Vincenzo Pinton Campione d'Italia dopo un triplice emozionante spareggi |[

Vincenzo Pinton Campione d'Italia dopo un triplice emozionante spareggi |[ _ . . sJkMM&ise la sciabola e stata un successo t——n—n—n—i.————M Vincenzo Pinton Campione d'Italia dopo un triplice emozionante spareggi |[ Venezia, 26 giugno. Buon vecchio Salgari della nostra infanzia, noi ti invochiamo perchè la tua penna soltanto saprebbe descrivere le incredibili e meravigliose avventure di questo stupendo torneo che chiude i Campionati d'Italia non con decoro e dignità, ma addirittura fra l'esultanza della folla, di una vera folla che tenacemente ha voluto vederne la fine. Non vorremmo essere nè pedanti nè pedestri, ma per scrivere quanto occorre abbiamo una sola difficoltà: quella di sfrondare i nostri ricordi e di sorvolare su quel che meno è indispensabile conoscere. Prevedevamo un girone magnifico e non ci siamo ingannati. Nove uomini invece di dicci, perchè Tanzini, all'ultimo momento, ci ha fatto sapere che non potevamo contare su di lui, ma nove uomini, e di ernesta taglia, erano largamente sufficenti per darci delle emozioni. Diremo meglio: ci hanno dato un godimento. Faremo loro, anzi, l'elogio più bello: sono stati emuli degli spadisti in bravura, in disciplina, in cavalleria. Il girone si è iniziato con una sorpresa: De Martino batte Gaudini, ma è un De Martino nuovo che ci appare, come è un Gaudini sfocato quello che seguiamo con gli occhi. Pensiamo che l'impres-| ™a,lnve-i bca è duratura, ir^rosario^degU_as- taMGmciasalti si snoda, ma noi citeremo soltanto quelli che ci hanno più colpito, quelli che hanno avuto una particolare importanza. Perenno che batte ancora Ferrando, Pinton che batte Masciotta, De Martino i ,che seguita imperterrito una serie cn_°. -»V - . nche sarebbe di sfacciata fortuna se non fosse di meritato e significativo successo, il vecchio ( ma noi allora saremmo decrepiti) Salafia che batte ancora Masciotta, Montano che batte Gaudini... e tutto si svolge onestamente, ardentemente, tranquillamente. Nessuno (neppure quelli che, immaginate) pecca minimamente]?■'----1:r,a r\ nalla oDicalUnio itrfaspalaunpavstnella disciplina o nella cavalleria, itrFatti e non chiacchere: Montano I labatte Pinton per 5 a 3 in un as-L salto da cinematografarsi; Ma-|°sciotta batte Baudini; Pinton bat-i Jte De Martino, De Martino batte) PMontano... Basta, basta anche con questa filza di risultati. Il girone sta per dire la sua parola rude e chiarissima. Ci sono tre code: Perenno, Ferrando e Racca e senza individuare per ora il ventre che qualche volta striscia con pesantezza e un tantino di goffaggine, ci sono anche tre tèste: Pinton, Montano e De Martino. Nessuna novità ci interessa più. Quasi due ore di ordinaria amministrazione non ci annoiano, ma neppure ci danno un fremito. I tre finiscono alla pari. Sotto ragazzi, ormai si cerca il campio mstsCè Bdsaqpdbtosrne. E ora Salgari potrebbe pren-i lodermi la penna c.on vantaggio dei j lettori. rEcco i tre assalti che dovevano i ndarci la vittoria agognata da chi lulavora e da chi guarda. Pinton I crn i batte De Martino per 5 a 0; Mon tano batte Pinton per 5 a 3; De Martino batte Montano per o a 3. Gli uomini hanno molto faticato ma non hanno niente concluso perchè sono ancora alla pari. E qui invochiamo Ariosto per¬ i , cnè tuttl 1 .loro combattimenti so nr\ citili; ,1, unii C.|,1HI'P77H PSPm , ]?"1111? è itrO: fatti e fuori, non vecchi mae-quali assai spesso dividiamo il parere, oggiLavrebbero avuto da leccarsi Te labbra. Dunque bis del girone conuomini stanchi ma preparati. O- no stati di una chiarezza esem piare e di una bellezza che noi alla sciabola, in Italia vedevamo da anni. I stri brontoloni dei quali assai itro: nelle condizioni dell'alEcco i la gara ricomincia. I laVv1 e 1 numeri, L Montano batte De Martino per |° a <>; Pinton batte Montano per i J a 3; De Martino batte Pinton ) Per 5 a 4. Inaudito, meraviglioso, ma i tre uomini sono tuttora te sta a testa; nessuno ha l'indispen sabile incollatura di vantaggio. C'è poco da fare: il regolamento è formale nè è in facoltà del Pre- Bidente della Federazione di mo- diflcarlo. Si andrà avanti finché cisarà un risultato, e se proprio qualcuno dovesse cadere " potrà dire: « ritiro di X di sopravvenuto decesso». Ma questa è una facezia di dub- bio gusto e la verità è invece mol-to più semplice. I tre moschettieri sono vivi e verdi e darebebro un regno pur di non rinunciare alla i logica umana sportiva speranza, j Punto, quindi, e da capo. Nuovi risultati: Pinton batte De Marti- i no per 5 a 0. E ora c'è veramente luna possibilità di farla finita per¬ ac |«iu|/i*ue sfinito siX a causa o» I che se Pinlon battesse anche Mon _ .. risultati: Pinton batte De Marti- nn nor S a O Ti! ora p'à voramorctn tano, il Campione d'Italia sarebberdesignato. I due avversari sono pari nel valore e nel nostro affet- <lo, ma la sala contiene mezza pa-^dova, che coccola il suo Enzo. iE' uno slancio giovanile cheìcommuove e a cui iS. scherma uf-,ficiale è tutfaltro che insensibile. L'arte è sempre una bellissima qualità, ma Montano prende van-!taggio. La prima parte si chiude a suo teyore_per 3 a i. Poi. peirli^3 a 3. Infine Pinton para e rispon-1 de di traversone; infine la frec-| ciata cara al padovano che arriva al segno. E' la vittoria; è il fini- ] mondo. _ Disputa del terzo posto fra De Martino e Montano, ma questo è 1 unico assalto fiacco, che non in- teressa più nessuno; chi aspirava,ad essere Campione d Italia ha ;perso ormai tutte le speranze. ,La classifica finale ve la diamo subito: 1. Vincenzo Pinton, di Padova, -con 7 vittorie, dopo tre spareggi; i2. Umberto De Martino, di Napoli. Ipure con 7 vittorie, dopo tre spa- reggi; 3. Aldo Montano, di Livor- no, 7 vitt. e tre spareggi; 4. Emi-|lio Salafia, di Palermo, 5 vitt.; 5. Giulio Gaudini, di Roma, 3 vitt.e 6 colpi; 6. Aldo Masciotta, di;]Torino, 3 vitt. e 8 colpi; 7. Giù- seppe Perenno, di Genova, 2 vit-1torie; 8. Mario Racca, di Padova, 1 vittoria e 3 colpi; 9. Arturo Fer-rando, di Genova, 1 vitt. e 4 colpi.'Ora si potrebbe cominciare ascrivere perchè le sensazioni sono tante ma lo spazio impone un fre- no al nostro entusiasmo. I tre. uo-mini di testa sono stati di granlunga i migliori. Montano, che è campione del mondo, ha mostratomeglio oggi che non a Piestany di mert are tanto onore. De Martino è anch'egli irriconoscibile; un uo- mo in costante e sicuro progressoe ; fatti lo dimostrano 0u„nto ai vincitoi-» 'che nomi-Li^r^Lattimo non rihaiSII- " f"7 ! P'^°'0 ^J'1^^ f™» ° C£I^'J* SlV„Ta r r n , la ricchezza del suo giuoco, taloraancne la sua tenacia e la sua scai-trezza. Dalla testa passando alla coda il distacco oggi era grosso Nes-mina nnrema otto eia Inncltctn KM . Masciotta pm allenato al bisturi o che alla sciabola, e infine il balil- la Gaudini senza volontà, senza - ambizione, diremmo senza cattii!ver'a- Chi conosce le sue giornate sima lacrima che sia^ fondata .Edecco il ventre: Salafia incred.bil-mente battagliero e realizzatore. o j non si stupisce, I giornata che rimarrà impr - ! la mente di chi ha avuto la for-. tuna di vederla, i | Alla Federazione fascista di Ven nezia, che ci è stata larga di cor tesie e di aiuti non soltanto mo rati; va la nostra riconoscenza; al i : Casino che ci ha offerto un salone - ideale, va la nos e non dimenticarlo, u| - , _ , , i! Nel complesso un Campionato a da segnare col carbone bianco, una | giornata che rimarrà impressa nel- .. . . - ideale, va la nostra promessa di n nnn rtimonticarìn Nedo Nadi ii pac c pinton che si è aggiut^c . il titolo nazionale di sciabola e]Tst1