Gli atleti azzurri battono i magiari per 98-84

Gli atleti azzurri battono i magiari per 98-84 Sulla via maestra ggf» le Olimpiadi Gli atleti azzurri battono i magiari per 98-84 Profeti migliora il primato nazionale del getto del peso - I vincitori delle altre gare sono: Lanzi (800 m.), Oberwegher (110 ost.), Mariani (100 m.), Bini (salto triplo), Cserna (salto in alto), Szabo (1500 m.), Polgar (400 ost.), Csaplar (10.000 m.) - L'incontro si è concluso con la vittoria italiana nella staffetta 4 per 100 Undici vittorie azzurre contro sei ungheresi, 98 punti contro 84; ecco il bilancio conclusivo dell'ottavo incontro Ungheria - Italia, svoltosi, dinanzi ad una folla entusiasta, allo Stadio Mussolini di Torino. Se le prove della prima giornata di gare si erano chiuse con una marcata superiorità italiana, le gare di ieri, come avevamo previsto, hanno avuto maggior equilibrio di valori, ed hanno fatto vivere istanti di intensa emozione. Nelle gare di sabato il punteggio registrava tredici punti ài vantaggio alla nostra squadra: nelle prove di ieri il distacco è stato di un solo punto in nostro favore. Anche la riunione di ieri, preceduta dalla sfilata delle squadre e dallo scambio dei gagliardetti tra i due capitani Maffei e Daranyi, ha voluto regalare alla folla il miglioramento di un primato. Il fiorentino Angiolo Profeti, un ragazzone appena ventenne, ha portuto la misura del primato del lancio del peso da metri H,75 a metri 15,37 con un miglioramento di beh 62 centimetri. Con tale misura, l'azzurro dava alla nostra squadra una vittoria assolutamente inattesa, contro avversari di grande classe e di annosa esperienza di gare internazionali; ma la prova del fiorentino acquista un grande valore tecnico se si con sidera che il primato venne su - bito migliorato al primo lancio, e che nei cinque lanci successivi Pro- feti non lanciò mai sotto i qnin-gdici metri. L'atleta della Giglio 'pRosso, dotato di un eccezionale vi gore fisico e di una indomita volontà di migliorare, è entrato nel novero dei migliori pesisti europei. In questa" gara, convincente anche la prova di Bianconi, che in un lancio, nullo per un'inezia, buttava la palla sui 14,70. La riunione si era iniziata con il salto in alto; una prova nella quale si sperano di conquistare > primi due posti: i risultati recenti di Dinadoni e di Campagne)' lasciavano credere in tale duplice affermazione: invece, i due giovanissimi atleti non seppero uincerfi l'emozione della gara e non seppero far meglio di 1,85. L'ungherese Cserna conquistò, così, una insperata vittoria con l'identica misura degli italiani, ma con un minor numero di falli nelle prove precedenti. Ad ogni modo, la prova sostenuta dai nostri giovani saltatori ha servito ad abituarli a gare difficili e vedrete che sapranno fare assai meglio nel prossimo incontro con la Germania. Nella corsa ostacoli dei metri 110, il nostro Oberveger ha vinto agevolmente, contro avversari di scarso valore. In questa prova, Caldana, si è prodotto uno stiramento in partenza, ed inutile è stato il suo sforzo di finire la gara egualmente, perchè il suo passaggio degli ostacoli, aiutato dalle mani, è stato considerato irregolare. 3i affaccia ora, per questa gara il problema della sostituzione di un uomo che, nell'incontro con la Germania, avrebbe potuto dire la sua parola. Attesissima la prova dei 100 metri, seguita da Unto il pubblico in piedi ed in ansioso silenzio: quando il giudice dì partenza ha dato il segnale del « via », Mariani è scattato dalle buchette come un fulmine, ed a trenta metri aveva dmmsqcpddcefdrsGrnrgara vinta. Gonnelli, più lento itti gle, spartenza, con un potente fina._. ha strappato il secondo pósto a Sir sul filo di lana. I cronometri hanno registrato per Mariani 10" e 6/10: segno che il milanese sta entrando nel suo periodo di forma migliore. Subito dopo i 100 metri, gli altoparlanti hanno chiamato alla partenza i partecipanti agli 800, Al colpo di pistola Lanzi, partito all'esterno, si è buttato alla corda ed è filato a tutta andatura, seguito da vicino dall'imprudente Donnini, un debuttante che manca di esperienza, pur possedendo mezzi e classe che lo porteranno lontano. Mentre Lanzi filava indisturbato verso la vittoria, Donnini scontava lo sforzo iniziale, si faceva raggiungere dagli ungheresi e cedeva di schianto senza potersi difendere: la prova di ieri servirà di lezione a Donnini per le gare future. Sono intanto alla partenza i, mezzofondisti dei m. 1500: la ga-\sra, come era nelle previsioni, noni ha avuto storia. La superiorità de-\scgli ungheresi si è delineata fini dall'inizio: dopo un giro di attesa -Szabo ed Igloì se ne filavano sen-[sa essere disturbati dai nostri Ma-\stroiemti e Vitale. Bella la lotta, tra 1 due compagni di scuderia ma-\pian', che terminavano a brevissi- lina distanza in un tempo di consi- derevole valore tecnico. I nostri erano distanti e Mastroienni ave- «W l« nwlio su Vitale, dal quale ci aspettavamo, non solo una pio- f, va migliore, ma anche una mag- n gior combattività. Mastroienni, ino'preparazione per i 5 chilometri, ha\dimostrato di essere avviato bene,\ma ha bisogno di lavoro; ad ogni,modo, la prova di oggi, sulla distanza inferiore, gli giova per acquistare velocità. Seguiva la gara del salto triplo che si presentava aperta fino dal primo turno di salti. Turco pren-|deva subito la testa con un salto di metri Hi,SO; Somlo gli era vicino ad un centimetro di distanza e Dusnoki a due. Bini, che ha affrontato la gara con un leggero disturbo ad una caviglia, non è riuscito a trovare la battuta, ed i suoi primi due salti erano nulli. Gli altri non riuscivano a migliorare le misure del primo salto: finalmente Bini entrava giusto in pedana e, con metri 1-4,49, stipe- rava Turco e gli avversali. Laii grani terminava' senza altri spo-\ sfornenti e tutti e quattro gli atle-\a l d o , e . o a . i, folla, tentava di fuggire, -\strappo di Beviacqua, 'Szilagyi ceni deva di schianto e non poteva più -\riprendersi per il maggior treno ti finivano in ventun centimetri.'Appena eseguito l'ultimo salto-isi presentavano alla partenza il corridori dei diecimila. La garaìera attesissima perchè si attende-]va la rivincita di Beviacqua suìCsaplar, dal quale era stato bat-ituto sabato nei 5 chilometri. Co-\me «numero due» l'Italia allineava Lippi al posto di Bestini, lasciato prudentemente a riposo perchè in preparazone per le prossime prove internazionali. Dopo t primi giri Lippi doveva cedere alla maggiore classe degli avversari ed alla loro più giovane età. Beviacqua non si lasciava ini Al,oni imposto dal nostro atleta. La garaa -veniva, cosi a limitarsi ad una-[lotta tra i due «numeri uno» in-\campo. Beviacqua girava a tutta unda-\a, aeviacqua girava a luna anaa-i-\tnra, con la speranza di portareì- l'avversario sfiancato sul rettili-- neo di arrivo, per non farsi bat- i fere dalla maggiore velocità del- - l'ungherese. Ma' il coraggioso ten- e tativo dell'azzurro >» non aveva [- fortuna: ed all'entrata del rettili ■- neo di arrivo Csaplar, f reseli issi ono e per nulla logorato dallo sfor\zo, scattava rimontando il nostro \atleta e tagliando il traguardo con ,circa cinque metri di vantaggio pElL'ovazione che accomunò al termine della prova, vincitore c vinto, fu interminabile: il pubblico era] stato decisamente vinto dalla bellezza della lotta e dallo sforzo de |sr/t a/feri. Lippi, che si era fatto n - doppiare due volte per portare aiuto a Beviacqua, venne logicamente tolto di classifica, per l'evidente infrazione al regolamento: è strano che un atleta dell'anzianità di Lippi sia cascato in un così ingenuo errore, quando poi il suo tentativo non avrebbe potuto influire sull'esito della corsa. L'ultima gara della giornata e ■dell'incontro era la staffetta quat sntro volte cento metri: la nostra isquadra, per l'incidente di Calda \na, ha dovuto essere rimaneggiala \proprio all'ultimo momento, con 'l'inclusione di Ragni. Mariani ha icorso la prima frazione portando l il bastoncino a Duelli in netto vanìtaggio: il cambio tra i duv atleti è ]riuscito perfetto e Duelli ha ìaumenato ancora la distanza: Raiqui ha affrontato la curva a tutta \andatura ed è arrivato al cambio I2o±oWÌ?f* R!T'r:,,l? \ Ufef?..$??.V_^e^a^-?5»5a,^"|lre in tempo ed ha interrotto l'«-|Vne. L'incidente ha fatto per-. :guardo il cendo, con un buon metro ai van- laggio: il tempo della staffetta è|islato di 41"6. Probabilmente: sen-l ,,. .,• , ,,,, ,,;,„, ,.„,,,i,:,. h-.za l incidente al! ultimo camoioYMI-»'primato italiano di 41" sarebbe!,'stato seriamente in pericolo. ' Con questa emozionante gara fi- S\niva l'incontro, seguito dallo schie-\ imva iiiicumni, scunur, u,,uu -■,<.,,,<:-, ìramento degli atleti incavino ed 'al suono degli inni dei due Paesi. \ Appena portate a terni ine le ga- re, il presidente della Fidai riuniva . i tecnici federali sul campo ed ini- [partiva le disposizioni per il prus-i ■situo incontro'con la Germania: la mvittoria con l'Ungheria era già passata alla storia. In tribuna d'onore tutte le auto- rifa cittadine, che anche sabato 3avevano seguito da vicino i nostri ragazzi: il generale Vacoaro, dopo le gare, ha dato comunicazione: della vittoria azzurra al presidente Pdel Coni. i Mario Saini !— Le due squadre schierate sul campo salutano le Autorità. L'arrivo di Lanzi negli 800 metri. Gonnelli dà all'Italia la vittoria nella staffetta 4x100. Profeti ha lanciato la palla che stabilirà il nuovo primato italiano

Luoghi citati: Germania, Italia, Torino, Ungheria