Depressione francese di Concetto Pettinato

Depressione francese Depressione francese tT >. . . Ti,. , . . . . ..IUn ambiguo comunicato pubblicato a mosca sui negoziati commerciali ! | colla Germania — Il sacrificio del Sangiaccato è stato compiuto —IUna dichiarazione provvisoria franco-turca sulla mutua assistenza Parigi, 23 giugno. La cattiva piega pres-a. dal negoziato anglo-franco-russo è causa in questi ambienti di una malcelata furia. La collera più grande è dovuta al fatto che la brutale sincerità del dispaccio ufficicso sovietico cui accennammo ieri sera è venuta a squarciare di un colpo il roseo paravento di speranze faticosamente tenuto in piedi dalla propaganda anglo-francese per fare illusione sul pubblico interno ed estero. Si comincia ad essere nervosi Il Temps afferma che il meno che si possa dire della ncta della agenzia Tass è che essa è « incompatibile con gli usi diplomatici più inveterati ». Il certo è che, dopo la denuncia di Mosca, nè Parigi, nè Londra possono più pretendere di far credere al mondo che la firma della alleanza anglo-francorussa è imminente. Non ostante le precauzioni prese nella giornata dì oggi per attenuare gli effetti del colpo il pubblico ha ormai capito che il negoziato è più che mai in alto mare e che nessuna previsione è permessa circa la sua sorte definitiva. Dalle Indiscrezioni filtrate attraverso ambienti sovietici parigini, i soli che abbiano interesse a indo rare la pillola è facile indovinare che i franco-inglesi con la loro ultima offerta si sono trovati a me nare il can per l'aia. Il progetto esaminato in comune, a Londra e Parigi, alla fine della settimana scorsa e comunicato da Strang a Molctof al principio di questa settimana, avrebbe dovuto, secondo le intese corse, contenere la rinuncia implicita alle consultazioni preventive in caso di aggressione contro una potenza garantita non compresa fra 1 firmatari del patto. La clausola delie consultazioni preventive venne invece mantenuta. I francesi sostengono che essa è stata introdotta nel testo del documento all'ultima ora ed a loro insaputa. Gli inglesi replicano che si tratta di un equivoco giacché 1 loro negoziateli mai avevano avuto l'Idea di sopprimerla. Chi abbia ragione e chi torto non lo si saprà, nè stasera, nè domani; importante al momento attuale è che gli inglesi non rinunciano alle consultazioni e che 1 russi viceversa non ne vogliono saperne persuasi, a torto o a ragione, che senza un impegno di intervento automatico I l'Inghilterra al memento buono troverebbe sempre un pretesto per non intervenire. In qual modo questa strana lite finirà nessuno saprebbe dirlo. Un telegramma da Mosca smentisce stasera la voce corsa qui dell'Invio al Kremlino di sette tecnici commerciali tedeschi con incarico di negoziare la concessione all'UR.S.S. di un credito di 750 milioni di marchi. Ora come tutte le smentite di Mosca anche questa si presta a più di una interpretazione. « Negli ambienti russi — dice il telegramma — si ritiene che il momento non sia propizio all'apertura di negoziati commerciali con la Germania, dato che le trattative ?er la conclusione del patto angloranco-sovietico continuano ». Voltiamo la frase in altre paiole e vedremo subito che va inteso cosi : « Se le trattative per il patto anglo-franco-sovietico dovessero venire interrotte, i negoziati tedesco-sovietici potrebbero incominciare senz'altro ». Lo spettro di Rapallo E' la solita minaccia del riavvicinamento alla Germania, lo spettro del mai denunziato patto di Rapallo che sorge dopo due mesi di illusioni coalizioniste e fa correre un brivido nel midollo delle democrazie. Sarà questa volta il ricatto sovietico più fortunato delle volte precedenti? Difficile fare previsioni. Il guaio delle laboriose vicende del negoziato tripartito è che, a forza di schermaglie, la fiducia reciproca delle parti si è totalmente volatilizzata. Inglesi e francesi non vogliono imprigionarsi in una formula di intervento automatico perchè temono che la Russia li obblighi a fare la guerra senza assoluta necessità, unicamente per provocare la catastrofe dell'Europa capitalista. I russi, al contrario, vogliono l'intervento automatico perchè temono che i franco-Inglesi spingano subdolamente la Germania a espandersi in Oriente attraverso gli Stati Baltici. E' possibile fondare una collaborazione seria su una simile base di mutua disistima? Questo faticoso tira e molla comincia, oltre tutto, ad assumere un certo aspetto di opera buffa, che non era sicuramente nell' intenzione degli iniziatori del negoziato. Se Barthou fosse ancora di questo mondo, c'è da scommettere che non sarebbe contento. In mancanza di Barthou, gli ambienti parigini versano nel più crudele imbarazzo, e 11 Temps nel proprio editoriale non sea toseAceliziquesturecocaFdodiaidestalpfrfoBiscasegchFtetatrova altra tesi da accampare, fuorché quella che il patto tripar- tito è più necessario alla RussiaIache non alla Francia e all'Inghi!-|sPtprrR p i-Vip » aqrchhp un orrore'stlasciar credere che il collabora-! suassolutamente ;3ezione sovietica sia Indispensabile e sensa di essa, qua-!dIunque resistenza efficace aUa ! sPespansione violenta divenga im- : stpossibile». IchE allora — dirà il pubblico — ' perchè pigliarsela tanto calda? ludStarno s^prT'aUa1 favolala evolpe e dell'uva. - ^La dichiarazione franco-turca p VAmhi<:piatorelc.Lii» fi»™» onttn'cAl Qua! d'Orsay ha avuto luogo oggi tra Bonn et Suaz lo scambio delle firme sotto la dichiarazione franco-turca di mutua assistenza. Il testo del documento è cosi concepito: «I Governi francese e turco |mmflclauconvengono di concludere fra i due Stati un accordo definitivo di lunga durata implicante reciproci Impegni nell'Interesse della loro sicurezza nazionale. In attesa che tale accordo sia concluso, i due Governi dichiarano che in caso di guerra nella regione mediterranea provocata da un atto di aggressione, essi sono pronti a cooperare effettivamente e ad accordarsi l'un l'altro tutta l'assistenza e l'aiuto in loro potere. La presente dichiarazione non è diretta contro nessun altro Stato. I due Governi ri- t1mconoscono che talune questioni'e m»i£ni^^ reciproci .dovrebbero "entrare i« Sgiuoco, richiederanno un esame Jparticolareggiato prima della con- ; Sclusione dell'accordo definitivo. : tTale esame è attualmente in cor- dso. I due Governi riconoscono Inol-:dtre essere necessario assicurare la dsicurezza nei Balcani e sono in nteso che le Sisposizioni di cui so- apra non possono impedire a nes- ! suno dei due Stati di concludere; daccordi con altri Paesi nell'ime- presse generale della pace». 'sCome il lettore ha visto a prima hocchiata, la dichiarazione franco- fturca, analogamente alla dichiara- ezione anglo-turca del 12 maggio Tscorso, è uno strumento provviso- frio e non un Impegno definitivo. cEvidentemente di fronte alla pie- aga presa dal negoziato anglo-fran- sce russo il Governo di Ankara ha j tvoluto rlserbarsi prima del passo idecisivo un certo margine di li- fbera determinazione. Se tale cau- rtela gli era sembrata necessaria til 12 maggio, non è da stupire che Dalmeno altrettanto necessaria gli jg cgslsrmMcztrdclsgcgcsembri il 23 giugno. Ci manca sino a questo momento il testo del patto turco siriaco che dovrebbe essere stato firmato oggi stesso ad Ankara fra Saragioglu e Masslgli. Il mandato mutilato Dobbiamo credere che anche la cessione del Sangiaccato sia a validità ritardata come la dichiarazione di Parigi ? Le notizie fin qui giunte in proposito sembrano escluderlo. Le clausole della mutua assistenza franco-turca decorreranno a datare da un'epoca ancora non stabilita, ma il Sangiaccato passerà al turchi subito. Ankara non dovrà nulla alla Francia in cambio di tale abban- dono se non 30 milioni di franchi., di indennità p l'pvtr» torrirorinmA i iai indennità e 1 extra teiritorialita ;pdel cimitero militare francese co- Vstituito nel 1935. Questo strappo j aal. sincronismo originariamente i dprevisto può arrecare all'opinione Infrancese una certa sorpresa. Ma è Aforse per renderla meno viva che;oBonret ha creduto hene di nuhhli- (isonnet na creduto pene m P«w>u- Fcare oggi stesso circa la Siria la Cseguente breve dichiarazione: « Il Lgoverno della repubblica dichiara che non è affatto intenzione della! Francia di rinunziare in favore di' terzi alla missione da essa assun- sta In Siria e nel Libano » | v. G Poiché nessuno in questi giorni I ,rIaveva neppure lontanamente prò- t|sPettato l'ipotesi che la Francia ,t'stesse Per rinunciare al mandato, ! sulla Siria e sul Libano, giacché, i « ;3e mal' 31 era parlato di progetti i!diametralmente opposti, la sola. M ! sPiegazi?ne. cfle sia lecito dare alla Z : strana dichiarazione di cui sopra è [ Iche U governo di Parigi abbia vo-|i ' luto con essa mitigare l'effetto I pdella cessione del Saneiaccato Sangiaccato esriuden^rìpotesi della ^cessioneo ^re6,A^e^W^ lcese e l'ambasciatore turco hanno 'concordemente dichiarato che l'ac |mento della Pace Pigliando la parola davanti al microfono, dopo lo scambio delle lflrme, il ministro degli esteri fran- cordo regnante fra la Francia e la Turchia va considerato come un sincero contributo al manteni- Concetto Pettinato