I colloqui di Cernobbio e le ripercussioni internazionali

I colloqui di Cernobbio e le ripercussioni internazionali I colloqui di Cernobbio e le ripercussioni internazionali Un'altra riunione dei Ministri giapponesi - Imponente manifestazione popolare contro le mene dell'Inghilterra - Le trattative per Tien Tsin definitivamente interrotte? - Chamberlain non esclude l'invio della flotta in Estremo Oriente D comunicato «Stefani» tori, con un consigliere déll'Amba-sciata, un segretario e gli addettmilitari, e l'Ambasciatore dclGiappone a Berlino, Hiroshi Oshi-ma, anche egli accompagnato daun consigliere dell'Ambasciata, daun-segretario e dagli addetti militari, hanno avuto un lungo colloquio, al termine del quale i due diplomatici hanno dichiarato che lo scopo del loro incontro era la questione dell'adesione del Governo di Tokio all'alleanza d'acciaio italo-tedesca. I due diplomatici e i loro seguiti si tratterranno a Como fino a lunedì prossimo. (Stefani). La partenza per Roma dei consiglieri nipponici Como, 4 agosto. Stamane due dei consiglieri del- Como. 4 agosto. A Cernobbio, l'Ambasciatore delGiappone a Roma, Toshio Shìra-l'Ambasciata giapponese a Roma,Kawahara e Mihara, hanno lascia to Villa d'Este partendo in aereo per la Capitale. A sua volta, il generale Karakawa è partito in automobile per raggiungere il Quartier Generale delle grandi esercì tazionx dell anno XVII, dove sono gia le altre missioni militari estere.Verso le undici, l Amabsciatorenipponico a Roma e quello a Ber lino, accompagnati da quattro per. sone del seguito, hanno effettuato a bordo di un veloce motoscafo una lunga gita sul lago. Essi si sono fermati a Cadenabbia, dove hanno fatto colazione facendo ritorno a Villa d'Este alle ore 11. Tanto in mattinata, quanto nel tardo pomeriggio, i due diplomatici hanno avuto, come del restogià ieri, lunghe conversazioni te-lefoniche con Rotna e con Berlino.Ultimi avvertimenti all'Inghilterra (DAL NOSTRO INVIATO) Tien Tsin, 4 agosto. Se è confermato che le conversazioni di Tokio sono completamente arenate, viceversa l'agitazione antibritannica in Cina riprende con novello vigore. Si annuncia che il 12 agosto incorni»-ceranno a Tien-Tsin le manifesta- sioni contro l'Inghilterra: esse du- reranno tre giorni e daranno agiodi discutere vari temi. A Tokio, stamane 25.000 cittadini dopo ave-re approvato in un comizio tenuto neZ quartiere degli affari una mo- eione antibritannica si sono rccai\ in correo all'Ambasciata inglese reggendo enormi cartelli con tascritta: «Abbasso l'Inghilterra >;una loro rappresentanza, compo-sta di cinque persone, si è fattaricevere da un consigliere c gli Haconsegnato, come il testo della mozione oé. ^ei, altri cortei analoghi hannoavuto luogo in città di provincia.ii solito informatore ufficialedel Ministero degli Esteri, pur ammettendo che da lunedì — datadell'aggiornamento dei lavori de! la conferenza — non è avvenuto nessun fatto nuovo, non è però affatto pessimista circa l'esito finale dei negoziati che saranno ripresi quando lo decideranno l'ambasciatore Graigie e il ministro Kato I quali continuano, sembra, a discutere privatamente. Delle consultazioni britanniche con l'America e la Francia gli ambienti di Tokio non dicono di avere notizia e sostengono che lo scambio di vedute in merito alle questioni economiche di Tien-Tsin non possa essere condoffo a termine che dalle due -\nunsia americana del Trattato de! i]1911 l'irrigidimento nell'attitudine l\lnUìese dflì anale é derivata la cri- sl de"c conversazioni. Alcuni gior\nah .inc,tano a governo a prepa\ra™ " fronteggiare qualsiasi e e \potenze, Giappone ed Inghilterra,} dcTie lo hanno iniziato. |nL'ottimismo ufficioso pare però fr\non soddisfi la stampa nipponica|r-\cl,e attribuisce proprio alla de-ltmfèsleralaupqdvrccSenfcngtnmeventualità, altri rispondono alle proteste di Londra per l'agitazione antibritannica in Giappone e nella Cina settentrionale scrivendo che quest'agitazione morirebbe di morte naturale appena l'Inghilterra abbandonasse la politica favorevole a Ciang Kai Shek, molti — in/ine — incitano a rafforzare l'Asse anticomintern affrettandosi a stringere l'alleanza militare con •l'Italia e la Germania senza entrarsi dell'America che mai, del reìsto, combatterà contro il Giappone in Siberia e in Cina. Il Kokumin Shimbun è d'avviso che questa alleanza si debba con\cludere immediatamente rompendo subito le trattative con l'Inghil ]terra restia a riconoscere la nuo- iva situazione in Estremo Oriente • Il giornale rileva inoltre che est,ste un fronte anglo-franco-americano contro il Giappone e che la l ddiplomazia giapponese si trova\gora ad un punto cruciale; e ricor- j da poi ìe decisioni prese nel mese\a\di maggio dal Governo giappone- ! n\se nei riguardi della politica euro-1 zpea tuttora non rese note. Il Glap-1 fpone, che sta- creando un nuovo] àordine in Asia, scrive una nuova i gpagina di storia concludendo una \ calleanza con l'Italia e la Germa-1 nma, interrompendo le conversano- ( Ini con l'Inghilterra e cessando d' csorridere agli Stati Uniti che sono|ni soci di Londra. « La diplomazia | ragiapponese si allontani dalle vec\chie tradizioni e affronti la situa- Uj0„e>)) Sj augura, concludendo, il ; giornale. L'Hochi scrive che modalmente e spiritualmente è logico esmdfache il Giappone stringa piti saldi legami con l'Italia e la Germania. E' necessario per il Giappone ri»-: .forzare qualitativamente i vincoli con questi due Paesi e non cadere] nella trappola che gli sta fertden-| do l'Inghilterra. Anche lo Yomiuri I rileva che l'atteggiamento dell'In- nghilterra è cambiato dopo la de-|snuncia del trattato di commercio ■ Bnippo-americano. E conclude: «Le\0- Odichiarazioni del Ministro del coni-]i. mercio inglese, le risposte ai c\Chamberlain, le risposte di Hall- a\fax all'Ambasciatore cinese, il de- f sìderw dl '»""'are le conversano- im\m dl Tokio> lo sfruttamento del- t Vantibritannismo onde formare un t (j"1*6 anglo-americano, mostrano n l'insincerità inglese». T -Oggi, ai\ pari degli scorsi giorni, nl" Presidente del Consiglio si e a\lungamente intrattenuto sugli av\venimenU europei coi ifinistrt de 'JH esteri, della guerra, della mari-] \na. € de,le finanze. Commenti alla ^^^t^ra^S^ ;UZ ; a\cun° ,orn" Vero nd accennare la : possibilità che l'Inghilterra, /allen \do le trattative, si deciderà ad erri citare la Concessione in larghiss' ma misura senza modificare la propria attitudine. Italo Zingarelli La voce di Tokio Tokio, 4 agosto. Persistendo la stasi nelle eonversazioni nippo-britanniche pel PCcqbqcadinristabilimento dei rapporti norma-1 tli in Cina, l'attenzione dei Circoli | vpolitici, della stampa e della popò- i Mlazione si punta sulla situazione in-1 vternazionale generale e sulla ne- tecessità, ormai ammessa pubblica- vmente, che il Giappone aderisca , ptall'alleanza militare con l'Asse on-j de parare la duplice mossa ariti nipponica dell'accordo russo-anglo francese e dell'ostilità americana rivelatasi bruscamente con la no-| ta denuncia del Trattato di com- mercio. La conferenza tenutasi stamane fra i cinque Ministri principali si è lungamente occupata delle questioni relative alla Cina in base alle proposte avanzate dalle autorità militari, mentre — come fu annunciato la notte scorsa — della situazione europea s'interesserà una riunione di gabinetto fissata per la ventura settimana nella quale si perfezioneranno decisioni d'eccezionale importanza. E' ovvio ritenere che queste decisioni si riferiscono all'alleanza suddetta E' intanto sintomatico il fatto che le due grandi correnti politiche che caratterizzano il partito Seiyukai abbiano pubblicamente e all'unanimità votato una mozione per invitare il Governo a rinforzare il Patto anticomintern in considerazione della tesa situazione internazionale Nei circoli politici si attribuisce grande importanza aU'avvenimen to. Il partito Seiyukai è infatti noto per ospitare nelle sue file la maggior parte delle personalità |i derìriondo politico ed'economico giapponese. E. pure da rilevare che da ieri a D\occo della Concessione britan nica a Tien Tsin è stato rinfor zato, Le navi mercantili sono state fermate sul fiume, e le forniture àe\ ]atte sono atate limitate. Da gciangai si apprende che oltre un centinaio di dimostranti cinesi nanno oggj assalito gli uffici della International Export Co, impresa commerciale britannica situati ne]la ex concessione russa. I di raostranti hanno demolito i mobili ed hanno gettato le macchine da scrivere e contabili nel fiume mentre i dirigenti inglesi e cinesi della compagnia hanno dovuto ri fugiarsi nella vicina Concessione americana. --* . j: r» incontro ai Uomo rilevato in America ncw York, 4 agosto. La notizia del colloquio avve nuto a Villa d'Este tra gli Amba scjatori del Giappone a Roma e Berlino, giunta qui nelle prime 0Te <jel mattino ha suscitato vivo Oì interesse ed è stata pubblicata con notevole rilievo dai giornali antimeridiani i quali, per senza fare commenti, ne sottolineano la importanza mettendola in rappor to aUe quotidiane conferenze che tengono a Tokio tra i capi e i mi nistri giapponesi. Il «New York Times» ritiene prossima l'adesio ne ufficiale del Giappone alla aneanza militare italo-tedesca. Chamberlain al rimorchio di Halifax Londra, 4 agosto. Il discorso pronunciato oggi dai Primo Ministro Chamberlain alla|Camera dei Comuni è il più forte I che sia uscito dalla sua bocca da quando egli è Capo del Governo !britannico e probabilmente dai quando è Ministro. ^| Le Camere se ne vanno in vacanza quindi per due mesi avere udito che l'atteggiamento del Governo è rigido in Europa ed in Asia, e si domandano stupefal¬ dopoi te che cosa sia accaduto improv visamente che permette al Primo Ministro di ritenere possibile l'in vio de'.la flotta britannica in Orien te, mentre finora tutti erano con vinti che un simile invio fosse im possibile, dati gl'impegni europei Ecco ora qui la dichiarazione di | a a i o o e e i a Neville Chamberlain in quest'ultima seduta della sessione, quando egli ha risposto alle obiezioni de! socialista Noel-Baker. « Io non cerco — egli ha detto j— di minimizzare le obiezioni al Governo in rapporto a molti incidenti in Estremo Oriente nei quali 1 giapponesi sono implicati. Voglio che la Camera tenga presente che la situazione per il nostro paese è particolarmente difficile. Spessissimo sento deputati che dicono: " Perchè non facciamo esattamente lo stesso di quanto fanno gli Stati Uniti? ". Credo che non sia necessario sottolineare' la fondamentale differenza tra gli Stati Uniti, nel loro isolamento dall'Europa, e la Gran Bretagna. Dobbiamo tenere sempre presente ciò, anche di fronte alle offese inflitte alla popolazione britannica in Cina da parte dei giapponesi; dobbiamo ricordare, cioè, che vi sono dei limiti a quello che possiamo fare attualmente per aiutare i nostri connazionali in tale regione. Nel momento presente non abbiamo in Estremo Oriente una flotta superiore a quella dei giapponesi. Questa flotta l'abbiamo qui. In certe circostanze potrebbe essere necessario inviarla in Estremo Oriente. Tale possibilità non è da escludere. Noi preferiremmo molto però sistemare le nostre divergenze col Giappone per mezzo di discussioni e di negoziati, ammesso che ci sia possibile far ciò senza sacrificare quelli che riteniamo siano considerazioni a principi fondamentali. Penso a tutti gli inglesi soli ed improtetti sparsi in diverse località della Cina. Anche se decidessimo di giungere ad un'azione di carattere estremo, noi non potremmo proteggerli tutti. Se. quind\ possiamo evitare di metterli in un pericolo più grave di quello in otii |Sl trovano attualmente, dobbiamo i farlo ». i e e a n i a a i a i e e e o a i a a e k a neaoziati di Tokio Il Primo Ministro ha quindi tributato un elogio all'Ambasciaiore britannico a Tokio « il quale, ha detto, sta conducendo, con grande abilità calma e coraggio, negoziazioni straordinariamente difficili in condizioni di clima che, a quanto mi viene detto, sono particolarmente dure in questa stagione dell'anno ». « Il nostro Ambasciatore — ha proseguito Chamberlain — ha accettato una formula che è stata oggetto di critica da parte dell'opposizione. Ad ogni modo l'interpretazione non conta molto. Quel che conta è che, in pratica, il-Governo britannico non considera che tale formula significhi un cambiamento della nostra politica. Essa ci ha permesso di discutere una situazione molto acuta che si era venuta a determinare a Tien Tsin. Per,quanto riguarda alcuni argomenti sembra che sarà possibile giungere ad un accordo coi giapponesi ». Passando quindi a parlare de: quattro terroristi cinesi detenuti dalle autorità britanniche, il Primo Ministro ha dichiarato di non essere sorpreso se l'opposizione ha chiesto un'assicurazione che essi non verranno in nessuna circostanza consegnati ai giapponesi. Egli ha aggiunto che questa richiesta non è fatta in base a giustizia. Il laburista Wedgwood ha detto che non si tratta di una questione di giustizia, ma di onore nazionale. Il Primo Ministro ha replicato: « Io non sono d'accordo. Al contrario si tratta di una questione di prova. Se vi sono sufficienti! prove che questi quattro uomini hanno veramente assassinato il dottor Chang non si potrà dire che è una questione di onore il consegnarli ai giapponesi. Il nostro punto di vista è che la colpevolezza di questi cinesi deve essere provata ». Passando quindi a parlare della questione dell'argento, custodito nelle banche britanniche della concessione internazionale, il Primo Ministro ha detto che la difficoltà di questo problema è di limitarlo alla questione locale: « L'argento in questione si trova a Tien Tsin e i giapponesi ci hanno anche chiesto di sistemare il problema della valuta che cir- tLspccdntsMsicola entro Tien Tsin. Dal punto di vista del governo britannico non si può discutere la neutralità di Tien Tsin, trattando questioni come quella dell'argento e della valuta che riguardano una zona molto più ampia che non Tien Tsin. Ne segue di conseguenza che non è solo il governo britannico che è interessato a questi due punti. N,oi abbiamo già messo perfettamente in chiaro che non siamo disposti a trattare unicamente col governo jgiapponese questi due firoblemi dell'argento e della vauta. Tali problemi possono essere sistemati solamente con una consultazione con altri governi che sono anche essi interessati al pari di noi nella questione generale della valuta e dell'argento, pro- |bleml che sono cosi intimamente I uniti tra di loro. Io non posso de finire ora in maniera precisa quale !sarà 11 nostro atteggiamento >. i ■ ., . | La situazione europea li Primo Ministro ha fatto noitare che sé anche la Gran Breta- gna denunciasse l'accordo commerciale con il Giappone dovrebbero passare dodici mesi prima che questo atto possa avere un effetto operativo. Egli ha anche sottolineato che tale accordo è ac¬ compagnato da altri esistenti con ! i Dominions e che perciò una de-1 nuncia avrebbe considerevoli ri- percussioni sui Dominions stessi: « Siamo stati costretti dalla for-J ha continuato za degli eventi il Primo Ministro — a prendere in Europa impegni molto gravosi a causa dei quali se alcuni avvenimenti si verificassero, la Grani Bretagna dovrebbe entrare iniguerra. E' impossibile assumere ,gli stessi Impegni in Estremo Oriente. La Gran Bretagna è un gpaese le cui risorse è molto difficile misurare: un grande e ricco paese abitato da una popolazione dallo spirito risoluto, ma vi sono limiti a quello che potremmo prudentemente intraprendere. Noi cerchiamo di continuare i negoziati per preservare il più possibile i principi che hanno finora governato la nostra. politica in quel set tore. Non dobbiamo però dimenti-'tono del discorso >di Chamberlain jsia stato del genere «forte». E' la ! tendenza del momento, rappresen- tata nel governo da Lord Halifax, care, ha concluso 11 "Primo Mini stro, che vi potranno essere dei problemi più gravi e più vicini da affrontare nel corso dei prossimi mesi e che dobbiamo conservare perciò le nostre forze per fronteggiare ogni eventualità ». Forza e bluff Non c'è da meravigliarsi che il che trascina seco gli altri Ministri, perchè l'opinione pubblica è con lui. Anche il Times di stamane, nel-l l'articolo di occasione per il 25" anniversario dell'entrata in guer-ra, pubblicava parole grosse. « Poiché il partito nazista har ... i ....... ietto del suo meglio per ipnotiz- ,zare il popolo tedesco e fargli ere- dere che la storia comincia dal grattato di Versaglia — scriveva organo che cosi spesso è ufficioso in fatto di politica estera — il tra- gico anniversario del 4 agesto ha per lo meno 11 merito di far rlcor- dare che ci fu un'invasione del Bel. gio precedente a Versaglia e chese il Reicft di Guglielmo II nonavesse attaccato la Francia ed tiBelgio un quarto di seco o fa, Dan-zlca oggi indubbiamente farebbe 'parte ancora della Germania e suvasti territori dell'Africa sventole-rebbe ancora la bandiera tedesca ». E' interessante però anche il fatto che l'atteggiamento » forte »del governo britannico nei riguar- di dell'Estremo Oriente.è stato an-nunciato oggi alla Camera in coin-cidenza con due avvenimenti: lapartenza delle missioni militari inglese e francese alla volta dijMosca, dove si incontreranno con ! Voroscilof, e le conversazioni di Villa d'Este fra gli ambasciatori giapponesi-a Roma ed a Berlino, conversazioni aventi lo scopo di studiare la possibilità e le modalità di»un'adesione nipponica al | Patto d'Acciaio. Il primo avveni: mento può avere incoraggiato Chamberlain a puntare i piedi ed ja minacciare addirittura l'impos- .:UÌ1. «I~J, l'in..in risila f ntt a nfl- |sibile, cioè 1 invio della flotta britannica in Asia: il secondo lo ha forse stuzzicato, contribuendo in tal modo alla enunciazione del bluf£ incredibile or ora accennato, ~. . londra in auesti . Sl ,t™va a Lonclla' ln £uesu giorni, il generale francese Hutzi ger: egli avrà colloqui con vari !capi militari britannici e lo scopo 'tli questi colloqui — a detta di alIcurii informatori attendibili — sai rà di studiare coordinamento |dellc forzf militari turche, inglesi 1 e francesi nel Levante, i Un'altra manifestazione che va emessa accanto a queste cordialità j levantine, è la visita odierna del l'ammiraglio Cunningham, comanj dante in capo della flotta medi; terranea dell'Inghilterra, ad Anjkara. Cunningham, il quale con la sua squadra è entrato giorni or so;no nel porto di Costantinopoli, ha compiuto oggi in aeroplano il volo I fino alla capitale turca e lì è stato I ricevuto dal Presidente Inonu, dal ] Ministro degli Esteri, dal coman- dante in capo dell'esercito e da tutto lo Stato Maggiore turco. Vice dmlacmErscsTrsGepqdP Gli ambasciatori giapponesi a Roma e a Berlino (secondo e terzo da sinistra a. destra) durante una passeggiata a Cernobbio con i loro segrotari particolari