L'assalto della folla all'Ambasciata Monoica di Tokio

L'assalto della folla all'Ambasciata Monoica di Tokio L'assalto della folla all'Ambasciata Monoica di Tokio Cinquantamila dimostranti - Stamattina alle 9 cominciano le discussioni per Tien Tsin ore ghilterra saranno perfettamente inutili ». Da Sciangai si apprende che due bombe sono state lanciate nelle prime ore del mattino da ignoti contro il Consolato britannico. Non si hanno a lamentare vittime, I danni sono trascurabili. Dispacci da Pechino e da Nan chìn° informano che il movimento «««britannico è in pieno sviluppo 'n tutta ìa cina settentrionale e I centrale. In una grande adunata ,presen~a di deìegati venuti da \tutti { centri ^stato votato „„ m dine del giorno in cui si qualificano di illegittimi gli interessi britan ssnitrla Nanchino dell'associastone anti,britannica della Cina centrale, alla presenza di delegati venuti l i i e , i , i i „SSlMici in Cina, si chiede la revoca delle Concessioni britanniche e si auspica il boicottaggio economico dell'Inghilterra. Da Tien Tsin si apprende che le autorità della Concessione britannica, allarmata di fronte al crescente numero di cinesi che abbandonano la Concessione assediata, ha adottato energiche misure per frenare questo esodo. Tutti i cinesi addetti al trasporto dei veicoli saranno internati in un campo di concentramento fatto costruire dal Consiglio municipale britannico. Un cinese che ha tentato di uscire dalla Concessione eludendo la gendarmeria, è stato fulminato dalla corrente elettrica del reticolato di fil di ferro che circonda la Concessione. Da Hong Kong si conferma pure, a tarda sera, che il governo della colonia, ha ordinato, per domani mattina, l'inizio della coscrizione obbligatoria per tutti i residenti britannici. ghinbopricosidaTokio, 14 luglio. Poiché, com'è noto, l'ambasciatore britannico sir Robert Craigie ha, aderito all'invito giapponese, le conversazioni anglo-nipponiche avranno inizio domani alle 9. Si crede di sapere che il primo contatto avverrà Jra l'Ambasciatore e il Ministro degli Esteri giapponese, con esclusione\chdegli esperti delle due parti, che ««verrebbero interpellati in un se-'ncondo tempo. I cNei circoli britannici si menta ciò che più volte è «««,»,pportato a conoscenza di tutti: la\tdda o ò i a a a i o » i i i a o a i i le la co"'",bpconoscenza dì tutti: intenzione nipponica d> esigete, prima di iniziare le conversazioni, una assicurazione di neutralità in Cina da parte dell'Inghilterra. Vi è chi dubita che, poste cosi le cose, la Conferenza possa dare frutti di sorta. E vi è chi dice che, in casi estremi, se l'Inghilterra non può combattere il Giappone in casa sua, può benissimo nuocergli, ed in misura notevolissima, nelle questioni di traffico e di commercio. Ma intanto, proprio stamane, si è svolta una dimostrazione ostile dinanzi all'Ambasciata d'Inghilterra che è stata, per parere unanime, la più grandiosa del genere svoltasi nel paese da quando esso è venuto a contatto col mondo occidentale. Cinquantamila persone si sono riunite nel Parco di Hibiya, dove sono state arringate da diversi oratori i quali hanno avuto parole roventi contro la Gran Bretagna. Subito dopo, una massa di ventimila dimostranti si è incolonnata e si è diretta dinanzi alla sede dell'Ambasciata. Sassi e petardi sono stati lanciati di là dei cancelli che recingono il parco, ed alcuni animosi hanno manifestato il proposito di fare irruzione nel parco e possibilmente nella residenza dell'Ambasciatore. Un triplice sbarramento di poliziotti era però già stato steso, e allora un temerario motociclista — lanciata la macchina alla massima velocità — ha superato il cordone e ha tentato di sfondare i cancelli tenuti cfciti-si da una semplice catenella: ma questa ha resistito, la macchina è andata in frantumi ed il motociclista, non si sa come, ha riportato soltanto ferite relativamente lievi pur perdendo sangue in abbondanza. Nonostante che la giornata sia stata fino ad ora la più calda dell'anno, i dhnostranti sono rimasti per diverse ore dinanzi all'Ambasciata, emettendo continuamente grida anglofobe. Finalmente, una delegazione di cinque persone ha potuto entrare ed ha consegnato al secondo segretario H. N. Brain la mozione votata al Parco di Hibiya la quale è del seguente tenore: « Sette milioni di cittadini di Tokio sono decisi a schiacciare l'Inghilterra, nemica dell'umanità e chiedono che l'Inghilterra restituisca tutte le Concessioni in Cina e si ritiri dall'Estremo Oriente ». Il diplomatico britannico ha ritirato il documento senza pronunciare parola. La dimostrazione si è quindi sciolta lentamente. Poco dopo il rappresentante autorizzato del Ministero degli esteri ha comunicato alla stampa straniera che il Governo non ha avuto alcun rapporto con la dimostrazione, la quale perciò è stata genuinamente .spontanea. Il giornale Jupan Times, che pur ha sempre auspicato un accordo fra Giappone e Inghilterra, scri- MdadansdhfncpsbtlfdcrdmzdGdtfdi. - -l/rn Giappone e Inghilterra. scri-\ eIve oggi che i negoziati che stan-\ -:no per cominciare a Tokio sono e : condannati in anticipo aìVinsuc- jIl cesso qualora non si tenesse cpn-|- ] to degli umori dell'opinione pubbli-Ica. «r.Il Giappone — aggiunge il - {giornale — ha già speso per il \compimento della sua missione in a I Estremo Oriente una somma che -]si avvicina a 10 miliardi di yen o,ed ha mobilitato più di un mie\lione di uomini. Se questa realtà l,non sarà tenuta nella debita con {siderazione, i negoziati con l'In¬

Persone citate: Robert Craigie