La pazienza di Tokio messa a dura prova da Londra

La pazienza di Tokio messa a dura prova da Londra Tre goliardi vicentini periti in una sciagura alpinistica Bolzano, 9 agosto. Giovedì scorso giungevano al rifugio Passo Sella 1 giovani studenti vicentini Renato Dal Molin, d'anni 18, Fausto Massaria, d'anni 20 e Gianfranco Anzi, d'anni 18, 1 quali, avendo spiccate attitudini per la montagna, iniziavano una serie di escursioni e scalate nei monti della zona. Lunedi mattina per tempo i tre giovani abbandonavano il rifugio per la scalata al Dente del Sassolungo. Percorso il ghiaione, verso le 9 iniziavano la scalata della parete, che si eleva quasi verticale. Verso le 11 i tre giovani erano già a metà parete, talché tutto lasciava prevedere che anche questa volta avrebbero vittoriosamente coronato la loro fatica. . Ma a quota 2800 fulmineamente si verificava la tragedia. In seguito a improvviso cedimento di un chiodo, il Dal Molin, che fungeva da capo-cordata, precipitava, trascinando con sè 1 due compagni, i quali, colti alla sprovvista, non avevano fatto in tempo ad assicurare la corda a qualche appiglio. I tre giovani, dopo un volo di oltre 250 metri, andavano a finire In ' un crepaccio, sfracellandosi contro le rocce. Nessun spettatore ebbe la sciagura, e questa ,è la ricostruzione della disgrazia f atta dalie aiPtae- Intanto al rifugio Passo Sella, giunta la sera e visto che i tre giovani non facevano ritorno, ve nivano organizzate ricerche. Le guide Ferdinando Gluck e Rizzi da Campitello si davano a perlustrare la zona senza alcun risultato, n mattino di martedì le ricerche venivano riprese, anche da parte dei goliardi del Guf dell'Urbe, attendati a Passo Sella, 1 quali si irradiavano nel gruppo del Sassolungo. Per tutta la giornata guide e studenti perlustrarono la zona senza risultati. Solo stamane verso le 8 si rinvenivano le salme che amorosamente composte, dopo il del camerati a Passo proseguire per , | Sella e t fatte^ , campitello. 1 — iiiiiiiiiiiiiiiiiiHMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiii Mummificazione e pietrificazione secondo -n nuovo metodo Ascoli Piceno, 9 agosto. A San Benedetto del Tronto, fi prof. Giuseppe Stoppolorii, ordinario di anatomia descrittiva e direttore e fondatore del Museo di anatomia presso l'Università di Camerino, na visitato 11 reparto privato, che raccoglie i più svariati soggetti del regno naturala pietrificati e mummificati con procedimenti assolutamente nuovi, o appartenenti al naturalista preparatore Ferdinando Veccia. Il prof. Stoppolonl ha constatato i risultati lusinghieri ottenuti dal Veccia, ed ha rilevato che nell'occhio degli esemplari mummificati rimane la corrispondente curvatura, si fissa la cornea, si cristallizza l'iride e insieme l'umor vitreo e gli altri elementi liquidi del globo oculare, che normalmente si afflosciano, cosi che 11 soggetto pare vivo, con lo scintillio dell occhio perfettamente conservato. E fra l'infinita varietà degli esemplari (Interessanti un pezzo bronchiale distaccato dal polmone di un suino e le parti costitutive del cuoro di un delfino, ventricolo destro e sinistro, aorta, ecc.) ha attratto l'attenzione dell' Illustre scienziato un pezzo di quercia il cui peso, per il fatto di essere superiore di parecchio al normale, rivela un caso vero e proprio di pietrificazione. Scontro fra tram e camion Una trentina di feriti Apuanla, 9 agosto. Sul viale XX Settembre, nei pressi di Avenza, una motrice tranviaria carica di lavoratori si scontrava in un crocevia con un autotreno proveniente da La Spezia. Malgrado 1 disperati sforzi di entrambi i conducenti, l'investimento si è reso inevitabile ed il cozzo è stato di tale violenza che la motrice è uscita fuori dalle rotaie e l'autotreno è ribaltato. Diversi viaggiatori, presi da panico, si erano gettati dal tram rimanendo feriti. In complesso si sono avuti oltre trenta tra feriti e contusi tutti in modo leggero. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinBi Ima Conferenza pei* la Cinta La pazienza di Tokio messa a dura prova da Londra L'Ambasciatore britannico è sempre senza istruzioni * I rappresentanti dell'esercito minacciano di ritornare a Tien-Tsin (DAL NOSTRO INVIATO) Tlen Tsln, 9 agosto. Per quanto le notizie siano contradditorie in merito al ricevimento o meno da parte dell'Ambasciatore sir Craigie delle istruzioni londinesi per la ripresa delle conversazioni anglo-nipponiche, in questi ambienti giapponesi lunpidj SI :j 'penso che logicamente esse non'riavrebbero tardare, non ritenen- to che la Gran Bretagna i>opHa|assumersi la grave responsabilità a i a a i e i a i d'una rottura. Epperciò, almeno qui a Tien Tsin se ne parla con palese ottimismo, mentre i giornali di Tokio danno crescenti segni d'irritazione, giungendo a scrivere che se entro oggi non, dovessero venir riprese le conversazioni, dovere del Giappone sarebbe di assumere un fermissimo atteggiamento, procedendo sulla via delle sanzioni antibritanniche. L'Asahi Shimbun pubblica in proposito che i rappresentanti delle forze armate giapponesi alla Conferenza sono esasperati per l'arenamento delle discussioni e minacciano di ritornare a Tien Tsin. I giapponesi di Tien Tsin preredono che l'Inghilterra finirà coll'accordo già raggiunto in merito alle questioni di polizia e farà proposte praticamente atte ad impedire una ulteriore circolazione del vecchio dollaro cinese ed ag\ giungono che anche la spinosa faccenda dell'argento posseduto dalle Banche cinesi di Tien Tsin verrà risolta in maniera amichevole, cosicché entro la settimana] tutto potrebbe essere risolto. I giornali nipponici attribuiscono inoltre notevole significato alla visita dell'Ambasciatore britannico Craigie all'Ambasciatore di Francia ed a quello degli Stati Uniti dopo il suo colloquio col ministro Katoh, capo della Delegazione giapponese alla Conferenza anglo-nipponica. L'Ambasciatore Craigie ha dichiarato che le conversazioni anglo-nipponiche non sono state mandate per le lunghe intenzionalmente e che da parte britannica c'è.jl più sincero desiderio di affrettare il corso della Conferenza. A quanto si riferisce, durante il colloquio col ministro Katoh l'Ambasciatore britannico ha dichiara to che il Governo britannico sta procedendo attualmente a consultazioni con terze Potenze circa problemi economici relativi alla consegna della riserva di argento detenuta dalle Banche cinesi della Concessione britannica che costituisce ora il problema cruciale delle conversazioni. Il ministro Katoh, a quanto si riferisce, avrebbe fatto rilevare quanto sia spiacevole un ulteriore rinvio della Conferenza anglo-nipponica, riservando una risposta formale in proposito. Stasera si è appreso da Tokio che sir Craigie ha ricevuto istruzioni di protestare contro la minaccia di confisca delle tniniere inglesi nella provincia di Ho-nan e di ricordare al Governo giapponese l'impegno assunto con la formula Arita-Craigie di vare l'ordine nelle zone controllate dalle forze armate nipponiche. Italo Zingarelli Ripresa degli scontri aerei sul fronte mongolo-mancese Csing King, 9 agosto. Sugli ultimi avvenimenti alla frontiera mongolo-mancese, si hanno i seguenti particolari. Le forze aeree mongolo-sovietiche hanno ripreso le ostilità il 5 corrente varcando due volte il fiume di confine Kalha e compiendo incursioni sul territorio mancese. Le squadriglie, sommanti a una sessantina di ae roplani, sono state affrontate dalIle forze nipponiche. Ne è seguito iiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii .preser- \ uno scontro nel coreo del quale 1 nipponici hanno abbattuti vari apparecchi nemici. Nel pomeriggio deilo stesso giorno un'altra sesSantina di apparecchi mongolo-sovietici apparvero nella stessa zona e furono dinuovo affrontati dal caccia giapponesi i quali ne abbatterono alcuni. Due apparecchi nipponici non hanno fatto ritorno alle basi. Lun chi aerei dei mongolo-mancesi si sono rinnovati. Un terzo combatUmento_si è impegnata più Jungo GÌ inglesi nan paura. . , . ., ...... . che si faccia saltar Gibilterra! Lunedi scorso gli attac- ed accanito dei precedenti, conclusosi con l'abbattimento di numerosi aeroplani nemici. Londra, 9 agosto. Gli inglesi sono molto preoccupati dell'attività svolta dagli spagnoli nella striscia di territorio neutro fra Gibilterra e La Linea. Da parecchio tempo si costruiscono trincee e qui a Londra si è addirittura fatta l'ipotesi erte gli spagnoli costruissero una galleria sotterranea per fare saltare in aria Va. rocca britannica. Oggi sembra agli inglesi allarmante, o poco me no, la notizia che il generale spa- gnolo Saliquet si è recato ad zionare ì lavori nella zona neutra. Questi lavori giungono fino a ven-ti metri di distanza dal confinedella colonia britannica. La striscia di territorio in questione ha una larghezza di due chilometri e mezzo. Le manovre navali inglesi nel Mediterraneo orientale Cairo, 9 agosto. La flotta britannica del Mediterraneo ha cominciato oggi le manovre estive nel bacino orientale del Mediterraneo. Le esercitazioni avranno quest'anno una importanza senza precedenti sia per l'estensione che per il tema fissato che è la difesa delle coste orientali del Mediterraneo. Il 13 agosto tali manovre saranno condotte a termine e la flotta parteciperà ad esercitazioni combinate con l'esercito egiziano e con l'aviazione, fra il 15 e il 17 agosto. Timori e precauzioni inglesipel nuovissimo « Mauretania »Londra, 9 agosto. Il Tribunale di Glasgow ha pronunciato oggi due altre sentenze di 10 anni dì reclusione contro due irlandesi accusati del possesso di esplosivi. Gli accusati, certi Michele O'Hara e John Carson, si sonorifiutati, come al solito, di difendersi e hanno ammesso con orgoglio di appartenere all'I.R.A. Presso uno di essi erano stati trovatben cinquanta tubi, di dinamite. I giornali informano che la Polizia di Londra impedisce al pub! blico di avvicinarsi al transatlan tico Mauretunìa. attraccato alla banchina del bacino Giorgio V nel Tamigi perchè l'autorità teme che l'I.R.À. possa tentare qualche col po di mano contro la nave nuovis sima. Soltanto persone munite diraccomandazione speciale dellaCompagnia armatoriale sono am-Sti^ticopitano a bordo del transatlantico. Il disastro di 0«^opera d'un attentato?Londra, 9 Durante l'inchiesta per |Udt ffiffr!f SS" ln=t k!I S rcr?' aumac" Sii1,,0^1 dichiarato chesu-bito dopo la deviazione del treno h»i » Ir-Jt l0C0maf-va era uscltanf 1 r^atV6u chonstato. »■ Presenza vL» a=S»b'anca ridotta in poi-ifnti^"Vuotu Afant0 31 bma"?rlSii ZtZl^^Lìl05*»?1*' trjì-,ritiene che queste ultime causat0 11 deviamento ma ^r^£erm0.ra paràare dl.atten- tato contro il treno. Come si ncor- V agosto. 5r la soia- da, quattro passeggeri erano rima- sti uccisi e ventisette feriti Uccìde la moglie e la figlia e si dà la morte ani%ì<.»«nJ. ti {..... -II. appiCCandO II tUOCO alld Casa Parigi, 9 agosto La scorsa notte, a Gennevilliers, nel diDartimento della Senna una ^p j, , ■ &enna, una villetta di legno veniva distrutta completamente dalle fiamme, mal- graefo gli sforzi compiuti dai pom- pieri alcorsi subito sul luogo Frafe macerie vennero rinvenuti i ca- le materie \emiero nn\ tnuu i ca- daverl, orribilmente carbonizzati. degli abitanti del padiglione: la si- K^^nti^no Sflffttr^ nttt7nÌi' cn^dam?rima si credette P]o^sémorto ?n seguito asfissia oro- wcata dallP fiamme Ma Fin-vocata aaue riamme. Ma l in- chiesta aperta dalla polizia ha permesso di stabilire che non si trattava di un accidente, bensì di un dramma spaventoso. L'Obry aveva ucciso la moglie e la figlia prima di darsi la morte, ed era stato lui ad appiccare il fuoco alla sua abitazione. Giovanni Obry era un falegname disoccupato,'di 58 anni, che si _ era fatto costruire, af tempo in cui guadagnava bene, un padiglione a Gennevilliers, poco lungi da un im- portante gruppo di case a buon mercato. Quando fu ridotto alla disoccupazione, l'Obry, la cui co- stltuzione fisica era abbastanza fragile, si pose a bere, divenne malato e dovette a varie riprese curarsi in un sanatorio. Qualche tempo fa, sentendo che la malat-tla s'aggravava e sapendo cheavrebbe ben presto dovuto far ri- torno nel sanatorio, ebbe pauradella morte, e non volendo ad ogni costo che la sua famiglia potesse sopravvivergli ed approfittare del- la casa che aveva costruito, aveva pensato di sopprimere la moglie e la figlia. < Le ammazzerò entram-he prffna di andarmene — aveva confidato a qualcuno l'Obry un giorno in cui era ubriaco —-'dopo di che appiccherò il fuoco alla ca- sa _-. Ed è quello che lo sciagura-to ha fatto. {