Il cantiere dei cantieri

Il cantiere dei cantieri Il cantiere dei cantieri // grave compito del Ministero dei Lavori pubblici: perpe- tuare la tradizione di un popolo che dall'età di Roma ha sempre prodotto colossi architettonici a sfida dei secoli iiiim .. ■ ROMA, giugno. Il pm pittoresco dei Ministeri è quello dei Lavori Pubblici, sull'alberato largo viale che, dalla, Porla Pia va a Mentana, l'antica Nomentum, e che è perciò « via Nomentana ». Per costruire il Ministero, nel 1985, fu demolita la villa Patrizi eretta nel 1717 dal cardinale Giovanni Patrizi. Venne anche asportata la collinetta, sulla, quale la villa sorgeva; ina era già terreno di riporto, che la collina era stata formata con gli scarichi di terra, nel raddrizzamento della via Nomentana voluto da Pio IV. A questo Pontefice si intitola la Porta Pia, ch'egli fece costruire nel 15^6, e, poi che il Papa era un Medici, ed i chirurghi erano ascritti all'«artei> dei barbieri, l'architetto decorò il frontale interno con due bacinelle e due asciugamani stilizzati, mentre i merli raffigurano altrettanti pennelli da barbitonsore. Lo scherzo è attribuito al progettista della porta, che fu Michelangelo Buonarroti. Un Michelangelo burlone è dunque a due passi dal Ministero dei Lavori Pubblici, quasi in agguato e con l'aria di osservare che cosa si conclude nel dicastero della moderna edilizia statale. E' una non piccola responsabilità, questa, di sovrintendere alle opere pubbliche in una Nazione la quale ha sempre prodotto capolavori e colossi architettonici, sin dal tempo cui risalgon le Mura dei Re di Roma. Ogni opera pubblica, in Italia, ha il dovere di durata millenaria, non soltanto materiale, ma anche artistica. Dopo deviazioni e oscillazioni tra la grettezza di una falsa economia e l'ipertrofico decorativo floreale, tra l'architettura scatolare bolscevizzante e l'originale ad ogni costo, si è ripresa la via di una moderna romanità. Il Romano fu, anche nell'architettura, un popolo d'avanguardia. Sulla distesa maestosa dell'« E-42 » sorgerà dominatore il grandioso arco di alluminio, metallico discendente modernissimo delle più antiche vòlte romane. Presso lo Stadio dei Marmi si sta edificando la Casa Littoria che, per imponenza volumetrica e di linee, supererà il Colosseo. La costruzione è stata affidata al Ministero dei LL. PP.: le squadre degli operai si susseguono in turni senta sosta: giorno e notte. Gli stranieri — partiti dai loro paesi con la convinzione che l'Italia sia in un mare di guai — si stupiscono, arrivando, di trovare invece un paese sonante di canti e di lavoro. Se ne stupirebbero anche se i loro giornali beneinformanti non avessero raccontato tante maligne panzane, giacché non mai si vide una Nazione trasformata tutta in un grande cantiere. La Direzione Generale di questo cantiere gigantesco è il Ministero dei Lavori Pubblici. * * Se c'è un Ministero il quale, con le sue opere, dimostra la celerità d'azione della « burocrazia » fascista, questo è senza dubbio il Ministero dei LL. PP. Non vogliamo, con tale affermazione, far torto agli altri, intendendo significare che, nell'attività di questo dicastero il prodigio di celerità ù constatabile visivamente. E' noto l'arguto episodio del vetturino nostro che, seccato per le esagerazioni di un americano («In America un palazzo di SO piani si costruisce in 15 giorni! ») lo condusse dinanzi ad un edificio di gran mole e finse profonda meraviglia. — What is that? Che palazzo è questo? — Non lo so, signore mio: ieri sera non c'era! I records americani (lasciamo il vocabolo esotico) non ci stupiscono più: i primati di questo genere sono oramai italiani. E non sono primati in calcestruzzo o cemento: sono in marmo, in pietre squadrate, in mattoni deposti ad uno ad uno dalla mano dell'uomo. Alcune Nazioni tardigrade hanno riconosciuto formalmente t'Impero etiopico sol quando, con lento comprendonio, si son- convinte che il loro vecchio atlante storico-geografico non poteva esser più che carta da macero; e, nel frattempo, l'Italia aveva costruito in A. O. tremila chilometri di strade. Dopo la soluzione della questione albanese — altro primato politico-militare di celerità — ne è stato compiuto ancora uno, in tre giorni: il Ministro dei LL. PP- si è recato sul posto: ha studiato, deciso, dato in appalto circa 700 chilometri di strade. Uno studioso francese, il quale non è tenero verso la romanità, dovette constatare che « la rete delle strade romane, in Europa, coincide con quella delle moderne grandi linee ferroviarie*. (Victor Chapot, Le Monde Romain, Parigi, 1927, pag. 105). Come sarebbe l'Europa d'oggi, se Roma non gfrrssr tracciato grandiosamente le sue strade per avviare su di esse i legionari, i commerci, la civillàZ La disgregazione politica del Medio Evo si accompagnò con la distruzione delle strade: la prima rinascita politica ed economica coincide col sorgere dei Comuni, e questi curano nuovamente la viabilità. Anche la Chiesa ne incoraggia lo sviluppo, a giovamento per i pellegrini e per i traffici di beni terreni. Istituì persino un ordine religioso per la conservazione dei ponti. Il « Pontefice » non aveva preso il suo nome dal massimo sacerdote romano che — secondo Varronc — era stato detto Pontifex per aver fatto costruire sul Tevere il Ponte Sublicio? E il sacro Tevere deve gioire ancor oggi, come a quei tempi, per ogni nuovo ponte imposto sulle sue acque eterne. Qnal gigantesca opera abbia compiuto in Italia, in pochi anni, l'Azienda Statale della Strada, 10 sanno oramai persino i copertoni delle automobili: soltanto coloro che, oltre confine, hanno un contenuto cranico meno elastico di quel caucciù, possono non vedere ne comprendere il valore di tale opera grandiosa. Un viaggio attraverso l'Italia è, per ciò che si vede di nuovo, una ispezione del Ministero dei LL. PP., poi che gran parte di quelle opere non è che il concreto frutto della sua attività. La Campagna Romana ha un connotato tipico, prediletto da turisti e pittori: le rovine degli acquedotti: ma non tanto rovinati da non rivelare ancora la toro grandiosità. Qualcuno, tra questi vetusti impianti dei LL. PP. dell'antica Roma, è ancora in attività di servizio. Non visibile per grandi archi, ina pur degno successore degli acquedotti romani sarà quello che, inaugurato il prossimo 28 ottobre, darà acqua pura ad una zona che, per millenni, non conobbe altra acqua che quella stagnante e micidiale : l'Acquedotto dell'Agro Pontino. Il Tirso venne sbarrato grandiosamente per dare fertilità agricola e potenza elettrica alla Sardegna; l'Ente Adige Garda Canal Bianco sta compiendo un'opera ciclopica nell'Italia Settentrionale; con cento altri lavori pubblici si disciplinano fiumi e laghi, si rendono docili e produttivi i ribelli, si avviano a fecondare terre assetate quei corsi che, sin ora, insidiavano con erosioni lente o coti irruzioni furiose i campi e gli abitati. La Natura ha donato agli Italiani una terra irrequieta, nelle acque e nel suolo. Esiste persino, nel Ministero dei LL. PP., una Direzione Generale dei Servizi Speciali, che potrebbe chiamarsi il Reparto Calamità e Disastri, nel senso Difensivo, ben inteso. E' tutta una vasta branca di servizi che si occupa delle opere dipendenti da terremoti, eruzioni vulcaniche, inondazioni e frane. I treni attrezzati, dipendenti dal Ministero, son sempre in condizioni di immediato intervento; e le speciali stazioni radio del Ministero sono altrettante modernissime sentinelle in vedetta, per segnalare i guai, sì che il pronto soccorso sia celerissimo. Tra il 1932 e il 1938 verniero demoliti a Messina 13.500 vani di baracche, e costruiti circa 8000 alloggi, con una spesa di 335 milioni; sull'altra sponda dello Stretto devastato dal terremoto ne veniva» spesi Ito. Nelle Provincie colpite dal terremoto calabrosiculo le costruzioni di edifici pubblici dello Stato ammontano a 105 milioni. E la lista degli interventi diretti e indiretti dello Stato in ogni regione lesa da disastri sismici sarebbe assai lunga, con cifre imponenti in ogni sua linea. La sola riparazione delle case appartenenti ai meno abbienti, ai minorati di guerra, agli orfani 9 alle vedove di guerra richiese una spesa di 85 milioni; e alle 14.742 domande accolte sino al 1" gennaio 1938 venivano concessi sussidi per lire 237.604.630. E queste quattordicimila domande sono altrettante «pratiche », in un solo piccolo settore di uno speciale reparto del Ministero. I pagamenti effettuati da esso dalla Marcia su Roma al 1° gennaio 1938 per le ricostruzioni nelle zone danneggiate da terremoti, eruzioni e scoppi ammontano a lire 1.635.0^1.000. Ma il nostro Paese conosce anche un'altra calamità: quella delle frane che minacciano interi abitati. Contro tale insidia son necessarie opere di difesa delicate e complesse dal punto di vista tecnico. E, quando la natura dei luoghi non consenta di opporsi al disastro, il Ministero deve curare di trasferire in sede sicura gli abitanti. Nè costoro son sempre propensi ad abbandonare 11 suolo sul quale sono venuti alla vita e che li minaccia di morte. * * Prima di traslocarsi nella moderna sede di via Nomentana, il Ministero dei Lavori Pubblici era nella via della Mercede, condividendo con la' Posta Centrale l'ex-convento delle monache di S. Silvestro in Capite. Presso la piazza S. Silvestro — clic ancor tino all'SOO era detta « delle Lavandaie » — tra la via della Mercede che ricorda il dugentrsco Ordine religioso e militare dei Mercedari liberatori di schiavi e la via della Vite ove — con licenza, del Cardinal Vicario — avevan residenza legale le donnine gioconde; tra il vicolo drl Moretto che aveva titolo da una marmorea testina e la via del Gambero, la quale ricorda nel nume l'insegna di una vecchia farmacia, non abbonda ni: luce nò modernità edilizia. La sede claustrale e buia era la meno adatta per un Ministero di lavori moderni, i cui funzionari avevan bisogno anche fisicamente di respiro più ampio. Dal 1926 il Ministero è venuto ad allinearsi con altri quattro, sul relti'ineo clic potrebbe chiamarsi «la via. dei Ministeri», nella regione che gli antichi Romani chiamarono Alta Semita e clie nel Medio Evo fu « il Quartiere del Melograno ». Ma cinque Ministeri non sono una maggioranza, pur se l'Italia non abbonda di essi quanto altri Paesi. Oltre il limitato numero dei Ministeri, la nostra organizzazione statale ha un altro sintomatico primato nel ridottissimo numero dei funzionari: conscguentemente, ha anche un primato nel loro rendimento. In soli tre lustri, si è già allontanato nella nebbia dei secoli un vocabolo il cui Ungo uso era un sintomo: «travet». Nato nel 1862 dalia nota commedia di Vittorio Bersezin, scomparve col 28 ottobre dell'era nuova. Oltr'Alpe, il rond-de-cuir — che pur storicamente è più anziano — impera tuttora nel Paese della bureaucratie. Che il moderno funzionario italiano, nella sua prevalente maggioranza, non abbia più nulla di quella mentalità « burocratica » che ancor molta opinione pubblica gli attribuisce, è provato da un fenomeno di larga frequenza: è tittt'altro che raro il caso di un funzionario, specialmente di alto grado — e perciò di più vasta competenza — che, abbandonata o terminata la carriera, venga richiesto come dirigente da un'azienda privata perchè le dia nuovo impulso. Il frequente fenomeno documenta coi fatti le qualità organizzative e di azione agile dei nostri funzionari. Potremmo chiamare « burocratica » — nel senso più tardigrado della parola — In mentalità di quei cittadini rhe, cristallizzati in convinzioni giustificabili in altri tempi, non l'abbandonano neppure dinanzi all'evidenza della realtà. * * E « burocratica » —■ sempre nel senso pessimo dell'aggettivo —■ sarebbe una esplorazione di un Ministero, compiuta senza uscire dal perimetro del fabbricato che lo contiene. Quando tu giungi in Italia attraverso una galleria ferroviaria di frontiera o per un ponte di rotabile, devi riflettere che quelle due opere d'arte son già concreto prodotto del Ministero dei LL. PP. E se, in battello, ti allontani da un porto nostro, rifletti che persino quell'ultima colonnina da cui si scioglie la gomena di attracco è il risultato di una « pratica » minisferialc. Dall'anno II del Regime, la costruzione delle nuove linee ferroviarie è passata dalla Direzione Generale delle FF. SS. al Ministero dei LL. PP. E, se i porti d'Italia — i quali per tanfo tempo furono in condizioni di umiliante inferiorità rispetto a quelli stranieri — sono oggi ampi e ben attrezzati, sì da esser legittimo titolo di orgoglio per una Nazione marinara, anche questo grandioso incremento è un frutto ministeriale. La somma complessiva spesa nell'ultimo quindicennio per il potenziamento degli scali marittimi italiani è di 1 miliardo e 938 milioni, cui vanno aggiunti 325 milioni per le opere di manutenzione. E, anche dove nessnnu nave approda, la difesa delle spiagge ha richiesto una spesa di circa 77 milioni di lire. « Burocrate » — ripetiamo — e nel significato pessimo, è colui che si ostina a considerare ancora un Ministero come un alveare che, nelle sue cellule, trasforma la carta vergine in carta scritta, e provvede a decorare le « pratiche » con segni polìcromi, cifre di protocollo e bolli diversi. Un Ministero moderno può apparire così solo a chi lo visiti nelle ore notturne, e non veda che tavoli e incartamenti. Ma, anche a ora tarda, qualche ufficio è illuminato, poi che il funzionario lavora ancora, fuori orario. Eppure lo « straordinario » è diminuito. Probabilmente perchè, nella nostra Nazione che agisce veloce, tutto è straordinario. Toddi Moda d'estate: semplicità del bianco, garanzia d'eleganza. 11 immiimiimi mmimimimiiimiiimimii Il grandioso complesso degli edifici del Ministero dei Lavori Pubblici.

Persone citate: Giovanni Patrizi, Michelangelo Buonarroti, Moretto, Semita, Victor Chapot