Il disaccordo anglo-sovietico

Il disaccordo anglo-sovietico L.A SFINGE PI MOSCA Il disaccordo anglo-sovietico per la definizione di aggressione indiretta Di fronte alla sollevazione dei bellicisti Chamberlain annuncia l'invio a Mosca di rappresentanti dello S. M, e cerca di spiegare le difficoltà e le lentezze delle negoziazioni polìtiche tgcsti contro il Primo Ministro, un I sattacco personale che ha confer-jmato ciò che era noto da tempo, ; possia che gli oppositori non ce la lhanno tanto con la politica estera!aLontlra, 31 luglio. Il dibattito sulla politica estera è cominciato oggi a Westminster con un violento attacco concentrico dei liberali e dei laburi- enunciata più volte dal governo quanto con la persona del suo principale esecutore. Sinclair e Dalton hanno anzi sostenuto, ciascuno a loro modo, che in seno al governo vi sono dissensi, che Chamberlain non va d'accordo con Halifax e che non può ispirare fiducia un governo 11 quale parla di resistere alle Potenze che vogliono modificare lo « statu quo » e ciò nonostante ha fra i suoi membri il ministro degli esteri dell'epoca della Manciuria (Simon, ora Cancelliere dello Scacchiere, il ministro degli esteri che fu autore del piano per l'Abissinia (Hoare, ora ministro dell'in- slddbmppE a i e l terno) e, infine, l'autore del pattoIidi Monaco. I bChamberlain ha replicato contrun discorso molto abile dal punto \ vdi vista parlamentare, ma sul si-Ilgnificato politico del quale è forse ! pmeglio non dire nulla se non dopo averlo meditato. Il Primo Ministro è stato un po' amaro nel tono perchè si è visto bersaglio isolato degli attacchi ed ha respinto con tppsveemenza le accuse polemizzando [ direttamente con i suoi critici. . . Ila luISSIOne militare IH RUSSia I Primi""* *^"fl~d£SS|odierno è opportuno fare una bre-[ve cronaca della fase iniziale del-1la seduta perchè sono state pre-Isentate interrogazioni alle quali i ministri hanno replicato in modo che sta in stretto rapporto con le dichiarazioni successive del PrimoMinistro. Anzitutto Chamberlain ha an-minciato alla Camera che il Go-verno ha deciso di inviare a Mò- sca una delegazione militare taquale sarà composta dall'ammiraglio sir Reginald Plunket.t Ernie Erle-Drax (il nome più lungo delle Uste dell'ammiragliato), dal maresciallo dell'aria sir Charles Burnett e dal maggior generale Heywood. L'ammiraglio Drax, che:è primo aiutante di campo navale di Re Giorgio, sarà capo della e _.i vv » . ì Inglesi, 1 aspetto 'a| missione e tale particolare dlmo-j stra che, per gli inglesi, l'aspettolpiù importante delle conversazio-| ni militari con la Russia sarà,' quello della collaborazione tra lei rhìtToLf»ri?°i^H^tat-r2lha detH°i™™i ni, i hS a?Iranno dli n?Sr trill d«e missioni mi- »IP™ T T a ? < »presto possibile. « Le conversazio | sI mj Cs| hsni militari e quelle politiche procederanno di pari passo — ha continuato Chamberlain — affinchè possano raggiungere la fase finale contemporaneamente ». Il Capo del governo ha quindi I erisposto ad una interrogazione re-I lativa all'Estremo Oriente ed ha sdetto che la questione di denun-jhciare il trattato commerciale an-j nglo-nipponico, imitando così, fa- dzione dell'America, dovrà ( .sere! resaminata molto minuziosamente: Ned ".ssigerà, in qualsiasi caso,--on-'dsultazioni fra l'Inghilterra e^o-j^minuns; ad ogni modo si può dire, dfin da ora in linea di massima, ha | s dichiarato il Primo Ministro, che| r gli scopi perseguiti dal Governoidbritannico e da quello americanoIr in Asia sono simili; le circostanze! sono tuttavia diverse. p Integrando quindi le informazio- ni date dal Primo Ministro, il sot- to segretario agli esteri Butler hai aggiunto non essere vero che il ; D Giappone abbia domandato che la j q inghilterra si astenga da qualsia-; Wsi atto capace di sostenere la va-liluta del governo di Chang Kaiicpmluta del governo di Chang Kai Scek; ed ha negato che Londra abbia preso impegni in tal senso. I fautori di guerra Veniamo ora a Sinclair, il quale. (f nome del gruppo liberale, ha da \ l° segnale di attacco contro :1 Prlmo Ministro. Egli lo ha accu *a™ dl essere sempre un fautore 'de 1 appeasement, cicè tica dl calmare le potenze della politotali- mMcdhaJ •iiiiiii/iiNiiiiiiiiMiiiiiiiii MMiMiiiuiiiitiiiiiiiiiiiii tarie facendo loro delle concessio-1 vni. Dati i dubbi che ci sono al ri-inguardo, Sinclair ha chiesto che 11 | Primo Ministro si pronunci, dica;pcioè se intende resistere all'agres-|zn I sione e se intende costruire il fa-ig-jmosc fronte della pace (ossia com- j o, ; pletare l'accerchiamento antitota- pa litario). E' disposto Chamberlain]a!a sottoscrivere le dichiarazioni del - o o e al e o ie e u i e - suo ministro degli Esteri lord Halifax? Bisogna inoltre che il Primo Ministro dia assicurazioni in merito alle trattative russe perchè l'adesione della Russia al fronte della pace è indispensabile. Le indiscrezioni e 1 commenti della stampa al riguardo hanno seminato diffidenza in Olanda e negli Stati baltici. Occorre che Chamberlain diradi le nebbie ed è necessario che per condurre in porto l'alleanza una perona di alto grado si rechi a Mesca, magari per brevissimo tempo; è necessario mandare a Mosca un uomo che possa avere accesso alle più alte I personalità del Kremlino. Sinclair oIinoltre ha domandato che Cham I berlain dichiari essere la restau- ntrazione dell'indipendenza cecosloo \ vacca uno degli obiettivi fissi dei-Ila politica britannica. Venendo a e ! parlare di Danzica, egli ha invita o ld'do o n to Chamberlain a chiarire a qual punto l'Inghilterra interverrebbe per impedire il mutamento dello statu quo; e circa la Cina egli ha detto che l'Inghilterra non può o [ essere neutrale, perchè se la neutralità inglese conducesse alla vlt Itoria del Giappone tutte le posi¬ a I aloni britanniche andrebbero per dzS|«»t5 ««me sarebbero ugualmente e-[Perdutc se la ,c'na. vincesse la el-1 &uerra senza 1 aiuto inglese, e-I L'oratore socialista Dalton, che i ;na preso la parola subito dopo, ha do j cominciato col dire che il Paria le mento non vuole andare in vacanmo. za in un'epoca come l'attuale, per | ché ricorda l'esperienza dell'anno n-!scors°. Monaco e il resto, o-| «Per dirla apertamente — ha ò- esclamato Dalton — noi non ci ta|££SS£ gSTME? n0n 6 minie elal es le he:. le hanno concluso patti bilaterali con la 1 Inghilterra, ma tali patti sono sempre di carattere provvisorio. . La Romania e la Grecia non han- Ìo _ , . „ . .. . ,, i'no dato nulla in cambio delle ga- ranzie ricevute e lalleanza con la Rnssin infine è «nmnrp ri! là rin n t sen?pre di 'a da venne. Questa non è certo diplo- (sorvegliato dalle Camere » In quattro mesi e mezzo dagli eventi di Cecoslovacchia, d'altro canto, il Governo ha fatto assai poco, secondo l'oratore. La Francia è alleata, ma lo era anche prima. Solo la Polonia e la Turchia sonoa| l'Inghilterra, ma tali o-j ?emPre di. ca,'att,<;re . ol^ Romania « la Grecia non han o-| à,' ei °imazia ad alta velocità. Secondo!dli Dalton le cose potrebbero essere' - tat a compimento rapldamcn. < » se lord HaIifax si "casse a Mo| sca; ma non sarebbe male nem- ! I meno se lo stesso Primo Ministro j Chamberlain andasse a incontrarsi con Stalin. L'oratore laburista | ha poi menzionato l'affare Hudson commentandolo con questa in¬ cgvtè e i I escrezione -I Mi . a sonaMaek quale devo fidTm?- -jha dichiarato il deputato — chelb-j nell'ultima riunione della Banca| - dei Pagamenti Internazionali, i e! rappresentanti inglesi Montagu | te: Norman, governatore della Bancai pa-'d'InsLHltetI'a- e il banchiere sir! l?j s( ei p-j^Niemeye^tent^o e, dott. Funk che se la Germania i ca | svalutasse il marco e abolisse le | ce| restrizioni valutarie in genere, le oidue personalità anzidette farebbe-1 coIr,° del loro meglio per persuadere' e! ^.^1°?»^nmC° a Un presuio ai runcn ». - I» rpnljca ri j .'hamflPrlain i P- Ld rBr"'" MamDenain gai Hudson, dunque, nell'opinione di'Tl ; Dalton, non ha parlato a vanvera i pa j quando fece le offerte al dottor. n-; Wohltat ma sapendo quali erano| f-li desideri delle più alte sfere mer-ifiicantili di Londra: concludere un| patto di denaro. L'oratore ha ter-!ominato dichiarandosi In favore di j llord Halifax il quale, però, egli ha ! mdetto, « è in catene i a . . 1 e - e non può r.tmuoversì ». cEcco ora la replica del Primo tMinistro. Chamberlain ha comin- —ciato col respingere le accuse di edissensi fra lui e Lord Halifax ed fha rimproverato l'opposizione peri avere. esagerate .e Xergen^di Kiiiiiiti.itiiiinmin MiiiiiiiiiiitiiiMiiiMiiiiiiMMiiiii{ M S ' É^' III ìd 1 vedute che ni possono essere in seino al Gabinetto. Cosi facendo, l'op | posizione non rende un servizio al ;paese, fornisce invece delle muni|zioni ai nemici potenziali dell'Inighilterra. Specialmente dannoso è j il dire che il Primo Ministro sia più debole del Ministro degli este]ri nell'esecuzione della politica che il Ministro degli esteri stesso enun- I ciò a nome del governo « Il compito di condurre innanzi la politica estera del paese non è facile, in questi tempi — ha det to il Primo Ministro — e ritengo che quei deputati i quali tennero posti di responsabilità, in passato e sperano di tenerne nuovamente in futuro (allusione evidente a Chur chili e ad Eden) dovranno esercitare un po' di circospezione, vaglian do ciò che può servire e ciò che può far danno alla causa che dicono di avere a cuore ». Venendo alla risposta alle domande circa quel che il governo ha fatto finora per metter su il fronte della pace, l'oratore ha di mtczgppczsfmtsnmptrcdvòtóaratocke le la Turchia sono importantissimi rda.ta la posizione geografica dei s'due paesi ed ha aggiunto che se!dla Romenia e la Grecia non hanno ]adtQbpntmin discussione sulle ! cdifficoltà incontrate nei negoziati,egli ha detto — in ciò si deve | dato nulla in cambio delle garan zie, gli è perchè esse non potrebbero venire in aiuto dell'Inghilterra, se questa fosse aggredita. Ma la garanzia inglese incoraggia le due nazioni e le indurrebbe a resistere con più fermezza ad un assalto. Chamberlain ha poi affrontato il problema più importante del momento, ossia la questione delle trattative con la Russia: ^.^V 80 e a o a i 6 n o pericolosa di ouella di . faicieiianio pericolosa ai quena cu - ÌSSSSÌLlJS9tSSSj £* 1 Cf'.idesiderano trovare una formula soddisfacente per far fronte a tale nericolo ai! t .«Allo «tesso tempo — ha ag- v (giunto il Primo Ministro dopo una noi ci preoc-, cupiamo di non ingerirci dell'indi-1Dpendenza di altri Stati e se noni vi o i a vedere un segno della sincerità del mio desiderio di concluderli. Posso assicurare la Camera che mi fu arduo alle volte non intervenire per correggere le false impressioni create da certe parole. So perfettamente che in altri paesi v'è della gente la quale sorveglia con attenzione il progresso di queste trattative e che sarebbe felice di poter ricevere in regalo armi con cui dividere i Sovieti da noi. Non voglio quindi fornire queste armi;l . I . ima siccome non e un segreto ohe ì governi inglese, francese e sovie-; tico non sono riusciti a accordarsi finora su una formula soddisfacente, per definire l'aggressione indiretta, dirò che tutti e tre i governi sono d'accordo col riconoolscere che l'aggressione indiretta !brevissima pausa ' ! di altri Stati e se ci siamo accordati ancora col governo sovietico la cosa si spiega col fatto che la definizione dell'aggressione indiretta data dai Sovieti ci sembrò significare appunto ingerenza in casa altrui ». tsqldq I colloqui al Cremlino ^"dra sia responso-i lblle de"a lentezza delle trattative | con Mosca ed ha rilevato che la loro lunga durata non è dopo tut | to senza precedenti; al contrario i per l'alleai anteguerra ! Il Primo Ministro ha respinto la | '°jlalleanza anglo-nipponica di CI " 'ìl?-i"*CAl?eIl.^per !l patt0 dl Lo i j Gli oppositori hanno rlmprove- sto al governo di non avere con-, ( eluso con la Russia un trattato i i provvisorio, come quelli fra In-1 Tintesi -g^l i cese del 1904 nove mesi; per la1 | convenzione anglo-russa del 190' 1 carno otto mesi. ' -■■ i Provvisorio, come quelli fra In-! ghjlterra e Polonia P Inghilterra ei'Turchia. Ma in realtà Londra prò-, i pose questo patto provvisorio se- . nonché furono i russi a non voler | firmare nulla, finché tutto non'ifosse chiarito e concordato. i| « E' senza precedenti il fatto!!odierno — ha rilevato Chamber-jj lain — che noi ci accingiamo a mandarein Russia i nostri animiragli e generali, prima che siano terminate le conversazioni politi che r, Mimatro degli esteri |ovle. tico — ha detro il Primo Ministro —- nel corso delle conversazioni ha espresso l'opinione che se i collo finì militari cominciassero subito frjKm politiche non do K^JTS^e^e?^ Molotof che ci hf inciotti a pren- dere la dtì'!Ìslon(- attuale ». l la conferenza di Tokio Quanto alla questione di Danzila, Chamberlain ha detto che le notizie dei giornali sulla militarizzazione della Città Libera sono state certamente esagerate: Batrdnp« La situazione deve essere tut-, mtavia sorvegliata attentamente. IscchdigiAlcuni incidenti di frontiera han no aumentato la tensione ma il go verno polacco ha dato prova di ammirabile calma e possiamo es-.,, sere certi che esso continuerà in '"una politica di saggia modera- dazione-.. IaffPassando quindi a parlare della'mSituazione in Estremo Oriente il "taPrimo Ministro ha ripetuto che lol—accordo pregiudiziale Arita-Craigie! aljnon ha segnato un cambiamento j 'adella politica britannica nè hnpli- quca il riconoscimento dei diritti di belligeranza al Giappone nè costi- tatuisce un tradimento degli infr- coressi o di quelli di terze potenze j ma è unicamente il riconoscimento di una situazione di fatto: « Siamo di fronte a molte difficoltà in queste delicate conversazioni di Tokio. Se continuerà l'agitazione antibritannica in Cina da parte di persone ispirate dai giapponesi, il governo britannico sarà costretto a considerare la situazione come molto seria. Il successo delle negoziazioni potrebbe infatti diventare molto difficile ». Per quel che riguarda l'argomento cinese nelle concessioni britanniche il Primo Ministro ha sostenuto che tale questione non ha nulla a che vedere con Tien Tsin ma è di carattere più ampio e non può essere discussa senza la partecipazione di altre potenze. Riferendosi alla denunzia americana del trattato di commercio con il Giappone, Chamberlain ha detto che quantunque gli obbiettivi generali della Gran Bretagna e stati Uni ta. E?trem°™" rlente sian° molto simili, ciò non s,lg"lfiCa che , en^ambi i governi debbano seguire la stessa linea di azione- Sfuggiremo alla guerra? « Ciascuno di noi può seguire differenti metodi adeguati alla situazione di problemi differenti. Quando la collaborazione è possibile, noi la riteniamo molto importante e non manchiamo di tenere gli Stati Uniti informati di tutto quanto facciamo o intendiamo di fare ». Circa le trattative finanziarie e ! con la Polonia, 11 Primo Ministro i,si è limitato a dire che non può e | aggiungere nulla a quanto ha di- '.v a llna miairho ajìnn» infoaS = rict-a e ^l-^M£ff^^l5aSttarf!& oinre la nuucia nelle intenzioni pa- cifiche dei vari Stati europei, non - vi sarebbe allora alcuna-questione a che non potrebbe essere risolta , mediante discussioni pacifiche, 1D'altra parte se la guerra venisse, i vincitori e vinti egualmente mìe- l u e è n e i n n chiarato sull'argomento il Cancelliere dello Scacchiere e cioè che non è stato possibile raggiungere un accordo per un prestito in contanti alla Polonia, e questo « per motivi di carattere tecnico ». Ed ecco ora la perorazióne: « L'accumularsi degli armamenti, ha detto il Primo Ministro, sta procedendo con un tale ritmo da ;l . I tutte le parti che la situazione non ipuò essere considerata senza pree g<,ou^lonl ed è dlffldle ve&re -; rmrl,f nflsaa Hanl«ór>.i «. nnn rm, i e come possa risolversi se non con la guerra. Sfortunatamente i sentimenti tra le nazioni sono esacerbati da una velenosa propaganda dei giornali o condotta con altri mezzi. Io non posso fare a meno di pensare che se noi potremo far cessare questa guerra delle parole e se per di più si intraprendesse i terebbero un tragico raccolto di sofferenze e di miseria. Credo che questa verità stia penetrando nelle coscienze dei Capi di Governi e dei popoli di tutti i oaesi. E' su questo fatto che io fóndo la speranza che sarà possibile sfuggire all'incubo che ci assilla tutti e tornare ancora una volta nella luce | della pace » Breve discussione Il primo a prendere la parola dopo Chamberlain è stato Eden. jDel discorso dell'ex-ministro degli esteri vanno citati soltantQ , e, egli ha detto che il Primo Ministro ha reso ìun servizio al paese in una situa i «ione estremamente delicata. La verità, secondo Eden, è che il Giappone ha mancato di conqui, stare la Cina. Lo scopo del Giap i pone è di assicurarsi l'aiuto o la 1 connivenza dell'Inghilterra negli l&^o™ ' 1 ! connivenza dell'Inghilterra iscop. da esso peSKden si , è detto felice di aver udito da Chamberlain in termini categori ci una smentita della possibilità 'ehe l'Inghilterra aiuti i nipponici Egli ha aggiunto poi che il Primo Ministro può star certo che se il Governo parlasse al Giappone in termini altrettanto energici di quelli americani avrebbe l'appoggio di tutto il paese. Dopo che vari altri oratori ebbero espresso le loro opinioni, alla chiusura della seduta ha parlato di nuovo, a nome del Governo, il sottosegretario agli Esteri Butler. Egli ha nuovamente, accennato alla situazione orientale dicendo che i negoziati relativi alla situazione di Tien Tsin sono prossimi all'accorcio, in merito a certe piccole queslioni di polizia. Butler ha detto che le agitazioni antibritanniche nella Cina settentrionale sono siate organizzate dal Giappone. Il Governo giapponese, egli ha dichiarato, dovrà capire quale sia il nostro risenti- , mento. Nessuna trattativa o diIscussione potrà impedire quindi che i nastri rapporti col Giappone diventino di giorno in giorno pep giori. Queste dichiarazioni del sot¬ ,, '"segretario sono state applaudite dai Presenti. Egli ha terminato affermando che l'Inghilterra ri- mane fedele agli impegni del Irattato a nove. < Noi continueremo — egli ha detto -- a interessarci alla sorte della valuta cinese per 'a quale abbiamo fatto più che qualsiasi altro governo», Una mozione di sfiducia prese» tata dai liberali è stata bocciata con 266 voti contro 130. Vice WJJ Ss ' :><É^5?' "—III ì ìdelanzastStrade principali Strade secondarie Ferro vìe principali Autostrade taAnvasuzSiPajndcab tro zone della Valle Padana, nelle quali ei evolgeranno le Grandi Manovre dell'Esercito