Disorientamento a Varsavia

Disorientamento a Varsavia Disorientamento a Varsavia Continue altalene fra l'irrigidimento e la distensione -- Prosegue intanto lo stillicidio degli episodi tedescofobi Varsavia, 11 luglio. I Le dichiarazioni di Chamberlain, ! Tvroi-oriihiip hanno avu-!come era prevedibile, hanno avu ; risaltare an- ? to una vasta eco in Polonia. I commenti della stampa polacca, pur dimostrandosi concordi nel rilevare come l'atteggiamento inglese nella questione di Danzica non lasci adito a interpretazioni sfavorevoli agli interessi polacchi, notano che le dichiarazioni di Cham- cora una volta la solidarietà tra Londra, Parigi e Varsavia non fanno che ripetere quanto era già stato affermato. Infatti il discorso di ieri ai Comuni non reca al- cun elemento nuovo se >non quello,di contribuire al maggior irrigidì- mento del punto di vista polacco. |Qualche giornale della Capitale e d'avviso che la riaffermata solida-,rietà anglo-franco-polacca debba |contribuire a consolidare fuori del problema di Danzica l'atmosfera di distensione i cui primi sintomi si avvertono già da qualche gior- no. Questo ottimismo ci sembra]infondato quando si tenga conto jdeU.ablMO che divkle , due punti k, Uo tedesco cne esige |l'annessione pura e semplice diDanzica e quello polacco che prò- clama come l'annessione signifi- cherebbe la guerra. il punto di vista polacco conti- nua ad essere intransigente come appare da quanto è riaffermato oggi da gran parte dei giornali po-lacchi. La Polonia intende che laCittà Libera continui a far parte del suo territorio doganale e chei diritti polacchi a Danzica — li-bero uso del porto, dei magazzini ! e della ferrovia — non subiscano I diminuzione alcuna. Inoltre Varsa-n via continuerebbe a riconoscere i diritti e le libertà della popolazio-,ne tedesca a condizione che analo- g0 trattamento venga usato alla ( minoranza polacca. Non vediamo 'qillmli conle si D0Ssa pariare di trattative e fantasticare di rinun- ;cieda parle della Germania. D'ai-|tra parle la situ?zione attuale estremamente delicata richiede molto tatto e prudenza se non si vuole che un incidente imprevisto faccia precipitare gli avvenimenti Va notato che il patto anglo- franco-polacco, che era stato pre-annunziato nei giorni scorsi, è ri-entrato perchè tale iniziativaavrebbe potuto contribuire a in-,asprire la situazione e affrettare Ja soluzione radicale del problema di Danzica. | NeI coro di entusiasmo che ha accolto le dichiarazioni di Cham-1berlain vanno notate voci discordij provenienti dalla zona estremista irresponsabile della pubblica opi- ,nione polacca. ,in maniera irreparabile, a « La realtà è un'altra — procla ma il democratico Polonia — e non PU0 essere cambiata dalle dichia- £azioni di chamberiain- Egli ha rrtdcugscctadadUsrvritdnparlato con molto buon senso, ma non ha affatto sollevato le questioni militari che interessano direttamente la difesa della Polonia; la realtà è un'altra: 1) a Danzica si stanno installando truppe straniere; 2) nella Città libera continuano a giungere armi e munizioni e non si tratta solo di mitragliatrici ma anche di cannoni e di carri armati; 3) il territorio della Città libera è strategicamente importante per la Polonia in quanto giunge fino alle porte di Gdynia ed è attraversato dalle linee ferroviarie che uniscono il Baltico alla Polo ^ N „ è cambiato hè non saranno le dichiarazioni di Chami berlain a impedire che Danzica sia trasformata in piazzaforte tede sca ». | Anche l'offerta di mediazione f contenuta nel discorso di Chamj berlain non soddisfa gli ambienti I polacchi i quali temono che Tìn ghilterra in tal modo possa sacri- ficaie gli interessi polacchi. Quan- !do nei"giorni scorsi la situazione | di Danzica sembrava doversi com: pheare tanto che in Polonia si era jproposto di inten •enire energica- mente, Londra e Parigi con pre j cipitosa azione diplomatica scon jsigliarono di far ricorso alla ma j niera forte. Superata la fase cri tica, Varsavia, che aveva richiesto J la smilitarizzazione di Danzica, si 1 limitava a riaffermare il suo punto ;di vista di mantenere le proprie ' posizioni nella Città libera, | Si annunzia come sintomo di di1 stensione nei rapporti fra Varsa | via e Danzica la conclusione di un I accordo polacco-danzichese riguar1 dante il commercio dei pesci i cui RuNspdoreisd contingenti restano fissati sulla ba- lse di quelli dell'anno scorso. E' da ì , notare anche il Senato di Danzicaì! ha con provvedimento d'oggi revo-i jeato l'interdizione di 10 quotidiani'! polacchi. | A questi sintomi che testimonie-i, rebbero in favore della normaliz-i zazione dei rapporti fra Polonia ej Danzica non corrisponde però il trattamento fatto dalle autorità amministrative polacche ai tede seni di Polonia come è dimostrato idai seguenti episodi. Si apprende ; che il tedesco Prauss, redattore ca po della Katuwitzer Zcituntj è sta1 to arrestato mentre tentava di at traversare illegalmente la frontie-|ra per rifugiarsi ne] territorio cee! co-moravo. La polizia accusa il a! Prauss di av | bandare ai si ha da Tczev, stazione polac -jca alla frontiera della Città li i!bera che una comitiva composta a di quindici giovani hitleriane che - si recava a Danzica. e stata fer- Imata dalla polizia polacca perchè I ii avere tentato di contrab-Ivaline estere. t .I cantavano canzoni di contenuto antipolacco. Tradotte dinanzi al Tribunale locale sono state giudicate per direttissima e condannate all'Immediata espulsione dal territorio polacco. Informano da Pabianice che undici tedeschi di Lodz che tentavano di rifugiarsi in Germania sono stati fermati alla frontiera ed arrestati per avere tentato di passare clandestinamente il confine con tutti i loro averi in denaro. Il Tribunale di Leszczyn ha condannato per direttissima il tedesco cinquantaseenne Stanislao Kiel ad un anno di reclusione per « propaganda disfattista ». Inoltre alla frontiera della Prussia orientale sono stati fermati dieci contadini di cittadinanza polacca ma di nazionalità tedesca che tentavano di recarsi in Germania a lavorare. Il Tribunale di Lomza ha condannato ad una pena da due mesi a due anni di reclusione sette tedeschi che avevano costituito un Ufficio di informazioni per tedeschi di Polonia che intendevano rifugiarsi in Germania. In relazione a questi episodi si vorrebbe far credere che essi corrispondono ad una politica di ritorsione per pretese persecuzioni di cui sarebbe fatta oggetto la minoranza polacca in Germania. Egisto De Andreis

Persone citate: Chamberlain, Chami, Egisto De Andreis, Quan, Stanislao Kiel