La triplice impresa danubiana dei calciatori azzurri

La triplice impresa danubiana dei calciatori azzurri L tili i dbi La triplice impresa danubiana dei calciatori azzurri Questo viaggio nei Balcani ha avuto assieme all'incontro coll'Inghìlterra, il potere di sollevare, nei riguardi della squadra nazionale italiana, un entusiasmo che all'inizio della stagione si mostrava piuttosto sopito. Due risultati non altisonanti, due vittorie di misura ottenute in novembre ed in dicembre in casa nostra, contro avversari di levatura non eccelsa, avevano indotto parecchi a pensare che l'efficienza, della nostra compagine rapprescntantiva si andasse velando, e clip, un po' tutto fosse da rifare in casa azzurra. Invece, senza subire che poche modificazioni nella sua struttura, rimanendo praticamente la stessa come inquadratura, la squadra è tornata ad essere so stessa a Firenze contro la Germania, ha sostenuto un'epica battaglia contro l'Inghilterra a Milano, ha superato uno prova di carattere eccezionalissimo colle, tre consecutive vittorie di Belgrado, Budapest e Bucarest. Era Vanno che seguiva alla conquista, del campionato del mondo o, meglio, alla sua. riconquista, e bisognava attendere le ondate di assalto dei parte di coloro che anelavano, almeno moralmente, almeno temporaneamente, a spodestarci del titolo. Si sono effettivamente abbattute, sulle nostre linee, queste ondate, e si sono infrante tutte: prima- l'ondata, elvetica, poi la gallica, poi la teutonica, e, infine, la britannica. Allora gli « azzurri* sono passati all'offensiva e, senza abbandonare mai quel riserbo che nel giuoco del calcio fa accontentare del poco all'attivo, ma garantisce il nulla al passivo, hanno conquistato nuove posizioni. Hanno terminato in trionfo. Se per la stagione internazionale si adottasse il sistema- del punteggio, come esiste per il campionato, le risultanze dell'annata sportiva direbbero che l'Italia ha incamerato 13 punti su una possibilità di 11,. La grande avventura TI viaggio nei Balcani. A pensarci ora a tavolino, ora che si è di ritorno a casa, esso presenta quello stesso strano aspetto di avventura che rivestiva quando ci si pensava e si lambiccava il cervello per risolverne le difficoltà prima della partenza. Una prova delle più ardue, affrontata senza lunga nè speciale preparazione: coi mezzi, cioè, che la Federazione e la squadra hanno permanentemente a loro disposizione, traendo le energie dalle forze vive di tutti ì moménti, partendo e camminando — cioè, correndo — quasi sullo slancio e sulla forza, di propulsione della partita sostenuta contro l'Inghilterra. Nella conclusione del complesso programma era entrato di tutto un po'i l'opportunità di rendere certe vìsite, la necessità di assolvere certi impegni, il bisogno di allacciare certi rapporti. Imprese consimili erano state tentate, in precedenza, da rappresentanze nazionali di diversi Paesi e, se proprio non tutte erano fallite, nessuna aveva avuto esito soddisfacente o felice appieno. In genere, anche in casa propria, una squadra nazionale ha marcata tendenza a dissolversi dopo un incontro. La partita intemazionale è, nella sua grandezza, cosa anormale: il gì'uocatore che dà il suo contributo, concentra energia, viene tenuto sotto pressione, dà del suo meglio c, a prova superata, di colpo rilassa, cede e smobilita. Evitare questo rilassamento, fare di questa, smobilitazione una base di partenza per una immediata nuova mobilitazione, ecco una delle grandi difficoltà. Gli inglesi, ad esempio, non la vinsero, in mag gio, questa difficoltà. Dopo la prì ma gara, smobilitarono. Non vi è errore: li vedemmo noi, coi nostri occhi. Per Belgrado essi partirono da Milano già battuti a metà. A Belgrado sì presentarono psicologicamente e fisicamente impreparati. E guai a chi calca quel campo in simili condizioni. Il peso di Belgrado Belgrado era per noi il primo passo del viaggio. La squadra nostra lo fece, quetso primo passo, in stato di tensione, sotto tutti gli aspetti. Era pronta alla partita tecnica, non era impreparata all'incentro tipo combattimento. Come sempre. Nulla la poteva sorprendere. Ed effettivamente non si mostrò sorpresa quando si vide fatta oggetto a colpi di ogni genere, quando la partita prese tono di lotta e, verso la fine, di zuffa. Non è il caso qui di ritornare su quanto avvenuto sul campo dcrjp|ainIdIt_..|fidelIlBeogradskì e fuori di esso, prima te dopo dell'incontro Anche le tra- tgedie, viste a distanza, prende- hrebbero aria di commedia. E, iwipfondo, quel aiomo i grossi guai Idvennero sfiorati ma evitati, ed\ ogni cosa, fu messa a posto in se-lsfluito. Ma la partita di Belgrado\plo il viaggio nei riguardi delle con dizioni fisiche dei nostri giuoco tori. Essa rimase nelle gambe e nelle ossa a tutti. Quelli che non ne notarono le conseguenze sotto forma di ferite, ne registrarono gli effetti sotto forma di stanchezza; quelli che non ne risentirono immediatamente, ne risentirono in seguito, a Budapest, o a Bucarest. Sotto questo aspetto, Belgrado esercitò un peso enorme sul rimanente dell'impresa. A Budapest, la squadra superò con relativa disinvoltura l'effetto della bufera per cui era passataI^quattro giorni prima. Calma, se-\lcdspaalsrdfqCalma, serena, intelligente, col marchio della volontà iii fronte, essa capì l'uve si portò ad un certo, un fallo, di quelli mandan» all'ospedale. Nodi al pettine versano e >>i j>uiiu »» un ^c' 'uimomento a vincere per tre a zero.\ ah,,,-i nrli'iiltimn fni orto rfVir» t."° 'o,.v?„ 1'),!hiÌ,St\ ■ lane.sano s inaispcui,, c «f'"-;ciò a picchiai saao. l£ tose bi gita-, Starano. E la pagò Depetrim. Nel senso che reagì apertamente ad di quelli che di sol (o!"""i:IFu a Bucarest che tutti i nodi|vennero al pettine. La squadra nel aveva abbastanza. Era pesta, mal- concia. Anche spiritualmente, /'in-jdiaestione di giuoco del calcio co- minciava a farsi sentire. Agli stes- si fenomeni di snervamento, ta-stessa necessità dì non aboanao-\nave la presa nemmeno un mo- mento che altrimenti il rilassa- mento si impadroniva di tutti e rintutto- ali mèssi fenomeni verifi- calisi nel campionato del mondo bell'anno prima in Francia, ncllci i à a : e o i o o e i e n , è, o el , . e e a d Olimpiadi di tre anni avanti a Berlino, si ripetevano qui. Coll'ag- gravante di tutte le aggravanti: poche delle comodità che si ave- vano a Parigi od in Germania, im-lpossibilità di ottenere vitto all'ita-lliana, terreni disuguali o di ima Idurczza spettacolosa, viaggi lun-lgliìssimi, calore tropicale. E dap-.\pert.utto un pubblico che dagli .«azzurri» voleva, vedere il meglio,] assolutamente il meglio di cui erano capaci, ed un avversario che ci voleva battere, assolutamente battere, a qualunque costo battere. Il momento nervoso, a Bucarest, fu dei più difficili. Nessuno quasi se ne accorse, come nessuno ne aveva colpa, che la colpa, se mai \cra degli avvenimenti, dei /ai^Mldelle necessità che si seguivano c,ci inseguivano a velocita pazzesca, dra il momento di St. Germani Ipi-iiim della semifinale coi[Brasile, l'anno scorso II momento turni- labile per coloro che hanno ferma | volonta. e che continuano a ter--inamente volere, anche quando il, limite della resistenza nervosa, fisica e spirituale è superato. n j- i ., Irartlte CU COIRDattimentO A Bucarest, per uno di qucqliìaspetti speciali di mentalità cheprovengono da curiosità, da gelo-\ Z'a^a %2&&iifl altri ffigf ■ colati a meno aeali altri, I oiMPiew--. te voleva assolutamente la squa-]dra italiana al qran completo. Co-Fme aveva giuocato a Belgrado edLa Budapest. Se no si óVeHÌèmAAvrebbe considerato la cosa corneiuna menomazione. I giornali ,lc;avevano parlato chiaramente d(,;tempo. Il solo a non prendere il STo/é' i%pat^reTc&,Za \pe.r due motivi dì indole assoluta-] 'mente superiore: un disposto re- centc della Federazione Interna- zionalc. che vieta ad un giuoco-' roie espulso dì far parte della squadra l'incontro seguente ed un referto medico che stabiliva che l'uomo non avrebbe potuto utilizzare l'arto offeso per una ventina di fiorai. La particolarità dell'ambiente, si diceva. Si potrebbe scrìvere -in volume sull'argomento: dall'abitu- dine di rimpinzare il programma'di visite, di ricevimenti e cenino- nìe tanto da costringere a rifiutare tutto — quando si può — per non logorare la squadra anche fuori campo, fino agli alberghi ed alle località di soggiorno, che, col loro lusso e colle loro molli tendenze semiorìentali, rappresentano la cosa più pericolosa per nomini che debbano osservare un tenore di vita morigerato e severo. Ha vinto senza giuocare granché bene, la squadra, a Bucarest. A parte il fatto della stanchezza, v'è una considerazione che trova conferma chiara in questo viaggio. La squadra italiana possiede le armi della tecnica, le preferisce, le convengono. Sa essere tecnica e giuocare bene. Ma sa anche combattere. Ed è fatta di gente che ha carattere e non vuol perdere. Quando l'avversario conferisce alla gara il tono del combattimento, essa cessa di giuocare, combatte, si adatta alle circostanze. Quanto di più brillante v'è nelle sue doti .non lo si vede più, Essa rispondea chi sacrifica tutto pur di bai-terla, sacrificando tutto pur di nonperdere. Siccome l'« undici» ira-liano è l'« undici » da battere ed ognuno si proietta contro di esso come se fosse il piò alto dei beni sulla terra quello di batterlo, vieneda domandarsi quando gli « azzurri » potranno giuocare una partitanell'ambiente adatto alla tecnicaiiiisiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii giuocarla con calma e non con furore. Nei Balcani, nei tre centri toccati nello spazio di otto giorni, a velocità elettrica, senza concedersi un attimo di sosta né un minuto di svago, essa non e stata chiamata che a combattere. Ha messo da parte il bagaglio tecnico, ha combattuto, ed hà vinto, Vittorio Pozzo Bai cieri allenerà la squadra granata ? Con la fine del mese corrente scade l'impegno clic l'allenatore Molnar ha assunto verso il Torino: per questo la direzione granatà, allo scopo di affidare la squaclra ad un altr0 provctto istruttore era, da qualche tèmpo, cntrata in trattative con l'ungherese Stefano Toth, già centravanti delfa nazionale magiara, c poi anche allenatore della Triestina, Le trattative avrebbero dovuto concludersi ieri, ma la direzionetorinese, invece dell'accettazioneha ricevuto da parte di Toth un^J™™?* fg« Smncaf'c° ^J,^^'0 g°g*° ^ss^mere ° nèalo diS&SfoT&to deHa nazio j+« «u« ,jj ^*,™?^™*in seguito alle chFkSwL&L£££ ^ÌLa, r,nl„„ Li^S^S^^'m^^i^w ^a^^S^J^S^^nS1^?*™™rl"? ^ rebbe aliena da riassumere il suo ex-giopatore nella nuova sua qua hta cU allenatore. Affollato allenamento juventino Ieri, allo Stadio Mussolini, la Juventus ha fatto disputare due tempi di allenamento, ancora di retti da «Viri» Rosetta. Erano presenti tutti gli elementi prima squadra, meno i tre della <: nazionale », appena rientrati in sede, e Monti. Numerosi sono stati i giovangiocatori provati nel corso dei due tempi: tutti elementi di secondo piano, appartenenti a squadre ddivisioni inferiori. Qualche gioca tore del Cuneo, un portiere de Mathi. L'unico calciatore di unacerta notorietà provato fra i bian co-neri era l'attaccante biellesCostanzo, attualmente militare a Torino e appartenente agli amaranto livornesi. Lia prova di Costanzo, che eranche a corto di preparazione, parsa più che discreta. I giallo-rossi romani battuti a Norimberga per 3 a Norimberga, 15 giugno. La prima partita dei calciatorromani in Germania, svoltasi netardo pomeriggio di oggi a Norimberga, alla presenza di alcunmigliaia di spettatori contro lforte squadra locale del I. F. Csi è conclusa con una vittoria germanica La squadra tedesca, che avevsaputo recentemente piegare anche il Bologna, dopo aver segnatin apertura di partita un punto d, sorpresa, per merito di Ùebelein riusciva ad aumentare il punteg \ gi0 nella ripresa, ottenendo due al j fri punti, al 23' e al 30', per mei rito di Gussner e di Friedel Ogni tentativo di riscossa dromani si è infranto contro la. solida e sicura difesa avversaria; nsecondo tempo, poi, la squadra italiana ha dovuto giuocare senz | Possidente, espulso iper giuoco scorretto. litiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiDiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiicidall'arbitr Cavalieri di sei nazioni al Concorso ippico torinese lirDCtiGsLte Roma, 15 giugno. Le rappresentative di sei nazioni sono state iscritte al concorso completo di equitazione di Torino. Degna di rilievo l'iscrizione del cavallo tedesco Nurmi. vincitore delle olimpiadi del '36 e recente vincitore di una preolimpionica svoltasi in Germania. Nurmi viene considerato il cavallo più completo del mondo e nel concorso di Torino potrà dar prova della fama che lo precede. Ecco le varie squadre iscritte. Germania (Heers reit und fahrschiile ) : magg. Lippert, su Granii; cap. Stubbendorf, su Nurmi; cap. Habel, su Pendei e su Arsen; ten. Groeben, su Oly e su Passan; sottot. Nette, su Mosellander; sottot. Herzog. su Krieger; sottot, von Heyden, su Odin. Germania (Haupreitschulel : ten. Schonfeld. su Pippin. su Edelrnann e su Meliane. Polonia (scuola di cav. di Grudjziadz): cap. Rylke, su Fair Play icsu Anrihar; ten. Wotoszowskchi, I su Figlarna e su Arlekin; cap. Burniewiez, su Eskimos e su Fordon. Romania (ispettorato generale di cavalleria, romena): cap. Corheauni, su Firoman; cap. Epure, su Meteor; cap. Tudoran, su Do pPmCr• nzeGilìgli1c lamino; cap. Zahei, su Gripa: ten. <y^,rCsnr^on1ntaraten mnt^^ì scu, su Noninta, ten. Hintea, su •nFosent; cavallo di riserva Emir. j2Svizzera (Regie Federale des Chevàux) : cap. Baumann, su Basai; ten. Milius, su Weile; ten. Scatti, su Pascha; cap. Musy (riserva), su Walm. Svizzera (Depot de Remonte de la cavalerie): cap. Musy Pierre, su Murmillo; ten. Oeschlein, su Guggi. Ungheria (scuola cavalleria ungherése): ten. Somoriag, su Pan-I spgtBcoinscic4GLtotDfpDmatlika; ten. Rubics, su Jovo; ten. De Jankovich, su Ratot e su Penzes; cap. Visy, su Radar; ten. Toth, su Sari; ten. Rubics, su Remeny. Ungheria (isolata): ten. Macaszky, su Porosa; ten. De Balog, su Palank. Italia (scuola cavalleria C.M.P. CO.): ten. Litta Modignani, su Silanus e su Inn; ten. Vitale, su 11111 IMI 111 11 II 11 I 11 I ■ 1111 111 11111 11 Ili I MI I 11 11111 III I minili 11111111 n 111m11111m111 ) m < 11 < ; 11 : i i [ Rinaldo; ten. Cartasegna, su Tesoro; capoman. Sinlstrario, su Zollano: ten. Dardi, su Bosco, capomanip. Mangilli, su Salentino. Haliti i isolata) : sen. Carbone, su Marengo; ten. Panetta, su Trevi; cap. Di Campello, su Bordino; cap. Corvino, su Occimiano; ten. Avati, su Zolfanello; ten. Dardi, su Gallura; capomanip. Sinistrano, su Alone; ten. De Landerset, su Leone; ten. Macchia, su Zuarina; ten. Unali, su Olindo da Oristano; e cap. Gropallo, su Ughetta. Le squadre femminili per il Gran Premio F.I.D.A.L. Roma, 15 giugno. Sono stato stabilite lo seguenti rappresentative femminili! poi- il « dirmi Premio Fidali », che avrà luogo in l'arma domenica 18 e: I zona. (Piemonte): Lucchini, m. 100 Camoletti, m. 200; Testoni, m. 80 osta rolli Spassimi, salta in alto; Franco • allo in lungo-. Cordiale, disco; Picei nini, peso; Uomini, giavellotto: Barzizza., Piccinini, Lucchini, Testoni, età fiotta 4x 100. II zona. (Milano): Cattaneo, m. 100; Grippa, m. 80 ostacoli; Piihar. salto in alto;. Alloro, f-alto in lungo; (talìi-ich. disco; Grossi, peso; Persenrli, giavellotto; All'ero. Cattaneo, llaverio lirinpa. staffetta 4xioo. V zona. (Venezia Giulia): Gustini, ni 100; Derapino-, m. 200; Comin. 80 ostacoli; Vis.int.ini', salto in alto: De'-Marli i. salto in lungo; Krcnn, disco: Hal- lahon. giavellotto; Canziani. peso <y™>tonio, lancerò. Giudici, oividiiii ^"^"^^ Anneri, m. 80 nsl.,<.oU. .Matte uzzi, m. ino- Piazza 200; Sannazzaro, sallo in'alto; Arri salto in lungo; Grigis. disco; Risso, peso; Crossi, giavellotto; Pozzi, lievegni, -Milanesio, Jlatteuzzi, staffetta 4X100. VII zona (Emilia): Fiorasi, m. 100; Benzi, m. 200; Zucchini, m. 80 ostacoli; Valla, salto in alto; Rnbhi. salto in lungo; Bacchelli, peso; Gandini, di sco; Borsoni, giavellotto; Valla. Fioic-i. Benzi, Della Casa, staffetta 4 X 100. Xil zona (Lazio): Antonelli, m. 100; Gi-acei, m. 200; Boldrini. 80 ostacoli; Lastrucei, salto in alto; Tedeschi, salto in lungo; Purchiaroni, disco Gihcrtini, giavellotto; Guazzi, peso; Guazzi. De Filippi*, Boldrini, Antonelli, staf fetta 4X100. Dopo il Gran Premio Fidai le ariete prescelte per l'incontro internazionale Dalia-Polonia si recheranno direttamente a Bergamo dove, il 25 giugno, avrà, luogo l'incontro. I I III II 11 II 1 Mt I Illl 11111 111 IM II I 11 I 11 111 < 11 II 111 IMI > m n i u i : : 1111 ! i ; 11.' i 1111 i > ' ' 11 i m, i m ; m : 11 i i < ' ; 111111 ; 11 > <: m i i m i : 11 i i n < n i u 1 1111111 < ] 1111 [ 11 i 1111 m < i : ! i ; i ! t m < t, ! i m i : 111 m m. ' i i i i '. > 1 < 11m 11 m 111 n i m i 1111111111111 li i ! 1111:1111111111111m11T111111 [ 111 i 111 II ) minili 11111111 n 111m11111m111 ) m < 11 < ; 1