Firenze in tutto il suo splendore per il fausto rito di oggi di Curio Mortari

Firenze in tutto il suo splendore per il fausto rito di oggi le nozze del Duca di Spoleto Firenze in tutto il suo splendore per il fausto rito di oggi Il sontuoso ricevimento a Palazzo Pitti alla presenza dei Sovrani -- I doni di nozze: un tesoro (DAL NOSTRO 1 NT IATO) Firenze, 30 giugno. Nelle eccezionali festività Firenze riprende sempre il suo aspetto, non soltanto storico, ma leggendario. Tuthi in essa sembra ricollegarsi ai secoli e alle tradizioni lontani. La Città Gigliata si tramuta allora in un gigantesco affresco dm colori smaglianti, in cui si riaccendono i ricordi piti poetici delle, età passate. Ciò che in un'altra città può essere, sia pure in proporzioni straordinarie, una festa di bandiere, di mn»!i/esti, di folle, a Firenze si trasforma in una grandiosa e squisita manifestazione d'arte. I colori e ì costumi millenari risorgono entro una cornice che ben può dirsi unica al mondo. Classica grandiosità Chi ha visto oggi, sotto lo sfarzo del primo sole estivo, le vie che conducono all'Arno e ha seguito l'itinerario che da piazza della Signorìa, pel Ponte Vecchio, conduce a Palazzo Pitti (dove si è svolto in serata il grande ricevimento che precede le fauste nozze di S. A. R. il Duca di Spoleto con la Principessa Irene di Grecia), ìia rivissuto uno spettacolo di antichi tempi. Firenze risorgeva come all'epoca medicea con tutti i fasti della storia passionale e pittoresca. Il Ponte Vecchio — bello come un enorme forziere trecentesco, con i suoi ferrami artistici, i suoi antichi legni, i suoi rabeschi e le sue borchiatnre —, i Lungarni con i loro palagi, le loro torri di pietra bionda, i loro archi armoniosi, i loro blasoni marmorei riavevano il risalto delle grandi festività del passato, in virtù delle centinaia di gonfaloni che, piantati nei bracciali, ondeggiavano su questo aristocratico panorama. Così, passo passo, tra questa festa di stendardi di ogni colore e disegno, si giungeva, per via Guicciardini, a Palazzo Pitti. Era ve rumente uno spettacolo degno dei Sovrani, dei Principi, dei dignitari e dei diplomatici invitati nella Città Gigliata in occasione delle fan ste nozze. Tentare tuttavia delle indiscre Zioni circa i preparativi del rice vimento di stasera nell'interno del palazzo, sarebbe sembrato per lo meno di cattivo gusto. A dare pe rò un'idea dello splendore della fe sta annunziata per la sera sareb bero bastati il nome e la storia di questo splendido, monumentale edificio, ideato dal Brunelleschi ed elevato dal Fancelli su ordine di Luca Pitti, nel Ut38 Non e da meravigliare che il palazzo sia stato eletto a sede re gale, ove si pensi alla sua classica grandiosità. Già nell'epoca della 'Rinascenza la bellezza e l'imponenza di Palazzo Pitti apparvero tali da oscurare anche le più belle dimore medicee; tanto che Cosimo I impose nel 151/9 ai Pitti di cedergli la loro superba residenza, che egli pagò con circa mezzo milione di fiorini d'oro, un'astronomica cifra per quell'epoca. Palazzo Pitti meriterebbe per questa eccezionale occasione di essere ridescritto. Basterà ricordare, oltre l'armonia dell'enorme facciata, tutta a grandi finestroni arcati, la bella scalinata di accesso, la grande piattaforma antistante ti magnifico atrio a colonne doriche, con la grotta sorretta da sedici colonne di porfido entro cui sboccia la fontana, mentre a destra si apre la cappella reale tutta ornata di insigni affreschi. Sul cortile che si slarga al centro si affacciano le sale, ricche di opero d' arte di ogni epoca. Bisogna infatti ricordare che, mentre gli appartamenti reali si trovano al primo piano, cui .si accede pel magnifico scalone d'onore, il palazzo contiene gallerie d'arte piene di capolavori d'ogni tVmpo, nobilitati dai nomi più grandi della pittura e della scultura} Raffaello, Lippi, Guido Reni, Giulie Romano, : il Tìntoretto, Tiziano, iiiambologna e altri illustri. Sempre nelle sale Pitti, si ammirano collezioni preziosissime: cito i sedici\asi in sardonica orientale di LotK^.zo il Magnifico, nonché porca, i?,te, stoffe, merletti, ecc. Palazzo Pitti si affaccia, come1è noto, sul giardino di Boboli, sontuosa meraviglia della giardineria d'arte e fresco godimento della vista. Più degna sede, più bella cornice il ricevimento di stasera non poteva, quindi avere. E d'altronde l'annunziata presenza del Re Im- 1,111 " nnuiiiiiiiimiiiinii iiiiiiiinii peratore e della Regina Imperatrice venivano a dargli il più alto significato. I Sovrani giungevano infatti nel pomeriggio in automobile da San Rossore insieme alla Regina Giovanna di Bulgaria. Alle 18 giungono pure in aereo, provenienti da Londra, i Duchi di Kent. Gli altissimi commensali , , e i a i e o l e , , e i n l , Intanto a Palazzo Pitti % preparativi per la serata fervono già mentre il giorno declina, e una vera folla viene addensandosi agli sbocchi del piazzale antistante il palazzo, trattenuta da cordoni di agenti e di carabinieri. Verso le 20 comincia a sfilare la lunga colonna delle grosse macchine dei principali invitali al pranzo che precede il ricevimento, mentre entro gli archi delle finestre già sfolgorano fastosi lampadari. Dopo le 21 altre colonne di macchine portano gli invitati al ricevimento, i quali, dopo essere stati ricevuti nell'atrio, vengono fatti salire per lo scalone d'onore coperto di corsie rosse, al primo piano. Dopo avere ricevuto come presente un grazioso taccuino con i ritratti degli augusti sposi e un grazioso sacchetto contenente confetti nuziali, gli invitati vengono introdotti nella metà dell'appartamento reale loro riservata e che comprende la Sala delle Nicchie, la Sala Verde, la Sala Celeste, e la Sala del Trono. Qui possiamo ammirare nell'attesa i magnifici arazzi detti della « Regina Ester », e del « Trionfo degli Dei ». Intanto dall'altra metà dell'appartamento reale (consistente cioè nell'appartamento intitolato alla Regina Margherita) giungono le classiche note di un quartetto che suona in onore degli alti commensali. Essi sono: S. M. il Re Imperatore, S. M. la. Regina Imperatrice, S. A. R. il Principe di Piemonte, S. A. R. la Principessa di Piemonte, S.A.R. il Duca d'Aosta, S.A.R. la Duchessa d'Aosta Madre, S.A.R. la Duchessa d'Aosta, S A.R. Ajmone di Savoia Aosta Duca di Spoleto, S.A.R. la Principessa Irene di Grecia e Danimarca, S. M. la Regina Giovanna di Bulgaria, S. M. il Re Ferdinando di Bulgaria, S. M. il Re Alfonso XIII, 3. M. il Re Giorgio di Grecia, S.A.R. il Duca di Bergamo, S.A.R. la Duchessa di Genova, S.A.R. il Duca di Genova, S.A.R. Don Jaime e1, di Borbone duca di Segovia, la Dn- e chessa. di Segovia, S.A.R. il Duca di Pistoia, S.A.R. la Principessa Maria di Borbone, S.A.R. il Principe Luigi di Borbone-Parma, S.A.R. il Conte di Torino, S.A.R. la Principessa Bona di Baviera, S.A.R. il Principe Conrad di Ba- iiiiii iliiniiiitiiiiiiiiimiiii imi mi viero, il Principe delle Asturie Don Juan di Borbone, la Principessa delle Asturie, la Principessa Prascovia di Russia, il Principe Roman di Russia, S.A.R. la Principessa Mafalda d'Assia, S.A.R. il Principe Filippo d'Assia, S.A.R. la Principessa Elena di Romania, S.A.R. il Principe Giorgio di Grecia, S.A.R. il Duca di Kent, S.A.R. la Duchessa di Kent, S.A.R. la Principessa Olga di Jugoslavia, S.A.R. e Imperiale Principessa Elena di Grecia, S.A.R. la Principessa Aspasia di Grecia, S.A.R. la Principessa Alessandra di Grecia, S.A.R. la Principessa Maria di Grecia, S. E. l'Ammiraglio Pericle Joadincs, S.A.R. la Principessa Margherita d'Assia, S.A.R. il Principe Cristoforo di Grecia, S.A.R. la Principessa Francesca di Grecia, S.A.R. il Gran Voivoda di Alba Julia (Romania), S. A. Serenissima il Granduca Dimitri di Russia, S.A.R. il Principe Ereditario di Grecia, S.A.R. la Principessa Ereditaria di Grecia, S.A.R. la Principessa Caterina, di Grecia, S.A.R. il Duca di Braunschweig, S.A.R. Iti Duchessa di Braunschweig, S.A.R. il Principe Giorgio di Hannover, S.A.R. il Principe Er nesto Augusto di Hannover, la Duchessa di Magenta, il Duca di Magenta, il marchese Faracc Ruggero, la marchesa Caterina Faracc Principessa di Rttssia, S.A.R. Dan Alvaro di Borbone, S.A.R. Carlo di Borbone. Lo spettacolo pirotecnico , è a e e di a, a, a di o o a, R. il e - a a a, R. a, - Fhu'fo il pranzo, S. M. il Re Imperatore e S. M. la Regina Imperatrice, seguili, dai convitati, si recano nell'appartamento della Regina Margherita, quindi di là si forma il corteo che si avvia verso quella parte dell'appartamento reale dove gli invitati attendono schierati su due reverenti ali. Il corteo reale passa nella Sala delle Statue dove sono esposti i doni di nozze. Si tratta di un vero e proprio tesoro. Ammirato specialmente è il dono dei sudditi greci residenti in Italia, consistente in due magnifici candelabri, un'anfora e un vaso antichi in argento massiccio. Quindi il corteo reale fa ritorno nelle sale dove si adunano gli invitati, e infine si ritira, fra il reverente omaggio dei presenti nell'appartamento della Regina Margherita. Lungamente, intanto, dalle adiacenze di Palazzo Pitti la folla ammassata applaude e saluta con grida entusiastiche i Sovrani d'Italia, gli Augusti Sposi e gli ospiti regali e principeschi, ntentre costellazioni di fuochi pirotecnici si irradiano nel ciclo della, notte. Curio Mortari ilm„ , „„ „„ mnmiiniii bts7zaslcnlActrgfptvbl Il Duca d'Aosta e il Duca di Kent all'aeroporto di Peretola. (Telefoto)