L'indipendente Destefanis vittorioso per distacco

L'indipendente Destefanis vittorioso per distacco La Coppa Citi& €$£ Ve mi a ria L'indipendente Destefanis vittorioso per distacco Venaria Reale, 8 giugno. tULa giornata assolata, caldissi- Aina; il percorso, pur comprenden-l cte non impervie salite, d'un chilo-! dmetraggio non indifferente; l'ora! Pdi svolgimento, particolarmente a- 7datta per le «-cotte;»; oltre che lo'Bspirito agonistico palesato da variircorridori, nonché qualche foratura; anel finale, hanno fatto della IV Coppa Città di Venaria una prova severissima. La pura e nuda classifica, più sotto elencata, informa che il numero di coloro che hanno terminata la gara è stato esattamente di sedici corridori, su 138 iscritti, dei quali 107 avevano regolarmente preso il « via » agli ordini del locale Commissario Prefettizio, cav. Grossi. I quali sedici arrivati hanno tagliato il traguardo nello spazio di ben 31'. La elevatissima percentuale di ritirati, i distacchi tutt'altro che lievi, i ritiri, non tutti giustificati da incidenti, precisano che. la gara non è affatto stata facile. Tanto più che, fin dalla partenza, avevan pensato Covolo, Fissore e pochi altri a rendere veloce e combattuta l'aspra gara, Si era, infatti, appena partiti, alle 11,21', che i due sunnominati, unitamente a Povero, Aricò e Porcellana, evadevano. La cosa non era stata di difficile effettuazione in quanto i primi chilometri si svolgevano sulla stretta stradicciuola di circonvallazione che por ta dalla Madonna di Campagna a Regione Bacco. La fuga si prolungava per una quarantina di chilometri, fino a Rondissone, dove Astrua, La Rotonda, Peraudo e Balbiano .lasciando il gruppo sul la breve rampa, pervenivano ad unirsi alla pattuglia di punta. Frattanto il venariese Antolini vittima di due forature consecutive, si ritirava, mentre Nieddu era vittima di una brutta caduta. E la fuga continuava, mentre a Cavagna, dove si giungeva alle ore 12,50, anche Di Gennaro, Giacometti, Centis, Faggino e Pacini si involavano dal grosso del gruppo e, a Sandigliàno, piombavano sui CG12Fabdfnaanerr„, « .„......„, , . primi. Questa terza ripresa signi-! ficava il rallentamento del gruppo Hi roorn tonte nifi ohn nrmal ni Udi testa tanto più cne, ormai, si era in vista delle difficolta del ter- reno. Di modo che avvenivano al-1 tri ricongiungimenti ed un gruppoI d'una quarantina di unità inizia- va la salita di Pollone, sulla qua-|le Giacometti ed il biellese Poma precedevano di 15" il sorprendente Astrua, Destefanis, Pacini e Covolo. Dopo Sordevolo si scendeva su Occhieppo e qui De Giorgis e Destefanis si avvantaggiavano di 30" sul novarese Maz2ola e e a i o ; . : l a . r i , i o e u . - o Astrua, Giacometti, Barella i quali, alla loro volta, precedevano di poco Muzzo, Milanini e Covolo. Mancava Faggino che aveva forato, riforato e, privo di gomme di 1scorta, si era ritirato. La salita della Serra veniva iniziata nell'ora più canicolare della giornata: alle 14. E, dal gruppetto che si era, frattanto, riforma- to, partivano ancora il piccolo ed inesauribile Destefanis e De Giorgis. Sulla sommità quest'ultimo si aggiudicava, per poche macchine. |j] traguardo a premio; a 35" ve-nivano Mazzola, Astrua, Pacini eMuzzo; a 2' Giacometti, Barella èjPoma; a 3'30" Peraudo, Gosso e Povero: a 7' Colombo e Fassino. Distacchi notevoli, dunque. Ma la discesa, di sei chilometri, ed il piano verso Ivrea e Castellamonte. facevano registrare altri mutamenti. Si formava, infatti, un gruppo di testa composto da Destefanis, Pacini, Mazzola, Astrua, Muzzo, Barella e Poma, che ave-va, a Cuorgnè, i più prossimi a ben 5'30". Giacometti, stanco, a-veva abbandonato. La corsa era, dunque, in manoai sette componenti il ristrettogruppo di testa. Dopo Rivara, sullabreve salita di Levone, Destefanise Pacini, evidentemente di concer-to, staccavano gli altri, conquista-vano cinquanta metri di vantaggio si buttavano nella discesa. Lun I. Pacini, e si buttavano nella discesa. L.un- go la quale Pacini aveva la sr'or- tuna di forare. La qual cosa pro-vocava la resa, temporanea, però, di Destefanis, che veniva ripreso.: e 4, ù! . . l o o <j ie a m Ma sull'erta di Rocca Canavese questi attaccava ancora e sul . Padre %■ transitava solo, con 34" di vantaggio su Poma, 50" su Astrua e Mazzola e 1*20" su Muzzo.Pacini, ormai rassegnato, veniva a 2'15". Nella discesa, dove Poma forava, il fuggitivo guadagnava terreno, ma il vantaggio, a Caselle, era ridotto a 40". La partita pareva volgere in netto favore di Mazzola, Barella e Astrua, ch'erano i più prossimi inseguitori, quando Destefanis, in un disperato richiamo di energie, riusciva a non farsi agguantare. Negli ultimi chilometri il terzetto desisteva, per il che Destefanis, applauditissimo, vinceva con oltre 2' di vantaggio.R. R.

Luoghi citati: Cuorgnè, Ivrea, Levone, Pollone, Rocca Canavese, Rondissone, Sordevolo, Tula, Venaria, Venaria Reale