Le navi da guerra inglesi e americane non hanno lasciato il porto di Sua-Tou

Le navi da guerra inglesi e americane non hanno lasciato il porto di Sua-Tou Le navi da guerra inglesi e americane non hanno lasciato il porto di Sua-Tou L'invito del Comando nipponico e la voce di un ultimatum - Preparativi bellici nella Concessione britannica di Tien Tsin per timore d'un improvviso attacco Nuove umiliazioni inglesi a Mosca Sciangai, 22 giugno. L'occupazione giapponese del porto e della città di Sua-tou nella Cina Meridionale è ormai completa. Le liuppe nipponiche si sono anche spinte molto all'interno della costa a scopo di protezione della città, rovesciando le deboli difese dei cinesi. Questi hanno fatto saltare con la dinamite alcuni punti degli argini del fiume Han a circa 15 miglia a nord di Bua-ton, sicché si teme che rimangano allagate le zone più basse della vallata fuori della città. ha, perdita di Sua-tou rappresenta per la Cina di Ciang Kai Scek un colpo assai duro. Ormai non le rimane che il solo porto importante di Pakhoi, ma anche questo è minacciato dai giapponesi. Zia caduta di Canton aveva fatto di Sua-tou il porto più importante della Cina non occupata dai giapponesi; il valore commerciale e strategico di questo scalo marittimo era, secondo soltanto a quello di Sciangai. Per rendersi conto dell'intenso traffico di Sua-tou basta tener presente che le più recenti statìstiche mostrano le seguenti cifre: importazioni lire sterline 1.3SS.00O, esportazione S.lZli.000. Le esportazioni erano praticamente dirette in Gran Bretagna e raggiungevano infatti la proporzione altissima del 99,97%. Nelle importazioni figuravano la Gran Bretagna con il 23%, gli Stati Uniti col 18%, l'Olanda col li~% e la Germania col 5%. Nel primo semestre del corrente anno il traffico commerciale del porto di Sua-tou aveva raggiunto il valore di quello di tutta l'annata 1938. L'occupazione giapponese è anche un fiero colpo inferto alla marina mercantile britannica che ■negli ultimi dodici mesi aventi mantenuto, a malgrado di tutte le difficoltà, l'intensità di traffico degli anni scorsi. Un «avvertimento » Stamattina era qui corsa una voce allarmante, secondo la quale le autorità giapponesi avevano inviato ai comandanti delle navi da guerra britannica ed americane ancorate nel porlo di Sua-tou l'ordine di lasciare quelle acque entro le ore 13 di oggi. La notizia è stata subito diffusa dai corrispondenti e dalle agenzie, ed immaginiamo quale impressione abbia prodotto in Europa ed in America. Essa va corretta nel senso che non si trattava d'un ultimatum, ma piuttosto dell'espressione dell'avvertimento del Comando giapponese di veder allontanate le navi da quelle località dei sobborghi prospicienti, il porto ove sono possibili scontri con le truppe cinesi. A buon conto, l'ammiraglio americano Yarnell comunicava all'ammiraglio giapponese Koshiro Oikawa che le navi americane « andranno ovunque sarà necessario per la protezione dei cittadini americani i quuli chiedano la loro assistenza ». / due cacciatorpediniere britannici Thamet e Scout sono rimasti ancorati, uno dentro e l'altro fuori del porto, al pari dei caccia americani Pillsbury e Pope. Subito dopo il passo dell'ammiraglio Yarnell, il console generale britannico ha inviato una nota alle autorità nipponiche riaffermando il diritto dei cittadini britannici di risiedere a Sua-tau, e aggiungendo che le navi inglesi hanno il pieno diritto di rimanere nel porto a salvaguardia degli interessi e delle persone britanniche. Pare che i primi sudditi inglesi'abbiano, comunque, già cominciato a sgombrare, imbarcandosi sulle navi del proprio paese. nrspIusdtpnpsdncs\ o i i o à o e e o e à o Da Tokio si apprende che il Ministero degli esteri ha deciso la riapertura del consolato giapponese a Sua-tou, che era chiuso dal principio delle ostilità con la Cina. Intanto, una precisazione di alta ufficiosità è stata diramata questa sera alla stampa ed agli ambienti diplomatici interessati. Essa ripete che la politica del governo giapponese è di trattare tutti gli stranieri in Cina su basi di assoluta parità. Non si può tuttavia distruggere il sentimento dei sudditi imperiali esistenti sul Continente di fronte alla constatazione che l'Inghilterra aiuta in mille modi Ciang Kai Scek ed il suo regime. Tali aiuti ad un nemico dichiarato del Giappone non possono nell'animo dei giapponesi che suscitare risentimento contro chi li dà. La stessa comunicazione conclude col rilievo che la situazione a Sciangai è migliorata negli ultimi tempi, e ciò in seguito alla volontà collaborativa dell'amministrazione municipale; ma essa è ancora lungi dall'essere soddisfa cente. Inglesi perquisiti Tanto qui a Sciangai quanto nelle altre città i giapponesi intensi ficano gradatamente i controlli su tutti coloro che lavorano per Ciang Kai Scek o sono sospetti di farlo. E' ormai evidente che il rigore nipponico si esercita in particolar modo a carico degl'inglesi. Le stesse autorità consolari britanniche ammettono che le perquisizioni anche domiciliari diventano sempre più frequenti in tutta la parte della Cina controllata dalle armi imperiali. Da Hankau è segnalato che tre gendarmi giapponesi han\no compiuto una lunga perquisizione nella casa di certo Lewis, amministratore britannico di una importante azienda locale, dopo aver fermato il giovane cinese che aveva impedito loro di entrare nell'abituzione. Essi erano alla ricerca di una radio clandestina. Il Lewis ha subito riferito l'incidente al proprio console, il quale ha presentato una protesta. A Sua-tou è stata perquisita la abitazione del suddito britannico Jardine Mathieson, anche per constatare se vi era installata una radio clandestina. A Tien Tsin è stato applicato un regime di stato d'assedio per la notte sul fiume Shi-Ho, dove normalmente le navi indigene si provvedono di carbone. Le giunche sono accuratamente ispezionate prima e dopo aver compiuto i rifornimenti nelle Concessioni. Al posto di blocco, ispettrici della polizia nipponica hanno oggi lungamente perquisita l'inglese Marti Anderson, la quale aveva tenuto un contegno spavaldo con le sentinelle e ha corso serio pericolo di suscitare le reazioni di queste ultime. L'arrivo del coman dante militare nipponico del settore ha evitato il peggio. Il Console generale Tashiro, poco dopo, ha inviato una circolare a tutte le autorità consolari perchè invitino i loro connazionali ad essere cortesi con le sentinelle e ad esibire ad ogni richiesta le carte di riconoscimento e di circolazione, per evitare spiacevoli incidenti la cui responsabilità ricadrebbe interamente su di essi. A larda ora della sera la lomtle Ambasciata giapponese ha diramato un comunicato per rispondere ad alcune affermazioni di stampa in cui è detto che TI problema dei diritti delle terze potenze i» Cina non può essere risolto immediatamente, perchè a Tokio si stanno esaminando le riforme da apportare a tutti i trat¬ tLlppTlafisssaNssqsl tati disciplinanti detta materia. Le restrizioni attuali imposte dalle operazioni militari in corso non possono essere modificate ma rappresentano necessità ufficiali. Da Tien Tsin si conferma che cordialissimi rimungono i rapporti tra autorità italiane e giappone i. Le formalità di controllo sul ponte internazionale tra le due Concessioni sono ridotte al mini?no ed è sostanzialmente accettato qualsiasi documento munito di fotografia anche se privo di visto consolare. Ne sanno qualche cosa gli attori spagnoli i quali si esibiscono ogni sera nel teatrino della Concessione italiana e possono recarvisi da quella giapponese presentando una semplice fotografia munita della loro firma e riproducendo quest'ultima al registro del posto di polizia giapponese, perchè a Tien Tsin non vi è console spagnolo.' Scarseggiano i viveri I mercati municipali inglesi e quelli privati nella Concessione in glese stamattina, mancavano coni pletamente di carne, e le provviste di verdure scarseggiano ancora più che nei giorni passati. Stasera pattuglie di marinai britannici perlustrano il « Bund » della Concessione britannica, in conseguenza dell'incidente avve nuto quando una pattuglia nipponica è salita a bordo di una chiatta e l'ha ispezionata da cima a fondo. Il Console britannico Jameson ha inviato una protesta alle autorità nipponiche, ma queste non hanno risposto. Rinforzi di truppa sono giunti da San Hai Kuan, mentre numerosi agenti del traffico stradale sono stati trasferiti alla difesa della Concessione. Questi rafforzamenti della difesa sono da ìnettere in rapporto con la voce che i giapponesi preparino la occupazione della Concessione. Ai posti di blocco la posizione è iniiariata. Cinque inglesi sono stati fermuti, mentre individui di altra nazionalità che li accompagnavano hanno potuto proseguire; gli inglesi hanno dovuto assoggettarsi ad una rigorosa perquisizione. Anche i russi sono stati fermati dalle sentinelle giapponesi ed il console sovietico Smirnoff ha presentato la solita protesta. ;: :i. von Milch elogia all'aeroporto berlinese di Staaken i piloti della «Gamba di ferro » dopo aver assistito alle loro ardimentose acrobazie. (Telefotu)

Persone citate: Ciang, Ciang Kai Scek, Marti Anderson, Mathieson, Milch, Pillsbury, Pope