Farina si impone nella Coppa Ciano dominando da cima a tondo l'oppassionante competizione

Farina si impone nella Coppa Ciano dominando da cima a tondo l'oppassionante competizione Rombi di motore salutano la memoria dell' Eroe Farina si impone nella Coppa Ciano dominando da cima a fondo l'appassionante competizione (DAL NOSTRO INVIATO) Livorno, 31 luglio. Lo spirito dell'Eroe ìia aleggiato su noi è su quanti limino vis- ieri, atmiòyer attimo, epC}%lvsodio per episodio, questa ormai classica competizione automobilistica, intitolata a Costanzo Ciano, figlio prediletto di Livorno. Già in mattinata i novantaquattro i/agliardetti delle Sezioni del RÀCJ, scortali dai dirìgenti dell'automobilismo italiano, conte Bonacossa, comm. Magnani, ing. Furmanik e comm. Filippini, erano stati al Cimitero della Purificazione, per inchinarsi davanti alla tomba dell'Eroe di Buccari. Nel pomeriggio i corridori hanno commemorato il grande scomparso, nella forma che meglio si addice ad atleti, a uomini di azione: gareggiando con intrepido coraggio, con spìrito di disciplina e di sacrificio, sul duro e insidioso circuito dell'Ardenza. Così, l'automobilismo italiano, ha voluto celebrare l'Eroe sempre presente: con spirito puro e ardimentoso, e la siiti corsa, per questo, ha acquistato maggiore importanza ed un fascino particolare. Riuscita perfetta rrgFccszssdspMsttQampemae\ pConsiderata da un punto di vi-\csta tecnico-spettacolare, la « XIX\loCoppa Cianos l.a assolto in pieno) il suo compito. Risultati notevoli.] cfolla enorme lungo tutto il percorso, organizzazione accuratissima. Tutto ha proceduto per il suo verso. Come già sull'assai più veloce circuito di Trìpoli, cosi anche a Livorno l'Alfa corse ha preceduto la Maserati. Farina, che sempre più si afferma guidatore di classe internazionale, ha tenuto il comando della gara dal primo al sessantesimo giro, vale a dire dal principio alla fine. Il magnìfico pilota e la sua superba macchina non hanno avuto una vita facile, soprattutto durante la prima parte della gara (fino a quando, cioè, Villoresi è stato costretto a fermarsi per rottura del semi asse) in cui egli ha dovuto chiedere il massimo sforzo alla sua vettura, per guadagnare, lentamente mu sicuramente, un numero sempre maggiore di secondi al tenacissimo avversario. Scomparso Villoresi, il secondo posto c stalo tenuto per due giri du Biondelli, per un giro da Rocco e poi, fino alla fine da Cortese che, gradatamente, si era fatto luce fino a portarsi a ridosso del primo. L'asprezza del percorso, con i suoi sessanta giri, tutto curve e brevi rettilinei, ha selezionato inesorabilmente il gruppo dei gareggianti composto di undici eie «tenti: quattro Alfa Romeo di Farina, Aldrighclti, Biondetti e Pintacuda e seffe Maserati, guidate ila Villoresi, Rocca, Cortese, Tarn ffì, Pietsch, Trossi e De Grappenried. Incidenti di vario genere hanno posto fuori gara, oltre all'ottimo Villoresi, Aldrìghetti, Biondetti tallorchè questi era secondo in classifica), Rocco, Trossi e Pietsch Il fattore velocità non è stato vdtrvslomtatefo13 mcraBKgirCK21t3a4Cdgv4certo' preponderante. Basta vedere'fe viedie conseguite a Tripoli e\raffrontarle a quelle di ieri, per convincersi che il circuito dell'Ar- denza non è dar-vcro quel che si'ama definire un percorso re/oce.l Lasciando da parte le Mercedes, il bravo Emilio Villoresi, su Alfa corse, ottenne nel mangio scorsoisul circuito della Meìlaha IKm.393), una media di Km. 185,679,mentre Taruffi, su Maserati, lamedia di Km. 177,935. All'Ardenza si è andato molto più piano e le ragioni sono ovvie. Progressi tecnici Saia interessante vedere come si comporteranno queste nuove Alfa e queste nuove Maserati sul circuito di Pescara, che è un percorso misto per eccellenza, ma indubbiamente assai più veloce dell'Ardenza. La lezione di Tripoli è stata fruttuosa; la prova di ieri lo ha luminosamente dimostrato. La nostra industria si è raccolta in sé stessa, ha jìicsso in atto i rimedi; l'Ardenza ha collaudato, da par suo, i miglioramenti conseguiti sia dall'Alfa, che dalle Officine bolognesi. Se le argentee Mercedes fossero stale ieri presenti, acrebbero trovato avversari assai più duri da piegare che non a Tripoli, l tempi parlano chiaro; il giro più ■veloce di Farina è migliore di quello ottenuto, lo scorso anno, dalli 4j;ùùsl cilindraie. 11 particolare Zia so% tS8Z&&£Bffl& l SIT 6 m meSS° '" nsaHo|teìitrahcta constatazione: I 0to-Wvani piloti si ranno famulo leos-ì1} rina e stata un gioiello di regolarità e di intelligenza. Una prore giudiziosa, da vecchio guidatore. Farina ha compiuto ieri la sua corsa più bella ed il risultato lo colloca definitivamente sullo stesso piano dei vari Nuvolari e Varzi. Ottima impressione hanno suscitato Villoresi, che ha classe e stile da campione. Cortese e Aldrighetti. Ha deluso invece Trossi. O la macchina ha tradito il pilota? Certo è che da Trossi. Maserati si attendeva qualche cosa di più. La gara dei dilettanti La prova dei « cannoni » è stata preceduta da un'altra, riservata ad un gruppo di dilettanti. Questi hanno compiuto venti giri, al termine dei quali Teagno e Lami sono giunti al traguardo separati da pochi mei ri. E'nci vera e propria voUita finale, che ha messo in bella evidenza lo spirito agonistico di Teagno e di Lami entrambi su Maserati. Il terzo rnGcoin posto è stato occupato da Brezzi che si è attribuito il giro più veloce. Prima della partenza del se cando grunna, il Federale di Li vorno hn fatto l'appello della Medaalia d'oro Costanzo Ciano, mentre la folla, tutta in piedi, osservava un religioso silenzio. Il suo spirito era qui, accanto a noi: lo vedemmo con gli occhi della mente passare davanti all'assolata tribuna, massiccio e sorridente, fra il saluto affettuoso della folla. Filippo Muzi I risultati Primo Cruppo (g'rl 20, pari a Km. 116): 1. Tengno (Maserati) 66'29" e 3 quinti (media Km. 123.280); 2. Lami (Marciati), 56'30"; 3. Brezzi (Rocca). 57'9" e 4 nnintl; 4. Lanza (Maserati), a un giro; 5, Torsi (Maserati), a due giri. Giro più veloce: il i6.0 dì Brezzi, fn 2'45" e un quinto (media Km. 126.302). Vaniti 12: ritirati: Piate 15.. Meregalll, «Ventiquattro». Romano, Rugireri, Pelassa. Piate G., Barbiere Corsi. Secondo Crupno (girl 60. nari a Km. 348): 1. Farina (Alfa Romeo). 2.30'lo" e 2 quinti (inerita chilometri 139,53): 2. Cortese 'Maserati), ferma to al 59.0 giro, in 2,31'25" e 3 quinti 3. Pintacuria (Alfa Romeo), fermato al 57.o ciro. In 2.30'S7" e 3 quinti 4. TarufP (Maserati), fermato ni b6.0 Ciro, in 2.32'22" e 2 quinti ; 5. Biondetti (Alfa Romeo), fermato ni 62.o giro, in 2,31'33" e 2 quinti. O'rn più veloce: ti l8.o di Farina, In 2'24" e 4 quinti (media Km. 144,198). i,'il Farina e Alfa Romeo: il binomio vittorioso

Luoghi citati: Livorno, Pescara, Tripoli