Il vibrante commiato di Monaco ai 500 combattenti italiani
Il vibrante commiato di Monaco ai 500 combattenti italiani Il vibrante commiato di Monaco ai 500 combattenti italiani Monaco di Baviera, 3 luglio. Sabato sera Monaco, che una settimana fa aveva ricevuto i 500 combattenti italiani col più vibrante entusiasmo al loro giungere in Germania, ha offerto ai camerati reduci dal loro trionfale viaggio daacmnopia lerinel Reich, un degno e memorabile soo e e e, e e di i a r o a. eo si di e o tndi commiato. La serata di addio ha avuto luogo nella sala dei congressi del monumentale museo germanico nella, quale il Partito ha offerto un pranzo ad oltre 1000 intervenuti, seguito da scelte rappresentazioni artistiche. Dopo il discorso di congedo del Duca di Coburgo, presidente dei combattenti tedeschi, il quale con commossa parola ha dato espressione al vivo piacere che i camerati tedeschi hanno provato per la visita di valorosi combattenti di Italia, ha parlato l'on. Delcroix: « Noi non possiamo dire — egli ha detto fra l'altro — di aver conosciuto a fondo in questi brevi giorni il popolo tedeseco, ma questo contatto ci è bastato per poter affermare che tutto quello che fu detto contro il suo sentimento di umanità ed il suo spirito di cavalleria è menzogna. Anche noi da quando abbiamo affermato la nostra volontà di potenza, abbiamo conosciuto la stessa diffamazione. Ed i due popoli non debbono solo lottare insieme per la vita ma debbono anche intendersi contro l'ingiuria e la calunnia che sono state in ogni tempo le azioni dell'odio e della paura. Questa aggressione morale rientra nella preparazione della guerra voluta dalla nuova santa alleanza che si illude di fermare la storia. Al suo tentativo di accerchiamento noi abbiamo opposto una linea diritta e compatta che non aggirare dfasonmgzvUdtottctghsvLdpossibile rompere nel vMa il patto di acciaio | rpiù che una solidarietà di interessi ; de una somma di forze e un tacon-| «tro di destini. E' il patto che i nostri capi hanno voluto non avrebbe Bisogno di suggello, ma noi sentiamo che la nostra visita ha servito a confermare ed approfondire l'amicizia dei due popoli che nessun inganno potrà dividere, che nessuna forza potrà vincere ». L'oratore ha quindi brindato al Ftilirer ed al Duce ed alla loro missione per la fortuna delle due Nazioni e per il futuro del mondo. Le parole di Del Croix sono state spesso interrotte dalle più fervide acclamazioni. Il Ministro Gauleiter Wagner nel suo discorso ha dato espressione alla sentita gioia di Monaco di salutare al loro ritorno in patria la delegazione dei valorosi combattenti d'Italia, sottolineando il significato del comitato nella capitale del movimento nazional socialista attraverso la quale pas sa l'Asse Roma-Berlino. Il Mini stro Wagner dopo aver detto che il cameratismo vivo e profondo che unisce i vecchi combattenti d'Italia e di Germania è la migliore garanzia della consistenza pratica del blocco fra i due Paesi ha concluso rilevando, fra i più vivi applausi, che le due nazioni, vincolate dalla stessa amicizia profonda che unisce i loro grandi ijJ!e-|Capi, trionferanno poiché sono'animati dalla stessa travolgente forza delle due giovani nvoluzio- ni che hanno sempre superato ogni ostacolo frapposto alla ioroea ad l- JfESSffilU LSualTa - le personalità presenti ana s - ta di addio, sono partiti per 1 a e eradiosa ascesa Alle ore 0,35 i componenti accompagnati alla stazione da tutte seraItalia. Formazioni d'onore dell'esercito e della Milizia Hitleriana erano disposte dinanzi all'ingresso principale della stazione, dove, malgrado l'ora avanzata, una densa folla applaudiva i partenti.
Persone citate: Del Croix, Duce, Gauleiter Wagner
Luoghi citati: Berlino, Germania, Italia, Monaco, Monaco Di Baviera, Roma
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