Le trattative con la Bulgaria pel nuovo accordo commerciale di Alfio Russo

Le trattative con la Bulgaria pel nuovo accordo commerciale Le trattative con la Bulgaria pel nuovo accordo commerciale Roma, 15 giugno. Sono attualmente in corso a Roma, trattative per il rinnovo di accordi commerciali in regime di « clearing * con la Bulgaria, l'Ungheria, la Romania e la Jugoslavia. Conversazioni preliminari si stanno anche svolgendo con il Brasile. Una delegazione bulgara, come abbiamo già pubblicato, si trova da qualche giorno a Roma e si appresta a intraprendere negoziati per la conclusione di un nuovo accordo commerciale. I rapporti economici fra i due Paesi si basano su un trattato di commercio e di navigazione stipulato il 30 luglio 1934. Successivamente il 3 dicembre 1937 è stato formulato un nuovo accordo, integrato da nuove intese il 27 febbraio del corrente anno, per cui il termine di scadenza è stato portato al 30 giugno. In virtù degli accordi del 1937, il trattato concluso con il Regno d'Italia è esteso anche ai suoi possedimenti e alle sue colonie. L'Italia assorbe importanti contingenti di importazioni dalla Bulgaria, principalmente pollame, uova, semi oleosi, cereali e tabacco. Di fronte a questi contingenti accordati alla Bulgaria, quest'ultima ha concesso, come contropartita, importazioni dall'Italia entro i limiti dei contingenti che erano in vigore al momento della firma dell'accordo del 1937. Per quanto riguarda il bilancio degli scambi commerciali tra l'Italia e la Bulgaria, essi sono stati negli ultimi anni passivi per l'I¬ taUa, c"dordrÌ6*m^iìio:nine,ÌÌ934;di 22, nel 1935; di 26, nel 1936: di 22, nel 1937; di 40, nel 1938. Il primo quadrimestre del 1939, invece, si è chiuso con un saldo attivo per l'Italia di 19 milioni di lire, mentre nel corrispondente periodo del 1938 fu passivo per due milioni. Sui 64 milioni di lire di merci esportate dall'Italia nel 1938, le voci principali sono state: filati di lana, per 12 milioni; filati di cotone, per 8; tessili e altri manufatti di cotone, per 6 ; prodotti chimici e farmaceutici, per 11; macchine, apparecchi, velivoli, locomotive, autoveicoli, parti di idrovolanti, manufatti di gomma, agrumi, eccetera. Si prevede che il nuovo accordo riconfermerà nelle sue linee generali quello vigente, con una tendenza ad un migliore equilibrio negli scambi. il ministro italiano a Sotia è partito per Roma Londra e Ankara all'arrembaggio della Bulgaria Belgrado, 15 giugno. Non si capisi:»; bene perchè turchi e romeni abbiano fatto tanto chiasso intorno al colloqui di Ankara. Se hanno cercato di scontare la cambiale bulgara al capace sportello della banca democratica, hanno commesso un tentativo di truffa perchè la firma era falsa; se han cercato di far credere che 1' intesa balcanica rappresenta qualche cosa di più di una enunciazione teorica, e che è viva, anzi vivissima, hanno commesso un grave errore di apprezzamento. I colloqui di Ankara invece, hanno dimostrato tre cose: la scivolata della Romania o, per essere più esatti, la scivolata del signor Gafencu sul terreno turco, cioè sul terreno anglo-francese con un pizzico di terreno sovietico; il successo turco, assolutamente provvisorio, di una mediazione tra Romania e Bulgaria, mediazione della quale tutte le spese sarebbero a carico della prima e non potrebbero soddisfare l'altra; infine il pericoloso tentativo di immischiare la Russia nella comune difesa del Mar Nero. Del tentativo di adescamento e forse di costrizione della Bulgaria (si dice che la Turchia abbia concentrato numerose unità del suo esercito alla frontiera bulgara) si occupa quest'oggi molto sobria, mente la stampa jugoslava che scopre anche un piccolo retroscena che, in verità, non era tanto misterioso. Dice il Vreme, che è giunta a Sofia la notizia secondo la quale il ministro inglese a Ankara ha fatto tutto il possibile per indurre 11 signor Gafencu a promettere alla Bulgaria la cessione della Dobrugia meridionale, alla condizione che la Bulgaria aderisca alla intesa balcanica. Naturai mente Gafencu non ha avuto tanto coraggio da fare una simile promessa che il suo Governo avrebbe rigettato senza mclti complimenti, ma il fatto dell'ingerenza britannica è comunque assai sintomatico. Politiku poi, in una corrispondenza da Istanbul scrive che l'ac cordo tra romeni e bulgari dipende da varie circostanze (revisione dello statuto territoriale e sbocco al mare) e che perciò Gafencu di scorrerà della questione con il Presidente del Consiglio di Gre eia. Un punto notevole della corrispondenza di Politika è il se guente: « La difesa del Mar Nero, le cui coste appartengono in parte alla Romania e alla Turchia, ha formato oggetto dei colloqui del signor Gafencu con gli uomini di Stato turchi. In relazione alla questione, è stata constatata l'importanza della garanzia inglese alla Romania e dell'accordo anglo-tur co. Gli uomini di Stato romeni e turchi vedono nella garanzia e nel Patto la stretta collaborazione con l'Inghiterra per la difesa del Mar Nero e per la difesa dei confini mediante il libero passaggio delle navi amiche attraverso i Darda nelli e il Bosforo ». Non ci vuole di più per capire che la diplomazia inglese e francese cerca di allungare la catena da Varsavia a Istanbul passando per Bucarest, con la speranza di aggiungervi l'anello bulgaro in so stituzione dell'impossibile anello jugoslavo. Una considerevole importanza, la stampa jugoslava attribuisce al viaggio a Roma del Ministro d'Italia a Sofia.. i « Il marchese Talamo — scrive !il Vicine —- è partito per Roma dopo un lungo colloquio con il Presidente del Consiglio Kiossei! vanov ». Il giornale poi aggiunge che il | ministro bulgaro del Commercio ha dichiarato che il viaggio è in , relazione alle trattative commerciali in corso a Roma tra le delegazioni italiana e bulgara. « Dopo queste conversazioni — aggiunge lo stesso giornale — è atteso a Roma l'arrivo di Re Boris che assisterà alle nozze del Duca di Spoleto con la Principessa Irene di Grecia». Politika da parte sua riferisce che il colloquio del Ministro d'Ita- lia con il Presidente del Consiglio bulgaro, non è soltanto in relazio- ne al Trattato di commercio, ma anche in relazione con l'imminen te visita di Kiosseivanov a Berlino. Il signor Kiosseivanov dovrebbe partire per Berlino il 17 giugno, ma il Ministero degli Esteri bulgaro smentisce la data del viaggio aggiungendo che il viaggio stesso non avrà luogo almeno in questi giorni. Alfio Russo

Persone citate: Gafencu, Principessa Irene, Re Boris, Talamo