Quiete marziale di Tetuan di Riccardo Forte

Quiete marziale di Tetuan VISITA AL MAROCCO SPAGNOLO Quiete marziale di Tetuan La riscossa di Franco maturò nel Marocco; covò in queste caserme, all'ombra di queste dilaniate bandiere, in questi cuori gonfi di aspirazioni mal represse (Dai, nostro inviato) ,TETUAN, giugno. '.Alle sei della mattina, l'albergo \dove abito a Tetuàn è messo .,o(-! losopra da un vasto rumore di sii- «Hi picchiati contro il pavimento. di rubinetti che si aprono, un fru- sciare di passi affrettati, uno scia-',qnunare.un bussare alle porte. UMetà dei viaggiatori parte cogli autobus mattinieri, per J centri della costa. „ dell'interno. Il perso- nule r svenilo ed è nerlettamente ' naie ó sveglio ed e perfettamente possibile chiedere la colazione allei(ci in minto scn-n che i camerieriil1 commissario di Spagna, un nomo, di cui avrò a riparlare nel seguito\sei in punto assonnati vi vengano a guardare come un fenomeno. La città alle otto è tutta in piedi. Non è una rivoluzione, ma una piccola riforma, che l'attuale alto I ,di queste frettolose impressioni di.ti '.viaggiatore, ha voluto ed imposto] po \neU" terrn s" c"' egli esercita nnaìe-! «»"»'"" «-voluta. Tetuàn è un pic-\p- colo '-entro, «"ivo e raccolto, ca-[p. »<"<'e di ><na ™'">»« cui « torto,o- si aguzzano di qua e di là gli sguarAle-',* sospettosi o cup,di dei molti me. Uonslglieri gratuiti di cui la Spa-\Ti ''""è circondare nei giorni ni **« «««orto: terra che nelle di- m- scussioni europee ci siamo „bUua-fae ' " 0 considerare come il centro di i se mrchc lesi attribuì-'dei1'" t""""-"'a, penne in si annoili- iil'<,ro"° un'importanza e torse delle,> 1 dimensioni superiori, a quelle1 sche /,„. j sI luI... misteriosi agitatori i »..dII Marocco spagnolo è, ficchin- ; co, mnCelo bene in mente, una piccola', Vo\provi„cja: tranquilla, operosa, fe-\ dlice, senza guai, senza misteri. I ^ dgiornali delle potenze occidentali vedono ogni settimana spedizioni rocambolesche di agenti e di ufficiali dei paesi centrali in questa e e a o go ua to o, oi vi, al nII vlra e to oto di riuridi isi ano se upiccola terra; il signor Kessel seri-]\ veva serissimo, or è poco pw d'un imese, che 1.000 Italiani erano \fasbarcati nel Marocco spagnolo, che , „non so quanti Arabi v'erano stati ! cconcentrati; il Kessel è stato "-aTangeri e s'è guardato bene dal Icpenetrare nella zona spagnola; al- :strimenti è da prevedere che non savrebbe avuto l'animo di sballarle\vcosì grosse. Prima osservazione,.ddunque, che raccoglie il viaggia- \ store sprovvisto d'ogni pregiudizio, plibero d'ogni malanimo, è la svito- \ nlatura di tutta la letteratura gipr-\lonulistica che s'è accumulala su aquesto paese: il quale riposa nella] csua casta quiete, poro frequentato]mma, poco insidiato, lieto dei suoi'straffiri e del fresco rigoglio delle.msue piccole industrie, fra compier-1—ci sani e opere pubbliche di misu-ÌSrata audacia, amministrato da un\mcorpo di funzionari che è di pri-\gmordiali capacità tecniche e virtù\nmorali. popolato da Spagnoli piticatavi di quelli della penìsola, più'risvegli, scaltriti dal contatto col-\rl'indigeno e collo straniero con-\ccorrente. [c, ,, .... bIl principale alberilo della citta'. .',.'„,..', . , ie tenuto da Italiani, che vaccai- , , .. i mi/ono una piccola colonia di con-,, ,. tnazionali — imn cinquantina in ... .. , . , a^.T,^>^rt^r^Protettorato-distilli signori dal corretto abito, occhiali di tartara- ga e cravatta dì seta in cui won .... . . „, . Uravvisi di certo ,1 tipo dell'emi-, granfe italiano di trentanni la.\ Fra questi cinquanta misteriosi, agitatori ci sono parecchie signo- re: gl'Italiani di qui formano una, specie di famiglia coloniale che si. raccoglie in piccolo spazio, man- già la pasta asciutta di cui il pa-\ drone vigila la cottura e fa ti ba-\ gno tutti i giorni. Assimterigo-,rose informazioni, risulta ehe il] piccolissimo gruppo comprende. fcale,, ni negozianti che s'occupanoLdella coltivazione del crine vege-]dtale e relativa esportazione in Ita- lIta, una delle poche industrie trut-\btifere. d, sviluppo, pare, limitato.]ca cui dà luogo il Marocco spa-\egitolo. Vi s'aggiungono il perso-, nnaie d'ufficio della compagnia l« Ala Littoria » che amministra ugli scali di Tetuàn e Mellita e cu-upra il collegamento automobilistico tdbrtcon Tangeri, e alcuni aviatori della sulladata compagnia. A questo gruppo operoso e per bene di professionisti si riduce, la strombazzata infiltrazione itàìo-germa-\yinca nel Marocco spagnolo; ci so-,tno t Tedeschi, è vero: signori «HjC mbell'aspetto, ancora meno nume-\pt- che gl'Italiani, tutti accampa-] dto\9nati dalle rispettive mogli cftejs '"sellino .vod un momentoAa \e ehe formano fra loro, in un al-'cSiì'ro angolo del salone dell'alberfjo, sfal'in gruppetto avido di tratieni-ìbe- »l«n*i familiari, che sorride e ci-\nni\caleggia, confronta il Marocco al-iBti'" Germania sospirando e si nu-,eol- tre crema e di nostalgie. L'in-{.-o- ! «asiane ttala-tedesca del Protetto- dn-!''"'0 i questa. 'rno! V 11 1 • J 11 .s al Welle lUCl della Sera ea-1 , . ho-I L" ser"' l"n" j"oren"' ''!',"■ ge-:""0'" *sre da'!U "/fi01 e a"Ue (:"~ pon\*e> sciama nei caffè e nelle vie,U45 >"''" cnn '"]'! ''omposfez-'. (gli :" e Q"asi. """ ■"';'"'''(' ehe èigno-\cnoi""'.' ai giovani di Spagna L'aria]gn-1si c «»b,to raffrescata; ,1 termo-'.^ metro 01 colpo e .sceso aa 30 a ìsf ] gradirla quasi freddai e si vorrei)-tCle' "er° lJs/i , "",',' D"l,a val'\sma',e deU Lfd Mmtin; sulla cui spon- smi d'x Tetuan è architettata a mezza]dd,] <?>8ta> salgano 1 rnpon azzurri del] d. da tramonto. L immensa valle si spa-, o.]'""™' su''" la*° de"a cittadina,, \ mostra tutto il suo fianco oppo- olJ^J^^^^i^^^Iff-I .. * ' . 1 mi a- di paeselli, di capanne che s'illu minano di fiochi lumi, sparsi su plun\'^Z\wnfa7nà c^me sT^inteJ- ^la 1 ...„„„ ..„.., ,.>... „.;,• alassero una orati mnraiilia (mi¬ ò- j^,, v;sfa sull'Uèd Martin e re| , nnmti che non sono ne -1 Rii Revi■ /■"Vt'/7i»ir'é"f7à»fìi he come credono i viaggiatori, ne più lontano a sud. è d'una confortante maestà. Però sa- f, delia città che vi dà adito rà g trascurato daqli abitanti che P di preferiscono le vivaci stradette osì dell'interno ■ gli edificatòri della o- l'eluàn spalinola non hanno dato o- ai auartieri in marnine alla valli ni quartieri in margine lo sviluppo che avrebbero meri _]tato; quel paesaggio duna bellez- di ti _ o. ,(( nrIoga d'un'forte disegno bi-sola;so „„ andare a cercarlo, uscire cti- dni vjcoietti periferici fin sulla\ri- strada di Tangeri. dove esso ap-\m:' pllre come una rivelazione. Di'zio faCcia a noi. sull'alto della mura- cc-,;lìia montuosa, luccicano i tuo- he,, c},erelli delle vette su cui erano he p„nlnt i un giorno, verso questa . di porte, i cannoni di Abd-el-Krim. uoi. j„ t„tta la città s'accendono le er- jMCj delle caserme, delle scolle, dei peri presidi. Tetuàn respira un'aria in-1 battagliera, un odore antico d'ac- \campamento. Il forestiero s'aggi- 'ra fra le mura vetuste dei qn»r-| ieri militari. Ogni caserma, ogni presidio ha sul frontone un notile evocatore di vecchie glorie, nelle pìazze della atta pendono dai pennoni . bandiere lacerate, su ogn, edifizio si legge te scritta a ettere alte e strette, stinte ■sui muri grigi: Todo por la patria. Tre, Quattro ^.f. a\«?,n°J?C0no «V. m» cortili nudi, ctriti di muro slabbrate, gli ™™nti diHle anarecheha,ino ^ompagnato sulle steppe e sui monti pietrosi dell'interno gli attacchi vivaci ed „.„_., ,„ rvmvtpumt pazienti assedi, le ^esistenze senza fine in presidi isolati e ossetoli, gli eroismi e l'attesa d'una unga vita militare, in cui si for»'°' fi « consunto la generazione dei Buruaqa, dei Telia, dei Solchaga, dei Bautista Sanchez, dei Varela, dei Gazapo, dei Beigbeder, degli Asensio, degli Yagufy dei Castejon, dei Franco, Il nido della riscossa Il Marocco è il vivaio dell'alta ufficialità spagnola: confinati in t territorio autonomo dalla parìa, muniti di ampi poteri e di inaenza illimitata grazie alle sten„e necessità della polizia militare cr)ntr„ j sediziosi dell'interno, gli affidali formavano colà un'alta casta, fiera del suo passato, della stla solidarietà corporativa, delle sue glorie militari, del prestigio, viv\ssimamente sentito in Ispagna, dell'uniforme. E giunsero cosi a sentirsi gli zelatori della fede tratpaiate, i custodi dell'onore nazionaie; giunsero a fondere in un salo sentimento l'amore alla patria avvilita dalle imprese demagoglche e la fierezza della professione militare discussa, oltraggiata, costretta nell'ambito fisico di caserme rovinanti. Il pronunciamento — che è all'origine della guerra di Spagna, ma di cui questa trasformò le caratteristiche e l'essenza grazie alla ripugnanza suscitata nella popolazione dal Terrore rosco e al rapido diffondersi dello spiriio falangista — maturò nel Mar°cro come un frutto spontaneo; covo '» Queste caserme, in questi campi dardeggiati dal sole, all'om- bra di queste dilaniate bandiere, .7 .... 7 '. n questi cuori /tonfi dt asptraziom ; j' , , ■ mal represse, di nostalgie soffoca, ,. f _ »■ te, di sonni sproporzionati altari- , ' '„„'i „„\.tiL„„„ n ^,.»oìw.„ art realtà quotidiana. Il presidio ^ d* M«™°™ è "tota nel ^ f „ cenfro rf esecutore della rivo- Unzione, vittoria degl'insorti e il di- ^ d , oUìcani non furo . ' ' ^ d{Melilla, eseguito dal tm. col J generalo n, ^ g ft ^ /(? , fl» sorprende f ,„ » ^ rf * che odiando una perquisizione ,^d Commissione geo adesioni dei fc ^ H , chiamati alL ^ m ^ repubblicano, dei tabQr mÌrocchini del oolonnell0 ambo m mzàan; Menila è bn,ììbnrdttta dam squadra navale chr hn qettnto in mare gli ufficiali e inalberato la bandiera rossa, ma n lenente colonnello Telia, attuale generale comandante la 62» diujsjonCj che ho accompagnato a puigeerdé^, esce nelle strade alla testa dl tu,u alj ufficiaU cantan. do gl'inni militari durante il bombardamento; la notizia dell'insurrezione di Melilla giunge a Tetuàn nella notte del 17 luglio, le y~gg wflTtari iValzano' dTconce"to e mettono in atto il piano d'ocCMpn;l'0„e della città preparato da parecchi giorni; Buruaqa s'impadronisce della casba e il ten. col. scj^berfer della Delegazione degli affari indigeni: Asensio, futuro condottiero nelle pianure della Cd- stiglia, assalta con le armi il gabinetto telegrafico dell'Alto comnrissariato e se ne impadronisce; Beigbeder telefona al gran Visir e ne ottiene l'adesione; la resisten-a repubblicana nell'aerodromo, diretta dal maggiore La Puente, è rintn a cannonate; il Marocco spagnolo è interamente occupato, e solo il Marocco spagnolo; incohnincia la lunga, tremenda, san¬ guinosa conquista della Spaqnn peninsulare, da quell'audace farUamettio dello Sfretto da parte del (.0„vn;lUo di navi-trasporto curi- che di Arabi in mezzo a navi da glterra rosse che bloccano il pos^jyio ma che sono a loro volta fioccale dagli aeroplani di Fraii- C0 volteggianti incessantemente suUe alberature, fino alla conqtti. sta di Barcellona, alla resa di Madrid, tre anni più tardi. Lo spirito della guerra Jh Ispagna le i.'icende della ffHWiw nonno assorbito fin dap- nrìtifinìn ttittr. Va t ten r-intte • ne.rnin principio tutta l'attenzione; perciò lo stesso pubblico spagnolo ignora ^e difficoltà che dovè vincere U ino- cimento nazionalista nel Maroc- co stesso, che ne fu la culla. A Er R'ff<e». piccolo presidio militare che ho visto lungo la costa, per ve"'re d" Ce""' " Tetuan si con- serv" "rUa casa centrale della Le- .'"""e '■! ricordo di quei giorni tein- Pwtoal e pregni di storia. A Celila, " Melilla. a Tetuàn, le strade, le caserme vibrano dell'acre suono d<i tamburi e delle trombe; gli echi dell'eterna guerra marocchi¬na si confondono a quelli della,ot'a civile recente; gli Arabi pas- s""° maestosi e degni fra le mura c*e "■s"°>""10 di musiche militari, n"arda"° con confidenza rispettosa Uh «H'oah che frequentano il loro Quartiere, non si stupiscono se a una 'Juerra contro 1 ribelli sia successa una guerra fra Spagnoli; si muovono a loro agio fra l'echcgmare dei canti marziali. La guer r" e ('°ji" a 'oro familiare; non si domandano se e come si fosse pò, '"'" evitare. In questo pure, est *• sentono più affini agli Spa che a qualsiasi altro popolo europeo. | Riccardo Forte

Persone citate: Bautista, Beigbeder, Kessel, Puente, Sanchez, Varela