Vittoria dell'industria italiana L'inglese Mellors, su Benelli. vince la cat 250

Vittoria dell'industria italiana L'inglese Mellors, su Benelli. vince la cat 250 II Tornisi Trophy nella bufera e nella nebbia Vittoria dell'industria italiana L'inglese Mellors, su Benelli. vince la cat 250 La gara ha visto subito il duello fra le macchine italiane - Tenni al comando della corsa, è attardato e poi obbligato al ritiro da guasto di candele Londra, 14 giugno. Una macellino italiana, la « Bertelli», affidata alla guida dell'inglese Mellors, ha vinto oggi il «Tourist Trophy», categoria 250 cmc., dopo una corsa emozionante pcr l'ardimento col quale i concorrenti si sono (iettati in gara ed emozionante altresì per le condizioni atmosferiche e stradali che hanno messo a dina prova l'abilità e il coragnio degli uomini, le qualità di tenuta di strada delle macchine. Tempo infernale Pioggia addirittura accecante, nebbia in qualche punto veramente densa, strade enormemente sdrucciolevoli, tanto che alla partema i 26 concorrenti sono stati avvertiti che avrebbero dovuto procedere con prudenza. Quella del maltempo è stata una sorpresa dell'odierna «Tourist Trophy». Il sole, che aveva dominato sull'isola di Man una settimana fa tocoimcostpipiprchpesce scseì sebitrvadmtoTginlacse_ sese ne era andato proprio quandoiqusi doveva disputare la prova piit\s'importante. Le tribune oggi sembravano proprio quelle di una partita di calcio; avevano un aspetto pienamente invernale. Da sette anni non si ricordava in tutta la Gran Bretagna una settimana di giugno \ ccosì fredda e così violentemente\spiovosa. La gara di oggi era stata] dritenuta dai competènti come un'sduello fra le macchine italiane e squelle tedesche. Tra i tecnici in-1salesi nessuno osava mettere sulla, hilancia le possibilità dell'ingleseìr« Excelsior», della «Rudge» oj tdella «C.T.S.». E la lotta, infatti, ptdIlsi è aperta e chiusa con la gara fra la « Guzzi », la « BeueHi » e la « D.K.W. ». Su questo Trinomio si accendevano tutte le previsioni e le discussioni. I fanatici della 250 avevano cronometrato i tempi di Woods. che avrebbe montalo una « Guzzi », ài Kluge, il centauro campione tedesco, che sarebbe stato in sella, della « D.K.W. » e degli altri campioni più quotati. Fino all'iiltiiiio momento si era incerti circa, la partecipazione del campione italiano Tenni, il quale si era portato via il trofeo del 193~. Si parlava meno della « Benelli ». Michele Kirk, il più famoso profeta di cose motociclistiche inglesi, anche lui era incerto se dare la vittoria alla « Guzzi » di Woods o alla « D.K.W. » di Kluge; però, per salvare la fama delle sue profezie, una settimana fa aveva già scritto: « Molti considerano Mellor e la sua « Benelli » come un outsider con maggiori possibilità ». Mellor ha avuto poco tempo per le prove, perché la sua macchina era giunta da pochi giorni, ma subito dopo ì primi assaggi sul circuito il bolide tutto rosso di Benelli aveva richiamato l'attenzione, dei competenti e stamane, poco prima della partenza, si era cominciato a mettere Mellor tra i favoriti. Poco dopo le 11, all'inizio d,ella. corsa, si è avuta una commovente cerimonia: corridori e spettatori hanno osservato un minuto di silenzio in onore della memoria del tedesco Gali, morto ieri in seguito alla caduta durante le prove. Ventisei centauri si allineano al traguardo; tra essi appariva il nostro Tenni, sulla « Guzzi ». La corsa si iniziò con un MazsaiNIdvicpmdp■ dueiio sci- Jratissimo tra Tenni e Mellors, fra\ Ina «Guzzi» e una «Benelli». lì due concorrenti marciavano quasi qomito a gomito, cedendo l'uno all'altro, alternativamente e di po-! chi metri, all'entrata delle curve piiV sfrette. Solo verso il JiO" chi- lometro, cioè a due terzi del pri- imo giro, giù dalla discesa del | bungalow, Tenni riusciva a stac- care l'inglese, mettendosi a gui-', rombante ■ dare la "cavalcata rombante dei ', centauri. | Frattanto Mellors aveva rallen- ■■ rato un poco l'andatura e si la- sciava superare anche da Woods, pure su «Guzzi», ed era seguito a poca distanza da Kluge e Fleiscarnami, entrambi su « D.K.W. t. La sfortuna di Tenni Tenni continuava a marciare fortissimo, compiendo il giro in 29'26", alla media dì 123 miglioche è stato il tempo migliore di tutta la giornata conquistato da un corridore italiano su macchina italiana. Il secondo giro è stato sfortunato per le due « Guzzi ». Tenni doveva sostare per una riparazione ed era costretto a lasciar passare Mellor che gli stani alle calcagna; da parte sua Woods aveva notato che il suo motore aveva un rendimento diminuito e. attribuendolo alle candele, si c fermato per cambiai-le. Si è diffusa un'ansia drammatica tra il pubblico quando si vide passare il tedesco Fleischmann. Egli era uscito di strada e solo più tardi, quando si è visto procedere miracolosamente incolume lungo la collina di Sulby, l'oppressione e il timore della folla sono svaniti. Tenni, compita la riparazione, riprendeva subito, ma doveva una altra volta fermarsi per cambiare anche lui le candele. Tuttavia Tenni, forse perchè aveva spinto troppo la macchina nel primo gi io, compiuto in tempo minimo, era costretto a ritirarsi. L'interesse della corsa si è spostato sugli sforzi eroici, disperati di h'ood.s ui»cifore di dieci T.T.. che tentava rabbiosamente di riconquistare il tempo perduto. Questo corridore ha uno stile di corsa stranissimo. Nelle curve, invece di abbassarsi sul manubrio e sul serbatoio, egli sì alza sin poggiapiedi, elevando così il baricentro di quel tutto unico che è formato dalla macchina e dall'uomo. A Ballacraine la folla lo vedeva sbandare paurosamente in una curva ma l'indomito corridore riusciva a riprendere il controllo della (macchina e a continuare la corsa indemoniata, guadagnando continuamente terreno. Mellor frattanto veniva strettamente inseguito da Kluge, il più temuto fra i tedeschi, detentore del T.T.dell'anno passato e campione motociclistico d'Europa su strada. Per quanto padroneggiasse il delicatissimo meccanismo della D. K. W. con abilità di un prestigia- tore e la perizia di un meccanico \ dconsumato, il tedesco non poteva 2impedire clic la macchina italiana ' gcontinuasse ad aumentare il di- Estucco e avvantaggiasse sciupìi j più. La pioggia cominciò u cadére 3più Violènta che mai dopo clic ij2primi avevano compiuto circa 200' Schilometri, quasi metà dell'iniero Mpercorso. Finale nella tempesta Le mote hanno cominciato a schizzare acqua e tango ai lati e dietro di loro. La nebbia che scendeva sul circuito si faceva sempre più densa, sopratuito nel ì settore di Snacfell. dove la visibilità non era superiore ai 5 metri. Woods, che frattanto sbandava una seconda volta nella curva di Ballacraine. pareva prendesse maggior forza e maggior ardimento dal maltempo: ' raggiungeva Tirrèl Smith e si lanciava all'in K44ge. doveva cedere mentre Mellors. in testa, aumentava il distacco por- laudalo a circa 3 e mezzo dal se- co»*»- „. . J , .Gli ultimi due giri sono stati senza imprevisti. La rossa mac-\ riusciva a rnicar^, . ,i seguimento d\ Kluge. Senonchè, al iqumto giro, quando era risalito e \s'nva per superare il tedesco Klit-^ \ chinn italiana \scma essere ulteriormente minac-' ] data e compiva i 7 .orili i comples- ; 'sivamente JS5 km.l, in 3.33'26''.\ e seguita da Kluge a quasi y di di-i-1stacco. (, Malgrado le condizioni atmosfe-ì eìriche completamente sfavorevoli i/'oj tempo di Mellors supera quello del i, primato di soli IV e mezzo, silterzo posto in classifica è l'irlan- dese Smith, su Excelsior. primo iIl1111111It11I11 11111It I Il 111ITI■ 11 ■ 1111 111111ti1a delle macchine britanniche. Dei 26 partenti ne sono giunti al traguardo esattamente la metà: 1S. Ecco l'ordine di arrivo: 1 Mellors E. A. (Bonelli), 3 ore 33' 26". media miglia 74,25 all'ora, 2 Kluge (D. K. W,), 3.37'llj 3 Smith lExcelsior), 3.40'23"; 4 Martin (id.), 3.50'S": 5 Wundsche (D. K. W), 3.50'25"; 6 Manders (Excelsior), 3.o_6 4S ; , Hartley (Rudge). 3.o9 2, ; S Thomas (D. K. W.i, 4.0 48 : 9 Wood iRudgc). 4.3'41"; 10 Tattcrsall (C.T.S.), 4.7'50"; 11 Pike (Rurigcì, 4.8'39"; 12 Lamacrnft ( Excelsior 1. 4.11' e 58"; 13 Mac Crcdie (id.), 4.15'33".

Luoghi citati: Ballacraine, Europa, Gran Bretagna, Londra