ALIMENTAZIONE di Angelo Viziano

ALIMENTAZIONE ALIMENTAZIONE e rendimento sportivo Louvain, 13 luglio. Se i nostri bravi atleti che frequentemente ci consultano per avere indicazioni sull'alimentazione adatta a provocare un maggiore rendimento nelle loro competizioni, salvo poi ad utilizzare i nostri consigli secondo interpretazioni affat¬ to arbitrarie avessero assistito ni }° ?,„«^^o Lti«.--fJT ^^t^^^J^SJ^!^11 "e'^ odierno congresso ìnternaziona,e.cU biologia applicata allo sport che oggi si è trasferito a Loti vain, per tare omaggio all'Università che sta costruendo un nuovo Istituto di educazione fisica — sarebbero rimasti certamente impressionati della complessità del problema in discussione. E' evidente ebe tutte le categorie di materiali nutritivi calorigeni possono intervenire nel rifornimento dell'energia necessaria al lavoro muscolare; tuttavia dal punto di vista del ruolo che sono chiamate a svolgere nel meccanismo della contrazione muscolare proiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiii i i e r , a . . i . i i o priamente detta, al momento stes so della contrazione, esse debbono essere valutate separatamente. Sino ad oggi si sono considerate specialmente le sostanze co siddette ternarie (zuccheri e gras si) come le sorgenti dirette dell'e nergia necessaria per la contrazio ne; mentre alle sostanze proteiche si è avuta la tendenza a non affi dare un simile ufficio altro che in direttamente, per quel tanto che esse sono capaci di dar luogo alla formazione di corpi del gruppo ternario attraverso una preventi va trasformazione chimica. Non è mia intenzione portare il lettore nei difficili meandri della chimica biologica per quanto si riferisce al problema in discussione c perciò dovrò sorvolare alquanto sulla relazione scientifica del prof, Bigwood, per dare maggiore sviluppo a quella pratica del prof, Plasch. i Non potrò tuttavia non anticipare che tra le deduzioni della prima e le constatazioni sugli sportivi di quest'ultima i dissidi, se vi sono, non sono apparsi incolmabili e che le concordanze, ad un attento giudizio, sono state le più frequenti. Zuccheri, grassi, sostanze azotate, alcool, vitamine, materie minerali ,ecc. sono i capi passati al vaglio delle assise, uscendone quale orgoglioso, per l'importanza riconosciutagli, quale mortificato per la sua incomprensione... I glucidi, o zuccheri, sono stati ancora stavolta i trionfatori, ma fino ad un certo punto. Da tempo immemorabile sportivi e non sportivi erano edotti della loro importanza energetica, ma non sapevano che contro tale credenza si tramasse in silenzio nei laboratori di ricerca scientifica. Recentemente il Margaria sostenendone ancora ^indispensabilità nel lavoro muscolare ha vinto un vistoso premio nazionale bandito dalla mia Rivista di « Medicina dello sport e dell'educazione fisica»; ma con tutto ciò non si può più affermare che i glucidi occupino nella contrazione muscolare un posto esclusivo. Essi si possono ritenere i soli indispensabili nello sforzo acuto poco prolungato ed essenziali accanto ai grassi nello sforzo meno intenso ma sostenuto. Tenuto conto di tutto ciò è logica la pratica già invalsa negli sportivi di aumentarne le proprie riserve nell'organismo facendo largo uso di zucchero nei periodi di lavoro. Senonchè i medici hanno quasi concordemente notato che lo zucchero comune (saccarosio) a lungo andare non è molto tollerato e talora produce disturbi gastrici; mentre il glucosio è più digeribile, più prontamente assorbito ed utilizzato, per cui merita la preferenza. Plasch ai suoi calciatori, dal momento in cui essi cominciano l'allenamento intensivo e durante il periodo delle gare, lo consiglia alla dose quotidiana di cinquanta 0 settanta grammi oltre all'alimentazione normale. Una dose un po' più elevata può essere concessa il giorno prima della competizione Può essere dato da sorseggiare pure durante le gare di lunga durata — maratone — sotto forma di bevanda. Ecco una formula sperimentata dal relatore: si lascia macerare del the nero (25 grammi per litro) durante una notte, prendendo cura che la macerazione avvenga a freddo in modo che i prodotti tannici astringenti non vengano estratti; al mattino si filtra e si aggiungono centocinquanta grammi ai glucosio per litro e qualche fetta di limone. Durante le gare lunghe tale bevanda può essere diluita. Passando a sostanze di altro gruppo è stato tentato recentemente, basandosi sull'utilità che essa avrebbe in certe malattie muscolari, l'impiego della girocolla per un maggiore rendimento degli sportivi; ma il giudizio espresso dai congressisti è stato nettamente sfavorevole. Pure l'alcool non ha avuto buona accoglienza. Migliore interesse ha invece destato il tentativo di modificare preventivamente lo stato di equilibrio acido-basico del sangue, tendendo cioè a portarlo nello sportivo verso quello che si dice di alcalosi, tenendo conto che tale è lo stato verso cui tendono 1 soggetti quando sono nel buon ' allenamento e che è in antitesi con - ^"f.'Xt rhp JSL31 CaS°a ; Mg» fctìcto «sten«anU ! ; | _°2fc™ Cr^er^a aklSnl^ner . SS"^% "0etere di neutràlizzi8. dldr|,^ |?sta^e tosslehe^Si ^Sd* fà^^ «SdStóe^ r. somministraZione di sali alcalini. I l, Ma una frraLnac quantità di que-i - sti potrebbe portare a disturbi gau, stn£, 6 | o n piasch si ritiene entusiasta M. x ; o o al o li ifi, e e e n e a i-1--- ■ _. . j eiCovacin Ulmeann, Richard, Gre atlgoire ed al tri hanno preso^ parte di una sua formula costituita di bicarbonato di soda, citrato di sodio e citrato di potassio; egli afferma di aver ottenuto eccellenti risultati nei corridori ciclisti che u, si lamentavano di affaticamento e di depressione muscolare dopo pochi chilometri di corsa. Per quanto concerne le vitamine ciò che ci interessa dal punto di vista sportivo gli è che la vitamina B, influenza il ricambio dei glucidi, intervenendo in tal modo nel meccanismo della contrazione muscolare; cosicché se si consiglia agli atleti l'uso di una grande quantità di glucosio bisogna anche provvedere ad un apporto corrispondente di vitamina B, magari per mezzo del regime alimentare. Un'altra vitamina — la C — è stata preconizzata pure per gli sportivi in questi ultimi tempi, specialmente per i casi di sovrallenamento. Per l'adulto la razione quotidiana di vitamina C è stata fissata in trenta o quaranta mil ligrammi di acido ascorbico al giorno. Tale quantità corrisponde a cinquanta o sessanta centime tri cubici di succo d'arancio. Altre sostanze come l'acido sue cinico, i prodotti fosforati, i sali di calcio sono pure entrati in discussione nei dibattiti del Congresso. Krall, Heiss, Challey-Bert, ei, rb- o, i, toivVrrebbe™rche"o!uéstV aiv,a„„„ „„„ „„f„,„i„ („„„,.(■■■„..,, attiva alla discussione in base a loro precedenti ricerche. Con molta avvedutezza il nostro Cassinis, presidente della F.I.M.S., ha richiamato l'attenzione sul rischio dì andare verso il « dopiag » con la somministrazione di certe sostanze. Egli, che pure ha fatto notevoli esperimenti in proposito, 4 ha.nn0. una notevole importanza ro'scientifica, non si trasformassero nella ricerca della * drogatura », Angelo Viziano

Persone citate: Cassinis, Heiss, Krall