La Jugoslavia alla finestra osserva le incertezze romene di Alfio Russo

La Jugoslavia alla finestra osserva le incertezze romene X contrasti balcanici La Jugoslavia alla finestra osserva le incertezze romene Bucarest contraria a qualsiasi concessione territoriale -- Gli approcci fra Turchia e Romama rafforzano la solidarietà bulgaro-jugoslava Belgrado, 16 giugno. Ancor prima del ritorno del aignor Gafencu il Governo romeno ha annacquato il vino che ha scintillato nei bicchieri di Ankara, Niente revisionismo L'ambasciata di Romania a Belgrado, per ordine del Ministero degli Esteri ha diramato questa notte il seguente comunicato: « Alcuni giornali Jugoslavi hanno stampato la notizia secondo la quale l'Inghilterra e la Turchia avrebbero proposto alla Romania di far concessioni territoriali per ottenere l'adesione della Bulgaria all'Intesa balcanica. L'ambasciata di Romania in Jugoslavia smentisce categoricamente questa notizia tendenziosa; il punto di vista romeno è stato in varie riprese chiaramente precisato per via autorizzata, e cioè da parte dei signori Calinesco presidente del Consiglio c Gafencu ministro degli Esteri. E' stata esclusa ogni discussione che si riferisca alle frontiere, nessuna concessione che tocchi l'integrità della Romania. La Romania fa con convinzione una politica di pace e di buoni rapporti con tutti i suoi vicini, come ebbe a dichiarare recentemente il Ministro degli Esteri ». Gli osservatori stranieri di Belgrado e autorevoli personaggi jugoslavi ritengono che la citata smentita provenga direttamente dal Presidente del Consiglio Calinesco, il monocolo — dicono a Bucarest — che vede assai meglio di tutti gli altri che hanno due occhi e che non si lascia incantare dalla sirena del Bosforo e tanto meno dall'altra assai lontana del Tamigi; e ritengono che i turchi, dopo questa smentita, non abbiano più nulla da fare nei confronti i'f tmlunldegrsvscicfspdJcnpmamgcetcpvnedella Bulgaria, alla quale avreb bero voluto presentare su un bel piatto di argento un pezzo della torta della Dobrugia magari recando il patto in cima alle baionette. Svanito il tentativo, alquanto arduo, di indurre la Bulgaria nell'Intesa balcanica, resta da vedere se la Romania avrà la forza ed il coraggio di aderire ad un patto con la Turchìa il quale oltre a spezzare per sempre l'intesa delle quattro potenze, ridurrà .la Romania alla mercè delle potenze democratiche schierandola appunto contro le potenze dell'Asse e contro quelle altre potenze che con l'Italia e la Germania hanno rapporti intimi di amicizia e di collaborazione. E' da credere che a Bucarest si starà molto attenti prima di fare il grande passo; è anche da credere che Belgrado farà quanto è possibile per trattenere la Romania da qualsiasi imprudenza e non è in fine da escludere che da Atene giungeranno a Bucarest amichevoli avvertimenti. V'è stato ad Ankara un giro di valzer assai vertiginoso, che ha fatto girare la testa a qualche ballerino che nella tranquillità della propria casa tornerà tranquillo e baderà meglio ai suoi affari. Per dire la verità, una onesta e lieta verità, il Governo e l'opinione jugoslava non si sono preoccupati gran che di quanto è avvenuto ad Ankara. Il Ministro degli Esteri di Jugoslavia aveva a suo tempo espresso al collega romeno il punto di vista del Governo Jugoslavo circa il patto anglo-turco; la stessa interpretazione che poi era un pretesto, egli comunicò al Governo turco per via diplomatica. Messe le cose a posto, la Jugoslavia è stata alla finestra, saggiamente e serenamente osservando la evoluzione degli avvenimenti. Si deve dire che l'unico vero successo sta dalla sua parte perchè i bulgari invece di aprire le braccia a turchi e romeni, si sono volti a Belgrado, evidentemente per accordarsi con gli Jugoslavi, in vista dei probabili eventi che potranno scaturire da un patto turco-romeno. L'amicizia italo-spagnola Come si sa, la slampa jugoslava si è bene guardata dal riferire la copiosa cronaca dell'incontro turco-romeno e i non meno copiosi commentari limitando lo spazio allo stretto necessario. Essa preferisce invece rivolgere la sua attenzione a più vasti avvenimenti come il viaggio di Serrano Suner in Italia e l'imminente viaggio del conte Ciano in Spagna. Samouprava appunto ha dedicato il suo editoriale all'alleanza italospagnola. Il signor Sufici' — dice il giornale — ha il compito di elaborare il piano dell'organizzazione della nuova Spagna ed è inoltre uno dei più grandi fautori della collaborazione italo-spagnola. Per questo motivo la sua visita in Italia è stata attentamente seguita da tutta la stampa europea che,'in gran parte, crede che l'alleanza fra Roma e Madrid sia cosa fatta e sarà ufficialmente sancita dal conte Ciano al momento del suo viaggio in Spagna. Questa alleanza non potrà certamente essere gradita alla Francia. « La visita del conte Ciano a Madrid — dice poi il giornale — avrà un'enorme importanza e sarà una nuova prova dell'amicizia dei due popoli 1 cui interessi sono identici e che hanno saputo dimostrare la loro amicìzia nella lotta contro il comune nemico. L'allean za della Spagna con l'Italia è sol tanto una logica conseguenza del ddzelalpdkssdca—zvkL—ivpbcsssmszrnplnCtchSadcfcrBnvottasegmtpddtgaadcepamtctbblasBmcBvcsdDtggvula''comune'"lolta "contro"Il fronte jgpopolare della Spagna dove decine, fdi "migliaia di volontari . italiani hanno combattuto per ben due anni insieme ai falangisti del generale Franco. La vittoria di Franco ha indebolito fortemente la posizione delle potenze occidentali in Spagna; inoltre il generale Franco vuole aderire ad un forte blocco per avere la garanzia di poter procedere indisturbato ed in pace al rinnovamento economico e politico del suo paese. D'altra parte l'Italia ottiene dalla alleanza con la Spagna il predominio nel bacino occidentale del Mediterraneo, cosa che nelle attuali circostanze ha singolare importanza » JDi fianco all'interesse che susci-| dnpnchddfs f ta l'azione delle potenze dell'Asse, ma con proporzioni molto minori, la stampa jugoslava manifesta una certa attenzione alla situazione interna, per ciò che riguarda l'atteggiamento dei signor Stojadinovic nei confronti del governo e della questione croata, tutti i giornali hanno riportato la dichiarazione di Macek alla Yvr/oslavansfcri Posta di Serajevo, della quale vi abbiamo già dato notizia. Il testo preciso della dichiarazione del capo croato è il seguente: La questione croata « Anche se le forze visibili ed invisibili che sono contrarie all'accordo dovessero essere ben più forti di quel che sono, all'accordo si dovrà giungere, perchè il popolo serbo sa che una Croazia soddisfatta significa una potente Jugoslavia ». li giornale di Macek sottolinea che questa dichiarazione è giunta nel momento opportuno e che rappresenta una risposta agli elementi che stanno svolgendo una azione contro l'accordo. Questi elementi, accennati dal giornale zagabrese, sono facilmente identificabili: sono appunto Stojadinovic ed i suol amici, che hanno presentato al governo una interpellanza circa le trattative con i croati. La personalità del signor' Stojadinovic, il quale conta indubbiamente numerosi successi nella politica estera e nella politica finanziarla | della Jugoslavia,"èTanto' notévole i da richiamare intorno a sè l'atten- zione dei circoli politici belgradesi;;e si capisce quindi l'interesse chc;la sua interpellanza ha suscitato,:la quale non è poi altro che una!presa di posizione se l'accordo con croati non dovesse essere con-|dotto in porto dal signor kovic. Una nota di Politika tende sminuire il valore della mossa del signor Stojadinovic alla quale — dice appunto il giornale — i circoli bene informati non accordano alcuna importanza politica; anzi Zvet-1 |a|— aggiunge il giornale — la rea- zione provocata dall'interpellanza va tutta a favore del signor Zvet- kovic e dell'accordo con i croati. ! La nuova azione di Stojadinovic — conclude in fine Politika — è in realtà la continuazione del suo vecchio atteggiamento il quale provocò la crisi di governo nel febbraio scorso. Il Partito per suo conto prenderà provvedimenti cosi che Stojadinovic e i suol seguaci saranno espulsi. Alfio Russo

Persone citate: Ciano, Gafencu, Serrano Suner