II popolo spagnolo in fervida attesa dell'inviato del Duce

II popolo spagnolo in fervida attesa dell'inviato del Duce II popolo spagnolo in fervida attesa dell'inviato del Duce Il patto del sangue Nelle prime ore del pomerig- cgio di domani la Settima Divi- gsione Navale lascerà il porto militare di Gaeta, puntando su lBarcellona. Sull'Eugenio di Sa voia, uno dei nostri potenti incrociatori, si imbarcherà Galeazzo Ciano, inviato del Duce nella Spagna redenta e vittoriosa. L'annuncio di questa visita ha già fatto fremere di gioia le popolazioni delle città spagnole ove sosterà, sia pure brevemente, il Ministro Fascista. Da Bar cellona a Burgos, da Toledo a Siviglia, da Malaga a Valenza, ovunque, in tutta la Spagna, la attesa è febbrile per porgere il saluto al rappresentante della Nazione sorella che ha combattuto e vinto a fianco del Popolo spagnolo la guerra contro le forze distruttive e sobillatrici mobilitate per incatenare la Spagna nelle loro maglie antinazionali. Vinte tutte le forze avverse, stroncate tutte ie resistenze, polverizzate tutte le manovre di carattere politico e diplomatico, Italia e Spagna, unite dal mare comune che non le divide ma le affratella, riconfermeranno così dinanzi al mondo la schiettezza della loro amicizia, la identità dei loro ideali, la comunanza dei loro interessi, l'indissolubile legame che il sangue dei fanti ha suggellato per i secoli. Ciano, squadrista e combattente, collaboratore diretto del Duce che, giorno per giorno, ora per ora, ha vissuto tutta la grande epopea spagnola dalle fredde e leggendarie giornate di Guadalajara, dove rifulse tutto l'eroismo dei nostri, alle radiose vittorie di Bilbao, Santander, Tortosa, fino alla completa vittoria finale, fino allo sfasciamento di tutte le resistenze bolsceviche e democratiche che terminarono con il crollo di quella Spagna che Mosca, Londra e Parigi, per quasi tre anni, si erano sforzate di costruire, avrà per primo l'abbraccio del popolo spagnolo. Per primo, in nome del Duce, saluterà il tricolore a fianco del vessillo rosso-oro nelle città, nei paesi e nei piccoli cimiteri, ove a migliaia riposano, fianco a fianco, i combattenti italiani e spagnoli, caduti eroicamente sui fronti di questa guerra combattuta insieme. Ed i Nostri che riposano lontano dalla Patria, nel riverente omaggio di Galeazzo Ciano, avranno quello di tutta l'Italia, che per quasi tre anni ha seguito con entusiasmo virile le ore ed i giorni del loro cimento. Il viaggio del nostro Ministro si stacca così da ogni aspetto diplomatico per affermarsi come solenne ambasceria di un Capo e di una Nazione amica verso un popolo, una terra, un condottiero che conoscono i valori militari e spirituali degli Italiani di Mussolini. Dalle coste tirreniche a quelle della Catalogna, giù, per tutto il mare, fino alle Colonne d'Ercole, la vittoria ha spazzato via, con l'impeto dei suoi ar tefici, con l'ardire dei nostri marinai, con i palpitanti attacchi dei nostri aviatori, il nemico che, protetto ed aiutato, aveva tentato di intorbidare le acque di questo Mediterraneo, ragione di vita per i due Paesi. Ma le armi d'Italia e di Spagna hanno rischiarato, e per sempre, questo orizzonte, hanno dato a queste acque un aspetto più limpido. Le nostre potenti navi, le stesse che oggi le solcheranno con a bordo Galeazzo Ciano, non permetteranno mai che il Mediterraneo sia campo di libera manovra, di facili ag guati per i corsari di qualsiasi colore. La Spagna risorta sarà con noi, dai Pirenei al Mare, in questa guardia, inflessibile contro tutti i nemici, contro tutti coloro che, paventando le affermazioni salutari dei popoli giovani, cercano, con mezzi palesi ed occulti, di arrestarne la marcia verso quegli obiettivi che la giustizia e le nostre comuni ne- SpncrASmdcsetrsPmrdld cessità di vita rendono, ogni giorno di più necessari, In queste condizioni, ecco che la visita di Galeazzo Ciano in , l n i a Spagna trascende ogni atto diplomatico per dimostrarsi avvenimento saliente di un'intesa che continua, robusta e totalitaria, come nei giorni della guerra. Al « Patto di Acciaio », Italia e Spagna aggiungono la loro intima amicizia come elemento indispensabile e decisivo nel bacino mediterraneo. La Spagna, si tenga ben presente a Londra e a Parigi, non è più un elemento trascurabile nella politica europea, ma è presente ed operante in ogni momento e per qualsiasi necessità. Una Spagna al rimorchio di Parigi non è oggi più concepibile. Gli Spagnoli, che hanno dimostrato come sanno combattere e morire, d'ora innanzi guarderanno anche il loro mare e le loro frontiere. Il tempo in cui dal Quai d'Orsay si dettavano ordini alla Spagna alfonsina e democratica, non è che un triste ricordo per offendere l'animo di questo Popolo che ha ritrovato la via della sua grandezza. Que sta la verità su cui, oltre frontiera ed al di là della Manica, si può meditare. Il Popolo spagnolo non è facile a dimenticare nè, tanto più, sensibile a quel genere di mercanteggiamenti che gli esperti economici e politici di alcuni paesi si erano illusi di far trionfare. Non basta la figura di un nobile e vecchio Condottiero per riparare ai più grossolani errori, per cancellare dalla mente degli Spagnoli le azioni più basse, le manovre più oblique, l'ostilità accanita che per mesi e mesi, durante tutta la guerra, la Francia ha condotto con serrato livore contro il Caudillo. Non basta l'offerta di prestiti, la promessa di aiuti non richiesti, perchè la Spagna getti nell'oblìo il ricordo della equivoca condotta britannica. Altro ci vuole o, per meglio dire, niente, poiché la Spagna di Franco, giovane e vigorosa, non può aver a che fare con il vecchio conservatorismo democratico, che vegeta chiuso nel suo ingordo e rapace egoismo. Il viaggio di Ciano ih Spagna risulta, così, dinanzi allo spettacolo offerto dall'ingarbugliata matassa diplomatica delle democrazie, il fatto saliente di questo momento politico dimostrando ancora una volta che è solo ad opera degli Stati Totalitari se nella politica europea si possono registrare manifestazioni di reale, serena e fattiva collaborazione che tra Italia e Spagna sarà operante in ogni campo, da quello politico-economico a quello militare. Il contatto diretto tra l'Inviato di Mussolini,- la cui opera è così intimamente legata alle vicende della guerra spagnola, ed il Caudillo sarà la felice premessa a quell'azione comune che Italia e Spagna sono chiamate insieme a sviluppare e che, già nella sua recente visita a Ro ma, il Ministro Serrano Suner affermò dinanzi al Duce. L'Italia Fascista con gioia accompagna idealmente il suo Ministro in questa visita alla Spagna, e sente tutto l'orgoglio del suo sacrificio disinteressato, soddisfatta solo di aver combattuto e vinto un'altra battaglia in nome della civiltà e di avere stretto inscindibili legami di amicizia col valoroso popolo di Spagna, legami che nessuna forza avversa potrà mai rompere. Guido Baroni La stampa tedesca Monaco di Baviera, 8 luglio. Tutti i giornali danno ampio rilievo alla prossima visita del conte Ciano in Spagna Le Muenchener Neueste Nachrichten notano che la visita del conte Ciano acquista una grande importanza politica, poiché essa rivela come i rapporti fra i due Paesi siano sempre più stretti, Anche la stampa delle altre città del Reich dà notizia con evidenza al viaggio di Galeazzo Ciano nella Spagna del Caudillo, viaggio che suggella la fraternità italo spagnola.