Poche macchine e buoni tempi

Poche macchine e buoni tempi Poche macchine e buoni tempi Vittorie di Cerato, Lorenzetti e Leoni )(dal nostro inviato) iArona, 21 agosto La buona volontà' degli esperti 'ed entusiasti dirigenti T'A. M. di Arona — unica fattiva vedetta del motociclismo sulla sponda piemontese del Verbano — l'anzianità e le buone tradizioni della loro gara, la discreta, ma oculata propaganda, la non disprezzabile importan¬ za dei premi* in palio, non sono valsi ad allineare sul traguardo del | Circuito di Arona, disputato ieri pomeriggio, un numero di macchi-' ne che permetta di archiviare que- sta edizione della gara tra gli av-1 venimenti di risonanza. I La formula « pochi, ma buoni - 'racchiude talvolta il segreto del successo e, in ogni caso, là ricetta del conforto per i mezzi successi;:questa volta, però, si può parlare di « buoni, ma pochissimi», e la,formula così trasformata, per uno sport che è o dovrebbe potersi ca-, talogare tra i popolari, quale il motociclismo, è palesemente insuf- ficiente. Peccato: perche per la sua'ubicazione — atta a richiamare le folle piemontesi e quelle lombarde i — per il suo felice tracciato, tor-ttuoso e breve (km. 2,5). ma otti--mo e tecnicamente indovinato, per,la sua buona organizzazione, m'Circuito di Arona si meriterebbe iài veder fiorire le schiere di « cen- tauri » che alimentavano le sue prime edizioni. \In cifre: la manifestazione è sta-, ta suddivisa in tre gare distinte: macchine 250 per corridori d 2.8. , categoria, idem di 500; e corridori Idi prima categoria in classe unica ' --zn l" I"~ ,~,~~\ip?-*™^ n rima gara cinque nella seconda e Quattro nella terza. ..INel primo gruppo prendono i j^via » alle 14 30, agli ordini deliFederale di Novara. Lorenzetti. |Manzoni. Puppo. Fehsani e Masse-,- «ni, tutti su Guzzi 250 e Leoni su,.,v^xie\\i.. Quest'ultimo balza in te-i- ata e immediatamente impone la o superiore velocità sulla propria 'macchina: a meta gara 10 gin)|comincia a doppiare gli ultimi av-,versan, ed è evidente che senza,qualche evento imprevedibile, fini- ra indisturbato, come, infatti, av-, nene. Qualche incertezza agita gli| spettatori per la seconda posizio-, ne, alternativamente assunta da Ml3Ìleitl!,n^!nV.0r^f ^ io èalJnlaccanitamente: ma la meglio e in d6f K^nS1 nella ^éa" iu2£k^V%2SÙ^£& ut mJ£ Sri di attenuare il distacco l^èoS'^^a^to!^tivamente Lorenzetti per inciden-u , te di macchina — è Manzoni. Felisarii già era scomparso all'8.o giro per caduta in seguito ad urto nellei balle di paglia. La classifica del 1° gruppo è cosi stabBlita: 1. Leoni (Benelli) in 30'52"l/5, all» media di Km. 101,016; 2. Masserini (Guzzi) in Si'lRfc 3. Manzoni (Guzzi) in 32'17't. Il secondo gruppo — corridori Il llll li I II riil^l I 11 II I II 11 I 11 I Itllt MI 11 111 II III I II I • I 11 I II lt I 11 i ! idi 2» categoria con macchine di — allinea in partenza: Loren- 'fettj; reducejlalla corsa preceden *' te, Gerlin e Rovaris, tutti su Guzzi; Balzarotti su Gilera e Mello su Mello. Anch'essi devono compiere 20 giri. Scatta in testa Ealzarotti, incalzato alla fine del primo giro da Rovaris, Mollo e Lorenzetti; ma le posizioni si scompigliano ben presto per il forte progredire di | Lorenzetti, che dal 2" al 12" giro si mantiene al secondo posto, men' tre Gerlin si ritira per guasti e Rovaris per afflosciamento della 1 gomma anteriore. Una incruenta I caduta di Balzarotti, che subito ri- 'prende, lascia tuttavia Lorenzetti al 12" giro padrone del campo. Il giovane campione ne approfitta da :par suo: egli segna in quel giro il miglior tempo della giornata, e ,prosegue con indiavolato brio, ta gliando vittorioso il traguardo tra , molti meritati applausi. Notevoli i alloj tempi, che non saranno più eguagliati, nè sul giro nè sul per'COrso. dai bolidi della massima ca tegoria i , .' .„ ,. t, La classifica di questo gruppo è -!a X' ^«»*g"« (,G,tgV}, ,"1 28^8 , alla media di chilometri mii^":^- Balzarotti f,?ieTa) in i29 § 2/5: 3- Mello (Mello) ferma ™ <">P" " 16" !llrn Giro più veloce: il 12" di Loren \zetti, alla media di km. 110,371. , AUe w 30 agli ordini de, Segrc. tario Politico locale, partono i . quattro «cannoni*, che dovreb ber0 costituire la grande attrattia Va della giornata, la giustificazione \vauciltt giornata, la. il lutti llicazione e fitto pubblico che gremisce i marIgini del percorso. Ed effettivamen- j£e un qu^.rtetto di tal fatta avrebibe otuto nobiiitare qualunque |gar£ se una vera iotta fosse du,rata.- Pagani su Guzzi 500 Cerato ,su Bianc|i 500 soprani su' Benelli i25o e Alberti su Guzzi 250. Ma DUrtroi>Do la combattività si soe * peymancanza di alimento sin ||al 5^ g,ro qllando pagani, cne ri,,ava irftesta senza, però, riuscire a,a distanziare Cerato, è costretto al - ritlr0 per rottura del comando del , Cerato ha, cosi, corsa vinta, i| e ira indisturbato per altri 20 giri -, ,aoVendo questo gruppo compiera ne 25) piu "forzare. nl Anche tra le 250 è destino che n -, vjnPjtnrP hPhha pqser» nrimn pi-i " i ^taofpSd*felSS^tattS t via & "a stato molto distanziato o dal velocissimo Soprani, deve rltl^.^*^ 22- giro per noie di ac-1 tensione. o i n . n n i La classifica proclama: 1. Cerato (Bianchi) in 36'59", alla media di km. 105,452; 2. (1" delle 250) Soprani /Benelli) in 37'5S" 1/5. Giro più veloce: il 5" di Pngani (Guzzi) alla media di 109,09. Il pubblico sfolla commentando i fasti degli anni d'oro di questa gara, che potrebbero e dovranno risorgere. A F. ! 1111 11 II I tf 11< >tl 11 i 111 II MI 11 li 11 111 111 I MI 11 I 11 11 ii 11 11 11 11

Luoghi citati: Arona, Mello, Novara