La prima giornata di lavori del Convegno nazionale

La prima giornata di lavori del Convegno nazionale "SPRECHI E RICUPERI La prima giornata di lavori del Convegno nazionale Il fervido saluto del Presidente e l'ispirata risposta del Federale La prima giornata del Convegno nazionale a Sprechi e ricuperi » organizsato da/ì'Enios sotto l'egida della Federazione dei Fasci' di combattimento, ha segnato il pieno su-ccesso di ima iniziativa le cui alte finalità autarchiche si inqua- drano in modo meraviglioso nellacittà che per merito del nostro Se- Agli pretorio Federale ha visto sorgere una delle più possenti manifestazioni intese alla realizzazione delle direttive segnate dal Duce allo scopo di dare all'Italia la sua totale indipendenza economica. All'appello deH'Enios hanno risposto circa cinquecento congressisti, , mentre le relazioni pervenute alla presidenza del convegno superavano il numero di duecento. li ordini del Duce Nel vasto saloìie dell'Unione provinciale fascista degli industriali in via Massena 20, gentilmente concesso, figuravano studiosi e tecnici delle più importanti attività della nazione, consiglieri nazionali e personalità della scienza, oltre i rappresentanti dei Ministeri dell'Interno, delle Corporazioni, della Guerra, dell'Aereonantica e delle Comunicazioni, del Consiglio nazionale delle ricerche, della Commissione Suprema di difesa, di tutte le Associazioni sindacali, dì Società e Scuole professionali. Sono inoltre intervenuti il Federale consigliere nazionale Gazzotti, il Podestà Giovata, il Preside della Provincia Vezzani, l'ìng. Ugo Sartirana con la Delegazione della Confederazione nazionale della industria, il consigliere nazionale Edoardo Malusardi con la Delegazione della Confederazione nazionale dei lavoratori dell'industria, il consigliere nazionale conte Michelini per la Confederazione nazionale degli agricoltori, il consigliere nazionale Mazzini presidente dell'Unione industriali di Torino col direttore comm. Codogni, il consigliere nazionale d'Havet presidente del Comitato della piccola Industria, Padre Gemelli e moltissimi altri. Il presidente delPEnios, ingegner Vanzetti, apre il convegno alle 15 e 20, e dopo il saluto al Duce cui l'importante assemblea fa eco col grido della più appassionata devozione, rivolge il pensiero alla città di Torino, pioniera dell'indipendenza politica ed economica del Paese. Accolto da vivi applausi, prende quindi la parola il Segretario Federale, il quale ringrazia innanzitutto Z'Enios per la collaborazione data, con il salone degli sprechi, alla Rassegna « Torino e l'Autarchia », e si compiace per la organizzazione del presente Convegno, primo in Italia, non solo, ma in Europa e nel Mondo. La lotta contro gli sprechi che — egli dice — si inquadra perfettamente nella battaglia autarchica, con la sua vittoria contribuirà ad affinare le armi per quella resistenza contro ogni torma di guerra bianca che possa minacciare la nazione. Come per altre battaglie, così in quella per l'autarchia, e conseguentemente nella lotta contro gli sprechi, gli italiani tutti, disciplinati agli ordini del Duce, sapranno giungere alla vittoria. Tra rinnovate acclamazioni, il Federale augura infine al Convegno mi fattivo lavoro La parola di Padre Gemelli L'ing. Vanzetti dà lettura dì un telegramma del presidente della Confederazione dell'industria, senatore Volpi, che incarica l'ing. Sartirana, come si è visto, a rappresentarlo, ed auspico egli pure alla proficua riuscita del dibattito; enuncia pei con chiare parole il pratico programma che il congresso è chiamato a svolgere. Ha successivamente la parola l'ing. Regnava relatore della J" Sezione, che ne riassume in una stringata sintesi le relazioni. Sulla relazione il presidente, che data la mole dei lavori, fa appello alla più assoluta brevità e dimostra una grande perizia nel dirìgere il dibattito, apre la discussione invitando i Congressisti a tener presenti questi aspetti essenziali: importanza del fattore umano nella lotta contro gli sprechi e nella azione per i recuperi; contributo che può portare la psicotecnica al movimento perseguito; altri aspetti del problema- degli sprechi nei riflessi mediati ed immediati col fattore umano. Seguito da un movimento di simpatia del convegno, Padre Gemelli ferina la sua attenzione sul significato da darsi agli studi di psicotecnica, in quanto intesi, non a favorire interessi limitati ed a creare spreco di manodopera, mu ad orientare le capacità umane in guisa da estendere in un vasto campo di attività le possibilità di lavoro del fattore-uomo. Contro gli sprechi ritiene di scarsa efficacia la propaganda limitata a cartelli murali, e sostiene che essa deve essere fatta in profondità, valendosi dell'educazione personale delle masse e degli individui. Per l'uno e l'altro problema Padre Gemelli accenna alla Carta del lavoro e a quella della Scuota, afferman do che in modo speciale quest'ulti ma potrà dare l'orientamento per la formazione dei quadri dei lavoratori, i quali devono essere sopratutto educati a non sprecare. Il Consigliere Nazionale Vezzani accenna alla propaganda necessaria ad eliminare le varie forme di egreco che tutt'oggi sussistono ncpdldcsttdpdMrzspnss nella maggior parte delle aziende agricole, ed invoca egli pure, come padre Gemelli, metodi diretti e continuativi di educazione da affidarsi ad un insieme di centri modelli, in modo da assicurare alla lotta contro gli sprechi anche il contri buto di rurali. Il prof. Cavalli, del Ministero dell'Educazione Nazio- naie, prospetta alcune caratteristiche dell'istruzione professionale. Il prof. Cramarossa — di cui ricordiamo ancora tutti con simpatia la presenza, quale capo all'Ufficio d'igiene del Municipio di Torino che ora è ufficiale sanitario presso il Governatorato di Roma — ritiene di dover curare in modo particolare l'ambiente, seguendo l'indirizzo moderno della medicina preventiva che cura l'organismo dal punto di vista fisiologico. L'ìng. Morati si intrattiene sulla disparità tra la luce diurna e l'illuminazione notturna negli stabilimenti. Industriali ed operai A questo punto la discussione si fa serrata. Padre Gemelli riprende la parola per osservare che non è tanto questione di qualità di illuminazione, ma di qualità e di modo di illuminare, e circa gli occhiali fa tutte le sue riserve. A nome della Confindustria, l'ing. Sartirana dichiara di non poter consentire nelle generalizzazioni in merito agli industriali restii alle innovazioni nell'interesse dei lavoratori; non nega che vi possa essere qualche retrogrado, ma la massa industriale è in linea anche in questo settore. Vi sono esempi luminosi a dimostrare, anzi, che è all'avanguardia. Per la propaganda contro gli sprechi, tutto può servire: dal cartello, in cui Padre Gemelli dice di non aver fiducia, alla grande rivista proposta dall'ing. Vaudone, al giornale, e ad altre forme illustrative. E' per la collaborazione in atto tra datori e prestatori d'opera, e saluta con il consigliere nazionale Malusardi i camerati della Confederazione dei lavoratori. Dopo alcune precisazioni dell'ingegnere Vaudone, il camerata Malusardi ricambia all'ing. Sartirana il saluto, dichiarando a sua volta che molto cammino si è fatto nelle officine. Con la profonda conoscenza dei problemi del lavoro che gli è propria, si affretta perà a soggiungere che non bisogna generalizzare neppure nei riguardi dei lavoratori. E' inesatto che essi siano dal canto loro restii ad accedere ad innovazioni quale potrebbe essere l'uso, in certi- casi, degli occhiali: preoccupazioni e misoneismi isolati possono esistere; però nell'insieme anche gli operai, come gl'industriali, camminano e accettano quanto è utile. Il problema è di propaganda c di persuasione: qualsiasi forma di stampa è buona. I lavoratori seguiranno sempre quando saranno convinti che con l'utile proprio, l'evitare gli sprechi, apporta quello della Na Sion e. Alla discussione, ampia ed'esau riente, partecipano ancora gli ingegneri Pradelli, Quarzi, Maiali Tosco, Turinelli e Greppi, e il gen Fricchioni, il Consigliere nazionale D'Hawet e il prof. Scanga. Sono le 18 passate. Il Presidente dichiara chiusa la trattazione dei problemi della prima sezione, riuscita così laboriosa e proficua, e toglie la seduta rinviando il seguito dei lavori delle altre sezioni alle ore nove di stamane. I congressisti lasciano la sala e, dopo essersi recali a rendere omaggio ai Caduti della Guerra e della Rivoluzione, '«inno proseguito per il Valentino, dove si sono soffermati lungamente a visitare e ad ammirare la Mostra « Torino e l'Autarchia ». Mentre parla il Segretario Federale.

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