Gesù con la mantellina

Gesù con la mantellina Gesù con la mantellina MILANO, luglio. [pCome e quanto fosse cattivo il nmarito di Santa Rita da Cascia, ll'ho saputo l'altra sera alla Grande Arena Milanese » clic viceversa è una piccola arena, come quella di un circo, circondata da tre o quattro file di nude panche. Sta alla periferia, in un'area fabbricabile a fianco d'un lungc stradone che condure chi sa dove. Ho visto una luce, delle donnette coi bambini in braccio, un gelataio col carrettino, e sono entrato. Si paga una lira. << Stasera — c'era scritto — agisce tutta la Compagnia ». E, sotto: ri Santa fìtta ila Cascia. Grandioso Dramma Religioso in 5 affiti. Sono entrato proprio nel momento in cui Santa Rita da Cascia abbracciava disperatamente le ginocchia del cattivo marito scongiurandolo di non gettare dalla finestra le suore, sue amiche, e di non spezzare il crocifisso. 'Le vecchie, sedute in prima fila, piangevano. Gli uomini, presi, facevano forza per nascondere la commozione. Due ragazze, pallide, gli occhi spalancati, si tenevano per mano. I bambini giuocavano sotto le panche. — Quella gentaglia! — ripeteva coi pugni stretti e gli occhi audacemente rivolti al ciclo, in atto di sfida, il marito di Santa Rita alludendo alle povere suore, amiche di sua moglie. — Quella gentaglia non la voglio più vedere in casa mia ! Se la vedo ancora, la butto dalla finestra! E faceva l'atto di prendere una suora e di scagliarla, come una palla, dalla finestra. Passò un fremito tra gli spettatori. Alcuni chiuaero gli occhi. Una vecchia che piangeva e fiutava tabacco, rimase con la presa a mezz'aria e mandò un piccolo grido. E Santa Rita, ora, sempre aggrappala alle ginocchia del marito, tentava impedirgli d'avvicinarsi al tavolo e di prendere il crocifisso. — Voglio spezzarlo! — gridava il cattivo. Se fosse riuscito a prenderlo e l'avesse effettivamente spezzato, avrebbe — a parte il sacrilegio — enormemente impoverito la scena la quale, semplicemente, consisteva in quel tavolo e in quel crocifisso, e basta. Un tavolo nudo, verniciato di bianco. Eppure bastava a rappresentare la casa di Santa Rita, una casa povera, senza comodità. La mancanza di sedie simboleggiava appunto questa povertà. Non che la Compagnia non disponesse di sedie. Anzi. Appena finito l'atto, fu ricoperto il tavolo con un tappeto di velluto rosso e, anch'essa di velluto, fu portata una poltrona dallo schienale dorato: nient'altro, ma questo bastava a quegli spettatori pieni d'immaginazione a figurarsi non più, ora, la povera casa di Santa Rita, ma il sontuoso salone del convento dove la Santa entrerà, umilmente chiedendo di essere accolta. Torniamo al marito di Santa Kita. Perchè è così cattivo? Perchè non crede in quel Dio che la moglie, invece, prega tutto il giorno ? — Perchè — lo dice egli stesso — perchè ho giurato ai miei compagni di essere cattivo, di non credere ! — Ma tu — inginocchiata gli domanda la Santa — credi, nel tuo cuore, o no ? ;— Credo, sì, ma ho giurato ai miei compagni di non credere, di essere cattivo ! Niente da fare con quest'uomo. Ci vorrebbe la pazienza di una santa per persuaderlo a diventare buono. Ma Santa Rita, appunto, è santa, e ha questa pazienza: sempre inginocchiata e aggrappata al marito, e facendosi trascinare se questi tenta sfuggire alla predica, tanto da tracciare, alla fine, sull'arena, complicatissimi ghirigori con le ginocchia, comincia a parlare come solo le sante sanno parlare — del cielo, di Dio, della bontà, e i suoi occhi s'illuminano, la sua voce si leva alta nel silenzio. Questa povera attrice che più tardi, nella comica finale, farà la parte di cameriera curiosa, ora sembra veramente, una santa. Chi, fra gli spettatori, è cattivo, gli s'inumidiscono gli occhi e si pente. Anche il marito s'intenerisce, e improvvisamente — fra gli applausi delle donne e dei bambini — diventa buono, esageratamente buono come, fino a poco tempo fa, era stato esageratamente eattivo. — Basta — grida — coi cattivi compagni! Hai ragione tu, Rita ! E bacia — suscitando un nuovo, delirante applauso — quel crocifisso che prima voleva spezzare. Vengano, ora, le suore; riempiano pure, a schiere, salmodiando, la sua casa: è diventato buono, non le butterà più dalla finestra. Ed esce per andar a dire ai suoi compagni : — No, non voglio stare più con voi ! Sono diventato buono ! j Santa Rita è felice. Allegri mormorii sorgono dagli spettatori. brCts| fsIgtmdfisSrestddr—pscGli uomini, ora, accendono le-pine e i sigari, le madri cercano, ! le panche, i bambini. Leiche si tenevano per |sotto due ragazze mano, si guardano sorridendo, [Guardo in alto, convinto diipoter vedere da un momento al- 1 altro, nel cielo, la Bontà in vo- lo, che trionfa. Entra in iscena il figlio di San- ta Rita: Marco, un giovanotto di vent'anni, anch'esso traviato dai cattivi compagni. E' pallido, |malato, per tutta la notte ha tossito. — Tu morirai — oli dice la K»"imi Ue sante dicono senza [paura queste parole, anche se so no mamme) — tu morirai se non lascerai i cattivi compagni, E con un discorso molto più l o u i a i l i i i , a e a a , e e , a . ù a a . , i a i a , l e ù ! j breve di quello usato per il marito, persuade il figlio a lasciarli. Correndo c inneggiando alla bontà, il figlio esce. Nuovo trionfo. Applausi, pur se meno intensi. Santa Rita, rimasta sola, in| forma, con un monologo, gli spettatori di avere un altro fiIglio. molto piccolo e perciò non traviato dai cattivi compagni, moribondo all'ospedale. Lo madri guardano con occhi dilatati c si stringono al petto i figliuoli. Ora è secso un gran silenzio, e si sta per maturare la tragedia. Si sente che la. tragedia scoppierà improvvisamente. Uno scricchiolio, uno schianto e una panca, carica di troppi j sprllatori, si spezza, e gli spettatori vanno a gambe all'aria. Ma non c'è tempo di ridere. Si srute un urlo, e il marito di Santa Rita entra piegato in due, con una mano sul petto, ferito al cuore. — Ah, tu sei diventato buono? —■ gli hanno detto i cattivi compagni. — Muori ! E ora si dibatto rantolando sull'arena, roti Santa Rita inginocchiata presso. E' una morte lunga, di quelle che noti fanno rimpiangere alla folla il prezzo del biglietto: il moribondo si rotola per l'arena, sorge in piedi tre o quattro volte, stramazza, risorge. A un certo punto semina sia morto. La folla applaude. Macche, non va le. S'è mosso ancora, ricade, è morto veramente. Ma la folla adesso, divenuta prudente, aspetta un pozzetto prima di applaudire. — Vedi — dice, accanto a me, una donna al figliuolo — vedi che cosa fanno i cattivi compagni ? Terrorizzato, il figliuolo la guarda e le si stringe al fianco: e un bambino di pochi anni, col cappello di paglia largo, calcato fin sugli orchi : le orecchie, rimaste fuori, sono fortemente piegate in giù. Anche noi, da bambini, abbiamo passato quel periodo: la mamma, la mattina, ci metteva il cappello più giù ch'era possibile, coprendoci gli occhi, piegandoci le orecchie, e ce lo toglieva la. sera, con molti sforzi, aiutata dalla nonna. Eravamo orribili. Ma non potevamo ribellarci. Ora sì sente un altro grido. — Che è? Che è? — pensa la folla in preda a, un triste presentimento. E' morto, ucciso dal gruppo dei cattivi compagni, il figliuolo di Santa Rita. Ancora più terrorizzato, il bambino dalle orecchie piegate si stringe contro la mamma. Ed ora, per finire, una noti zia, una terribile notizia: il figliuolo più piccolo, quello che per essere troppo piccolo non ha ancora cattivi compagni che io uccidono, è morto di malattia, con « mezzi propri ». Si rompo un'altra panca, cadono altri spettatori. Santa Rita, disperata, anrh'ella vuol essere uccisa, e annuncia agli spettatori : — Uscirò anch'io, adesso, e i cattivi amici di mio marito e di mio figlio m'uccideranno. ila è entrato, in questo momento, un uomo, un uomo che non si sa chi sia perchè ha una mantellina nera addosso, e un cappuccio sulla testa. Dalla mantellina nera, molto corta, esce una veste rossa. Sta dritto,' immobile, sull'entrata dell'arena. Santa Rita non lo vede (diremo poi perchè), e fa per uscire. Allora l'uomo si toglie il cappuccio e la mantellina, e chi è che, davanti a Sani a Rita, con le braccia spalancate, le impedisce di uscire ? E' Gesù. Gli spettatori stanno a bocca aperta. Una vecchia si fa il segno della croce. Passa un brivido dentro di noi. Forse è Gesù vero. Si spegne, delle quattro che illuminano l'arena, una lampada, segno che l'atto è finito. Il morto si rialza, la lampada si riaccende, il morto s'inchina, ora, e la folla non finisce più di applaudire. ila Gesù, dov'è Gesù! P2' sparito. Il cielo è tutto stellato. Perchè quando l'uomo dal cappuccio e dal mantello è entrato, Santa Rita non se n'è accorta, e neanche gli spettatori se ne sono accorti, o, per lo meno, non hanno fatto mostra di accorgersene? L'ho domandato a un vecchio che mi sedeva accanto, e s'andava ancora, col dorso della mano, asciugando gli occhi rossi. — Perchè? — Perchè qui, signore, non hanno tutti i trucchi che ci sono negli altri teatri, nei quali Gesù o i fantasmi possono apparire improvvisamente. Qui no. Qui il cappuccio nero sul viso significa che Gesù non c'è ancora, non è ancora venuto: . e perciò Santa Rita non se n'è accorta. E anche noi, avrete visto, non abbiamo dotto una parola. Questo bambino, il mio nipotino, stava per dire forte: « Gesù! » Ma io gli ho messa una mano sulla bocca, per e-non farlo parlare... Poi Gesù s'è , ! tolto il cappuccio, e allora, in ei quel momento, è apparso. Ila r |prima, quando aveva il cappuc- [ciò, 1:011 cera. ii Detto questo, s'è rimesso, col - dorso della mano, ad asciugarsi - gli occhi rossi, Il popolo, la gente, quante cose - capisce che i raffinati non como prenderebbero! I raffinati, gli o « intelligenti » riderebbero a , |questi ingenui trucchi. Le vec- a a a chie e i bambini no. Ancora com prendono certe cose che noi non comprendiamo più. ancora si commuovono a certe cosa deli» avendole così dicia-iquali noi mo— superate, sorridiamo Se davvero e superamento, quanto male ci fa ! Meglio, molto meglio sarebbe esser rimasti comele vecchie, come i bambini, come quelle due ragazze che, tenendosi per mano, si son dette, con un fremito: — Quello è Gesù, quello è Gesù, ma non c'è aurora... 11 cappuccio va bene, ma la mantellina, perchè? Perchè, Santa Rita l'aveva detto, era una notte di pioggia, e di tempesta. E Gesù, uomo come tutti gli al tri, s'era messo la mantellina pernon bagnarsi. Gesù con la mantellina, che ha bisogno della mantellina por ripararsi dalla pioggia e dal vento e più vicino alla gente del lontano, risplendente Gesù degli altari. Il cielo era tutto stellato. E, finito l'atto e sparito Gesù, la gente, non vedendolo, cercava, con gli occhi al cielo, fra quelle stelle. Quante cose abbiamo perdute con la nostra « intelligenza » ! O perdute no, ma smarrite, e per ritrovarlo bisogna stare in mezzo alle verrine e ai bambini, ai bambini dalle, orecchie piega-lte, che sono quello che oravamo! noi tanto tempo fa, quando — beati noi — certe cose non le ave-j-ivamo 0 superate ». Noi, adesso,.siamo «intelligenti» tra virgo-;lette. Tntelligonle veramente è il bambino o la vecchia che non ride una sola delle , o e!quando, spentasi e i n a e quattro lampade, il morto si rial- za, si rirompono, si rimette a po- ' stola parrucca andatagli di tra- I verso, pronto a inchinarsi e a ['mandar baci non apponala quar- ita lampada si sia-riaccesa: per la vècchia o per il bambino tuttii!qnei movimenti non valgono, per- Ichè è come se l'attore li facesse!dietro il sipario: lo spegnersi del- jla quarta lampada significa ap-j| punto questo: è calato il sipario. Poi si riaccende, o allora il si-jrdano si rialza, l'attore saluta, siia o i. ù, a, ; domani un celebre dramma e Margherita Gauthier. ovvero la I Signora dallo Camelie. E donne¬ imeli in a e domanda alla gente: — V'ò piaciuto ? ! —Sì — grida la gente battendo le mani. i _ — Por domani sera., signoro o Isignori, altro grande spettacolo: I La Ruota Maledetta, lavoro in cinque atti e otto quadri. Popò- nica sera, Tosca e la prima attrice si gel torà dall'alto di questo tavolino dandovi l'impressione vera e completa, della caduta dallo mura di Castel Sant'Angelo, in Roma! a ICd ora, signore e signori, prima della farsa tutta da ridere « 01 Carini servo di due padro- ni » la. signorina. Maria farà il suo solito giro, s/teraninsa nel ve stro buon eli ore! La. signorina Maria — ancora vestita da suora (è la suora che il marito di Santa Rita voleva, quand'ora cattivo, gettare dalla finestra) passa fra la gente con un vassoio in mano: si contenta, d'uri soldo, di duo. A ohi dà una lira, fa, l'inchino e sorride, l'i' bionda, carina, la veste da monaca le copro lo gambo. Comincia ora la farsa con 01 Cari in. 01 Carline un'antica maschera di Carbonato, vicino a Bergamo : ha una parrucca, gialla e il naso rosso. La gonio ride solo a veIorio Entra, subito dopo 01 Carlin. una cameriércUa saltellante, rarina fino alla rintola. orribile, con gambette enrtissime c storte, dalla rintola. in giù... E' la signorina Maria, la biondina della quale, quando aveva le gambe roperte, mi stavo per innamorare... Mosca

Luoghi citati: Bergamo, Cascia, Castel Sant'angelo, Milano, Mosca, Roma