La Turchia pagherà lo scotto della sua imprudente ingordigia

La Turchia pagherà lo scotto della sua imprudente ingordigia La Turchia pagherà lo scotto della sua imprudente ingordigia La stampa tedesca bolla a fuoco il cinico mercanteggiamento francese delle popolazioni della Siria - L'arrivo a Berlino del gen. Valle Berlino, 24 giugno, l Il Generale Valle, giunto starna- ne a Berlino, è ripartito nelle pri- me ore del pomeriggio per il Me-1clemburgo, dove trascorrerà la domenica nella tenuta di Goering. Nella suggestiva solitudine della pittoresca foresta, nel centro della; quale si trova il « Buen Retiro » autunnale del Feldmaresciallo, ihanno dunque inizio i colloqui che,saranno poi ripresi lunedi nella; capitale L'incontro con Milch Il velocissimo trimotore Savoia 79, pilotato dallo stesso Sottosegretario, è atterrato all'aeroporto militare di Staaken alle 11 in punto; per percorrere il tratto Roma-Berlino esso aveva impiegato esattamente tre ore e un quarto. Erano a ricevere l'ospite il generale Milch, Ispettore Generale dell'arma aerea del Reich, alcuni generali di squadra aerea, l'addetto aeronautico di Germania a Roma generale Von Bulow, l'Ambasciatore d'Italia Attolico con i l'Addetto aeronautico generale Liotta e altre personalità. L'incontro fra Valle e Milch è stato assai cordiale. Dopo la presentazione dei rispettivi seguiti, il Sottosegretario all'Aeronautica italiano, avendo alla sinistra il generale Milch, ha passato in rivista una formazione d'onore composta di avieri della squadriglia Richthofen, men tre la musica dell'Accademia ae cronautica di Doeberitz eseguiva laiMamin Tfvnic » n\nr\„o--„ rini iAlicia, aeate e lwoi ita-, (. uai- i aeroporto 11 generale \aiie si e recato all'albergo; durante il per-icorso è stato fatto segno a cordia_-j lissime manifestazioni di simpatia, ! cile si sono rinnovate nel pome-] riggio quando, accompagnalo da ] sita a vari stabilimenti aiMxmautici e a due importanti fabbriche di velivoli di nuovissimo tipo. alcuni camerati germanici, è par-'tito per il Meclemburgo. jIl programma delle manifesta- i zioni ufficiali prevede fra l'altro una grande esercitazione aerea all'aeroporto di Staacken e la vi- 'II Generale Valle si tratterrà in | Germania fino a mercoledì pros- ! Simo. Egli avrà dunque tutto il tempo di conferire ampiamente col Feldmaresciallo Goering sulle varie questioni laborazione «Tale collaborazione — ciichia-;ra una nota ufficiosa — ha avuto il suo collaudo ideale nei cieli di |fS?.fSSi„°J^ P'.'011 e, MPPo'e™ì"dell Italia fascista e della Gei ma- ma nazionalsocialista hanno com-1 tioni interessanti V col- e fra le due tlotte aeree.. -------- r i berta della penisola Iberica e petila salvezza dell'Europa. Si tratta. ora di fissare una base, diciamo , battuto fianco a fianco per la li-, così, di ordine pratico e precisa- niente secondo lo spirito e la let-jtera del patto di alleanza militare, L'obiettivo è noto: portare al mas- Simo grado l'efficienza ileile due aviazioni, le quali insieme forma-, no un blocco di forze capaci ai ; affrontare vittoriosamente qual-1 siasi schieramento. Già oggi esse, ' am quantitativamente che quali- tativamente, vantano una netta superiorità rispetto a quelle av- versane ». « Il Generale Valle — ricorda il collaboratore aeronautico tlell'Adgriff — fu per la prima volta a Berlino nel giugno 193B. Kgli ricambiava allora la visita fatta a suo tempo, a Roma, da Goering. Quel primo viaggio aveva carattere essenzialmente informativo. I gazzettieri d'oltre Manica e d'oltre Reno si limitarono a registrarlo come un avvenimento di secondarissima importanza e non mancarono nemmeno le solite posi i Ile più li vpiw^n^fi11!^ l'T0 ctì!"^! ili vedere come sarà classiti! ita la odierna visita. Se, per esempio, si cercherà di non attribuirvi alcuna,importanza, oppure se si bri 'ferirà . , valore strategico, tecnico c poli-1tico dell'incontro Gocring-Valle. lgonfiarla a scopo allarmisiico Fusione organica di forze Pura curiosità, poiché sappiamo benissimo che i veri interessati, e cioè gli Stati Maggiori, non pos-i sono avere alcun dubbio circa il l Questo incontro è l'ultimo della serie iniziatasi due mesi fa a In sbruck, dove — come si ricorderà 1— ebbe luogo il fecondo scambio di vedute fra Keitel e Pariani, a cui dovevano ben presto seguire l'incontro Ciano-Ribbentrop a Mi; lano, la firma del Patto di allean za a Berlino e infine le conversa iZioni Raeder-Cavagnari sul lago ,di Costanza. In questo quadro ; rientrano il viaggio di Brauchitsch a Tripoli, la visita a Roma del Capo di Stato Maggiore delle S. A. e il lungo colloquio fra il Duce e il Feldmaiesciallo Goering. La collaborazione fra le due Potenze alleate diventa sempre più stretta e fattiva. E' veramente una fusione organica di forze operanti che ha come risultante un potenziale bellico, quale l'Intesa non seppe mai realizzare con tale e tanta precisione nemmeno nelle fasi più critiche e pericolose della guerra mondiale. Quando la politica di accerchiamento delle cosidette grandi democrazie avrà realizzato i suoi obiettivi tattici (seppure vi riuscirà) si vedrà che il formida sutebLAupcuaRnpsplatapdrtodcraGrspbile blocco di acciaio Italia-Ger-mania è l'unico fattore decisivo di pace che resta a questo nostro tra-|avagliato Continente. j b« Quanto al tema degli immi-innenti colloqui fra il Feldmare- ! pigsciallo Goering e il Generale Valle; r— conclude l'organo di Goebbelsjcnon si tradisce affatto un se-.mgreto se diciamo che esso com- ! dprenderà elementi strategici, te-jzicnici e, P?!itic!' 11 risultato sarà]E isenza dubbio pienamente soddisfa-1s cente ji cameratismo cordiale fra t { ;nsigni aviatori contribuirai aia rendere ancora più facile e spe- nj dita la soluzione di determinate ! s ! questioni di ordine pratico ». n] Analoghe considerazioni si leg-U gono nella Nationalzeititng, la t■ tnella Nationalzeititng, 'quale, dopo avere rivolto al Gene-1 JS jrale Valle un calorosissimo saluto, g i coglie l'occasione per esaltare la1 Ala azzurra che — scrive — in;t pace e in guerra ha dimostrato diÌB essere la più ardita del mondo.ic'Non più tardi di ieri essa ha ri- «portato un'altra grande vittoria ^1. . . , z .a ,4 -, nche anche dal punto di vista n"U- a | tare sarà una tappa capitale nellajt ! storia dell'aviazione. | t «Vogliamo alludere — precisa i s l'organo di Goering — al volo I a stratosferico del colonnello Pezzi, | m;i'Vnnesinia dìmos?raTiòn derosa efficienza dell'arma aerea g |fascista che, sia nel campo acro-; cbutÌC0. che in ciuell° tlcl vol° str.a- m tosferico vanta un ineguagliabile t1 primato ». a 1!^^',^^^^ st*- '> ^. ìorJitiva. quota. Questa vittoria è ri intanto, mentre Germania e ita- ui.. t nntenT-inmln al m»qnimo «. ia sftanno potenziando al massimo lo strumento più efficace della più t, primato ». , inlttnto mentre Germania e Ita- o fattiva e costruttiva collaborazio- sjne, gli strateghi dell'accerchia- L mento vantano un .grande sue- i cesso». Chi se ne vanta in parti- s colar modo è naturalmente la e, F..anpia ia „,,„!„ ha t,,tt„ l'aria p ; pancia, la quale ha tutta 1 ariay1 <>l avet; t"ato un sospirane di sol- L ' l'evo. Ma è precisamente questa manifestazicne di sollievo che di- mostra il contrario. Infatti il pat- J to con la Turchia è in definitiva ga dimostratone più evidente del- la mortale paura francese che fa apparire accettabile qualsiasi sacrificio. Ankara e l'Egitto upsmDel resto, anche la Turchia nonjscherza. L'attitudine curiosa di pAnkara nei riguardi dell'Egitto tlegittima perfino il sospetto che, passata la festa gabbato lo santo, |ge che cioè la Turchia, ottenuto ili ili Sangiaccato. riprenda a "ciurlareIna manico fo,Se anche nella sne- l "eI »'■»""-«, ioise antne niua spe . ,'anza ima vana) di riaccattivarsi almeno in parte le simpatie di Ro- ma e di Berlino. Del baratto franco-turco si oc-'mcupa una nota del Deutscher dDienxt, per fare anzitutto le se- <glieli constatazioni: t. Risulta dunque che per la Dprima volta dopo la guerra mon-i , diale, le Potenze occidentali resti- v-1 Oliscono al legittimo proprietario tlun territorio da esse rubato. Ri-ilo e -i l sulta inoltre che esse sono venute meno ai sacrosanti doveri stabiliti per le Potenze mandatarie. La restituzione del Sangiaccato di Alessandretta costituisce infatti una flagrante violazione degli impegni relativi ai mandati. La Francia ha fatto oggetto di mercato un territorio sul quale non vanta alcun titolo legittimo di proprietà. Risulta infine che sono stati rinnegati i principii solennemente proclamati dall'intangibilità dello stata quo nel Mediterraneo e che pertanto è stato praticamente violato l'accordo di Pasqua italo-britannico. Quanto alla Turchia, si può dire che presto o tardi essa dovrà pagare caro l'affare appa rentemente vantaggioso combina to con la Francia. Il Sangiaccato di Alessandretta rappresenta la controprestazione per il suo inse come dimal'Indelbe tro defimilessniati nprosuososmoGovriteratattcommeAlbrimento definitivo nel fronte disienaccerchiamento capeggiato dalla sonGran Bretagna. Ma questo lnse- ticorimento comporta la perdita della| hsimpatia e della stima di cut la | compXnzJUcleCll''lss!0»deVa preSS° Rili'nescundel Con ouale diritto ha essa alie ^eeg^lahasfr^a |ae cne dovrebbe invece assistere da j buona tutrice nell'amministrazio- ine del patrimonio nazionale? Ha ! provveduto la Francia ad assieu Vergognoso baratto '< La Francia occupava il San-ideì1 r> /-i o r/-> finivi a Pnton^Q rw tiniiorQ. > igiaccato come Potenza mandata-! stala Ce ssuo«ser; rarsi il nulla osta delle Potenze]cosjche a suo tempo le conferirono ili ser.mandato? Nessuna revision-» di ImaNopresemche ! decisione della Società delle Najzioni fu più arbitraria di questa, ]E pensare che la stessa Francia. 1se la Germania reclama la resti tuzione di Danzica e si rifiuta difei ammettere 1' ulteriore presenze' nella Città Liberà di un Commis ! sario della defunta Lega ginevri na, insorge e dimentica che Ber¬ Uino si batte per ottenere la resti- '„ tuzione di una citta prettamente^ ■ tedesca, mentre alla Turchia è presenza lealuh VaA1 JSta«ènì?StroC resUtuita'ùna're-'1010 gjone non turca*. Ha 1 « La restituzione del Sangiacca-ter;to—osserva a sua volta il li Uhr se ÌBIitft — è. come è noto, il prezzona iche il Governo di Ankara chiede-;eiu «1 per la sua adesione alla politica;5 ^J?cfe^hÌa,!!J5>nti,i •L%SSSC2Ì2 non è ne turco ne trancese: esso appartiene alla Siria. I rappresenjtanti cli quest'ultima non sono sta | ti nemmeno interpellati. Essi sono i stati posti semplicemente davanti I al fatto compiuto. La reazione im | mediata ed estremamente energi gioni, anzi il dovere di protestare' del; contro un vergognoso baratto, che i tar miia 1" definitiva a realizzare de-,,,,,, terminati obiettivi della politica di accerchiamento nel Mediterraneo Ipag '> ^d01{^To%Wo|icZ B! ' T raie. Infatti, è precisamente l'Ita- «*• uncinale. * « che ng ^ tleU'Inghilt orientale, vale a dire in un setto- ■iguarda anche interessi Roma. La responsabilità Inghilterra è gravissima. E' stat0 Decisamente il Governo di Londra che ha consigliato e poi imposto il baratto e che per con seguenza ha voluto la violazione, e, sia pure da parte di terzi, dei precisi impegni previsti dall'acy pasqua >. L°^a Wesldeutscher Beobtwhter h,^e giustamente quale im rtanza p6ratica potranno avere J »... . „rHfir.in„itA flp„ii g^*^ SSTpSS^ P, Uve controprestazioni è & bastu ^ un'occhiata alla carta geografica per convincersi della realtà della situazione, per farsi un'idea del modo con cui la Turchia potrebbe, jn L.aso di bisogno, sostenere la sua i parte di gendarme delle denioplu tocrazie, , «Non parliamo poi degli impe |gni di assistenza dei franco inglesi i i quali e i fatti lo dimostrano Inon sono nemmeno in grado di prò leggere i propri connazionali ». . nn ... DJouoffa a Chamber aiti - H 1,1 tema ili politica di accerchia- 'mento e soprattuto in relazione al discorso pronunziato oggi a Car <'iff 'la Chamberlain. -va registra to un commento ufficioso del Deutscher Dienst. i ili signor Chamberlain — scri ve fra l'altro — si ritenga per det to che ogni tentativo di presentare il'attuale azione del Foreign Office come una politica di comprensione e di accordo nei riguardi della Germania è assolutamente inutile. Se l'Inghilterra ha perduto il senso della logica e della onestà, dovreb be rinunziare almeno, non foss'al tro per ragioni di buon gusto, a definire fronte di pace le alleanze militari politiche ed economiche da essa organizzate contro la Germania. Del resto gli accenni contenuti nel discorso alla possibilità di proficua collaborazione col Reich suonano così strani, da indurre a sospettare che in vista dell'altissimo prezzo richiesto da Mosca al Governo britannico, quest'ultimo ritenga opportuno coprirsi la ritirata. L'Inghilterra prenda dunque atto che Te parole di pace e di comprensione formulate nel momento in cui l'inviato della superba Albione è costretto a fare cosi pa-sienti anticamere nel Kremlino, sono accolte in Germania con par ticolare diffidenza», | h Danziker Vorpostem che ieri, | come riferimmo, metteva in grande Rilievo una corrispondenza berli-'nese al Temps. riproduce oggi alcune considerazioni quasi identiche del Direttore dell'ufficio berlineseideìl'ti'rtttèd Press, il quale in so- > . .. * . _ ! stanza prevede che il problema della Città Libera sarà risolto presto e secondo l'unanime volontà dei suoi abitanti. « Le Potenze occidentali — osserva — non muoveranno un dito ]cosicché la soluzione non potrà esi sere diversa da quella del proble Ima cecoslovacco e cioè pacifica Non è escluso poi che la Polonia prenda l'iniziativa. Certo è — sempre secondo VUnited Presss — che il Reich è ancora disposto afenderla in considerazione'. Natu ' '„ riprofjòtte nella massima evi^ a senza commenti. Nel ti- lealmente ogni ritardo si risolve inuh danno sempre maggiore per Varsavia ». Anche queste considerazioni so-Badoglio a Coritza '1010 si sottolinea particolarmente Ha seguente frase: -.Berlino get-terà tutto il suo peso politico e se necessario, anche militare nelna bilancia per ottenere il ricon;eiungimento di Danzica al Reich» ;5 6 2 i generale, dai membr' del Governo, dalle autorità mili i tari e del Partito. ,,,,,,„ miiimiiiinim ninnili iiiiiiTirana, 24 giugno, Il Maresciallo Badoglio, accom-pagnato dai generali Guzzoni e ' T^^—^to'- «*• salutato ali aeropo to dal luo Il Sovrano, accompagnavisita la Mostra del Pre ato da S. E. Farinacci, emio di pittura Cremona