■"•<■ iiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iiiiii è e a e n e a a Castel Gandolfo, 24 agosto. Questa sera, alle ore 19, dal suo studio privato nel palazzo pontificio di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha rivolto, in italiano, per mezzo della Radio Vaticana il seguente messaggio al mondo: « Un'ora grave suona nuovamente per la grande famiglia umana; ora di tremende deliberazioni, delle quali non può disinteressarsi il Nostro cuore, non deve disinteressarsi la Nostra autorità spirttuale, che da Dio ci viene, per condurre gli animi sulle vie della giustizia e della pace. « Ed eccoci con voi che in questo momento portate il peso di tante responsabilità, perchè attraverso la Nostra, ascoltiate la voce di quel Cristo da cui il mondo eb be alta scuola di vita e nel quale milioni e mi/ioni di anime npongono la loro fiducia in un frangente in cui solo la Sua parola può signoreggiare tutti i rumori della terra. «Eccoci con voi, condottieri di popoli, uomini della politica e delle armi, scrittori, oratori della radio e della tribuna, e quanti altri avete autorità sul pernierò e l'azione dei fratelli, responsabilità delle loro sorti. «Noi, non d'altro armati che della parola di Verità, al di sopra delle pubbliche competizioni e passioni, vi parliamo nel nome di Dio, do, cui ogni paternità in Cielo e in Terra prende nome, di Gesù Cristo, Signor Nostro, che tutti gli uomini ha voluto fratelli; dello Spirito Santo, dono di Dio Altissimo, fonte inesaurita di amore nei cuori. « Oggi che, nonostante le nostre ripetute esortazioni e il nostro particolare interessamento piic assillanti si fanno i timori di un sanguinoso conflitto interna stonale; oggi che la tensione degli spiriti sembra giunta a tal segno da far giudicare imminente lo scatenarsi del tremendo turbine della guerra, rivolgiamo con animo-paterno un nuovo e più caldo appello ai governanti e ai.popoli: a quelli, perchè deposte le accuse, le minacce, le cause della reciproca diffidenza, tentino di risolvere le attuali divergenze con l'unico mezzo a ciò adatto, cioè con comuni e leali intese; a questi, perchè nella calma- e nella serenità, senza incomposte agitazioni, incoraggino i tentativi pacifici di chi li governa. E' con la forza della ragione, non con quella delle armi, che la giustizia si fa strada. E gli imperi non fonduti sulla giustizia non sono benedetti da Dio. La politica emancipata dalla morale tradisce quelli stessi che così la vogliono. « Imminente è il pericolo, ma è ancora tempo. Nulla è perduto con la pace, Tutto può esserlo con la guerra. Ritornino gli uomini a comprendersi. Riprendano a trattare. Trattando con buona volontà e con rispetto dei reciproci diritti, si accorgeranno che ai sinceri e fattivi negoziati non è mai precluso un onorevole successo. E si sentiranno grandi — della vera grandezza — se imponendo si{lenzio alle voci della passione, sia j collettiva che privata, e lasciando alla ragione il suo imperio, avranno risparmiato il sangue dei fratelli e la patria rovina. « Faccia l'Onnipotente che la voce di questo Padre della Famiglia cristiana, di questo servo dei sei-vi che di Gesù Cristo porta, indegnamente sì, ma realmente, tra glcgvgdpdgiiiiiimimiiiMimi i ululili iiiiiiiiiiiiiiii i à e a , n i , . i gli uomini, la persona, la parola l'autorità, trovi nelle menti e nei cuori pronta e volonterosa acca glienza. « Ci ascoltino i forti per non diventare deboli nella ingiustizia. « Ci ascoltino i potenti se vogliono che la loro potenza sia non distruzione ma sostegno per i popoli e tutela a tranquillità nell'ordine, e nel lavoro. « Noi li supplichiamo per il Sangue di Cristo, la cui forza uincitrice del mondo fu la mansuetudine nella vita e nella morte. E supplicandoli, sappiamo e sentiamo di aver con noi tutti i retti di cuore; tutti quelli che hanno fame e sete di giustizia; tutti quelli che soffrono già, per i imali della vita, ogni dolore. Abbiamo con Noi il cuore delle Madri che batte col Nòstro; i padri, che dovrebbero abbandonare le loro famiglie; gli umili che lavorano e non sanno; gli innocenti su cui pesa la tremenda minaccia; i giovani, cava-' lieri generosi dei più puri e nobili ideali. -a Ed è con Noi l'anima di questa vecchia Europa, che fu opera della Fede e del Genio cristiano. Con Noi, l'umanità- intera, che aspetta giustìzia, pane, libertà, non ferro che uccide e distrugge. Con Noi quel Cristo, che dell'amore fraterno ha fatto il suo comandarne»» to, fondamentale, solenne; la sostanza della sua religione, la promessa della salute per gli indivi dui e per le Nazioni. « Memori, in/ine, che le umane industrie a nulla valgono senza il Divino aiuto, invitiamo tutti a volgere lo sguardo in alto ed a chiedere con fervide preci al Signore che la sua grazia discenda abbondante su questo mondo sconvolto, plachi le ire, riconcilii gli animi e faccia risplendere l'alba di un più sereno avvenire. « In questa attesa e con questa speranza, impartiamo a tutti di cuore la -nostra paterna benedizione. « Benedictio Dei Omnipotentis Patris et Filli et Spiritus Sancti, descendat super vos et maneat semper ». Le stazioni Italiane dell'E.I.A.R. e moltissime stazioni dell'estero hanno ritrasmesso il messaggio, che è stato poi ripetuto m varie lingue. Il Duce riceve i Capi di Stato Maggiore la consegna con parole di elogio. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinii imi L'Ordine di Savoia a Pantani, Cavagnari, Valle e Russo Roma, 24 agosto. Il Duce ha ricevuto i Capi di S. M. dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica e della Milizia, con i quali ha conferito su questioni di carattere militare. Ha quindi consegnato ad ognuno di loro le insegne ed il brevetto dell'Ordine Militare di Savoia, per l'opera da essi prestata durante la guerra di Spagna. Il Duce ha accompagnato niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiin. I! messaQQio di Rcasevelt 1 , l l o i ; -' a . n n i e il lee no, e ù a di s , t . o , e Washington, 24 agosto. | Il Presidente Roose- I i velt per tramite del- | I l'Ambasciata degli Stati § j Uniti a Roma ha rivolto § I un messaggio a S. M. il § I Re e Imperatore, affin- | I che il governo italiano | 1 eserciti la sua influenza % i onde evitare lo scoppio § I della guerra. Si precisa § \ che il Presidente non in- | I tende rivolgersi ad altri | § Capi di Stato. f 1 (Stefani). f Tini illuminili 111 immuni imi i inumili inumili mi Calma italiana Parigi, 24 agosto. Il corrispondente romano del Temps in una sua lunga nota mette in rilievo la perfetta calma del popolo italiano dinnanzi allo sviluppo degli avvenimenti. Il giornalista aggiunge che la sicura certezza nella saggezza del Duce è ormai così profondamente radicata in ogni Italiano che ciascuno a Lui affida 11 proprio destino con la più serena fede e certezza che le sue decisioni saranno in ogni eventualità le migliori, (Stefani) e e a i i u . l i Londra guarda a Roma Londra, 24 agosto. Da Washington si apprende che l'ambasciatore Philips ha trasmesso oggi a S. M. il Re d'Italia a Sant'Anna di Valdieri un messaggio del Presidente Roosevelt A Londra si osserva da vicino l'atteggiamento dell'Italia e si spera che da Roma venga la parola che possa determinare un capovolgimento della situazione tesissima europea. A questo riguardo l'appello del Pontefice è accolto come un ottimo segno. I giornali rilevano che il popolo italiano è calmo. Es3i notano che proprio oggi in una giornata di crisi drammatica in tutte le capitali d'Europa, la stampa italiana ha messo in prima pagina la notizia delle opere del Fascismo che dovranno essere inaugurate. Anche questo, si dice, è un segno del desiderio di pace del popolo e del Governo italiano. Il Senato di Danzica sottoposto al Gauleiter Danzica, 24 agosto. Da fonte ufficiale viene comunicato: In conformità della- legge della difesa del popolo e dello Stato del 2.'i giugno 1933 e della legge del 5 maggio 1937 che proroga la validità della legge precedente, ottiene forza di legge il decreto emanato stamane: 1. ) Il Gauleiter di Danzica diviene il Capo dello Stato dì Danzica; 2. ) L'ordinanza entra in vigore dal 23 agosto 1939. Con questa nuova disposizione ! il Senato di Danzica con il suo presidente Greiser viene ad essere sottoposto al Gauleiter Forster. A Danzica è stata costituita una polizia segreta di Stato la quale dipende direttamente dal Senato. Un colloquio di Ribbentrop con l'ambasciatore Rosso Mosca, 24 agosto. Prima di fur riturno in Germania il Ministro degli Esteri del Reich von Ribbentrop ha muto un lungo colloquio col R. Ambasciatore d'Ita. •-. (Stefani) La legge inglese sui pieni poteri Londra, 24 agosto. ' Il Parlamento si è aggiornato fino al 31 agosto. La- legge che conferisi/e al governo i poteri straordinari per la difesa, dello Stato, approvata alla Camera dei Pari, ha ricevuto l'assenso reale ed è perciò entrata immediatamente in i vigore, d! ipspd' Pio XII fotografato al microfono un momento prua della radiotrasmissione