Torino città ideale per il volo veleggiato

Torino città ideale per il volo veleggiato Torino città ideale per il volo veleggiato ilila visita del Prefetto al Campo di Mirafiori durante le esibizioni di ieri Ieri per la terza giornata di volo veleggiato a Mirafiori si è notato maggior numero di appassionati sul campo, indice delrinteresse sempre più vivo che la bella manifestazione della R.U.N.A. torinese ha saputo suscitare con questa settimana di volo veleggiato che già fin dall'inizio ha comprovato le favorevolissime condiv.aflKii termiche di questo nostro cielo, ciò che promette di pronosticare in un avvenire immediato l'istituzione a Mirafiori di una stabile scuola che costituirebbe l'Università per i veleggiatori. Le ore di volo di ieri sono state 18. H pilota Mantelli ha rag-, giunto Savigliano coprendo la distanza di 42 chilometri, Galimberti ha fatto il volo di maggior durata e raggiunta la quota più alta: 800 metri sopra il punto di sgancio. Massimo Guerrfni ha raggiunto San Giovanni di Chieri poi ha dovuto atterrare in un campo dove Fascolavano alcune mucche che ardito pilota ha fatto preventivamente allontanare con passaggi a bassa quota. Il pilota Cavassa ha compiuto due ore di volo. Ad assistere alle esibizioni erano sul campo il col. Moresco presidente della R.U.N.A. di Milano, il comm. Vittorio Bonomi, presidente della commissione centrale di Volo Vela; un folto gruppo di piloti militari e civili, fra cui degli assi del volo. Alle ore 18 . giunto S. E. il Prefetto, accompagnato dal dott. Marchegiano. A riceverlo era il presidente della R.U.N.A. ing. Farini recentemente ritornato dalla Spagna con la gloriosa aviazione legionaria, ove ha combattuto quale tenente pilota 1 aiti i . —,• nel famoso arditissimo Gruppo Ci-|cogna il vice presidente dott. Ca- ; sassa, il ten. col. Rolando, direttore dell'Aerocentro e capo collaudatore della Fiat Aeronautica d'Italia, il cap. Zanella istruttore della Scuola civile piloti di Mirafiori, e un folto gruppo di aviatori. . S. E. il Prefetto ha dimostrato il suo vivissimo interesse per le belle prove di ardimento dei giovani piloti appassionati del volo silenzioso. Sul cielo, altissimo, si librava al par di un falco l'apparecchio di Mantelli. Subito tre piloti si sono offerti di far assistere a Sua Eccellenza al lancio di altri apparecchi. I caproncini hanno rimorchiato l'uno dopo l'altro i veleggiatoriff il ten. col. Rolando, il goliardo milanese Galimberti, e il pilota Deslex montato sul più piccolo apparecchio, il Cap. 20. Poco dopo i tre velivoli successivamente sganciatisi volteggiavano nel cielo e mentre Galimberti saliva sempre più raggiungendo in quota Mantelli e roteando sotto una nera nube per farsi risucchiare, il pi Iota Rolando iniziava una serie di i « acrobazie con una sicurezza ed|s(zlecsmddqnpuna precisione ammirabile. I giri. ,della/morte, le scivolate d'alargli &rovesciati si avvitamenti, i voli susseguivano con quasi l'apparecchio seguisse uno schema preventivamente tracciato. Quando con una superba picchiata, e una virata a raso suolo si è poi dolcemente posato sul campo, lo scrosciar degli applausi ha salutato l'arditissimo pilota che tranquillo, sorridente, si è scusato con S. E. il Prefetto di non aver potuto far di più. E quali più arrischiate acrobazie si poteva attendere? Intanto i due falchi rotanti poco prima sotto la nube, Mantelli e Galimberti, erano scomparsi. Navigavano ora nella bruma, forse tentavano di battere un primato d'altezza. Un gruppo di piloti ricordava intanto l'avventura toccata al mattino a Galimberti uscito incolume da cirri di nubi. Dal canto suo il piccolissimo Cap. 20, si cimentava in acrobazie poi scendeva anch'esso con un bel volo. Giungeva in quel mentre su di un camion il famoso « Condor » di Guerrini, reduce d'avere pascolato, ma senza danni in un campo di trifoglio. S. E. il Prefetto si faceva raccontare dal Guerrini il suo atterraggio di for Unn'nsnHPTTa t'za| sttuna e con lui e con altri piloti si congratulava per le belle prove date. Poi, accompagnato dall'ing. Farina, visitava il capannone che ospita 11 apparecchi da turismo di privati, indice del sempre maggior favore che incontra l'aviazione civile, e visitava pure l'officina attrezzata dalla R.U.N.A. per tutte !e riparazioni. Sul campo erano schierati tutti gli apparecchi di cui dispone la R.U.N.A. torinese per la sua scuola di pilotaggio che oggi, mercè le facilitazioni accordate dal Ministero, è frequentatissima. Lasciando il campo il Prefetto ha rinnovato ai dirigenti le sue espressioni di compiacimento per l'opera di propaganda svolta in favóre di una scuola che ha dato gloriosi piloti all'Ala italiana. LilatcrIdAbedoqcdimgLlCdmszgdVrs

Luoghi citati: Chieri, Milano, Spagna, Torino