Mosca esige da Londra una capitolazione totale

Mosca esige da Londra una capitolazione totale Mosca esige da Londra una capitolazione totale Il cuneo baltico nel tentativo d'accerchiamento Il valore politico del viaggio di Ciano in Spagna Berlino, 13 giugno. Secondo informazioni attendibili da Varsavia, Strang, prima di ripartire per la capitale sovietica ha avuto un lungo colloquio telefonico con il Foreign Office. Nonè certo azzardato mettere il col-loquio in relazione con l'odierno editoriale della « Pravda » che re-spinge qualsiasi formula di coni promesso; in altre parole esige la completa capitolazione delle demoplutocrazie. Può darsi anche che l'emissario di Chamberlain abbia creduto opportuno di avere più precise informazioni e eventuali Istruzioni complementari in vista dell'attitudine sempre più energica degli Stati baltici in genere e dell'Estonia e Lettonia in specie, attitudine che comincia a impensierire la Polonia ed irritare l'Unione sovietica. E' probabile che, malgrado tutto, si arriverà alla resa a discrezione. Diffidenza e vigilanza Sintomatica comunque la insistenza con cui viene svolta l'offensiva parolaia destinata ad appoggiare il compromettente giuoco politico diplomatico e nel medesimo tempo a mascherarne gli obiettivi. La prima fase di questa offensiva si è chiusa evidentemente ieri con le dichiarazioni di Halifax il quale, tornato alla carica, ha sintetizzato le formule dei giorni scorsi concludendo con una sorta di invocazione ieratica. La Gran Bretagna — questo secondo il discorso — non è animata da propositi aggressivi; anzi non vuole altro che risolvere pacificamente tutte le questioni, nessuna esclusa; ma, naturalmente, nella sede e con i metodi più adatti. Bisogna poi che la Germania si decida a fornire prove inequivocabili di buona volontà e, tanto per cominciare, si sforzi a ristabilire l'atmosfera di fiducia da essa medesima distratta togliendo l'indipendenza e la libertà al popolo ceko. Non vale più la pena di replicare a simili manovre che hanno lo scopo di camuffare il bellicismo delle demo-plutocrazie preoccupate unicamente di riuscire n"l loro intento a crearsi un alibi morale. Inghilterra e Francia hanno un modo solo per convincere la Germania e il mondo della loro volontà di pace: cedere la parola ai fatti. « Intanto — scrive il « Deutscher Dienst » — noi dobbiamo rimanere scettici, diffidenti e, soprattutto, vigilanti. Fino a prova contraria la politica di accerchiamento di Chamberlain e di Daladier è identica a quella di 20 anni fa: uguali i metodi e uguali gli obiettivi. Al fallito collettivismo ginevrino si vuole sostituire un collettivismo a base di alleanze militari a blocchi economici. Ma è bene si sappia che se la politica di accerchiamento delle Potenze occidentali non è cambiata, è cambiata invece, e radicalmente, la politica tedesca di difesa. L'ha dichiarato recentemente il Filhrer. La Germania nazionalsocialista vuole e deve vivere, e quindi vuole e deve difendersi contro qualsiasi tentativo di iugulamento sia politico che economico. E' semplicemente puerile presumere che la Germania possa prendere in considerazione le parole più o meno melliflue dei governanti britannici. Ciò che conta sono, come sempre, i fatti che si possono anche riassumere per sommi capi: si mantiene e si alimenta la finzione di una Cekoslovacchia e con ciò ci si propone di tener vivo un focolaio di disordini entro i confini dello spazio tedesco. Si impedisce una sistemazione definitiva dei rap porti tedesco polacchi sulla base della generosa offerta del Filhrer; si fanno' oggetto di mercanteggiamenti gli interessi vitali e l'esistenza nazionale degli Stati baltici, paesi che si vorrebbe abbandonare alla mercè dell'unico loro serio nemico, il bolscevismo; si barattano territori arabi in cambio dell'adesione della Turchia a un fronte di accerchiamento; si cerca in tutti i modi di stringere un'alleanza militare con l'Unione sovietica, alleanza che, naturalmente, sarebbe diretta esclusivamente contro il Reich. La reazione baltica « Lord Halifax ha ritenuto dinanzi alla Camera alta le solite frasi accennando anche alla possibilità di una conferenza mondiale. Ma c'è un mezzo assai più semplice per ricostruire una pace vera e duratura. Eccolo: l'Inghilterra rinuncia a immischiarsi nelle faccende interne di altri paesi, rinuncia ad aizzare e sobillare gli Stati che confinano con la Germania e, infine, si decide a restituire le colonie. Alcuni di questi Stati hanno cominciato ad aprire gli occhi e provvedere per proprio conto alla difesa dei loro vitali interessi e della loro indipendenza. Essi sono Danimarca, Estonia e Lettonia. C'è però un altro paese baltico che negli ultimi giorni ha dovuto fare delle istruttive constatazioni, e f(recisamente la Finlandia, la quae segue con crescente diffidenza e sospettosa vigilanza il giuoco dei franco inglesi. E' comunque assai sintomatico che proprio il giorno della partenza di Strang per Mosca, tutta la stampa di Henlsinki abbia creduto opportuno di annunciare e mettere nel massimo ri salto la visita del capo dell'esercito germanico generale Brauchitsch, il quale, come è noto si recherà prossimamente non soltanto a Riga, ma anche nella capitale finlandese ». Visto e constatato che l'offensiva parolaia è destinata ad aver magri risultati, l'Inghilterra, quale dirigente responsabile del « fronte di pace », sta per creare un orga- stero delle informazioni pare sia d' Eden il quale non più tardi di domenica affermava in un articolo la necessità di fissare « gli obiet no permanente che dovrà ili minare il mondo in genere e 11 10polo tedesco in specie sui risultati di collaborazione e di pace delle demoplutocrazie. L'idea d'un mini tivi di pace » dell'Inghilterra e di farli poi conoscere a chi si vorrebbe far credere il contrario, vale a dire al popolo del Reich. Di rincalzo sono venuti oggi i fogli semi ufficiosi appoggiando e sviluppando l'idea dell'ex ministro degli esteri. Insomma ci si propone di iniettare nei cervelli dei tedeschi il bacillo della propaganda umanitaria con relativo contorno di ideali anglo-sassoni e di creare con ciò un terreno propizio a culture suscettibili di minare l'intero organismo nazionale germanico. « Prima e durante la guerra e al tempo del nefasto regime democratico marxista un'azione del genere — scrive la Boersen Zeitung — poteva avere risultati positivi, e purtroppo ne ebbe. Ora però l'organismo germanico è completamente immunizzato; anzi la reazione a simili iniezioni potrebbe essere non solo negativa ma addirittura aggressiva. L'idea di Eden e soci merita tuttavia di essere segnalata e sottolineata, in quanto conferma ancora una volta che « gli obicttivi di pace » dell'Inghilterra sono identici agli « obiettivi di guerra » per cui la medesima Inghilterra nel 1914 scese in campo contro il Reich guglielmino e oggi vuole a tutti i costi sbarrare la strada al Reich nazionalsocialista ». L'amicizia italo-spagnola Questi circoli politici annettono grandissima importanza al viaggio del ccnte Ciano in Spagna. I colloqui che il capo di palazzo Chigi avrà a Madrid contribuiranno — si osserva — ad allargare e consolidare le basi della feconda collaborazione fra le due Nazioni latine e, per conseguenza, a potenziare maggiormente quella formidabile realtà europea che si chiama Asse Roma-Berlino. Del resto l'importanza dell'avvenimento è sin eia questo momento sottolineata da un altro, posteriore: dalla visita, cioè, del generalissimo Franco, la quale, secondo conferma il D. N. B. da Burgos, avrà luego in autunno, molto verosimilmente verso la fine di settembre. Non è escluso che il capo della Spagna colga poi l'occasione per incontrarsi anche con il Fuhrer. Tutto ciò dà maledettamente ai nervi agli strateghi dell'accerchiamento i quali sanno benissimo che la Spagna franchista appartiene a un altro schieramento : quello delle ferze dell'ordine che stanno ricostruendo l'Europa su nuove basi. Il disappunto è tanto più grave in quanto la loro azione politico diplomatica incontra difficoltà di ogni genere, ultima delle quali è la conditio sine Qua non posta, come s'è detto in principio, dalla Pravda, Vice

Persone citate: Chamberlain, Ciano, Daladier, Deutscher