Speranze e timori francesi d'un intervento mediatore di Concetto Pettinato

Speranze e timori francesi d'un intervento mediatore INI Speranze e timori francesi d'un intervento mediatore Parigi, 6 luglio. La stampa estremista parigina non può di certo venir presa per l'espressione del pensiero delle sfere di governo francesi, ma la sua lettura è, in questo momento, il solo sestante che permette di orientarsi circa la rotta seguita dalle medesime. Il suo malcontento è sempre più significativo. All'impazienza degli ambienti sovietici e' filosovietici, la tattica adottata dal Forel-gn Office e subordinatamente dal Qua! d'Orsay, cosi nell'affare di Danzica, come nel negoziato con la Russia, riesce di giorno in giorno più ingrata. La Polonia, avrebbe, secondo costoro, manifestata ieri sera ancora una volta a Londra e a Parigi l'intenzione di presentare subito al Senato di Danzica una diffida perentoria contro ogni eventuale manovra di unione al Reich; ma, dopo un colloquio svoltosi stamani fra l'ambasciatore Lukasiewicz e Bonnet, il Governo di Varsavia avrebbe nuovamente aggiornato il proprio passo. Ipotetiche mediazioni Queste dilazioni tengono sulle spine i fautori della politica di forza agitando ai loro occhi lo spettro di una nuova Monaco. Il comunista Ce Soir deplora il silenzio ufficiale di Chamberlain sul problema della Città Libera e teme che dietro il paravento delle dieluarazioni altisonanti di Halifax e di Hore Belisha un tenebroso « intrigo » sia in corso per trovare fra Berlino e Varsavia un terreno di intesa. Le idee del foglio sovietico della sera circa le modalità dell'intrigo in questione, non appaiono ben precisate. Il suo collaboratore diplomatico pende ora per l'ipotesi di una mediazione italiana, traendone pretesto da una pretesa visita dell'ambasciatore Poncet al Conte Ciano, ora per l'ipotesi di una mediazione di Van Zeeland. L'intervento di Van Zeeland sembra tuttavia avere le sue preferenze, ed il giornale assicura che già da una quindicina di giorni l'ex ministro belga avrebbe trasmesso a Londra e a Parigi delle proposte transazionali di Hitler sulle quali le due capitali democratiche non avrebbero ancora finito di consultarsi. Le notizie di Ce Soir sono generalmente soggette a cauzione; ma la paura di un compromesso è troppo viva negli ambienti estremisti della capitale francese perchè sia il caso di giudicarla esclusivamente tendenziosa. Mediazione o no, i comunisti temono che l'Inghilterra e la Francia intendano limitare il proprio intervento a Danzica al caso di una occupazione violenta da parte del Reich ma non estenderlo al caso di un mtanacttcmrandntnvrdpgitgCAnmrgNsanadcqdRlasrcvdndppdrpnmsurdptsmPcgln, Mplebiscito spontaneo e pacifico del-jn! sla città. Ora, come dice l'Humanité, non sarebbe questo un modo]vcome un altro per indicare a Hitler la via da battere per giungere al-|ll'annessione senza sparare una lafucilata? tAffrettiamoci ad avvertire ad tonor del vero che fino a questo rmomento lo pretese della falange idei guerrafondai — da Peri a Per- ' Btinax — non ricevono da parte Svdella stampa autorizzata la mi- nima specie di avallo. | dtaSe tra gli organi ministeriali I tqualcuno dà segno di accorgersi ! lche le manifestazioni dell'energia ! franco-inglese restano puramente j iverbali, nessuno mostra di ritene-\zre possibile che la Polonia rinunci\™mai alla propria intransigenza, ineLe esitazioni di Amleto Governo di Varsavia viene rap presentato paziente e disciplinato, ma solo in quanto si ritiene sicuro che, qualunque cosa accada, Inghilterra e Francia saranno ormai costrette a marciare con la Polonia. Come consigliare tale persuasione della stampa ufficiosa coi sospetti della stampa di opposizione, e come ammettere che, pcvpavDtdsalve restando l'intransigenza po-jdlacca e la garanzia franco-ingle- : rse, si possa ugualmente tendere pal compromesso? Qui sta il dilti-! SCile. Ma non è illecito presumere ' gche la radice dell'individuata in-ìvolontaria contraddizione sia daicercare nel fatto nuovo dell'are-'nato negoziato russo. La garanzia!anglo-francese sembrava esten- !dersi a tutti i casi quando l'ai- j leanza anglo-franco-russa pareva j cosl vicina da toccarla con un di- lo. Allontanatasi l'alleanza, gli inglesi si sarebbero accorti di aver troppo largheggiato negl'impegni della prima ora ed avrebbero, d'accordo con la Francia, giudicato preferibile soprassedere alle decisioni estreme, almeno finché non sia stata fatta piena luce' nel gioco di Mosca e non sia stato ' possibile accertare se Stalin vuole realmente battersi al fianco delle democrazie o se tutta la sua ambizione non si riduca a trascinare nella guerra l'Europa per restarsene sarcastico spettatore del conflitto. Disgraziatamente per gli Amieti di Londra e di Parigi le in- tenzioni dello Zar rosso appaiono |più che mai ammantate di miste' ro. L'ultimo espediente dei franco-inglesi sembra consistere nella conclusione di un patto di carattere generico, rinunciando alle precisioni chieste da Mosca e li- mitandosl a registrare sulla carta un'alleanza di principio del genere di quelle che si stipulavano a Ginevra. Ma vorranno i russi, chiediamo ancora una volta, entrare in tale ordine di idee? E dato che vi entrassero, quale efficacia pratica avrebbe un patto di mutua assistenza di questo genere? Il carattere automatico della assistenza sfumerebbe per cedere nuovamente il passo al principio delle consultazioni; e non v'ha chi non veda che, ammesse le consultazioni, tutte le ritirate ridiventano possibili. Stasera a ogni modo Bonnet ha voluto conferire con l'ambasciatore sovietico Suritz per fargli parte del proprio imbarazzo e della non più dissimulata irritazione dei due governi democratici, e tentare di interessarlo all'idea di cui sopra. Dalla Siria giunge intanto notizia che il Presidente del Consiglio dott. Bukhari ha informato il Capo dello Stato Hachem Bey Atassi della decisione del Gabinetto che, come sapete, è dal 15 maggio dimissionario, di rinunciare ad assicurare più oltre il disbrigo di ordinaria amministrazione. Non è impossibile che anche il presidente della Repubblica di fronte alla penosa situazione creata dal nuovo statuto provinciale dato alla Siria dalla Francia si dimetta dalle proprie funzioni. La stampa ministeriale cerca consolare il pubblico deluso da quanto precede mettendo in grande rilievo il successo ottenuto da Roosevelt al Senato nel campo della politica monetaria, e lasciando sperare che a questa prima vittoria ne terrà dietro un'altra nel campo della politica estera. Il Governo intanto si prepara a riprendere domani 1 lavori sulla riorganizzazione economica e doganale del Paese e promette di occu parsi di proposito anche del problema demografico, istituen do una serie di premi d'inco raggiamento alla natalità e dei provvedimenti contro il maltusia nismo. I socialisti, più che mai malcontenti di Daladier, lo accusano di meditare l'esecuzione di una proposta di legge del 1924 diretta a portare la durata del mandato parlamentare a sei anni. La proposta in questione essendo stata messa innanzi da un uomo d sinistra e approvata dalla Commissione elettorale del Senato, il Presidente del Consiglio farebbe conto di risuscitarla per trarne argomento di un decreto, e neutralizzare così l'ostilità di una frazione del Parlamento. Concetto Pettinato Mikj i iiLpmiatrhzscnmlrt Un giornalista inglese, Scott Watson, del « Daily Herald », che curiosava con troppa insistenza intorno alle fortificazioni tra Danzica e Polonia, è stato arrestato dai soldati polacchi, iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiii