"Vogliamo cacciare gl'inglesi dal nostro paese,,

"Vogliamo cacciare gl'inglesi dal nostro paese,, Per la libertà totale dell'Irlanda "Vogliamo cacciare gl'inglesi dal nostro paese,, Le risolute dichiarazioni del Quartier Generale degli agitatori irlan desi - La lotta non è alimentata dalla Germania - La 11 campagna militare „ contro l'Inghilterra potrà durare oltre due anni Londra, 2 agosto. L'organizzazione rivoluzionaria irlandese ha fatto sapere òggi al pubblco britannico, per mezzo di una lettera, indirizzata al « Nevis Chronicle » e riprodotta dal giornale per esteso, che essa potrà continuare Iq, campagna, se necessario, per altri due anni e mezzo, giacché i denari non le mancano. Attualmente l'organizzazione dice di spendere ogni settimana 120.000 easqdi Italire; ma a queste somme bisogna. aggiungere quelle raccolte e spese! dalle varie filiali che agiscono \n\cInghilterra. Il foglio liberale Com-\Pmenta che non vi può essere du b- \ gbio sull'autenticità della lettera, in quanto fu il suo inviato speciale a Dublino che presentò per iscritto una serie di domande a uno dei capi dell'I.R.A.; e ora il documento ricevuto contiene appunto le risposte. La lettera dell'I.R.A. è intestata « Quartier generale - Du- cqsanilsino » e reca la firma di Michele\sDoyle, direttore della pubblicità, dEcco ora le domande e le risposte: ! n— Che cosa si propone di otte- nere l'organizzazione conia sua ot- tuale campagna terroristica? i s— Non è il caso di parlare di':iterrorismo. Si tratta, invece, di una campagna militare dopo Z'm-lvio di una. dichiarazione ufficia-' ,e „, GovCì.no britannico. Gli sco-\pi sono evidenti. Vogliamo cac a o „ e dare dal nostro paese un esercito, nemico allo stesso modo dei belgi-durante la guerra mondiale. \— Qnul è il vostro atteggia-] mento di fronte alla nuova legge\inglese che rende possibile le e- spulsioni degli Irlandesi? — Vi sono più di quarantamila: j . nnstre'città. Essi dovranno far posto per i ti irlandesi rimpatriami. \«Quanto ricevono di gagà. glor-,Hera t membri dell'IRA? (Era\l o o Il a e, e o di in di tli il ae o a d: di or d naliera stato detto dai giornali londinesi! che ricevessero 800 lire al giorno). « Non ricevono paga. « Come scegliete coloro che devono operare in Inghilterra? « Si tratta in gran parte di volontari la cui costituzione fisica ii rende adatti al servizio attivo. «Cernie allenate i volontari? « Per anni e anni, sotto la direzione di esperti. « E' stata avanzata l'ipotesi che la campagna terroristica sia finanziata dalla Germania. E' vero ? «E' falso. « Si dice, ad esempio, che i fondi, provenienti dalla Germania, siano mandati in America all'organizzazione irlandese che esiste negli Stati Uniti e da lì siano por tati poi in Irlanda per la distribuzione. E' vero? « Questa è un'affermazione assurda. « Non hanno mai agenti della Germania cercato di mettersi in contatto con VIRA? « Nessuna proposta è stata fatta mai al Governo della repubblica (E' da notare a questo propositoche VIRA significa «esercito re- pubblicano irlandese » e che l'esercito stesso si considera strumen¬to militare di un governo repub-blicano indipendente e cioè quello istituito per breve tempo nel 1916 e che secondo V IRA esisterebbe ancora. Tale governo non deve essere confuso, naturalmente, con quello attuale di Dublino). li giornalista ha ancora domandato : « Quali sono nelle linee generali i piani della campagna deìì'IRA in Inghilterra? — Sono i piatii di una completa campagna militare. — Per quanto tempo potrete ancora durare? tefiaugaescedtePnvp — Circo due ann% e mezzo, an-jrche nelle circostanze peggiori. Ma. d\Probahilmente dureremo di più a,m\ giudicare dal crescente appoggio che troviamo in Irlanda L'organo liberale che pubblica questa interessante intervista si scusa, in un articolo editoriale, di averlo fatto dicendo però essere necessario conoscere ciò che gli irlandesi vogliono guadagnare con la loro azione. Il tono delle rispo¬ \ste può sembrare in un certo mo do pomposo. Ma i lettori inglesi ! non lo trovano tale dopo che han- no visto come i soci dell' I.R.A. facciano veramente sul serio. La i serietà dei loro propositi, o meglio ':il fanatismo che anima certi ade renti al movimento, s'è visto oggi lin Tribunale quando il giudice ha ' concluso l'istruttoria contro due \donne e due uomini implicati in uno delle recenti esplosioni di , bombe. La irlandese sig.ra Woods -allorché un ispettore di polizia fa\ceva una deposizione ricordando ] che in casa della Woods egli tro\v0 un documento in cui era men zionato sir Roger Casement, uo nw che> „ detta del poix~iotto, « fu : condannato a morte per tradi-; d'mento all'Inghilterra durante la c i fluemt mondiaie», ha dichiarato:, m \«Egli era un irlandese nato in /r-j-,landa e ^ non ó es \sideratol'traditore ^'Inghilterra 1 ccIrlusgdtbtmsnsginizi! . i e fi? na, rte r isla in ta a Un irlandese non può tradire l'In- Un altro accusato ha dichiarato:1, Tn «,i />o»LQìrf«-rt ...» ,nMn/n ^«7. ghilterra. Io so — ha continuato] ta signora Woods — che questo \ uomo nior/o è ancora molto po-i tenfe ». ! « Io mi considero un soldato del- j l'Irlanda. Sono fiero di ciò che ho Ifatto per il' mio Paese ». \ La polizia continua intanto a prendere misure precauzionali dovunque. A detta di un giornale sarà vietato d'ora in poi di pescare nei vari laghi artificiali dei dintorni della Capitale che costituiscono i serbatoi di acqua potabile, e ciò per tema che con la scusa della pesca gli uomini dell'I.R.A. facciano saltare le chiuse e gli argini. Soltanto fra qualche tempo le Società di pescatori dilettanti regolarmente costituite potrannootteneie il permesso di esercitarelo sport della lenza, ma — come dice il giornale — solo se i singolisoci si obbligheranno a fungere da« poliziotti ufficiosi * e si prende- ranno la briga, quindi, di sorve- to]gliare ed eventualmente denunzia-e-Ire tutte le persone sospette. Non 1 ■ . ^ . . . . occorre aggiungere che ora i laghiartificiali in parola sono guardatarn¬ b-inotte e. giorno da sentinelle, o Le espulsioni di irlandesi intan6 to continuano, ma con ritmo rat- tentalo. Arrestati ed espulsi sono finora in numero piccolissimo. Le autorità sostengono che la maggior parte dei sospetti se ne sono andati spontaneamente prima di essere acciuffati e fotografati; e certo l'affermazione ha un fondo di verità. Ma gli autori degli attentati sono poi veramente tanti? Parimenti è fondata l'affermazione della politica che tutti gli individui pericolosi le sono noti? Le persone che hanno reso necessa rto un decreto firmato dal Ministro degli Interni sono fino ad oggi meno di trenta, L' dll ià

Persone citate: Hera, Roger Casement, Woods