Danzica si considera annessa al Reich germanico

Danzica si considera annessa al Reich germanico Danzica si considera annessa al Reich germanico La decisione sul momento opportuno per realizzare la volontà di Danzica rimessa al Fiìhrer - Violenta reazione tedesca alle blandizie e alle minacele britanniche i Berlino, 1° luglio. Da alcuni giorni si assiste ad una nuova tattica della politica di accerchiamento. Uomini di governo e organi più o meno ufficiosi fanno dell'allarmismo ad oltranza. La situazione, secondo costoro, sarebbe estremamente grave ed una scintilla basterebbe per far scoppiare un secondo immane incendio europeo e mondiale. Naturalmente S3a scintilla partirebbe da Berlino, ffdove si starebbe organizzando un $!colpo di forza contro Danzica e la I Polonia. Decisione irremovibile Quale sia l'obbiettivo preciso ella manovra non si può capire; erto è che essa è destinata ad appoggiare l'azione tattica delle deftmo-plutocrazie soprattutto al fine di completare il « sistema di dife•|jjjSa> con una sollecita conclusione 'àdel Patto con Mosca. Nello stesso .Stempo si vuole esercitare una ennesima pressione minatoria e ricattatoria nella speranza e con il proposito di modificare le decisio' ni del Fllhrer. Può darsi anche che si miri a preparare il terreno politico diplomatico per una azione -aggressiva e provocatoria. Certo é che si parla con troppa insistenza del proposito di stabilire e annunziare che l'annessione di Danzica sarebbe considerata come un casus belli. La risposta più esplicita a questa manovra è data dal Danziger Vorposten il quale nel numero di domani pubblica in grande evidenza una nota editoriale ove si dice tra l'altro che l'unione di Danzica al Reich è ormai decisa. Tale decisione non sarà modiftAia nè quanto meno revocata. Quando e come essa debba essere realizzata è cosa che riguarda eBclusivamente il Fllhrer. Certo è che i danzichesl possono essere sicuri di tornare a far parte della Madrepatria e che nessuna minaccia, nessuna pressione e nessuna !}■ violenza potranno impedirlo. Hitler, contrariamente a quanto era stato annunziato da fonte di solito bene informata, non ha assistito al varo del nuovo incrociatore pesante ed è molto probabile che nel corso dello prossime settimane non parteciperà ad alcuna manifestazione. Non sono quindi da attendersi discorsi. In questi circoli politici si conferma che Hitler parlerà il 27 agosto a Tannenberg, in occasione del venticin- queslmo anniversario della storl. ca battaglia. Intanto il compito A di reagire all'offensiva cartaceo.Jparolaia d'oltre Manica viene laasciato al Ministro della Propaganda e della stampa. Nel consueto articolo di fine setimana, Goebbels risponde breveente ma con estrema efficacia Ile recenti manifestazioni orato- cpl'daqpqddcGestgccdRsepspebnoPdpctoi camlozSssfvsrtboieccrpdcrstnlbsncvgcmpsmrie e più particolarmente al ai- j lacorso di Halifax. |p« Gli inglesi sono indignati per- Lche noi diciamo pane al pane e cK8"£^,£^i^JES*K21 mper oro colato le loro parole. Essi Bono andati sulle furie per via di àcerte nostre considerazioni a proposito della posizione alquanto riI dicola di certi cittadini britannici costretti a levarsi i calzoni e a subire altre « atrocità » del genere. C- si rimprovera poi di aver ricordato il tempo in cui sarebbe bastato torcere un solo capello a un solo figlio della fiera Albione perchè questa inviasse sul luogo un palo di torpediniere! « Gli inglesi deplorano di non poter trovare la via che li conduca diritti al cuore del popolo tedesco. Ma non si danno ancora per vinti. Infatti, come dimostra l'ennesima campana di propaganda inaugurata da Halifax, tornano alla carica nella speranza di scoprire almeno un sentierino. Fiato e tempo sprecati. Una via c'è, ma passa dal FUhrer. Tutte le altre sono bloccate. Il Popolo tedesco è pronto ad ascoltare le parole del governanti britannici, a patto però che esse siano seguite anzi accompagnate dai fatti. Non è nostra colpa, osserva sarcasticamente Goebbels, se le faccende dell'Impero vanno maluccio e se specie negli ultimi tempi l'Inghilterra è venuta a trovarsi in situazioni molto penose ed anche un tantino ridicole. Ciò non è per noi motivo di gioia satanica, la gioia del male altrui che si suole registrare altrove, per esempio in Inghilterra. CI limitiamo a prendere atto di quanto succede e a trarne le dovute conseguenze. Beninteso le minacce ci lasciano perfettamente indifferenti. Noi per natura non abbiamo paura di nessuno. | Dovremmo proprio averla dell'Inghilterra? ». Indignazione e disprezzo Una messa a punto ancora più energica è quella dell'Angriff. >: Oggi — scrive in sostanza l'organo di Goebbels — il Popolo tedesco è immune da qualsiasi illusione, e ciò in grazia delle durissime esperienze subite negli ultimi venticinque anni. I sentimenti che animano questo popolo sono la garanzia più sicura della sua immunità. Essi sono: consapevole fierezza della propria superiorità morale rispetto ai responsabili di Versaglia; avversione contro l'Inghilterra, che dopo i nuovi tentativi di accerchiamento è accompagnata da indignazione e da disprezzo. Tali sentimenti sono vivi e vigilanti; il che spiega il risultato delle melliflue parole e degli insidiosi adescamenti della propaganda britannica. Risultato negativo, anzi tale che dovrebbe scoraggiare an Rche i più ostinati. L'avversione, la indignazione e il disprezzo vengo-no alimentati anche e forse soprattutto dai metodi e dai sistemi farisaici che nella Germania guglielKnina potevano purtroppo attec- chire. Nel Terzo Reich ciò non è più possibile. Tutti, dal Capo all'ultimo gregario conoscono i fini delle demo-plutocrazie e stanno all'erta pronti e preparati per qualsiasi sorpresa. Tra l'altro il popolo tedesco non ignora che quanto è avvenuto e sta succedendo alla sua frontiera orientale è dovuto in primo luogo alle macchinazioni antigermaniche della Gran Bretagna, la quale dopo di essere riuscita a trascinare nella sua orbita la Polonia alimenta in tutti i modi uno sciovinismo aggressivo che è estremamente pericoloso Uno degli argomenti tirati in campo dalle demoplutocrazie per dimostrare la « malafede del Reich » è da qualche tempo a questa parte la pace di Brest Litowsk e di Bucarest che viene contrapposta al Trattato di Versaglia. « Si tratta — commenta la Boersen Zeitung — di una ritorsione puerile. La pace di Brest Litowski e di Bucarest venne stipulata in ben altre circostanze. La Germania voleva assicurarsi le spalle ad oriente per sostenere l'urto delle Potenze occidentali. Inoltre quei due Trattati avevano carattere provvisorio, come si può leggere chiaramente nel relativo documento. Nè sarà inutile ricordare che ad onta delle circostanze eccezionali i russi ebbero modo di tirare le cose per le lunghe riuscendo a fare accettare non poche e non lievi modificazioni in loro favore. Quel lo che capitò invece ai plenipotenziari germanici a Versaglia e noto. Si concesse loro l'onore di essere scortati da poliziotti e di firmare senza fiatare le condizioni di pace fissate da Clemenceau e soci » Uno scacco di Roosevelt Questi circoli registrano con vivo interesse l'ennesimo gravissimo scacco subito da Roosevelt e, indirettamente, dalle Potenze occidentali. L'esportazione di materiale bellico resta dunque interdetta ad onta di tutte le pressioni dirette e indirette esercitate dall'Inghilterra e dalla Francia. Ciò significa, secondo il Deutscher Dienst, che anche negli Stati Uniti vi sono correnti sane che non intendono di prestarsi al giuoco pericolosissimo della Internazionale ebraico-plutocratica. Non è escluso che l'ulteriore sviluppo della situazione possa favorire l'affermazione e il trionfo di tali correnti che in definitiva rappresentano un sano realismo, o anche semplicemente il buon senso. Secondo telegrammi giunti In serata da Mosca. Stalin ha avuto nel pomeriggio di oggi un lungo colloquio con Molotof. Il colloquio viene messo in relazione con i negoziati anglo-franco-sovietici, che come è noto sono stati ripresi stamane. Nei circoli competenti si prevede che anche le nuove proposte saranno bocciate. Intanto la stampa moscovita mantiene in proposito il più asso j luto riserbo. La Pravda continua |pero a pubblicare trafiletti in cui L metodi e i sistemi delle demo crazie occidentali vengono aspra1 mente criticati. Quanto all'udienza concessa da e e n i a e e o a . ù i e i a o. ilsi izi n Roosevelt all'Ambasciatore sovie tico, qui si tiene a far notare che essa è dovuta all'iniziativa del Presidente, il quale a sua volta — questa la convinzione di Berlino — ha agito dietro viva preghiera di Londra e Parigi. Roosevelt ha detto cioè una buona parola affinchè il sospirato Patto anglo-franco sovietico venga finalmente concluso. Notìzie da Beyrut confermano che l'agitazione delle popolazioni arabe della Siria continua. In tutte le dimostrazioni antifrancesi il Governo di Parigi viene accusato d'aver tradito la parola data ai siriani di rispettare l'integrità territoriale del loro Paese. «Tale agitazione, scrive il Vofkischer Beobachter, tende ad allargarsi in vista delle nuove macchinazioni franco britanniche nel vicino Oriente. Vogliamo alludere al piano del Governo inglese di creare un Regno siriano che dovrebbe comprendere il mandato francese, la Palestina e l'Emirato di Transgiordania ». Londra e l'Oriente L'organo del Partito Nazionalsocialista osserva a questo proposito che il Capo dell'opposizione siriana dott. Scjabandar, creatura inglese, ha avuto nei giorni scorsi una lunga udienza con l'Emiro Abdallah dì Transgiordania. Naturalmente il candidato al trono sarebbe questo Emiro anche, anzi soprattutto perchè egli si trova oggi in stretti rapporti d'amicizia con i dirigenti di Ankara. Un suo figlio è aiutante generale onorario del Presidente turco. L'obiettivo di Londra è chiaro: riconquistare il perduto prestigio nel vicino Oriente e assicurarsi una base politico economica per il consolidamento del «sistema di difesa » nel Mediterraneo orientale. La Gran Bretagna sta esercitando una forte pressione sull'Egitto, affinchè questo appoggi il suo piano. E' poco probabile che gli arabi assistano indifferenti a simili macchinazioni, che mirano in definitiva a distruggere per sempre la loro libertà. Del resto si annunziano già energiche resistenze. Ad una candidatura di Abdallah si sono dichiarate recisamente contrarie l'Arabia di Ibn Saud e lo Yemen. Naturalmente gli ebrei di Palestina appoggiano LVtrd-Mchmddmcr2ccddpl'ccrrzcclofuefgvptrblbtptsscacedeSmtmdfnntddrcssa senza riserve i piani britannici il o-1 -■ tilc- che contribuisce ad alimentare la,,,■,„„,„ _ a«,i _,„„j„ „ diffidenza e 1 ostilità del mondo a- rab0- Vice Il capo dello S. M. ungherese alle manovre tedesche Budapest, 1° luglio. ! Jl caP° dell° Stato Maggiore ungherese gen. Werth è stato ìnvi- ^ &]^. ^om. ^ Germam-a a,_ lo scopo di assistere alle prossime I manovre dell'Esercito tedesco. Mons. Beccaria impartisce la benedizione all'Augusta Coppia. (Teilefoto)